IMPEACHMENT: TRUMP CHAOS!

Scritto il alle 07:28 da icebergfinanza

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Cari Compagni di viaggio ieri a Wall Street era spettacolo assicurato!

Immaginatevi il panico di migliaia di bambinoni che in questi mesi hanno puntato tutte le loro fiches sul nulla, sulla “trumpnomics”, sulla reflazione, su chissà quale altra fesseria, credetemi davvero uno spettacolo indimenticabile, il panico, peraltro esagerato che serpeggiava ieri.

Rischio di guerra nucleare, attacchi cyberbetici ovunque, attentati terrosristici, pessimi dati macroeconomici, pil mondiale in agonia e questi salgono senza sosta, sulla base di un’illusione e poi all’improvviso, sembra che il loro idolo possa dissolversi come nebbia al sole e viene giù il loro mondo. Benvenuti nell’irrazionale mondo degli psicopatici di Wall Street. Avevano bisogno di scaricare mesi di irrazionalità e lo hanno fatto nello spazio di un istante.

Una tonnara di dimensioni storiche, quasi empiriche, ma probabilmente hanno ragione per il momento, sottolineo per il momento quelli di JPMorgan, i quali sottolineano che un impeachment di Trump è molto ma molto difficile.

 “L’impeachment di Trump è molto, molto improbabile”

Chiedere a JPMorgan il braccio destro della Fed è come chiedere direttamente alla Yellen cosa ne pensa della questione Trump.

Intanto eccovi un assaggio di quello che accadrà nei prossimi anni, quando le cose diventeranno davvero serie.

Ma tu pensa che li avevano dati per morti i tesorucci! Tutti come il figliol prodigo che se ne vanno di casa, salvo poi tornare quando iniziano i problemi!   😉

Morto un Trump si fa un’altro Pence!

Peccato che un impeachment è un processo politico che ha bisogno di una decisione politica e con i repubblicani che controllano entrambe le camere per il momento campa cavallo! Qualcosa potrebbe cambiare nel 2018/2019, se i repubblicani alle elezioni di midterm perdono camera o senato, ma sembra molto difficile per il momento, ci penserà la crisi a fare il lavoro sporco, certo che le aspettative dei mercati sull’azione politica ed economica di questo presidente dovranno notevolmente ridimensionarsi.

Russiagate, nominato un procuratore speciale.

E’ Robert Mueller, ex capo Fbi sotto Bush e Obama

Per Trump l’ombra (difficile) dell’impeachment

ROMA – Ostruzione della giustizia: l’accusa che si stende sulla Casa Bianca di Donald Trump potrebbe aprire la strada a un procedimento di impeachment, ovvero alla messa in stato di accusa del presidente ad opera della Camera per farlo ‘processarè dal Senato e – se condannato – rimuoverlo dall’incarico. È la stessa accusa che nel 1974 costò la presidenza a Richard Nixon, che si dimise prima che l’impeachment fosse deciso, ed è la stessa che era stata mossa contro Bill Clinton nel 1998 ai tempi dello scandalo Lewinsky.

Impeachment: più attuale, ancora improbabile

Intanto è partita la prima richiesta ufficiale di impeachment: per “ostruzione alla giustizia”, dopo la rivelazione che Trump chiese a Comey di abbandonare le indagini sul Russia-gate. Ma è firmata da un deputato democratico, quindi per ora non va da nessuna parte (il primo passo della procedura richiede un voto maggioritario della Camera che costringa il Dipartimento di Giustizia a nominare un super-procuratore speciale)

Nel frattempo come detto volano i bond e compensano a lungo termine le perdite subite dall’indebolimento del dollaro, per chi soffre osservando la moneta verde un’anteprima dalla storia, in attesa del nostro appuntamento a fine mese con Machiavelli.

Io commenti non ne faccio al limite li lascio a Voi, io mi limito ad osservare la storia.

Mercoledi Comey parlerà sotto giuramento e sarà davvero un bel mercoledi, qualunque cosa dirà, perchè sino a mercoledi i mercati non andranno da nessuna parte.

Comunque vada la spada di Damocle dell’impeachment accompagnerà per sempre il presidente Trump un’altra mossa sbagliata e finirà dalle stelle alle stalle, il che non ci dispiace visto il personaggio, davvero mediocre. Quindi, bene che vada l’incertezza regnerà sovrana, se invece andrà peggio, al peggio non vi sarà fine, ma come ben sapete a questo siamo preparati da tempo. Se la nostra mappa è giusta dopo una profonda correzione, l’ultima illusione!

Vi anticipiamo già che non seguiremo in alcuna maniera le elezioni inglesi o francesi, se non per dovere di cronaca, a noi non interessa come andranno a finire, perchè il destino dei mercati è già segnato.

Si è saliti per le scale e si scenderà con l’ascensore, questo sarà il destino dei mercati nei prossimi anni.

Il caos politico, l’ennesimo legato all’inquilino della Casa Bianca, torna a fare temere ritardi nella tanto attesa agenda pro-crescita e pro-business, quella in vista della quale l’azionario aveva raggiunto livelli record e le banche avevano corso più di tutti. La preoccupazione principale è che il promesso taglio alle tasse passi in secondo piano o, peggio ancora, non veda mai la luce. (America24)

Ricordo solo che chi vive con ansia il movimento del dollaro, i nostri tesorucci hanno messo a segno il rally più esplosivo in un solo giorno dai tempo della Brexit, con il decennale che ha raggiunto un minimo a 2,21 % non molto lontano dai minimi di aprile, mentre il trentennale è sceso sotto il 2,90 nello spazio di un istante!

Il mercato dei bond, quello che veramente conta, no quello del monopoli azionario, quel giochetto da bambini dell’asilo che è il mercato azionario, dicevo quello dei bond vigilantes segnala che il rialzo dei tassi a giugno la Fed se lo può scordare, non solo, segnala una recessione in arrivo, altro che tre o quattro rialzi dei tassi.

Il Vix è balzato del 46,38% a 15,59 una settima circa dopo avere toccato i minimi del 1993 sotto quota 10.

Dopo tante polemiche, i democratici hanno ottenuto quello che volevano ma che la Casa Bianca reputava non necessario: il dipartimento americano di Giustizia ha scelto un procuratore speciale a cui affidare la guida delle indagini sull’interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali americane e sui possibili legami tra la campagna di Trump e funzionari russi. La decisione è stata annunciata dal vice segretario alla Giustizia Rod Rosenstein, colui che aveva espresso al presidente Usa un giudizio negativo su James Comey, il direttore dell’Fbi silurato a sorpresa il 9 maggio scorso formalmente per la sua gestione dell’emailgate legato a Hillary Clinton. E’ tuttavia il Russiagate su cui restano i riflettori. ( America24 )

Si il destino dei mercati è già segnato, loro vi racconteranno che crollano perchè Trump qua e Trump la, ma in realtà sono sopravvalutati di almeno il 50 %. Questo non vuole dire che scenderanno, anzi come ben sapete Machiavelli si attende un’ultima irrazionale fiammata, poi non ci sarà più storia per nessuno, ma piano, piano senza fretta, loro hanno bisogno di uscire con calma, si prenderanno un anno intero dal momento che inizierà il grande declino, quello che sarà il leit move dei prossimi anni. Ma fermiamoci qui, non vogliamo rubare le parole di bocca al nostro Machiavelli che non vede l’ora di condividere il suo prossimo manoscritto!

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4 commenti Commenta
gnutim
Scritto il 18 Maggio 2017 at 12:32

e noi stiamo qua sul veliero a veder maturare gli eventi

quesalid
Scritto il 18 Maggio 2017 at 13:07

Just to be informed

https://www.bloomberg.com/news/articles/2017-05-17/deutsche-bank-s-chairman-builds-a-private-power-haus-in-munich

…in my opinion is a sign of uneasyness by those people…time are changing

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