TREASURIES: NESSUNO LI VUOLE!

Scritto il alle 09:09 da icebergfinanza

Risultati immagini per treasuries hed geye

Immagino che molti di Voi abbiamo dimenticato questo episodio…

MAMMA LA CINA BRUCIA I TREASURIES! 

China Weighs Slowing or Halting Purchases of U.S. Treasuries 

Io la faccio corta vi riporto cosa circola su internet in italiano…

Ci siamo: Cina smette di acquistare debito Usa La Cina, il primo paese al mondo in termini di esposizione al debito Usa, ha deciso di ricorrere all’opzione nucleare, ordinando l’interruzione …Mercati in codice rosso, crollano dollaro e Treasuries. Pechino …

Poi passa il tempo, passano i giorni e le settimane e scopri che…

China Holdings of U.S. Debt Rose in 2017 by Most in Seven Years 

La Cina ha aumentato la sua proprietà di titoli statunitensi al ritmo più importante degli ultimi sette anni, comprando oltre 126,5 miliardi di dollari nel 2017.

Immagino che siano preoccupatissimi.

La Cina ha aumentato il suo portafoglio di titoli del Tesoro USA lo scorso anno, in misura maggiore dal 2010, un segnale che la sua domanda di debito americano rimane resiliente.

E non poteva che essere così vista la bilancia commerciale tra i due paesi.

I dati sulle partecipazioni dello scorso anno “suggeriscono che non stanno facendo alcun tipo di cambiamento rispetto alla politica economico/finanziaria i cinesi”, ha affermato Thomas Simons, economista del mercato monetario presso Jefferies LLC. “Stanno ancora comprando titoli del Tesoro per cercare di impedire che lo yuan si apprezzi”.

Bravo, vedi che piano, piano ci arrivano.

Le minacce del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel reprimere gli scambi commerciali con la Cina, hanno suscitato preoccupazioni sul fatto che la nazione asiatica potrebbe utilizzare il debito americano come strumento di ritorsione.

Le solite fesserie, ma quali ritorsioni non diciamo fesserie!

Gli acquisti netti esteri di azioni statunitensi hanno totalizzato $ 35,1 miliardi a dicembre, rispetto a $ 12,6 miliardi del mese precedente.(…) Il totale delle vendite nette di obbligazioni societarie è stato di $ 1,25 miliardi, rispetto ai $ 28,7 miliardi di acquisti del mese precedente.

Ma tu guarda il settore corporate!

Infatti qualcuno si sta svegliando…

S&P lancia l’allarme sull’eccesso di leva: rischio insolvenze se la stretta sui tassi è troppo rapida

La politica monetaria ultraespansiva è stata un medicinale salva-vita per l’economia mondiale dopo la crisi finanziaria del 2008 ma la droga monetaria ha anche contribuito ad alimentare squilibri notevoli. Uno di questi riguarda il debito delle società non finanziarie. Nell’ultimo decennio indebitarsi per le aziende in tutto il mondo è stato incredibilmente conveniente. L’azzeramento del costo del denaro prima e le massicce iniezioni di liquidità poi hanno innescato una vera e propria esplosione delle passività a livello mondiale. Una crescita che è stata superiore a quella dell’economia visto che in 10 anni l’incidenza media del debito societario sul Pil è passata dall’81% al 96 per cento. La stima è una media globale elaborata da S&P Global Ratings che, in un recente rapporto, ha messo in luce come, in un contesto di rialzo dei tassi, ciò costituisca un importante elemento di vulnerabilità. Soprattutto perché in circolazione ci sono almeno 24mila miliardi di debito corporate che fa capo ad aziende che hanno un’elevata leva finanziaria. Quelle che, in ragione dell’elevata incidenza del debito sui profitti, sono più vulnerabili in caso di rallentamento del business o di aumento della spesa per interessi.

Bridgewater sempre più pessimista sull’Europa. Scommesse contro l’azionario a 22 miliardi di dollari  Il più grande hedge fund al mondo ha iniziato le sue posizioni short dall’Italia, arrivate a 3 miliardi di dollari

Ma lasciamo al tempo galantuomo fare il suo lavoro, visto che la verità è figlia del tempo e occupiamoci brevemente delle meraviglie dell’economia americana.

Usa: -0,1% produzione industriale a gennaio, stime erano +0,3%

A gennaio la produzione industriale degli Stati Uniti è inaspettatamente calata dopo quattro mesi di fila in aumento. Secondo quanto reso noto dalla Federal Reserve, il mese scorso la produzione industriale è scesa dello 0,1% su dicembre, dopo il rialzo dello 0,4% del mese precedente (rivisto da un +0,9% della prima stima). Gli analisti attendevano un aumento dello 0,3%. La produzione è salita del 3,7% rispetto al gennaio 2017. Rispetto al mese precedente, l’utilizzo della capacità degli impianti è calato di 0,2 punti percentuali al 77,5%, sotto il 78% previsto. Prima della recessione, il dato era solitamente oltre l’80%. La produzione manifatturiera è rimasta invariata, quella mineraria è scesa dell’1% mentre quella delle utility è salita dello 0,6%.(America24)

Più che dimezzato il dato farlocco del mese precedente perchè in America non c’è alcuna ripresa della produzione industriale a fine ciclo economico.

Chissà perché questi dati smentiscono sempre la presunta forza della crescita economica americana proveniente dai rapporti regionali, che servono solo agli allocchi.

Per il resto va tutto bene!

 Nel settore auto un prestito su quattro è rivolto ai «meno abbienti»
A tutta birra. Nell’area euro il mondo del credito al consumo ha toccato il massimo di tutti i tempi raggiungendo un totale erogato a dicembre pari a 653 miliardi. Siamo sempre più lontani. Dai minimi di periodo (560 miliardi nel 2016) il settore ha ritrovato una slancio da 100 miliardi.
L’aumento del debito privato delle famiglie (un altro modo di definire il credito al consumo nel cui computo però non rientrano i mutui ipotecari) va a braccetto con l’espansione economica dell’Eurozona (nel 2017 il prodotto interno lordo è cresciuto del 2,7% superando perfino gli Stati Uniti cresciuti del 2,5%) e del crescente livello di fiducia sul futuro dei consumatori.
Il confronto con gli Usa è inevitabile, per due ragioni: anche da quelle parti il credito al consumo sta tornando a macinare. A dicembre il mercato ha superato il controvalore di 3.800 miliardi di dollari. Una grande fetta di questo mercato orbita nel settore dei prestiti rivolti agli studenti che ormai punta la soglia dei 1.500 miliardi (1.490). Un settore per definizione piuttosto rischioso, tanto che ad oggi il tasso di insolvenze ha superato la soglia del 12%. E poi c’è il debito delle famiglie in carte revolving che ha superato la barriera dei 1.000 miliardi (come all’apice della precedente crisi). Ultimo ma forse ancora più significativo, quello del settore auto che ha rotto ampiamente la barriera dei 1.000 miliardi di debito (1,2 trilioni).
Colpisce il fatto che un quarto di tale controvalore sia stato concesso a una categoria subprime.

Mi sembra di ricordare uno che in un libro, di qualche anno fa, la tempesta perfetta credo, suggeriva che la storia è inesorabile con i suoi appuntamenti, il minimo denominatore comune di tutte le grandi crisi è sempre stato il debito, debito, debito, debito, debito.

Bene, dopo il crollo dei consumi anche una produzione industriale anemica, le revisioni al ribasso delle stime sugli ultimi due trimestri dell’economia americana saranno sensibilmente NEGATIVE!

22 commenti Commenta
ziosacco75
Scritto il 16 Febbraio 2018 at 13:50

Io ho questo USA T-BOND TF 2,5% FB45 USD prezzo 90.57 e cambio a 1.225 circa…

e aspetto fiducioso essendo stato bravo ad aspettare ma conscio che potrebbero portare il cambio tranquillamente a 1.30/40 nel caso continuo ad investire le cedole per abbassare il prezzo di carico e alzare il cambio…

Saluti

Gianluca
Scritto il 16 Febbraio 2018 at 16:38

Grazie per avere chiaramente espresso un concetto
Ciao
ziosacco75@finanzaonline,

puntosella
Scritto il 17 Febbraio 2018 at 00:15

zio­sac­co75@fi­nan­zaon­li­ne,

“questo USA T-BOND TF 2,5% FB45 USD”

Ha un supporto equatoriale correlato al cambio che passa a 104,7255, supporto che proviene
dal minimo del cross del 3 gennaio 2017 calcolato sulla velocità media decelerata dei minimi
giornalieri.

signor pomata
Scritto il 17 Febbraio 2018 at 08:33

Ci tocca la solita campagna elettorale.
Classica campagna da paese non libero di scegliere quello che è meglio per il paese stesso.
Non avevo dubbi.
Primo perché mi sono reso conto che il 99percento delle persone non ha nozioni base di economia e questo per ovvi motivi.
Secondo perche anche se le avesse ho il sospetto che comunque potrebbe fare ben poco.
Siamo dentro un canale, iniziato con il colonialismo o imperialismo.
Seguito dalla svolta del 49 con lo sviluppismo , figlio del imperialismo che ha condotto alla mondializzazione atto finale del colonialismo.
Alla base del concetto vi è lo sradicamento del essere umano.
Della mercificazione di tutta la natura e dei rapporti tra individui e degli individui stessi.
Smascherare la natura del sistema è cosa facile.
Promette di rendere ogni uomo libero di mettersi ogni tipo di sogni e aspirazioni.
Promette ma poi fonda il suo credo nella povertà.
Povertà che è fondamentale per garantire poi la ricchezza che verrà grazie alla penitenza subita.
La narrazione è la medesima da decenni.
Il welfare è un ostacolo come lo è lo stato nazione e leggi di buon senso in ambito sociale e ambientale.
Se solo tutto questo sparisse, se solo non ci fossero questi bastoni nel percorso, tutti noi un giorno ci realizzeremo come auspichiamo.
Impoverire, sradicare, sfruttare.
Tutti i giorni abbiamo questa strana narrazione sotto i nostri occhi.
Ossimori continui e pervasivi.
Difficile ostacolare la fine del percorso, anche se ne intuiamo le conseguenze nefaste.

noldor
Scritto il 17 Febbraio 2018 at 09:16

Io ho due T-Bond trentennali scadenza 2045, comprati inizialmente con cambio 1,07 e rendimento 3,1%. Anch’io aspetto fiducioso e intanto le cedole ci sono sempre.
E’ mia opinione che chi non è ancora entrato abbia ora un’occasione veramente ottima per fare dei guadagni stellari nei prossimi 24-36 mesi.

charliebrown
Scritto il 17 Febbraio 2018 at 11:53

si­gnor po­ma­ta@fi­nan­zaon­li­ne,

Chi vuole dominare economicamente deve per forza metterci in ridicolo e in difficoltà, facendo invece apparire ragionevoli e buoni quelli di noi che non si oppongono ai loro disegni.
Facciamoci coraggio, signor pomata! Non è ancora detto che la maggioranza degli italiani sia allineata col nuovo ordine mondiale, anzi c’è chi è fiducioso (come un mio amico che cito virgolettando) che ” DAREMO UN BELL’ESEMPIO AL MONDO DI COME CI SI LIBERA DEI KAPO’ DEL CAPITALE E DEGLI ILLUMINISTI PRO DOMO SUA”.

apprendista
Scritto il 18 Febbraio 2018 at 00:25

Almeno rispondi sullo stesso articolo,lo sai che per quello che hai fatto si potrebbe delineare un profilo psicologico che terrò per me.
chiaramente senza nessun rancore ti saluto
nol­dor@fi­nan­za,

lucaniagoa
Scritto il 18 Febbraio 2018 at 15:23

noldor@finanza,

se scendiamo come rendimenti sotto l’1 per cento si potrebbe raddoppiare il proprio capitale?

Gianluca
Scritto il 18 Febbraio 2018 at 22:36

Io povero mortale nn capisco cosa intendi
apprendista@finanza,

noldor
Scritto il 19 Febbraio 2018 at 08:32

Apprendista,
Il mio commento è in tema con quelli precedenti su questo articolo.

ziosacco75
Scritto il 19 Febbraio 2018 at 09:55

puntosella@finanza:
zio­sac­co75@fi­nan­zaon­li­ne,

“questo USA T-BOND TF 2,5% FB45 USD”

Ha un supporto equatoriale correlato al cambio che passa a 104,7255, supporto che proviene
dal minimo del cross del 3 gennaio 2017 calcolato sulla velocità media decelerata dei minimi
giornalieri.

Grazie per la risposta ti posso chiedere cos’è il supporto equatoriale o dove posso istruirmi su questo?

Io lo intendo come suo valore intrinseco

madmax
Scritto il 19 Febbraio 2018 at 10:25

charliebrown@finanza,

Charlie,
Non capisco a chi ti riferisca, veramente pensi che la soluzione siano i mangiatori di tonno???

http://notizie.tiscali.it/politica/articoli/rimborsi-5-stelle/

Piuttosto Potere al Popolo!

noldor
Scritto il 19 Febbraio 2018 at 10:49

Se i rendimenti scendono dal 3% all’1%, con 27 anni di durata residua l’apprezzamento è dell’ordine del 54% a cambio costante. Se il cambio nello stesso periodo dovesse passare da 1,25 a 1 un +100% è possibile. Esercizio accademico al momento.
lu­ca­nia­goa@fi­nan­za,

noldor
Scritto il 19 Febbraio 2018 at 10:51

La simulazione considera un bond acquistato oggi è rivenduto tra tre anni.

charliebrown
Scritto il 19 Febbraio 2018 at 14:28

mad­max,

nol­dor@fi­nan­za,

Non sto pensando alle scatolette di tonno, ma al paese nel quale sono nato e vivo e che mi auguro riacquisti nei prossimi anni la propria sovranità, alzando la testa di fronte ai kapò (e ai collaborazionisti) che ci vogliono “calpesti e derisi”.
Dato che i risparmi mi sono indispensabili per integrare la pensione, sono in qualche modo costretto a pensare anche ai treasuries ai quali qui molti sono interessati, a partire dal padrone di casa.

signor pomata
Scritto il 19 Febbraio 2018 at 18:46

char­lie­bro­wn@fi­nan­za,

Ho valutato da anni quali potessero essere i partiti che potessero assolvere a questo compito.
La sinistra da tempo ha cambiato sponda abbracciando la scelta suicida della economia di mercato ossia di diventare il cane da guardia del capitale.
Ossia fa interessi opposti al suo elettorato.
La destra da sempre capitalista e mercatista ha svenduto il suo massimo credo ideologico ossia la patria..stato nazione.
In questi ultimi anni i popoli oramai studi dei continui tradimenti e dalla continua negazione di una ridistribuzione decente hanno tentato di creare alternative.
Tzipras…podemos…i5 stelle….non sembrano avere nel loro dna e la.volontà per affrontare nodi fondamentali .
Di fatto sembrano congelatori di voti per sedare il malcontento.
Spesso sono ideologicamente giustizialisti e presentano sempre lo stato come corrotto ma non mettono mai in evidenza chi è il corruttore.
Nel panorama italiano ultimamente ha cambiato modo di parlare e ragionare la lega.
Secondo il mio modo di vedere le cose chi non potevano capire se non loro la questione di squilibri tra nord e sud, mercati di sbocco, assistenza delle zone soggette al mercato di sbocco e quindi al suo deficit persistente oltre la crescita esponenziale della disoccupazione.
Avevano mentito per anni sui saldi interni.
Poi è venuto bagnai e, questo potrebbe o essere una mossa furba o un punto di svolta.

madmax
Scritto il 19 Febbraio 2018 at 21:10

charliebrown@finanza,

Charlie,
Non posso dare consigli su come investire, ma la differenza tra un BTP e un T-Bond in percentuale in quanto si traduce? 2%, 3%? Guarda che sono percentuali risibili, comunque io non ho T-Bond e “moralmente” non ne voglio avere in quanto non voglio essere un collaborazionista del Minotauro Globale.

https://www.yanisvaroufakis.eu/books/the-global-minotaur/the-global-minotaur-in-italian/

Ma il bello e’ avere varie idee, e come dice il Kant ed il Capitano: la verita’ e’ figlia del tempo.

Un abbraccio e in bocca al lupo!

puntosella
Scritto il 19 Febbraio 2018 at 22:40

zio­sac­co75@fi­nan­zaon­li­ne,

“Grazie per la risposta ti posso chiedere cos’è il supporto equatoriale o dove posso
istruirmi su questo?”
******************************************************************************************

E’ una velocità media che ha origine dal Punto di osservazione.

Sotto nel grafo allegato un esempio di Velocità media pesata, ma esistono altre
velocità medie che hanno nel loro DNA un elemento insostituibile, l’EQUILIBRIO.

Sono delle grandezze vettoriali costantemente in equilibrio, che se intersecate dal
prezzo cambiano istantaneamente direzione.

A quanto ne so, non c’é NULLA in giro, poiché si tratta di studi molto impegnativi e
riservati che girano soltanto c\o taluni Uffici Studi di Primary.

L’indicazione che posso darti è di approcciare il Prezzo come grandezza vettoriale
e la branca della fisica che si occupa del moto è la Cinematica del punto materiale.

PS:
La Cinematica : all’AT = il caffè : al surrogato.

ziosacco75
Scritto il 20 Febbraio 2018 at 09:30

puntosella@finanza:
zio­sac­co75@fi­nan­zaon­li­ne,

“Grazie per la risposta ti posso chiedere cos’è il supporto equatoriale o dove posso
istruirmi su questo?”
******************************************************************************************

E’ una velocità media che ha origine dal Punto di osservazione.

Sotto nel grafo allegato un esempio di Velocità media pesata, ma esistono altre
velocità medie che hanno nel loro DNA un elemento insostituibile, l’EQUILIBRIO.

Sono delle grandezze vettoriali costantemente in equilibrio, che se intersecate dal
prezzo cambiano istantaneamente direzione.

A quanto ne so, non c’é NULLA in giro, poiché si tratta di studi molto impegnativi e
riservati che girano soltanto c\o taluni Uffici Studi di Primary.

L’indicazione che posso darti è di approcciare il Prezzo come grandezza vettoriale
e la branca della fisica che si occupa del moto è la Cinematica del punto materiale.

PS:
La Cinematica : all’AT = il caffè : al surrogato.

Grazie per la spiegazione quindi comunque mi pare di capire che più ci si allontana dall’equilibrio più diventa conveniente lo strumento.

Grazie 🙂

madmax
Scritto il 20 Febbraio 2018 at 13:12

signor pomata@finanzaonline,

Dai non scherziamo, la Lega? La stessa che ha governato con il Nano dal 2001 al 2011 (a parte due anni di Prodi).
In cosa li vedi cambiati? Nel senso che partiti ad essere contro i terroni oggi sono amici dei terroni e contro gli immigrati? Siamo sempre i terroni di qualcuno. E pure loro come tutti una volta attovagliati han ben mangiato a partire dalla porcata di Malpensa voluta dai Leghisti causa di tanti danni!!!!
Quanto poi alle promesse elettorali sono tutti bravi in campagna elettorale … poi lo sappiamo come finisce tutto!!!!

puntosella
Scritto il 20 Febbraio 2018 at 13:39

zio­sac­co75@fi­nan­zaon­li­ne,

Si, ai poli si rischia di meno, quando si analizzano serie
storiche “robuste” e poi anche quando il prezzo\vettore arriva
ai 2 poli è sempre possibile calcolare la velocità e l’accelerazione
istantanee con cui va a sbattere sul “Gard Rail Polare”.

PS:
il couturier da cui io ho appreso soleva dire che “in borsa si compra prima il
TEMPO e poi il PREZZO”, frase che dovrebbe essere incisa nella mente di
chi si occupa di mercati.

signor pomata
Scritto il 20 Febbraio 2018 at 23:28

mad­max,

La stessa non è.
Poi chi meglio di loro poteva capire come funziona una area non ottimale visto che hanno campato anni sul mercato di sbocco del sud italia?
Le dinamiche le conoscono bene.
Il nord diceva terroni al sud e ora che una terra più a nord dal del terrone a loro vuoi che non sappiano cosa accade a chi fa da mercato di sbocco?
Diciamo istinto di sopravvivenza?
Un partito che ha capito le dinamiche in gioco fa comodo.

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