in caricamento ...
DEBT CEILING… ESPERIMENTI ATOMICI!
In questi giorni al Congresso americano è in atto l’ennesima farsa sul tetto del debito che ovviamente verrà nuovamente aumentato, con antipasto e contorno di fine del mondo e del dollaro.
Basterebbe dare un’occhiata alla storia del Giappone per comprendere che dalla spirale del debito è impossibile uscirne se non attraverso una banca centrale o l’azzeramente del debito stesso, con tanti saluti ai creditori!
All eyes on BoJ https://t.co/zYzu8IFubm
— FT Alphaville (@FTAlphaville) January 16, 2023
Il più grande evento della settimana – e forse del mese – sarà chiaramente la riunione della Banca del Giappone mercoledì. Mi dispiace Davos. Come hanno riflettuto i nostri colleghi del FT Leo Lewis e Kana Inagaki durante il fine settimana, la BoJ continuerà a spruzzare denaro sui mercati per difendere il suo nuovo obiettivo di rendimento, spostarlo a un livello più difendibile o eliminare del tutto la politica di controllo della curva dei rendimenti?
La portata dell’intervento della BoJ da quando il mese scorso ha ampliato la fascia di rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è quasi comica. La scorsa settimana ha speso quasi 10 trilioni di yen (72 miliardi di dollari) solo giovedì e venerdì, e non è stato ancora in grado di impedire al rendimento del JGB a 10 anni di essere scambiato oltre il nuovo tetto dello 0,5%. Ciò ha costretto un pre-annuncio venerdì di ulteriori acquisti per oggi, che non sembra aver funzionato completamente.
Si parla del nulla, se non bastano 72 miliardi diventeranno 144, se non bastano i 144, alloora ne ,metteranno 288 e così via all’infinito come nel gioco della martigala.
Loro lo possono fare, il loro bilancio è infinito, possono continuare a stampare con il patrimonio negativo, lo abbiamo visto più volte, ma ovviamente c’è chi non ha ancora capito come funziona il meccanismo.
Ricordiamo che la BoJ possiede già oltre la metà dell’intero mercato dei titoli di stato giapponesi e così la BCE e in parte la Fed e via dicendo.
Il resto è solo rumore, inutile rumore o meglio fruscio!
Ma torniamo al tettuccio del debito pubblico americano si quello che sta per fallire ovvuiamente come sempre, la fine del mondo, l’apocalisse e via dicendo, per non parlare delle ultime parole del profeta Zoltan Pozsar che prefigura l’avvento del nuovo regno a breve.
Noi in OUTLOOK 2023 vi abbiamo spiegato perchè per tanti anni ancora quella di Zoltan resta una barzelletta.
House Speaker Kevin McCarthy said he would seek to negotiate with President Biden over raising the federal debt ceiling but renewed his calls for cuts in spending https://t.co/zqxc0ZlUPn
— WSJ Politics (@WSJPolitics) January 15, 2023
Questo signore ci ha messo una settimana intera per essere eletto a capo del teatrino americano, la solita commedia repubblicana con i tagli alle spese, mentre i democratici buttano denaro al vento.
Ovviamente non poteva mancare nonna Yellen che avverte i monelli di un pericolo che non esiste e lei lo sa bene.
Janet Yellen warns US will hit $31.4tn debt ceiling next week https://t.co/6KQEyQMy0y
— Financial Times (@FT) January 13, 2023
Aspettatevi giornate piene di colpi di teatro, il nulla assoluto, sino all’ultimo minuto dove tutti si ritroveranno per festeggiare alla faccia dei fessi di turno.
A noi interessa solo che il rendimento dei titoli a 2 anni ha già emesso la sua sentenza, la Fed non riuscirà ad aumentare i tassi sopra il 5%…
Il messaggio dei mercati è chiarissimo, nessuna possibilità che i tassi salgano sopra il 5%. Prossima riunione 0.25% poi stop! Entro il secondo trimestre… discesa! pic.twitter.com/5qOcf4MfCP
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 16, 2023
… addirittura c’è chi come Bank Of America scommette su un ribasso a breve entro il 2023 per tornare al 3%!
Ma come, già tagliano i tassi? 😎 pic.twitter.com/mooAEuMvy9
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 16, 2023
A breve parleremo anche della farsa sul MES.
A domani e grazie di cuore per tutti gli attestati di stima e le Vostre gratificazioni per l’uscita del nostro OUTLOOK 2023. Ad maiora semper!
L’informazione indipendente ha bisogno anche del Tuo prezioso sostegno!
E’ uscito il nuovo Machiavelli, OUTLOOK 2023 intitolato “The final cut” per tutti coloro che hanno contribuito o vorranno contribuire al nostro viaggio, con costanza o generosità.
I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.
Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli, basta inviare una mail e il nostro STAFF che provvederà a risolvere il problema.
Grazie a chi vorrà contribuire liberamente al nostro viaggio!
A questo indirizzo il nostro PUNTOSELLA aggiornerà nei commenti la sua personale rubrica mensile…
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea
Chiunque volesse sostenere il nostro viaggio riceverà in OMAGGIO le analisi di Machiavelli. Per contribuire al nostro viaggio basta cliccare SUL BANNER a fianco dei post sul lato destro della pagina o andare alla sezione DONAZIONI…
SEMPLICEMENTE GRAZIE!
Io ho razionalizzato il fenomeno in modo molto semplice: i mercati non si muovono in relazione ai dati economici, ma esclusivamente se pensano che arriverà liquidità.
Prendiamo un titolo classico di un’azienda storica e produttiva come Coca-Cola: vale però 27 volte gli utili. Ora, a meno che i mercati pensano che la mitica lattina praticamente sostituirà l’acqua (sto esagerando ma è per trasmettere il concetto) possiamo tranquillamente dire che si è gonfiato così tanto per gli errori delle politiche monetarie post crisi 2008.
Lo vedo pure nel mio quotidiano: gli investitori amici che frequento sono convinti che la liquidità sui mercati non mancherà mai e che dunque l’andamento dell’economia non rileva ai loro fini
mitopoietico:
Io ho razionalizzato il fenomeno in modo molto semplice: i mercati non si muovono in relazione ai dati economici, ma esclusivamente se pensano che arriverà liquidità.
Prendiamo un titolo classico di un’azienda storica e produttiva come Coca-Cola: vale però 27 volte gli utili. Ora, a meno che i mercati pensano che la mitica lattina praticamente sostituirà l’acqua (sto esagerando ma è per trasmettere il concetto) possiamo tranquillamente dire che si è gonfiato così tanto per gli errori delle politiche monetarie post crisi 2008.
Lo vedo pure nel mio quotidiano: gli investitori amici che frequento sono convinti che la liquidità sui mercati non mancherà mai e che dunque l’andamento dell’economia non rileva ai loro fini
Infatti è così.
I mercati sono tenuti in piedi dal denaro facile.
Ora ipotizziamo ci sia un mega-crollo. Che succede quindi? Le banche centrali inonderanno di nuovo il mondo di denaro facile, e via per un altro giro di giostra.
Ecco perché alla fine tifare contro il mercato serve a poco. A meno che ovviamente uno non sappia ESATTAMENTE quando si verificherà il crollo. In quel caso, beh, approfittarne mi pare il minimo.
Io tifo contro il mercato perché prima si schiantano e prima si riparte in modo sano. A quel punto le politiche monetarie non avranno effetti (per anni e anni)
Devi essere connesso per inviare un commento.
Pensavo che a breve,una volta manifestatesi i sintomi di una recessione,l azionario, benchmark sp , avrebbe corretto di un 10/20% poi leggo questo,🤣🤣🤣🤣🤣
We discussed previously that roughly 40% of the gains of the #stockmarket since 2011 came solely from #buybacks. Given the current record of authorizations for 2023, that will net to roughly $4.5 billion in daily buys every trading day this year.
h/t @thedailyshot