FAMIGLIA: UNA LETTERA DAL CUORE!

Scritto il alle 10:41 da icebergfinanza

Non passa giorno nel quale non si manifesti la dimensione epocale di questa che è una crisi essenzialmente antropologica, una crisi antropologica oscurata dalla presunzione di ricondurre tutto alla dimensione economico/finanziaria della nostra esistenza.

E’ forse difficile comprendere che tutto quanto sta accadendo non è altro che il risultato della più imponente dose di manipolazione frode e avidità della storia, la sintesi finale della caduta di un impero, l’impero dell’illusione, del debito, l’aver ormai dimenticato l’essenziale invisibile agli occhi.

Tra il vuoto assoluto della politica, tra le emergenze debito e tasse, tra IMU e patrimoniali varie, non una sola parola per la Famiglia e il lavoro, nulla di concreto se non vaghi richiami a scopo puramente elettorale, NULLA!

Senza Famiglia questa società non ha futuro, senza l’attenzione ai giovani ai loro sogni, ai loro progetti, alla loro anima, non posso immaginare nessun orizzonte.

Solo l’immenso fardello del debito non si parla d’altro, di redenzione e austerità , nessun accenno ad una equa redistribuzione delle risorse, altro che le dieci piaghe d’Egitto!

Ieri ho scritto…

Fa sorridere il merito del giudizio del Cassazione secondo la quale ”non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza, bensì il mero pregiudizio   che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale”.

Si tratta di pregiudizio o di buon senso, di una dinamica naturale, ovvero il diritto di un bambino di avere un padre e una madre, a meno che qualcuno non sia in grado di dimostrarmi che si riesce a fare figli anche tra coppie omosessuali, tralasciando le fecondazioni assistite.

Esistono forse studi o certezze che dimostrino che non c’è alcun danno per lo sviluppo equilibrato di un bambino. Proviamo a chiedere per esempio a coloro che sono rimasti orfani di padre o di madre, se questa tragica esperienza non ha almeno in parte condizionato la loro vita, che continua comunque.

Le coppie omosessuali hanno tutto il diritto di vivere la loro vita, ma per quanto mi riguarda, nel caso delle adozioni come per i single, farei un piccolo sforzo per non eccedere nell’egoismo di una scelta che potrà anche realizzare chi la cerca ma molto probabilmente non chi la subisce, visto che al bambino non viene chiesto alcun parere.

All’improvviso in un oceano di indifferenza la testimonianza di un nostro caro compagno di viaggio…

Premetto di essere orfano di madre dall’età di 11 anni. La mia adolescenza più che difficile, è stata silenziosamente sofferta dentro. (Ancora oggi, a distanza di 26 anni, non so cosa farei o darei per rivedere mia madre anche per un solo minuto e dirle che mi manca ancora, tanto.) Oggi all’età di 40 anni ed una bellissima famiglia con tre piccole “pesti” al seguito, dico che ai bambini deve essere garantità solo ed esclusivamente la possibilità di crescere in una famiglia come madre natura ha sempre voluto, una mamma ed  un papà, punto. Siamo in un’era in cui ormai i cosiddetti paletti oltre la quale non andare sono completamente abbattuti, semplicemente le regole non esistono più, ne quelle civili ne tantomeno quelle morali…

Come ha scritto un altro compagno di viaggio chissà quale sigillo stiamo rompendo…

Contronatura è oggi la regola…contronatura in tutti i campi, idolatrando l’onnipotenza dell’uomo! Un argomento come altri ma serve a ricondurci alla vera essenza dell’umanità.

Kry ha scritto che ogni separazione è una sconfitta e noi ormai ci siamo separati dalle cose essenziali invisibili agli occhi…!

Come ricordava la nostra Valentina…

Rimaniamo Umani, spesso non lo sappiamo e non lo vogliamo fare….questa è la mia missione …Non sappiamo liberarci… allora Rimaniamo Umani, oltre i substrati culturali che ci imprigionano e dividono… lo sappiamo fare ???

Chissà Valentina ci proveremo… intanto tu dacci una mano da Lassù!

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7 commenti Commenta
taxxo1984
Scritto il 16 Gennaio 2013 at 11:26

Buongiorno a tutti;

viviamo in tempi difficili, tempi bui..eppure ( a livello personale ), sto vivendo una sorta di rinascita; le difficoltà economiche hanno compattato me e la mia famiglia in un modo che non avrei mai creduto possibile!
La famiglia è la base di qualunque sogno, il carburante del nostro motore!
Da qualche tempo sto notando nelle persone vicino a me ( amici, vicini di casa ) una nuova luce …ci si confronta, ci si rincuora e questo mi dà speranza!

Ho una grande sete di normalità, di stare seduto davanti al camino, di passeggiare…e questa sete sta inesorabilmente contagiando chi mi sta vicino…
Fatevi anche voi portatori di questa “malattia” meravigliosa…NORMALITA’

un abbraccio

giulio0808
Scritto il 16 Gennaio 2013 at 12:17

Caro Andrea, un anno fa circa scrissi un post sulla famiglia (e sui giovani) ma cosa dire ancora? E’ difficile dare una opinione, con tutto quello che hanno pensato menti ben più eccelse della mia, ogni cosa è vera e pure il suo contrario, e l’unica regola è che non ne esistono più.
L’unica e ultima cosa che posso dire è che la famiglia è il tempio dove dovrebbero “crescere” nuovi uomini e nuove donne, quelli del futuro, ma per crescere c’è bisogno pure di regole, e quindi in poche parole di una educazione. Io penso che per cambiare il mondo in meglio basterebbe pochissimo: basterebbe che ogni genitore insegnasse l’educazione ai propri figli e in pochi giorni (non mesi o anni) vedremmo il mondo cambiare.
Gli adulti tuttavia nel migliore dei casi non hanno più tempo per educare i figli, nel peggiore dei casi invece …… mentre tantissimi giovani, già fra gli adolescenti, senza farsi minimante scrupolo eludono i loro doveri verso famiglia, scuola e società. Qui ci vorrebbero le istituzioni, in tutt’altre cose affacendate a ripsristinare le regole per tutti, richiamando alle proprie repsonsabilità gli adulti e facendo presente ai minori che i loro diritti comportano tuttavia dei doveri. E’ importante che soprattutto i giovani elaborino i “limiti” e comprendano quindi le responsabilità legate alle loro azioni. Gli adulti quindi sono chiamati ad un compito assai difficile: coltivare le passioni nei giovani, insegnando loro però ad adattare il loro comportamento alle regole della società. Ma di tutto questo, tranne qualche raro caso che conosco, non vedo traccia.
Giulio Tempera

kry
Scritto il 16 Gennaio 2013 at 13:28

Si Andrea ci siamo persi per strada i valori, quelli che contano non li sappiamo più riconoscere e per questo ci sono diventati invisibili. Siamo nati nella modalità dell’avere dove tutto ci è dovuto e in cambio non diamo ( non doniamo ) nulla. Ci è fin incomprensibile che donare è meglio che ricevere. Confondiamo l’ascoltare con il sentire. Sono le cose più naturali che esistono ma ci vengono difficili da svolgere perchè ci fa comodo essere schiavi della modalità dell’avere senza capire che percorre la strada più facile è quella che poi risulterà la più pericolosa.

tazmin
Scritto il 16 Gennaio 2013 at 14:31

mmma, condivido tutto ma il problema non è solo dei giovani 🙂 nel senso che di questi se ne parla molto, ma i meno giovani che cosa devono fare? mi spiego: ho 36 anni, sono entrato giovane nella crisi e ne uscirò adulto… e chi come fa parte della generazione perduta come può fare? io mi interesso di sociale, politica, economia, faccio un lavoro normalissimo da 11 anni, nel frattempo ho studiato, e studiato.. ma ora? in giro vedo solo briciole, nessuna opportunità se non lecchi il cu… ok, c’è l’estero, si parla tanto di mobilità internazionale.. ma questa non tiene affatto conto che uno può avere genitori anziani, etc… e affetti da non abbandonare! comunque penso anche che alla fin fine tutto ciò ce lo meritiamo, siamo degli egoisti, disinteressati a tutto, eccetto che al calcio, dove tutti sanno tutto e, passatemi questa battuta, tutti sono pronti a scendere in piazza per un rigore e non contro il RIGORE 🙂

taxxo1984
Scritto il 16 Gennaio 2013 at 14:50

“tutti sono pronti a scendere in piazza per un rigore e non contro il RIGORE”

Sono perfettamente d’accordo con te!
Una frase da oscar!

gnutim
Scritto il 16 Gennaio 2013 at 19:07

mi direte che è un esempio assurdo ma io ragiono un pò matematico, quindi vi faccio questo ragionamento:

se concedessimo alle coppie omosessuali l’adozione di piccole creature il nostro popolo che futuro potrà avere?
Se le coppie bisex non facessero più figli che futuro avremmo? che cosa ci possono dare in più le coppie omosex?

Ricordatevi che le persone/coppie omosex campano perchè i loro genitori (uomo e donna) li hanno messi al mondo. E il mondo va avanti solo grazie alle coppie biesex che possono figliare!!! Sennò in una generazione la vita umana è finita.
Questo non basta a dire che stiamo andando in una direzione senza nessun futuro? L’avete mai pensato?

Con ciò non voglio dire che gli omosex devono essere richiusi o emarginati, anzi, assolutamente no.

Sono persone amate da Dio come tutte le altre a quindi vanno amate.

Ma la loro natura non è quella di creare una famiglia, ogni persona è piena di talenti.

Ma a livello istituzionale uno stato a mio parere non può permettere di legge di affidare i bimbi a coppie che non possono dare un futuro.

Figuriamoci che le coppie bisex attendono mediamente 5 anni per avere in affidamento un figlio, vogliamo scalare le montagne partendo dalla vetta?

cordialmente

gebs74@borse.it
Scritto il 17 Gennaio 2013 at 10:07

Andrea, mi hai commosso. 😳 😥
Ti ringrazio 😉
Saluti

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