ARRIVEDERCI DOMODOSSOLA!

In questi due giorni trascorsi tra gli amici della Fondazione Antonio Rosmini a Domodossola sono stato travolto da uno tsunami di umanità ( … ops mi si è rimpicciolità la U mio caro Gabriele… ) una umanità che pulsa, che ama, una bella FAMIGLIA capace di un calore umano di altri tempi, un motivo di Speranza.

Come direbbe il nostro Antonio Rosmini, una luce naturale che dimora nell'uomo ma lo trascende, ne accende l'intelligenza, il coraggio della consapevolezza che porta alla conoscenza umana, quella tendenza morale che ci accompagna sulla rotta della felicità, quel calore umano che va oltre, incontro all'Amore e alla Verità.

Avremo modo e tempo di condividere un'altra piccola e grande Isola di Speranza lassù, tra le montagne di Domodossola, di un'Italia che pulsa, che ama, che lotta controcorrente.

E' stata una grande emozione stare insieme a Voi, quasi 200 anime insieme, moltissimi giovani, il seme della Speranza , le future generazioni, il privilegio di condividere la ricerca di un'alternativa, di andare oltre le considerazioni tecnico/finanziarie di questa crisi, alla radice umana ed antropologica!

Le nubi si addensano, ma laggiù all'orizzonte una nuova alba sta per nascere!

Semplicemente Grazie! Andrea

L’essere ideale, quel lume naturale della mente che dimora nell’uomo ma lo trascende, ne accende l’intelligenza e, per le sue caratteristiche, prima fra tutte l’oggettività, fonda ontologicamente la conoscenza umana, aprendo la via ad una vera e propria teologia della verità. L’indagine teosofica rosminiana mette in luce il valore ontologico e metafisico dell’essere ideale, nonché la sua connessione con le altre forme dell’essere. Ai modi ideale e morale, colti rispettivamente dall’intelletto e dall’esperienza sensibile, Rosmini aggiunge il morale, che è libera volontà e amore. L’essere, in quanto amato, è la forma morale.
L’esistenza umana non è autosufficiente, e la ragione è costitutivamente orientata oltre se stessa. L’uomo è un reale finito, il reale è una forma dell’essere, alla forma è essenziale tendere al suo principio, l’essere. L’uomo è dunque «un vitale sentimento che si porta verso l’essere». Questa tendenza morale inclina l’uomo alla felicità, ed è l’origine dell’inclinazione naturale al bene universale, che è l’amore naturale.