MARIO MONTI EUROPEO DELL’ ANNO!

Scritto il alle 14:28 da icebergfinanza

Tralsciando qualunque considerazione sul nome dell’associazione Annuario Professionale della Politica Francese e Europea, un nome e un programm,a non c’è dubbio che il professor Monti ha avuto il buon gusto di consegnare idealmente il premio appeno ricevuto a tutti gli italiani nessuno escluso.

In tutta sincerità bisogna ammettere che molte scelte e riforme portate avanti dal governo tecnico Monti non sarebbero mai state possibili con i parassiti e gli speculatori della politica italiana ma quello che continuerò a sottolineare al di là delle scelte è che di Equità in realtà non se ne è vista nemmeno l’ombra, prima sfiorando superficialmente e in maniera assolutamente inadeguata  privilegi, monopoli e gruppi di pressione e potere nazionali e poi tassando con troppa disinvoltura sempre e solo i soliti noti, anche in questo caso tralasciando decisioni che in realtà avrebbero contribuito a redistribuire adeguatamente la ricchezza di questo Paese, troppo spesso frutto talvolta di frodi e manipolazioni.

Immagino la libidine dei profeti del libero mercato, i liberisti della porta accanto sinonimo di fallimento, quelli che vanno di moda oggi in televisione, sui giornali, nelle fiction economiche, nei blog illuminati , non importa da quale prestigiosa prigione culturale escano sinonimo di fallimento spesso e volentieri restano!

Parigi, 31 gen. (TMNews) – L’Europeo dell’Anno, per il ‘Trombinoscope’, è lui, Mario Monti. Ma il premier si shermisce, e alla platea riunita nell’Hotel de Lassay di Parigi spiega: a meritare il premio sono gli italiani, nessuno escluso, che stanno accettando sacrifici “molto molto considerevoli” e concentrati in un lasso di tempo ristretto.

Nella residenza del presidente dell’Assemblee Nationale francese, Monti apre con una battuta il suo discorso di ringraziamento per il conferitogli dal Who is who della politica francese ed europea: “E’ con onore che ricevo questopremio, totalmente inatteso, quasi quanto diventare primo ministro italiano…”. Poi, serio: “Questo premio viene attribuito a un Paese che si sforza di dimostrare innanzitutto ai propri cittadini cosa è veramente questo Paese. Credo davvero, e non voglio essere retorico, che tutto il popolo italiano debba esser il destinatario di questo premio. Perchè non è comune che l’opinione pubblica accetti di sopportare sacrifici molto, molto considerevoli, in tempi così ristretti. E per di più da parte non di un uomo che è stato scelto, ma che è stato nominato per un tempo determinato”.

Semmai, “se il premio è un po’ meritato da parte mia è perchè mi sforzo di dire che i sacrifici che chiedo tutti i giorni agli italiani non sono chiesti dall’Europa. Al contrario dico che l’Europa ci assiste non finanziariamente, e credo che continueremo a non averne bisogno, ma sul piano della persuasione a fare delle cose che sono necessarie per le generazioni future”. Ovvero, conclude con un’altra battuta, “faccio tutto quello che posso per non essere considerato un commissario dell’Ue in Italia, nonostante lo sono stato per 10 anni e qualche impresa francese se lo ricorda ancora…”. TMNews

I sacrifici richiesti agli italiani non sono imposti dall’Europa ma dalla Germania, la stessa Germania che qualche anima candida quotidianamente si sforza di farvi apparire virtuosa con le statistiche di Trilussa, compreso il filone bloggeresterofilo!

Ieri sul Corriere della Sera addirittura uno dei soliti sherpa tedeschi che scrivono sui giornali italiani ha scritto in prima pagina che servono regole tedesche per crescere di più come se la crescita fosse l’unico problema di questa crisi ma quale crescita.

Poveri i nostri ragazzi che nelle accademie e università di mezzo mondo quotidianemente si sentono urlare nelle loro orecchie che senza crescita è la fine, si bisogna crescere in un sistema dove la crisi è nata per un eccesso di debito creato per favorire una crescita esponenziale, in un sistema dove la crisi è esplosa per una crescita obesa e squilibrata.

Ma parlare di crescita, flessibilità o altre amenità fa trendy vero professor Monti, come definire l’articolo 18 una sorta di apartheid. Un sistema che ha fallito oggi ci suggerisce che solo la crescita è l’unica via di uscita, redistribuire e un tabù. Trendy è anche incassare mensilmente la paghetta come senatore a vita per meriti presunti dell’ultima ora

” Come convinco i tedeschi a finanziare Paesi in cui il 30 % deglio adulti è inattivo e il 10 % disoccupati ” avrebbe detto la Merkel, secondo lo sherpa italiano, ma allo stesso tempo mi chiedo come convincere gli italiani a smettere di finanziare l’economia tedesca comprando automobili e tecnologia tedesca per tenere in piedi un Paese che ha consumi interni anemici e banche tecnicamente fallite che hanno seminato credito subprime in mezza Europa. Noi abbiamo problemi immensi ma per favore lasciate perdere quei simpaticoni che quotidianamente esaltano le virtù altrui perchè l’Europa è piena e zeppa di miserie!

Questa è una guerra signori, una guerra subdola e sporca che si gioca con la finanza e la politica.

Ma andiamo oltre e dopo il famigerato Der Spiegel che ama rievocare le ombre di un triste passato che pesa come un macigno sul popolo tedesco  come abbiamo visto QUI anche i francesi non scherzano con gli steorotipi definendo Monti ” Un italiano contro natura “.

«Mario Monti, un italiano contro natura?», chiedendosi se il Prof non sia ben diverso dalla classica rappresentazione dell’italiano medio.  «Oggi si pretende dall’Italia che sia austera e rigorista per tornare un giorno, forse, leggera e luminosa», si legge nel documento. «Mario Monti è l’uomo che le serve perché egli segna il ritorno, o il tentativo di ritorno, dell’Italia al cuore dell’Europa».HA IMPRESSIONATO I MERCATI FINANZIARI. L’immagine di Monti a braccetto con Nicolas Sarkozy e Angela Merkel al vertice di Bruxelles ha dunque colpito nel segno: altro che il ‘bunga-bunga’ di Berlusconi o le prese in giro su Schettino, con Monti si fa sul serio perché il suo compito è quello di «salvare un Paese sul quale, a fine dicembre, pesavano le peggiori voci. È l’europeo dell’anno non per ciò che è ma per ciò che deve essere nelle sue nuove funzioni. Se il messaggio di rigore e serietà proviene dall’Italia», si legge ancora nell’opuscolo, «è probabile che i famosi mercati finanziari, oggi onnipotenti come l’impero romano lo era una volta, rimarranno impressionati». Ave Mario, dunque, l’Europa ti accoglie da eroe. Lettera43

Affascinante no, ciò che conta è l’impressione dei mercati o il sussurro di uno spread manipolato quotidianamente ad arte ed interesse.

Oggi però Icebergfinanza, colui che in questi mesi tra i pochissimi in Italia che quotidianamente vi ha suggerito di non lasciarVi condizionare dai mercati e dal terrorismo mediatico, cancellando tutte le idiozie sul possibile fallimento del nostro Paese sulla base dei fondamentali e non delle chiacchere da bar, suggerisce di non credere a questa sorta di luna di miele con i mercati, di guardare con diffidenza a questa quiete prima della prossima tempesta perchè i problemi non sono nel nostro Paese ma disseminati tutti intorno e nascosti ad arte da abili menestrelli e speculatori anglossassoni che hanno dirottato i capitali per coprire il fallimento dei Paesi che danno loro rifugio e ristoro.

Il tempo della riflessione è arrivato dalla prossima settimana ma probabilmente anche da domani con il dato sulla disoccupazione americana il tempo della Realtà fondamentale sta per ritornare!

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1 commento Commenta
annebonny
Scritto il 4 Febbraio 2012 at 16:55

” L’antico istinto nomade risorge a spezzare le catene dell’uso, e dalle brume del suo sonno secolare s’innalza il grido della razza” J. London “Il richiamo della foresta”

Il richiamo della foresta, ultimamente lo avverto spesso come una costante, la voglia intensa di affermare la nostra “razza” quella dei lavoratori, degli studenti, dei pensionati, quella della gente comune, anche se è scontato scriverlo, che ha reso valori ed etica la linea guida da perseguire ed insegnare, nel cammino del migliorarsi continuo ed incessante.
” Un sistema che ha fallito oggi ci suggerisce che solo la crescita è l’unica via di uscita, redistribuire e un tabù.” Quasta è la verità siamo certi di non volerla considerare??
La verità è figlia del tempo !
Geazie Capitano, VENTO IN POPPA MARINAI !!

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