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OGNUNO DI NOI…PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA!

Scritto il alle 08:36 da icebergfinanza

Come preannunciato un paio di settimane fa,  riprende il nostro viaggio attraverso i Mondi Alternativi, non un viaggio nostalgico, non solo un revival della splendida avventura del vecchio blog Icebergfinanza su Splinder, ma la possibilità di tornare ad esplorare alternative reali e possibili, un momento di riflessione…

Alle volte siamo talmente presi nella frenesia della nostra vita, talmente avvolti dall’onda continua ed innarrestabile di un susseguirsi continuo di eventi e notizie, che non abbiamo o non vogliamo trovare il tempo per fermarci a riflettere sulla nostra esistenza, sull’esistenza di chi ci stà accanto.

Le conseguenze della speculazione sulle materie prime alimentari e se vogliamo anche sul petrolio che unitamente ad altri fattori correlati porterà ad una recessione prolungata e profonda, si stanno manifestando in tutta la sua reale gravità e consistenza.

Nel mondo occidentale si manifestano attraverso l’erosione del potere di acquisto, attraverso la perdita dell’occupazione, nei sintomi di un’economia alla fine di un ciclo sostenuto attraverso il paradigma assoluto della globalizzazione, una globalizzazione delle merci e dei profitti, prima che della sua stessa umanità.

Gli ultimi e recenti record del prezzo del grano e del riso ci dicono che l’altra faccia della medaglia è la povertà, la messa in discussione dello stesso diritto alla sopravvivenza!

Con la stessa solerzia con cui si interviene secondo i dettami del giuramento di Ippocrate, come prestatori di ultima istanza per salvare il sistema finanziario, non si può dire che lo stesso giuramento venga messo in atto nei confronti di quei cittadini ignari o colpevoli che sia che hanno perso o stanno perdendo la loro casa, stanno perdendo il loro lavoro, stanno perdendo la loro stessa vita.

Prestatori di ultima istanza, ecco il fallimento dell’ultimo summit di Roma sull’emergenza alimentare, 850 milioni di esseri umani che vivono sotto la soglia della povertà che come dice Ugo Tramballi sul Sole 24 Ore non devono preoccuparsi di nulla, non verranno lasciati soli qualche altro milioni di affamati si unirà a loro e alla loro fame.

Il fallimento assoluto delle istituzioni mondiali, una sorta di protezionismo strisciante, tutto per uno, ognuno per se, veti incrociati sulle regole degli scambi commerciali, dazi, tariffe e la fame un sinistro e lontano eco che infastidisce.

Tramballi ci offre una panoramica di come secondo lui, il comunicato finale comunicato dopo tre ore dal previsto, sia un esempio di come anche la creazione del nulla sia un’opera dell’intelligenza umana e della sua pazienza diplomatica e quel documento che dichiara di ” eliminare la fame e assicurare cibo per tutti ” senza dire come è sopratutto una tragedia.

Si una tragedia che ci talvolta ci sfiora ma che spesso facilmente dimentichiamo, 8 miliardi di dollari di parole, di promesse sono stati raccolti ma non una sola parola per quando e come operare e rimandando al prossimo vertice la speranza di una soluzione.

Si l’intelligenza e la diplomazia umana che ha ispirato il biofuel per nascondere le crepe prodotte dal petrolio, si oggi festeggiano pure le multinazionali degli Organismi Geneticamente Modificati che non appena si manifesta la carenza ipotetica di cibo, si insinuano come serpenti in un business all’orizzonte e i governi si adeguano, la stessa Unione Europea sull’onda dell’emozione rivede il suo atteggiamento prudente.

Per alcuni gli OGM è un lusso….. che dobbiamo permetterci!

Se mai ve ne fosse bisogno questo dimostra l’assoluta mancanza di “prevenzione” e di progettualità alternativa da parte della società contemporanea che oltre a non aver mai affrontato con convinzione le problematiche relative alle energie alternative, tranne forse in questi ultimi tempi, ora e sempre sotto pressione per l’ondata di speculazione finanziaria, torna alla ribalta il fenomeno degli OGM Organismi Geneticamente Modificati.

Qualsiasi problema contemporaneo viene sempre affrontato sotto pressione, la stessa pressione che ha indotto l’ Unione Europea a rivedere l’atteggiamento prudente sinora attuato nei confronti delle coltivazioni transgeniche.

Premetto che la mia personale opinione è che il qualsiasi campo si vada contro natura, prima o poi la Natura presenterà il conto, la Natura ha in sè forze educatrici ed è ella stessa educatrice.

No, nessun limite alla finanziarizzazione delle soft commodity, alla speculazione di un solo istante, no la colpa è di milioni di esseri che sembrano voler reclamare un piatto di riso in più, della crescita demografica e chissà che altro siamo in grado di inventarci per tornare a favorire processi contro natura, dimenticando forse che noi occidentali abbiamo una percentuale di obesità che scuote le fondamenta del buon senso.

Anche l’Italia ha promesso qualche milione di dollari come contributo, triplicando la promessa, promesse in fondo ma come abbiamo già visto in passato, non appena le condizioni economiche si fanno difficili i paesi occidentali dimenticano in fretta le loro promesse e tagliano i fondi destinati ai paesi in via di sviluppo.

In sintesi nessuna risposta, il malato riceve sempre e comunque le ultime cure, quelle che forse potevano essere evitate con una maggiore prevenzione, ma si sa ormai questi vertici come quello del G8 che verrà, sono come un medicina nel cui “bugiardino”, ( quel bigliettino che si trova nei medicinali in cui vengono indicati la posologia, le modalità d’uso e gli effetti indesiderati ) si trova un oceano di controindicazioni rispetto all’efficacia della cura.

Tempo fà scrissi:

” Come spesso accadde l’economia reale è il malato per eccellenza che subisce le radiazioni di un sistema quello finanziario, che puntualmente irradia i suoi effetti negativi, figli della speculazione senza limite e dell’irrazionalità collettiva.

Nella finanza la speculazione è la regola, nella vita reale spesso un’eccezione!

Non per nulla la saggezza, come diceva Herman Hesse, non può essere trasmessa in quanto la sua trasmissione suonerebbe simile alla follia. Nei singoli la follia è l’eccezione mentre nella masse è la regola.

Ora quelle che saranno le conseguenze sul sistema economico occidentali per quanto gravi possano essere non saranno mai paragonabili all’onda d’urto che può avvenire nei confronti degli ” Ultimi ” della Terra, degli indifesi, di coloro che vivono con meno di 2 dollari al giorno ma sopratutto dei bambini, il nostro futuro.

La retorica di una crescita economica che sostanzialmente abbatte la povertà, la retorica di questi anni di ” new age ” economica tende facilmente a scontrarsi con la realtà. In questi anni la povertà è decisamente aumentata. Negli ultimi anni la spesa pubblica per lo sviluppo sociale è notevolmente diminuita e innumerevoli sono state le defezioni dei finanziamenti a progetti in favore del cosidetto TERZO MONDO.

Personalmente credo in quel vecchio proverbio cinese che sostiene sia meglio insegnare a pescare piuttosto che procurare ogni giorno un pesce a chi ne ha bisogno, un inno contro l’assistenzialismo.

Ma oggi pur in un continuo e magico fervore di iniziative a favore di progetti e modelli di crescita che si adattano alle potenzialità di questi paesi in via di sviluppo, forse per certi versi ben più sviluppati dei nostri paesi occidentali, oggi dicevo, puntualmente vengono a mancare i finanziamenti in nome e per conto di una crisi economica che si trascina tra crescite irreali e recessioni improvvise.

Per noi occidentali una recessione comporta talvolta una “sana” dieta, uno stile di vita più sobrio che ci riporti alla realtà di una crescita sostenibile, ma per un numero enorme di creature di Dio può voler dire la fine di un sogno, di un progetto per uscire da una condizione di miseria totale senza speranze.

Siamo Noi i prestatori di ultima istanza di questa Umanità che vive nei sotteranei della Terra, siamo Noi le Banche Centrali ed i Governi che possono offrire una speranza per i progetti e non l’elemosina di questa Umanità, dell’Infanzia perduta.

Ripeto progetti e modelli di sviluppo, che richiedono finanziamenti e non elemosina!

Nelle Vostre città, nei Vostri quartieri esiste certamente qualche realtà, qualche associazione di Volontari che si occupa di queste progetti reali, cercate di scoprirli, conoscerli e una volta consapevoli, sostenerli.

Utopie!? Chissà io vivo di utopie, non posso e non voglio dormire, non voglio addormentarmi nella lunga notte che tutto uniforma, che tutto anestetizza.

Voglio lasciarvi solo con questo indirizzo, INFANZIA_VIOLATA un indirizzo dei tanti che potete trovare su internet, un post per riflettere, come in fondo ogni irrazionalità umana, ogni speculazione sfrenata, ogni recessione economica comporti una disuguaglianza sociale ed economica in maniera particolare nei confronti dei bambini, bimbi dove è nascosto il sogno di Dio, il sogno dell’Umanità intera.

«Ora quello che voglio sono i Fatti. A questi ragazzi e ragazze insegnate soltanto Fatti. Solo i Fatti servono nella vita. Non piantate altro e sradicate tutto il resto. Solo con i fatti si plasma la mente di un animale dotato di ragione; nient’altro gli tornerà mai utile. Con questo principio educo i miei figli e con questo principio educo questi ragazzi. Attenetevi ai Fatti, Signori!» » Charles Dickens in ” Tempi difficili ”

Ora vi lascio per un pò di tempo, vi lascio con questa piccola riflessione, siamo noi, ognuno di noi su cui conta l’Umanità intera…..non solo elemosina ma progetti e idee per la dignità di ogni essere umano!

” Funzioniamo tutti al minimo delle nostre piene capacità di amare, creare, rischiare. Pertanto, tradurre in atto il nostro potenziale può rivelarsi l’avventura più esaltante di tutta la vita! “

Herbert Otto

12 commenti Commenta
dorf001
Scritto il 6 Ottobre 2012 at 16:11

hei capitano. scusa un attimo, ora scrivi anche in tedesco? no perchè c’è una perosna che ….o sei tu oppure ti copia alla grande! pensa che è una donna. mi pare pure in gamba. a proposito del mondo dell’inganno. cioè delle balle contiune che ci stanno proponendo tutti i santi giorni. sai quella cagata pazzesca che celochiedeleuropa??? e la notizia l’ha data il nostro cassandra. il sito è questo qui. http://www.mercatornet.com/articles/view/reliable_germans_vs_foxy_italians

l’ho tradotto con google tradutore. lo sò che fa schifo, però vi prego, leggi/leggete bene tutto.

Affidabile tedeschi contro gli italiani foxy?
E ‘tempo di dare uno sguardo più da vicino i luoghi comuni che dominano la copertura della Euro-crisi.

La saggezza ha ricevuto che raffigura la Germania come sempre parsimoniosi, laboriosa e affidabile, in contrasto con i pigri, irresponsabili spendaccioni del Sud d’Europa, merita un esame più attento. La Grecia ha ricevuto un totale € 340.000.000.000 di prestiti ufficiali. Di questa somma, solo circa il 15 miliardi di euro sono venuti direttamente dalla Germania. Il resto è da parte della BCE, l’UE e il FMI, che è come dire: da tutti noi.

I tedeschi meritano di essere accreditato come l’economia No.1 forte e affidabile, tosati da tutti gli altri, in Europa? Difficilmente.

Voglio dire, non ho nulla di personale contro il paese o il popolo. Io ho qualcosa contro qualcuno tranquillamente piegare le regole a proprio favore, mentre distrarre l’attenzione degli investitori con rimproveri forti contro gli altri.

Nell’interesse della verità, mi permetta di condividere alcuni dei poco conosciuti giochi di destrezza compiute dai tedeschi, di solito insieme con i francesi, lontano dalle luci della ribalta e dei media.

(1) Negli ultimi 16 anni la Germania ha evitato anche nel suo debito pubblico rappresenta il passivo dalla sua Kreditanstalt fur Wiederaufbau (KfW), di risparmio e di prestiti bancari che appartiene allo Stato. L’anno scorso queste passività ammontano a 428 miliardi di euro, spesi sui mutui agli enti locali e piccole e medie imprese. Totalmente garantiti dal governo federale, le obbligazioni KfW sono le stesse obbligazioni federali, ma magicamente non riescono a essere conteggiato in quando si somma il debito del paese. Se fossero contati, il debito pubblico della Germania, ora mostrato al 80,7 per cento del PIL, sarebbe più vicino al 100 per cento.

(2) Gli investitori stanno affollando in titoli tedeschi, nonostante zero o addirittura tassi d’interesse sotto zero, perché sono le scommesse sul marco tedesco di uscire da sotto le macerie, se l’euro cade a pezzi. Ma i bassi tassi di interesse non sono solo il risultato di fiducia degli investitori. In un circolo vizioso, ma è anche il contrario: le obbligazioni attirare gli investitori in parte perché sembrano affidabile grazie al loro basso tasso di interesse. Allora da dove viene il basso tasso di interesse viene? Da qualche regola più flessione.

Il trattato di Maastricht, le cui regole sono strangolando la Grecia, vietare le banche centrali della zona euro di acquistare il debito sovrano sul mercato primario. Che cosa fa la Deutsche Bundesbank fare? Emette solo una parte delle sue obbligazioni sul mercato primario, un importo calcolato per evitare di dover perseguire gli acquirenti aumentano i tassi di interesse. Il resto dei titoli sono ritirate dalla Finanzagentur a discrezione metterli sul mercato secondario, dove la Bundesbank possono acquistare senza essere visto a tradire le regole di Maastricht.

(3) giornale tedesco Handelsblatt, lo scorso 23 settembre, ha sostenuto che la Germania si nasconde il debito per la somma di € 5000000000000. Debito ufficiale della Germania per il 2011 era di 2 miliardi, ma secondo Handelsblatt questa cifra non comprende la maggior parte delle spese di bilancio previsto per le pensioni, l’assistenza sanitaria e l’assistenza ai disabili. Se tutto questo sono stati presi in considerazione, il debito tedesco potrebbe raggiungere i 7 miliardi di dollari, dimostrando la Germania ad essere in debito per 185 per cento del PIL, e non solo il 87 per cento per cento ufficiale. A titolo di confronto, il debito greco è previsto per raggiungere 186 per cento del PIL, mentre l’Italia raggiunge il 120 per cento.

Dal 2005, cioè da quando Angela Merkel è stato alla guida del paese, Handelsblatt punti di redattore economico, lei “ha creato più debito che al Rettori degli ultimi quarant’anni messi insieme.” “Questi 7.000 miliardi di euro rappresentano una assegno scoperto che i tedeschi sono stati fatti per firmare “, aggiunge,” e che dovrà essere pagato dai nostri figli e nipoti “0,20

(4) Bloomberg ha fatto di recente la verità un importante servizio, lasciando i mercati sanno che i contribuenti europei hanno salvato la Germania altrettanto, se non di più, in quanto hanno la Grecia. Gli editori segnalano che, prima della crisi, le banche tedesche avevano imprudentemente in prestito più di quanto potevano permettersi: un po ‘di 704 miliardi dollari, molto di più che l’intero capitale complessivo delle banche tedesche. Così, quando l’Unione Europea e la BCE è intervenuta per salvare i paesi in difficoltà, hanno reso possibile per le banche tedesche di portare i loro soldi a casa, in modo da salvataggio Germania le banche, così come i contribuenti tedeschi, che avrebbero altrimenti dovuto sostenere coloro banche se i prestiti non sono stati rimborsati.

(5) Le banche tedesche sono piene di titoli tossici, principalmente consistenti in titoli greci, che la Germania aveva acquistato quando la Grecia ha prestato il denaro necessario per l’acquisto di attrezzature militari … tedesco. Con cinismo senza pari, Germania Grecia costretto a confermare l’acquisto di sottomarini tedeschi come condizione per la concessione dell’approvazione del piano di salvataggio (BTW: i sottomarini sono stati trovati per essere inutilizzabile, in quanto inclina da un lato, tanto per la precisione di fabbricazione tedesca).

Mi dispiace, prendo la parte posteriore del “senza precedenti”. Francia ha fatto la stessa cosa per quanto riguarda gli elicotteri che aveva prestato la Grecia i soldi per comprare.

Italia da sola non fare storie in cui la Grecia revocato l’ordine per 4 aerei da guerra italiani, e l’economia italiana è quella che si suppone di poter lottare per la sua vita. Una delle banche italiane ha ancora una scorta di grandi dimensioni di obbligazioni greche, anche se in un quantitativo inferiore a Germania e Francia.

(6) le banche italiane non hanno titoli tossici, greci o in altro modo, avrebbe dovuto essere il punto di forza in Italia rispetto a Germania e Francia. Così abbiamo beneficiato di questa in grande considerazione l’opinione pubblica internazionale? Neanche per sogno. Perché no? Beh, Deutsche Bank ha molto a che fare con esso.

Lo scorso luglio, 2011, oggetto di dumping 8 miliardi di euro di titoli di Stato italiani sul mercato in un giorno. Lo ha fatto non discretamente, ma a voce alta che per annunciare al mondo come a dire che erano insolventi, junk bonds. Questo ha avuto l’effetto logico artificialmente la pressione del prezzo delle obbligazioni italiane e avviare un allarme di mercato calcolato per indurre gli investitori a scaricare altre obbligazioni italiane a sua volta.

Ovviamente Deutsche Bank è stato attento a comprare subito le opzioni di swap che scommettono sul fallimento in Italia. Da allora, la Germania ha avuto un interesse nel fallimento in Italia.

(7) Il risultato del l’attacco alle obbligazioni italiane era che ognuno ha accusato il governo in carica, che, già vacilla sotto il peso del ridicolo dallo scandalo “bunga-bunga”, è infine dimesso. Ora l’Italia è governata da un ministro non eletto Primo, che è un ex-consulente di Goldman Sachs e di Moody, un ex-presidente della Commissione Trilaterale per l’Europa e membro del Bilderberg. Tutto questo è stato giudicato non per rappresentare un conflitto di interessi, e Mario Monti, è stato confermato Primo Ministro. Egli è qui per aiutarvi.

Secondo le statistiche della Banca d’Italia, solo quattro mesi dopo il suo arrivo, il debito pubblico in Italia era salito a 1,94 miliardi di dollari, a partire dal gennaio di 1.920 miliardi e 1.930 miliardi di febbraio. Quasi dieci miliardi al mese. Nessuno dei precedenti governi degli ultimi venti anni, qualunque sia il loro colore, mai raggiunto la velocità di crescita del debito di questo tipo.

E ora, dopo aver eseguito l’economia italiana nel terreno e svuotamento tasche dei contribuenti spingendo verso l’alto la pressione fiscale, signor Monti ha appena annunciato che metterà in vendita fuori della proprietà dallo Stato italiano. Quindi, indovina chi ha la liquidità necessaria per accaparrarsi le occasioni? Suggerimento: non è probabilmente un sacco di italiani.

(8) Per aggiungere danno al danno, l’Autorità bancaria europea, con sede a Basilea (e presieduta da un altro italiano – oltre a Mario Draghi – di nome Andrea Enria), ha costretto le banche dell’UE per classificare i titoli che non possiedono al loro valore nominale, che è l’importo reale che sarà restituito alla data di scadenza, ma al valore di mercato. Perché le banche italiane, come tutte le banche, investire in obbligazioni del proprio paese, registrazione al prezzo di mercato svalutato deprime le riserve di capitale che le banche possono puntare a quando mostra gli investitori la bolletta di salute. Al contrario, le banche tedesche e francesi sono autorizzati a registrare il valore gonfiato mercato per i loro legami, facendo così venir meno il peso dei loro asset tossici.

Dal momento che, al fine di evitare panico e una corsa agli sportelli, l’EBA costringe anche dell’Unione europea alle banche di mantenere un elevato rapporto di riserva, le banche italiane, le cui riserve sono artificialmente stato compresso le suddette regole, trovare molto più capitale di rastrellare in più il fai tedesco e francese. Tutto ciò aumenta l’impressione di inaffidabilità italiana, al contrario di solidità tedesca.

(9) Gli italiani lavorano meno dei tedeschi? Decisamente no. Anche prima che Mario Monti è aumentato l’età minima di pensionamento, era già superiore a quello francese e l’età pari ai tedeschi ‘. Media pensioni italiane sono più bassi e dei contributi dei lavoratori superiore. Inoltre, secondo uno studio 2011 da francesi Natixis bancari, tedeschi ha lavorato in media 1.390 ore all’anno, mentre i francesi e gli italiani ha lavorato 1554 1773.

Secondo un bollettino economico ho letto di recente, in Italia il costo del lavoro è aumentato negli ultimi anni, mentre la Germania è rimasta la stessa. Ok, ma questo è solo l’aumento. I dati diffusi dall’OCSE circa un mese fa, mostrano che i salari italiani sono inferiori alla media: classifica solo 26 su i salari medi dei 34 paesi europei. E questo dopo un aumento.

Come può del lavoro italiano essere così costoso allora? La risposta è nella burocrazia e le tasse, certamente non in italiani che vivono in giro di lusso, o “sopra dei propri mezzi”.

(10) Che dire di disoccupazione? Per due anni i tedeschi hanno commentato con sarcasmo sul modo in cui i Greci, con l’aiuto di Goldman Sachs, disonesto ripulito i loro conti, al fine di entrare in zona euro.

Lo scorso settembre, però, un gruppo tedesco parlamentare, Bündnis 90/Die Grünen, ha sottolineato che un regolamento elaborato dal governo tedesco permette di abbellire il tasso di disoccupazione della Germania. Secondo questa regola, gli over 58 che sono stati sul Hartz IV sussidio di disoccupazione per almeno 12 mesi senza mai offerto un lavoro non devono essere inclusi nel numero dei disoccupati. Questo rende 100.000 persone, che per circa tre anni e mezzo non erano stati inclusi nel tasso di disoccupazione ufficiali tedesco, ma solo nel “sotto-occupati”. Senza questo gioco di prestigio po ‘di mano, il tasso di disoccupazione dei lavoratori anziani (tra i 55 e 64 anni di età) passerebbe da 8 per cento al 9,7 per cento (a settembre 2011 il tasso totale di disoccupazione italiano era 8,3 per cento, inferiore alla media della zona euro (10,2 per cento) e anche la media degli Stati Uniti (9,1 per cento).

(11) La Germania è infatti il ​​contributo importante per l’Unione europea, con 5,9 miliardi di euro, davanti alla Francia con 5,2 miliardi di euro e l’Italia con 4,6 miliardi. Ma questo è solo i paesi di conteggio nel suo complesso. Pro capite, queste somme mostrano che la gente di Francia e Italia sono molto più avanti di Germania in contributi netti all’interno dell’UE. Quindi l’idea che la Germania è il leader nei pagamenti è sbagliato, sia in base al numero e secondo lo spirito affermato come “europeo”.

Inoltre, a detta di tutti, la Germania è il paese che ha maggiormente beneficiato dell’UE. Prima del 1992 non era mai stato in grado di mettere insieme un surplus commerciale. E ‘stato definito “il malato d’Europa”, che ha appena assorbito l’economia arretrata della ex-DDR comunista. L’incorporazione di Germania Est un anno dopo il Muro di Berlino, secondo le stime della Freie Universitat di Berlino, costerà 1.500 miliardi di euro. Ancora oggi i fondi a Berlino i Länder della ex Germania Est, con 100 miliardi di euro all’anno per “ricostruzione” costi. A metà di questo decennio avranno speso l’equivalente del loro PIL tutta sul recupero di quello che era comunista Germania Est, che è, tra l’altro, la patria di entrambi Kanzlerin Angela Merkel e del presidente attuale della Repubblica. E ‘ovvio che, anche di recente, nel 2009 la Germania è tra i paesi “ammonito” dalla UE per il suo deficit.

Tuttavia, grazie all’unione monetaria creata a Maastricht, che grilli insieme economie con tassi di crescita diversi e non autonomia per regolare il flusso monetario, le esportazioni tedesche sono saliti alle stelle. Senza essere ostacolati da differenze di forza di valuta, nel 2011 le esportazioni tedesche stabilito un record di un trilione di euro, registrando un surplus commerciale di 158 miliardi di euro. Con il 70 per cento delle sue esportazioni inviato ad altri paesi della zona euro, questi sono, ovviamente, ha registrato un conseguente speculare deficit. Sola Francia ha registrato un deficit commerciale dello scorso anno di quasi 70 miliardi di euro.

(12) inflessibile di oggi e ipocrita Germania dimentica il piano di salvataggio ha ottenuto dai suoi creditori in tutto il mondo, alla fine della seconda guerra mondiale, con il Piano Marshall. E, come tutti ricordano, alla fine della prima guerra mondiale la Germania è stato sottoposto a condizioni estremamente dure, che hanno innescato la reazione che ha portato alla nascita di Hitler. Ma anche queste condizioni erano più favorevoli rispetto a quelli che hanno lacerato la Grecia a pezzi.

(13) Ci chiediamo: dove sta presunta superiorità della Germania? Non in tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni non, nelle fonti nazionali di energia, non nella finanza. La loro forza è nel settore auto, ma le automobili sono prodotti maturi, le cui prospettive di crescita sono limitate. Si tratta di un forte contrasto con le aziende italiane che vengono continuamente prese di mira dai compratori stranieri.

(14) Berlino è presumibilmente città più alla moda di oggi in cui vivere turisti trovano rilassato e opere di trasporto. Tra le celebrità riferito di aver investito ci sono Brad Pitt e Angelina Jolie. Ma a ben guardare si scopre che ad essere povera, con un bambino su tre sulla soglia di povertà, e il 20 per cento dei suoi 3,5 milioni di abitanti sul sussidio di disoccupazione. Berlino ha accumulato più debito di tutta la Polonia, ed è l’unica capitale in cui i cittadini hanno un reddito medio inferiore rispetto al resto del paese. Non ci sono grandi industrie qui e non abbastanza posti di lavoro. I tedeschi hanno un soprannome per esso: “Tunisi”, il nome della capitale della Tunisia, che in suoni tedeschi come “Mar nichts”, “do-nothing”.

(15) Tutto ciò forse spiega il motivo per cui hanno messo gli occhi su l’Italia. Ora, oltre a comprare tutto ciò che è disponibile, a prezzi stracciati, hanno messo gli occhi su d’Italia proprietà demaniali e le aziende, i “gioielli di famiglia”, che Mario Monti ha annunciato che si sta preparando a vendere. Gli azionisti di minoranza di Eni americani sono riusciti finalmente a costringerlo a separarsi da Snam, che ovviamente lo rende acquistabile. Allora che cosa? Finmeccanica, Impregilo, Fincantieri, Ansaldo …. Le aziende che sono in rosso, qualcuno potrebbe commentare. Aziende accusato di corruzione. Sì, vengo accusato, come montagne di aziende e politici sono stati accusati negli ultimi 20 anni. Sarebbe una conferma amara per vedere problemi giudiziari e l’unione si sciolgono non appena le società erano al commercio mani, come tanti molti, molti, hanno già fatto, e di migrare verso altri lidi.

(16) L’Italia stava facendo bene. Si stava facendo meglio degli altri paesi, bar Germania. Se lasciato solo, avrebbe ridotto la sua un fattore negativo, il debito pubblico. Dopo aver fermato l’ondata di immigrazione clandestina a partire dal 2009, ci sono stati fissati e si impegna a pagare fuori.

Ma il debito pubblico non è l’unico fattore che deve essere preso in considerazione. Disegno di legge di un paese di salute è costituito da suoi “debiti privati. E i debiti privati ​​dei cittadini italiani, prima che il sig Monti è arrivato, era minima. Le sue tasse, insieme con il rifiuto dello Stato a gestione uffici per pagare i debiti ai cittadini, hanno spinto decine di imprenditori italiani di suicidarsi nei primi mesi dell’anno.

Alessandra Nucci è uno scrittore e giornalista italiano freelance. Nel 2007 ha vinto il Golden Florin nel settore saggio del Premio Firenze [Premio Firenze] per il suo libro sul femminismo di genere come strumento di lotta di classe, La donna è un Dimensione Una [Donna a una dimensione], pubblicato da Marietti 1820.

by DORF

idiocrazia
Scritto il 6 Ottobre 2012 at 18:31

Grandi sia Andrea che Dorf!

Il passaggio fondamentale del post di Andrea è la citazione di Hesse: la saggezza non può essere trasmessa in quanto la sua trasmissione suonerebbe simile alla follia (o al complottismo aggiungo io).
Contribuisco incollando le parole di Nino Galloni che ovviamente è “complottista” o “folle” perché tutte le persone che dicono cose VERIFICABILI ma contro le fesserie che vengono urlate devono essere o complottisti deliranti e sconclusionati o folli secondo Herman Hesse, e questo va ben al di là del fatto che ci sia davvero la tendenza da parte di alcuni a semplificare troppo dando la colpa a uno a all’altro ma questo badate bene avviene sia fra i famosi “complottisti paranoici” che fra i non-complottisti scemi.

“contrariamente a quello che si dice bisogna introdurre le tecnologie più avanzate di cui siamo a conoscenza per permettere a tutti gli abitanti del pianeta di campare bene, se ciò non avviene è perché ci sono dei freni e delle resistenze da parte di quelli che comunemente chiamiamo i poteri forti i gruppi di potere, le concentrazioni finanziarie o i gruppi di interesse i quali si sentono minacciati dal fatto che per esempio l’energia si possa produrre a un costo quasi vicino a 0 come la moneta e che ci sia la possibilità per la prima volta in questo pianeta di avere l’offerta di beni e servizi praticamente a costo 0 o a costi decrescenti il che rende l’idea del potenziale di libertà che abbiamo di fronte”.

“Il problema del “riso” ad esempio, da una parte abbiamo tecnologie per produrre tantissimo riso anche a basso costo nel pianeta, dall’altro insistiamo con un sistema di produzione dovuto ai sementi di ibridi voluti dalle multinazionali che non possono essere riseminati perché sono sterili e a costi crescenti delle sementi, costi che non sono sostenibili dalle popolazioni povere mentre basterebbe che queste irrigassero, come ha fatto mio fratello missionario in Congo vicino ad un fiume per un terreno che ha acquistato, per veder crescere delle granaglie locali d’accordo a bassa produttività però i congolesi per la prima volta si sono fatti il loro pane e non hanno dovuto aspettare gli “aiuti” dell’ONU etc. vi assicuro che nel Congo si può produrre di tutto e di più… C’è uno squilibrio fra economia finanziaria ed economia reale, la reale potrebbe essere autonoma e darci tantissimo quella finanziaria ci mette in crisi ed in ginocchio, abbiamo un contrasto fra finanza e realtà”.

“c’è un ambientalismo che fa bene all’ambiente e uno che fa l’esatto contrario: al crescere dello sviluppo vengono introdotte quelle tecnologie in grado di risparmiare risorse per unità prodotte… e ridimensionare l’output inquinante. Tutto il lavorio del club di Roma ha prodotto esattamente il contrario, perché ha frenato l’introduzione delle tecnologie più avanzate cercando di frenare lo sviluppo industriale sulla base di un’erronea applicazione di un’equazione lineare, quella del rapporto fra crescita quantitativa e inquinamento che NON è il modo di svilupparsi dell’umanità. L’umanità non si sviluppa con un’equazione lineare “più produco più inquino” a parità di tecnologie sarebbe vero ma oggi il problema del pianeta è che NON VENGONO UTILIZZATE ED INTRODOTTE LE MIGLIORI TECNOLOGIE (e solo io ne conosco più di due in campo non energetico che confermano assolutamente le parole di Galloni). Allora mi domando di che cosa stiamo parlando, quando usiamo i termini decrescita felice, sviluppo sostenibile o sviluppo equilibrato?
Parliamo dell’uso di tecnologie che risparmiano risorse, inquinamento, riducono il lavoro è così che noi salviamo il pianeta e poi risolviamo il problema della disoccupazione. L’alternativa secca su cui hanno lavorato i centri di ricerca di alcuni gruppi di potere è la riduzione della popolazione del pianeta (di cui è sacerdote ilcuculo omen nomen…che scrive la gioventù è una bella cosa ma siamo troppi quindi è meglio se non nasca troppa gente) si dice 2 mld di persone, io ho calcolato che in italia dovremmo essere solo 15 milioni (ovviamente la famiglia de ilcuculo rientrerà sicuramente fra i superstiti), ma dove mettiamo gli altri 45 milioni? Questo è il problema più grave della decrescita felice. Vedete io ho esperienza dell’Africa e vi dico che la GENTE NON MUORE così come i nostri imprenditori continuano a lavorare contro ogni logica (dovrebbero chiudere, investire nella finanza e vivere di rendita) la gente disubbidisce ai grandi piani dei poteri forti del pianeta E NON MUORE VIVE MALE INQUINA DI PIU’ MA NON MUORE e allora dobbiamo metterci in testa che dobbiamo lavorare per far crescere quello che comunemente chiamiamo lo sviluppo in modo che vengano introdotte quelle tecnologie che accelerano la riduzione dell’inquinamento e risparmio delle materie prime. Questo è il punto fondamentale altro che decrescita dobbiamo modificare il consumo non ridurlo privilegiando, invece, la qualità e il risparmio altrimenti rinasce la contraddizione”.

Nino Galloni.

Che poi sono le stesse cose che diceva Giordano Bruno 400 anni fa:

“La magia è la capacità di moltiplicare con le arti i calcoli e i simboli il nostro dominio sul mondo, gli uomini non sono come le api e le formiche che ripetono sempre gli stessi atti, essi costruiscono il loro sapere, possono inventare e comunicare le loro invenzioni, la memoria non è solo ripetizione ma acquisizione del nuovo. Le arti, le scienze, il lavoro accresceranno enormemente la potenza umana e l’uomo avrà bisogno di una filosofia ADATTA a questo sviluppo…”

Poi vediamo come andrà a finire.

Giuseppe

idiocrazia
Scritto il 6 Ottobre 2012 at 18:33

La vita che viviamo oggi è quella spiegata in questo stupendo video di circa 4 minuti di Jung sull’omologazione collettiva dei FESSI:

http://www.youtube.com/watch?v=I1KcHAaU4-Q

Un Gigante.

Giuseppe

dorf001
Scritto il 6 Ottobre 2012 at 19:59

ciao beppe. visto video di jung. ma quella parole li’ le ho già lette da qualche parte. qui sul blog? guarda che ho visto GALLONI alla trasmissione l’ultima parola. ma è stato il suo intervento, rovinato da un imprenditore pirla, e ignorante come una capra. e purtroppo è veneto sto tizio, lo sono anch’io, ma non sono cosi’ ignorante. roba da matti!! l’hai visto? il capo degli imprenditori di venezia. pensa gestisce – coordina diciamo migliaia di aziende, dice lui che lavora come un musso 20 ore al giorno, eppoi non sà neanche chi è che lo fotte e perchè! mi dan fastidio sti imprenditori del cavolo, che pensano perchè hanno 1 milione in tasca, son più furbi dei loro operai. ma invece hanno una ignoranza roba da brividi. e non ha capito niente di niente di quello che ha detto Galloni. e neppure ha idea di chi sia. prova a spiegargli ad un ignorante del genere che Galloni ha studiato insieme con mario draghi. prova a dirgli chi era federico caffè. prova a dirgli di spiegarti cosa è la truffa del signoraggio. chiedigli a sta gente somara come e perchè le banche “creano” denaro dal nulla. prova a dirgli a sto rimba che lui e suo figlio e i suoi operai è come se lavorassero le loro tanto vantate 16 ore al giorno per niente gratis. poveri cretini. dove è qui la consapevolezza? ha provato NINO a spiegare che c’è un’enorme differenza tra chi ruba 1 milione di euro, e draghi che “crea” in 2 anni la bellezza di 3.600 miliardi di euro, dati, regalati “solo” alle banche fallite! e i popoli, tutti, la gente , se la prende in c… neanche un centesimo al popolo. e quello ha in mente solo la burocrazia. sai la famoma pagliuzza, e non vedono la trave. ma quale trave! è una nave gigantesca che ti sta sbattendo addosso. questi sono gli imprenditori italiani. i piccolini. sono ahimè dei poveracci, ignoranti come capre. è questo il dramma. con sta gente siamo sicuri al 100% di perdere la battaglia. mentre i grossi imprenditori furbi e scaltri, sanno bene tutto questo. e ne approfittano. perchè sanno che sono protetti da servi delle banche e multinazionali come quel bandito di monti. ti/vi mando un video nuovo di galloni. qui http://www.youtube.com/watch?v=d5gKZoLCA4c

by DORF

ilcuculo
Scritto il 7 Ottobre 2012 at 11:07

idiocrazia@finanza,

La conspevolezza è prima di tutto un vaglio attento delle informazioni.

Non è vero che le sementi dei vegetali OGM sono sterili, è un falso.

I contadini da decenni acquistano le sementi , siano esse “normali” o OGM perchè il seme acquistato , selezionato per la semina è di qualità molto superiore a quello che il contadino potrebbe ricavare dal suo stesso raccolto. Da quando i contadini utilizzano sementi selezionate la qualità e la quantità del raccolto ha avuto un incremento enorme, indipendentemente dall’uso di sementi OGM.

ilcuculo
Scritto il 7 Ottobre 2012 at 11:15

idiocrazia@finanza,

Il problema demografico esiste, ed è duplice.

Nei paesi occidentali abbiamo significativamente meno di 2 figli per donna, nei paesi sottosviluppati ne abbiamo significativamente più di 2 per donna.

Aggiungi che la crescit demografica incontrollata si ha proprio in quei luoghi che naturalmente non consentirebbero di sostentare una popolazione così vasta.

Quindi se e vero come è vero che è necessario un riequilibrio demografico in Italia ed in Europa è necessario un riequilibrio positivo. Almeno nella direzione della crescita 0.

Scritto il 7 Ottobre 2012 at 23:33

Ho apprezzato molto l’articolo perché esprime opinioni che spesso mi ritrovo personalmente ad esporre. Se non Vi fossero da parte Vs controindicazioni di sorta…avrei il piacere di riproporlo altrove (debitamente citando la fonte e l’autore responsabile del blog). Nel caso di diverso avviso provvederò senza meno alla rimozione. Ritengo la condivisione un bene massimo, la conoscenza un piacere oltre che dovere personale e la consapevolezza un obiettivo costante da perseguire. Ciò mi smuove affinché quanto nel qui presente articolo esposto, possa rivere ulteriore eco e sensibilizzazione nel prossimo!

Un saluto,
Elmaomf

sd
Scritto il 8 Ottobre 2012 at 00:29

ilcuculo@finanza,

Il Cuculo a volte i tuoi commenti mi sembrano scritti da un “altra persona”.

Pochi giorni fà scrivevi che non capisci come mai nei SUPER-mercati si trova olio extravergine di oliva in vendita a soli e “miseri” 4 euro, la risposta è molto semplice: quell’olio extra vergine di oliva non è UGUALE a quello che produce un piccolo coltivatore oppure tu stesso.

La stessa cosa è per le colture OGM, a parte che ci sono seri studi che stanno dimostrando che gli alimenti derivanti dagli OGM producono il cancro…….ma in fondo bisognerà pur ridurre stà popolazione mondiale che non ha altro da fare che riprodursi….semba quasi che siano come i VERMI di terra che se li tagli a metà………diventano il doppio così poi “rompono” anche il doppio…..proprio strana la vita!!!!

Ma non divaghiamo; se ti è mai capitato di mangiare dei prodotti coltivati in maniera intensiva ti sarai sicuramente accorto che non sono UGUALI a quelli coltivati “in proprio” con metodi naturali oppure derivati da antiche sementi (sai…ne esistono ancora…di antiche sementi) che hanno caratteristiche completamente diverse di quelli prodotti industrialmente o da OGM.

Una delle principali e facilmente verificabili differenze è, che gli alimenti provenienti da colture intensive/industriali sono semplicemente fatte di ACQUA con pochissime fibre, minerali e vitamine(prova a cuocerli e pesarli prima e dopo e vedrai!!!!!)…..ma certamente in molti non potrete mai riuscire a farlo perchè non avete a disposizione prodotti naturali con cui fare il confronto.

Comunque e sempre un buon affare vendere acqua al prezzo dei prodotti finiti, produce UTILI e GUADAGNO.

SD

icebergfinanza
Scritto il 8 Ottobre 2012 at 10:37

elmoamf,

Fai come fosse casa tua…

Scritto il 8 Ottobre 2012 at 11:43

icebergfinanza,

Ringrazio sinceramente.
Un saluto,
Elmoamf

icebergfinanza
Scritto il 8 Ottobre 2012 at 12:50

dorf001@finanza,

Bel colpo Dorf!

ilcuculo
Scritto il 8 Ottobre 2012 at 21:31

sd@finanza,

Ma per l’olio il problema è il costo di raccolta e spremitura e la tenuta dell’uliveto (potatura e pulizia) che ha poco a che fare con la qualità dell’olio che è sostanzialente derivante dalla qualità delle olive.

Per quanto riguarda i prodotti agricoli, vegetali ed animali sono ovviamente costituiti prevalentementa da acqua. Certo dal punto di vista organolettico ci sono ampie differenze, tra un pesce allevato ed uno pescato in mare aperto, tra un pollo di batteria ed uno ruspante, tra la frutta e la verdura colta a maturazione a km 0 e quella che trovi al mercato ortofrutticolo (madeve essere proprio 0 perche se la devi conservare anche per pochi giorni e trasportarla per poche decine di km non puoi raccoglierla a maturazione altrimenti vendi frutta marcia). Dal punto di vista nutrizionale le differenze sono meno marcate ed il rapporto prezzo/nutrienti resta favorevole alla coltura industriale. Dal punto di vista della sicurezza alimentare non c’è paragone sulla maggior sicurezza del prodotto industriale.

Per quanto riguarda gli OGM credo che valga ancora il principio di precauzione, ma non credo che gli studi che suggeriscono che tali prodotti sono potenzialemnte cancerogeni siano studi migliori o più seri di quelli che suggeriscono il contrario.

Personalmente sono favorevole all’utilizzo di piante OGM per uso industriale, per l’uso alimentare non mi sento sufficientemente informato per esprimere un’opinione.

Quanto al problema demografico non lo si risolve certo ammazzando qualcuno ma invertendo degli andamenti insostenibili in alcune popolazioni del pianeta.

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