DEUTSCHE BANK: REGINA DEL LEVERAGE!

Scritto il alle 06:08 da icebergfinanza

Chi ha letto l’analisi dedicata di inizio anno dal titolo ANNO 2012 ESPLOSIONE DEL DEBITO ! sa di cosa stiamo parlando, un’analisi che si sta rivelando una vera e propria miniera di informazioni che piano, piano stanno venendo a galla, opportunità e rischi, bussole e stelle polari che vanno accompagnate dalla Vostra consapevolezza!

La soddisfazione più grande per noi di Icebergfinanza è quella di aver evitato a molti compagni di viaggio e clienti, inutili perdite fomentate da panico irrazionale come quello che ha caratterizzato nei mesi passati il rischio fallimento del nostro Paese, panico spesso e volentieri fomentato ad arte e consumo di enormi conflitti di interesse.

La tempesta non è affatto finita e da ora in poi come spesso sottolineato la riva del fiume, la prudenza sono estremamente necessari, un po come Ulisse e le sue sirene, un nuovo uragano si sta formando ai margini delle coste europee. Non condividevamo il panico e la depressione e non condividiamo l’euforia di oggi e chissà quali miracoli!

Vi ricordate l’analisi con la quale iniziò il report annuale, la metodologia che evidenziava le probabili candidate al rischio per il 2012 tra le grandi banche internazionali? Ebbene dopo i risultati dello stress test show della Federal Reserve contestato dalle banche americane, oggi abbiamo la conferma della regina del leverage, Deutsche Bank!

Deutsche Bank No1 in Europe as Leverage Hits – Bloomberg  March 27 (Bloomberg) — Deutsche Bank AG, adding assets as other lenders trim their balance sheets, leapfrogged France’s BNP Paribas SA to

Ricordo solo che dalla fine del 2009 Deutsche Bank ha aumentato il suo patrimonio o meglio i suoi assets in quanto buon parte è pur sempre carta straccia di un buon 44 per cento, mentre le altre nove più grandi banche europee, in media, hanno registrato un
aumento 5 per cento.

Le attività presso  sono aumentate del 14 per cento a 2,16 miliardi di euro (2.880 miliardi dollari) nel 2011, facendo diventare  Deutsche Bank la  più grande banca quotata in borsa in Europa per la prima volta in cinque anni, secondo dati compilati da Bloomberg.

Chief Executive Officer Josef Ackermann, who has called proposals  to limit bank size “misguided,” will leave behind a balance sheet about 40  percent larger than in 2006, and more than 80 percent as big as Germany ‘s economy, when he steps down in May.
(…) “Deutsche Bank has been pretty decidedly opposed to reducing its  balance sheet,” said Lutz Roehmeyer , who helps manage about $15 billion at  Landesbank Berlin Investment. “It’s understandable: The higher your leverage, the higher  the returns when times are good.

“E ‘comprensibile: Maggiore è il  leverage,maggiori sono  i rendimenti quando le cose vanno bene.

They want to cut  as little as possible to keep doing as much business as possible.”
Vogliono tagliare il meno possibile e continuare a fare più  business possibile. ”

Si gestendo assets che corrispondono a circa l’80 % dell’intero bilancio della Germania, un’autentica polveriera, una macchina da guerra per profitti pronta alla prima occasione a socializzare il rischio con i contribuente tedesco!

Qui sotto è una parte della tabella pubblicata!

Non dimenticate che la suddetta metodologia ci ha permesso di individuare prima di molti altri nel 2008 le banche che sarebbero fallite o nazionalizzate con una probabilità prossima al 100 %!

Ma andiamo oltre e vediamo cosa è accaduto lo scorso anno…

Torna a crescere l’esposizione sui titoli derivati per le banche americane. Crescita dell’esposizione netta al rischio sui titoli derivati per le banche statunitensi ed il timore della manifestazione di un trend d’incremento di rischio sistemico e persistente.

Gli ultimi mesi del 2011 hanno visto un consistente incremento dell’esposizione al rischio sui titoli derivati per le banche statunitensi. L’agenzia del Tesoro americana, l’Office of the Comptroller of the Currency (OCC), nel suo bollettino relativo ai contratti derivati pubblicato il 16 dicembre 2011, infatti, mostra come l’esposizione netta delle banche americane, ovvero il principale parametro utilizzato dall’OCC per misurare il rischio legato ai titoli derivati, sia aumentata in maniera molto marcata rispetto ai mesi precedenti. I dati descrivono una crescita dell’esposizione di circa il 39% se confrontata con il mese di giugno dello stesso anno, che, a fronte di un incremento netto di ben 141 miliardi di dollari in un solo trimestre, ha toccato la soglia di 504 miliardi di dollari.

Questo valore trimestrale, inferiore solo a quelli relativi al 2008 (prima della crisi finanziaria) e ai primi due trimestri del 2009, si attesta come il quarto più alto di tutti i tempi; nel 2008, infatti, al culmine della crisi, l’esposizione arrivò al livello record di 800 miliardi di dollari. L’OCC sottolinea che già nei primi tre mesi del 2011 si era registrata una crescita delle esposizioni, seppur decisamente più lieve. Il timore è quindi che la recente “impennata” non sia un evento puramente casuale, ma la manifestazione di un trend d’incremento di rischio sistematico e persistente. BorsaItaliana

TBTF Get TBTFer: Top 5 Banks Hold 95.7%, Or $221 Trillion,  … ww.zerohedge.com Every quarter the Office of the Currency Comptroller releases its report on Bank Derivative Activities, and every quarter we find that the Too Big …

Come amava ricordare il premio Nobel, Kenneth Arrow, “Non siamo mai sicuri, in una certa misura siamo sempre ignari! Auguri!

Il sostegno all’informazione indipendente è sempre il benvenuto! State sintonizzati perchè oggi ho in serbo proiettili di grosso calibro…

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