TREASURIES: FINAL CALL
Eccoci qui di nuovo insieme, dopo una settimana che resterà nella storia di Icebergfinanza, non tanto per quello che sta succedendo a livello globale con il coronavirus, di cui parleremo in un altro post, ma perchè l’analisi empirica, l’analisi cinematica hanno confermato le nostre previsioni, contro tutti, controcorrente.
Dopo aver abbattutto il nostro obiettivo stabilito nel 2014 a 1,75 % di rendimento il minimo storico è stato aggiornato in settimana ad un soffio dal nostro secondo obiettivo, 1,586 %.
Chi ha avuto la fortuna di seguire le nostre visioni da inizio anno ha portato a casa una performance, nonostante il livello attuale del dollaro di oltre il 15 %.
Chi ha usuffruito del nostro servizio di consulenza da inizio anno, ma non solo è stato gratificato.
Come abbiamo più volte detto ora non poniamo più limiti alla provvidenza.
L’intensità del movimento è tale e quale a quello verificatosi nell’ agosto dello scorso anno e i suoi futuri sviluppi propongono una dinamica simile ma di questo ne parleremo in futuro.
Qui sopra le curve dei tassi, non serve aggiungere altro.
La Fed è in trappola non ha scampo, deve tagliare immediatamente di almeno 50 punti base i tassi a breve termine nella prossima riunione, se la situazione precipita, dovrà farlo in una riunione di emergenza.
“I fondamenti dell’economia americana rimangono forti. Tuttavia, il coronavirus presenta rischi in evoluzione per l’attività economica. La Federal Reserve sta monitorando attentamente gli sviluppi e le loro implicazioni per le prospettive economiche. Utilizzeremo i nostri strumenti e agiremo in modo adeguato per sostenere l’economia “.
Il ricorso alla precisazione che i fondamentali dell’economia americana sono forti è il segnale che a breve avremo una nuova crisi.
Come sempre nella storia capacità finanziaria e perspicacia polita sono inversamente proporzionali. La salvezza a lunga scadenza non è mai stata apprezzata dagli uomini d’affari se essa comporta adesso una perturbazione nel normale andamento della vita e nel proprio utile. Cosi si auspicherà l’inazione al presente anche se essa significa gravi guai nel futuro. Questa è la minaccia per il capitalismo (…) E’ ciò che agli uomini che sanno che le cose vanno molto male fa dire che la situazione è fondamentalmente sana!
Questa frase del grande JK GALBRAITH è un’altra pietra fondamentale su cui si basa da anni il nostro viaggio insieme alla …”Verità figlia del Tempo!”
I dati macro arrivati negli ultimi giorni sono terrificanti!
Un crollo che non si vedeva dai temi del fallimento della Lehman Brothers!
Torno a ripetere che la frenata a livello mondiale era già in atto prima dell’avvento del coronavirus, nei dati di Giappone, Europa e Cina, quelli americani avevano bisogno di un ritocco per fare contento Donald, come gli ultimi sulle spese per costruzioni o ISIN manifatturiero.
Se qualche ingenuo non ha ancora capito cosa è successo, se crede che quello che è accaduto in questi giorni è causa esclusiva del coronavirus vuol dire che non ha capito nulla.
Non ha capito nulla di quello che è successo sul dollaro, sull’oro e soprattutto su alcune categorie di bond in circolazione o meglio non ha compreso per nulla quello che abbiamo scritto insieme a Machiavelli e sul blog per oltre 3 anni, sulla leva e sulle margin call, sulle gestioni passive e via dicendo.
Rapido accenno a quanto è successo su oro e dollaro, chi segue il nostro Machiavelli non può ritenersi sorpreso. Il tutto è stato dovuto a richieste di margine sui titoli che hanno comportato la chiusura di posizioni di attivo per liberare liquidità. Quello che è accaduto sul dollaro è la chiara dimostrazione di come la speculazione ha chiuso in fretta e furia tutte le posizioni a leva aperte sul mercato europeo. L’indebitamento della speculazione in euro a tassi zero, il carry trade per eccellenza ha comportato un disperato bisogno di acquisto di euro sul mercato che ha prodotto il recente movimento.
Junk bond yields are rising more rapidly than Treasury yields are falling. Even investment grade corporate bond yields rising lately. Higher borrowing costs fatal to share buybacks.
— Jeffrey Gundlach (@TruthGundlach) February 28, 2020
Forse ora qualcuno incomincia a capire per quale motivo da mesi suggerisco di stare lontani dai titoli corporate, soprattutto high yield e illiquidi.
Ascoltare solo ora due personaggi come El Erian e Roubini mettere in guardia dai rischi prospettando crolli del 40 % dell’azionario o gente come Dimon e Gundlach che sino a qualche mese fa prospettavano tassi al 4 o 5 % per il decennale usa, fa sorridere.
La nostra coerenza sta portando in suoi frutti, la storia e l’analisi empirica difficilmente sbagliano. Studiare comporta fatica, impegno passione, ma quando la verità si rivela, la soddisfazione non ha confini.
Un autorevole analista di cui per privacy non faccio il nome ha ipotizzato che la FED in risposta ad un rallentamento dell’economia potrebbe lanciare un QQE alla giapponese, ovvero un QE che ha per obiettivo quello di tenere bassi (e vicini a zero) i rendimenti dei titoli di stato del proprio governo su tutte le scadenze. Questo per permettere al governo americano di aumentare il debito in maniera considerevole ed intervenire con una sorta di New Deal del XXI secolo.
Se dovesse accadere questo la discesa dei rendimenti di queste settimane è solo un assaggio.
La cosa più bella è che si sta difendendo la gente onesta, chi conta sui propri risparmi per una vecchiaia più possibile tranquilla, come il mio babbo.
E chi, come me e tanti altri, a 30 anni sta cercando con fatica di costruirsi una vita propria, una famiglia propria, col sudore della fronte.
Ancora grazie Andrea.
Marco Coco
Ritieni che questo disperato bisogno di acquisto di euro, dovuto al carry trade,continuerà? O ci sono margini di recupero sul dollaro?
Fed, mossa a sorpresa: tassi tagliati di 0,5 punti causa coronavirus.
Et voilà…
che dire Andrea complimenti per la professionalità perchè, dove c’è vera professionalità, ci sono sempre ore ed ore di faticoso studio … purtroppo per me non ho fatto in tempo a salire sul treno dei bond ma, come tu sai e come da tempo ti scrivo, gold e silver fanno parte da moltissimo tempo dl mio portafoglio e delle mie analisi .. un abbraccio e avanti tutta
Va beh…
Andrea non ha fatto nemmeno in tempo a dire che la fed dovrà tagliare di corsa almeno 50 punti base…
Che la fed… Ha tagliato di 50 punti base…
E non è finita.
Nel caso in cui la FED tagliasse ancora i tassi, le altre banche centrali reagiranno?
default@finanza:
Nel caso in cui la FED tagliasse ancora i tassi, le altre banche centrali reagiranno?
Taglieranno le donnole!
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e davanti a questa realta’ catastrofica vediamo Wall Street salire del 5% in una seduta solo perche’ il taglio dei tassi della Fed risulta ormai certo