GRECIA: IL TEMPIO DEL SUICIDIO!

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

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Di cosa volete che vi parli oggi, dei sicari dell’economia che se ne sono tornati a casa perché non hanno potuto mettere le mani sulla marmellata o dell’ultimatum della UE alla Grecia?

Grecia, il Fmi sospende il negoziato e attacca: hanno pensioni da tedeschi

Leggetevelo e leggetevi anche questo…

Le regole per stare nell’euro sono una gabbia ma la Grecia, un decennio fa, ha scelto di starci

In sostanza, molti avevano sperato che il leader di Syriza, convinto europeista, avrebbe potuto, nonostante un programma elettorale piuttosto sgangherato, aprire una discussione sulla chiara deriva continentale da cronica mancanza di domanda e ossessione rigorista. E molti avevano sperato che la vittoria di Syriza avrebbe potuto dimostrare che ci si può opporre con successo all’austerità senza essere populisti o anti-euro. 

Mai, però, avrebbe ottenuto quei risultati affacciandosi in Europa con arroganza, partendo dal presupposto che la sola vittoria elettorale lo avrebbe legittimato a ottenere per il suo Paese quello cui altri Paesi, causa crisi, hanno rinunciato da tempo. In barba alle regole comuni, agli accordi, ai sacrifici. Le regole per stare nell’euro saranno anche una gabbia, ma la Grecia ha scelto di starci, un decennio fa. E senza regole comuni e credibili, una moneta non può durare.

In barba alle regole comuni, agli accordi, ai sacrifici?

Nessuno ha mai scritto un articolo serie sulla stampa mainstream per chiedere alla Germania, per quale motico in barba alle regole comuni, agli accordi, abbia infranto per prima il trattato di Maastricht?

Nessuno che abbia chiesto perchè continua imperterrita, in barba alle regole comuni a sforare la soglia del 6%, fissata dal pacchetto europeo “Six pack” per il rapporto tra surplus commerciale e prodotto interno lordo? Germania, surplus record della bilancia commerciale

Nessuno che abbia evidenziato in maniera chiara e dettagliata come sistematicamente la Germania imponga “dumping sociale”, che il miracolo economico è stato costruito creando otto milioni di schiavi che lavorano per 400 euro al mese, la famigerata agenda 2010, che tanti idioti vogliono importare anche in Italia

L’ira belga per i lavoratori tedeschi sottopagati in Germania …

 E senza regole comuni e credibili, una moneta non può durare…

Una moneta?  Solo gente malata puà identificare l’Europa con un moneta, solo gente malata. Perdonate loro perchè non sanno quello che dicono!

Per fortuna qualcuno non dimentica che …

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Ieri dopo cinque anni, dopo che Mario Monti ha definito la Grecia il più grande successo dell’euro  Il Corriere propone l’altra faccia della medaglia di questa crisi

Grecia: «Il conto della disperazione? Diecimila suicidi in 5 anni, l’ultimo quello di mio figlio …

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Si in questo momento, IN GUERRA in valore della vita umana è niente, è nulla, perchè siamo in guerra, si in guerra, ditelo alle belle addormentate nel bosco che vivono intorno a Voi che siete figli della Consapevolezza e vi occupate di UMANITA’ e non di MONETE!

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Capita che la madre degli imbecilli sia spesso e volentieri incinta, oggi la stanno stuprando!

 CI VEDIAMO A BOLOGNA: UN MESSAGGIO DALLA STORIA…

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25 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 12 Giugno 2015 at 11:32

solo una nota, che l’argomento Andrea lo conosce alla perfezione e il post sopra è la Grecia e non la Germania…

MA…

questi ci fanno una testa così sullo stato da tagliare e bla bla bla… quel che hanno in Germania è puro genio se visto con gli occhi della casta turbo-capitalista. Siccome con un mini job non sarebbe possibile vivere, e avrebbero rivolte, intervengono vari tipi di sostegno pubblico e uno stato assistenziale che i tedeschi NON hanno smantellato ma ampliato. Capito bene ? Una parte rilevante dei costi privati è stata trasferita di punto in bianco sui costi pubblici e allora ecco che i cittadini tedeschi (e degli altri paesi) PAGANO gli utili della Mercedes, BMW, Siemens e compagnia bella.

Prova ne è che con un avanzo sopra il 6% da anni e anni il debito pubblico tedesco non è calato, ma aumentato e solo lo scorso anno il deficit è sceso attorno allo zero, grazie peraltro a un costo del debito ormai prossimo a NIL.

Capito gli oligarchi alemanni ? Ma come già scritto, questo non deve sorprendere, è un gioco storicamente ciclico. Gli italiani non dovrebbero trastullarsi con il ditino puntato a Berlino ma incazzarsi con chi governa a Roma che pur sapendo perfettamente come vanno le cose insistono in una politica che ha già fatto a pezzi una bella fetta del paese. Avendo investito tutto il proprio patrimonio politico nel progetto euro, vanno avanti come ciechi ormai impazziti. E badate che non c’è partito politico in parlamento che di fatto non supporti questo tipo di politica, un mix di ignoranza e di sapiente ed evoluto telecomando, TUTTI !

“Non basta sottomettere più o meno pacificamente le masse al nostro regime, inducendole ad assumere una posizione di neutralità nei confronti del regime. Vogliamo operare affinché dipendano da noi come da una droga.”

Joseph Goebbels

aorlansky60
Scritto il 12 Giugno 2015 at 13:34

da anni e anni il debito pubblico tedesco non è calato, ma aumentato e solo lo scorso anno il deficit è sceso attorno allo zero

per il debito assoluto è vero (la Germania vanta il livello di deb pubbl più elevato in orbita UE se preso per valore assoluto)

ma per quanto riguarda il deficit, le tabelle uff.li EUROSTAT raccontano una storia diversa :

la Germania è da alcuni anni che sul profilo def/pil si pone ad un livello esemplare, in teoria secondo i parametri di Maastricht :

nel 2009 -3,0
nel 2010 -4,1

quelli appena citati anni critici anche per loro evidentemente; ma poi :

nel 2011 -0,9 (ultimo dato critico per loro, a segno -, che faceva comunque invidia a tutti quanti gli altri)

ma,

nel 2012 +0,1
nel 2013 +0,1
nel 2014 +0,7 (addirittura un surplus di 0.7!!!)

se non sono taroccate le cifre di EUROSTAT e se a queste vogliamo credere quale parametro di riferimento per poter discutere, i conti tedeschi dicono questo; che poi riescano a farlo anche eccedendo a loro favore, come ricorda qui anche Andrea, sistematicamente la loro bilancia commerciale a +8% (non +6%) DA ANNI, senza che nessuno gli dica nulla (la comm UE si è sempre guardata dal farlo) nessuna sorpresa, è il destino dei POTENTI all’interno di una qualsiasi organizzazione, quello di fare QUELLO CHE VOGLIONO alla facciaccia degli altri. In questo sono allineato al pensiero critico del Capitano nei loro confronti, nell’art qui proposto.

aorlansky60
Scritto il 12 Giugno 2015 at 13:49

…aggiungo al precedente, tanto per rimarcare la differenza tra “master and slave”,
ovvero tra coloro “che possono” e coloro ai quali “NON è consentito” :

all’italia è stata fatta una TESTA COSI’ -dai tedeschi, ovviamente- negli ultimi anni affinchè rispettassero rigidamente il confine di -3% nel rapp def/pil;

bene, guardate qui cosa è stato permesso ai Francesi (anzi no, non che gli sia stato permesso, si sono arrogati di farlo, mandando cordialmente a quel paese tutti quelli -tedeschi compresi- che non volevano comprendere!!!) :

2008 -3,2
2009 -7,2 (!!!)
2010 -6,8
2011 -5,1
2012 -4,8
2013 -4,1
2014 -4,0

fonte dati uff.li EUROSTAT

aorlansky60
Scritto il 12 Giugno 2015 at 13:55

…da notare, infine, che il valore assoluto del deb pubbl francese non è certo tale da costituire una garanzia; se nel 2008 la forbice tra il loro e il nostro era di 300mld (1358mld quello francese vs 1671 mld quello italiano), questa passando gli anni si assottiglia fino a 100mld di fine 2014, quando anche il deb francese ha infranto la linea dei 2000 mld – sempre fonti dati EUROSTAT – (2037 mld quello francese vs 2135 il nostro)

stanziale
Scritto il 12 Giugno 2015 at 17:31

aorlansky60,

…che poi, credo che il ns Pil sommerso sia piu’ alto del francese, quindi tanta differenza tra noi e loro non c’e’….ma volevo sottolineare la perfezione del post odierno di Andrea e del commento di John: non c’e’ proprio nulla da aggiungere.

xtrust
Scritto il 12 Giugno 2015 at 17:49

ma non si potrebbe costituire una hoding icberg finanza e tramite le partecipate venre ghiaccioki su scala internazionale e pagare le pensioni per i prossimi 50 anni ai greci lasciando invariata l’eta pensionabile attuale 60 anni donne uomini 61

kry
Scritto il 12 Giugno 2015 at 18:09

Ragionamento glaciale sui numeri. Non solo germania http://www.tradingeconomics.com/germany/current-account-to-gdp 1,6% di surplus su 3635 di pil =58 anche olanda http://www.tradingeconomics.com/netherlands/current-account-to-gdp 4,3% ( entrambi i due anni precedenti +5% ) di surplus su 800=34 e quello dell’olanda pro capite è maggiore.

kry
Scritto il 12 Giugno 2015 at 18:13

aorlansky60,

Infatti mi è sempre difficile comprendere il perchè rispetto ai francesi dobbiamo pagare interessi quasi sempre doppi rispetto a loro. A parità d’interessi ci avrebbero superato da anni.

kry
Scritto il 12 Giugno 2015 at 18:17

La Francia sopravviverebbe ad un attacco stile Italy 2011 ???

stanziale
Scritto il 12 Giugno 2015 at 20:13

kry@finanza,

Forse si, qualora De Gaulle buonanima(indenne a 31 attentati alla sua vita) li avesse lasciati con qualche sottomarino lancia missili nucleari.

stanziale
Scritto il 12 Giugno 2015 at 20:25

Segnale questo post sulla situazione della deutsche bank, Andrea ne ha parlato tante volte. Tra l’altro c’e’ scritto che l’esposizione tedesca alla Grecia nel 2011 era oltre 200 miliardi, e noi gli abbiamo parato le chiappe, a quei sudiciumi. Ora c’e’ il fondato pericolo che ci chiedano soldi per salvare, direttamente, la loro banca di merda. http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/6/12/DEUTSCHE-BANK-Un-caso-Mps-nel-cuore-della-Germania/616646/

aorlansky60
Scritto il 12 Giugno 2015 at 20:41

kry@finanza:
aorlansky60,

Kry

Infatti mi è sempre difficile comprendere il perchè rispetto ai francesi dobbiamo pagare interessi quasi sempre doppi rispetto a loro. A parità d’interessi ci avrebbero superato da anni.

Kry, l’unica spiegazione senza farla troppo lunga è che loro sono la FRANCIA,
Noi invece semplici italiani, greci, spagnoli, ecco perché!!

aorlansky60
Scritto il 12 Giugno 2015 at 20:45

stanziale@finanza:
kry@finanza,

Forse si, qualora De Gaulle buonanima(indenne a 31 attentati alla sua vita) li avesse lasciati con qualche sottomarino lancia missili nucleari.

A beh, ma loro c’è l’hanno l’arma nucleare, stimate non meno di 200 testate secondo ultimi dati resi noti da Ag Mondiale per la non proliferazione, in effetti ecco un altra differenza tra noi e loro…

stanziale
Scritto il 12 Giugno 2015 at 21:12

aorlansky60,

Con il sottomarino si arriva alle coste americane, ecco cio’ che(secondo me) fa la differenza. Recentemente anche l’India con il suo primo sottomarino atomico nucleare e’ diventato uno stato sovrano; negli anni ’80 subi’ sulle sue coste il blocco navale Usa.

aorlansky60
Scritto il 13 Giugno 2015 at 07:45

Vero, però in questo sono molto meglio gli ICBM ( che i francesi non hanno), però qualche sommergibile nucleare loro c’è l’hanno (anche se non paragonabile ai mostri da 60000 ton di stazza russi di ultima generazione)…

stanziale
Scritto il 13 Giugno 2015 at 09:09

aorlansky60,

Penso che leggerai aurorasito, e’ ricco di articoli su cosa fanno Usa, Russia, Cina. Missili, navi aerei e carri armati. Molto interessante, il problerma e’ che ha attinenza con la nostra povera pellaccia.

kry
Scritto il 13 Giugno 2015 at 10:32

aorlansky60:
…da notare, infine, che il valore assoluto del deb pubbl francese non è certo tale da costituire una garanzia; se nel 2008 la forbice tra il loro e il nostro era di 300mld (1358mld quello francese vs 1671 mld quello italiano), questa passando gli anni si assottiglia fino a 100mld di fine 2014, quando anche il deb francese ha infranto la linea dei 2000 mld – sempre fonti dati EUROSTAT – (2037 mld quello francese vs 2135 il nostro)

stanziale@finanza:
aorlansky60,

…che poi, credo che il ns Pil sommerso sia piu’ alto del francese, quindi tanta differenza tra noi e loro non c’e’…

Ci siamo dimenticati a quanto ammontano le disponibilità liquide che probabilmente i francesi non hanno. Buon fine settimana.

kry
Scritto il 13 Giugno 2015 at 10:46

–Capita che la madre degli imbecilli sia spesso e volentieri incinta, oggi la stanno stuprando! — La stanno stuprando gli imbecilli stessi ( che non sembran nemmeno pochi) ? O sono i tedeschi ? Quello che mi domando è perchè guardiamo alla Grecia dimenticandoci del Portogallo, anche tra poveri riusciamo a fare distinzioni tipo di serie A e B ? Non intendo polemizzare solo riflettere. Ciao a tutti.

stanziale
Scritto il 13 Giugno 2015 at 10:59

kry@finanza,

A proposito di stuprare la verita’, si potra’ leggere prima o poi su giornali e tv, che il saldo tra contributi pensionistici versati e pensioni NETTE erogate e’ favore dello stato, nel 2012 di 25 miliardi, e non e’ affatto passivo di 45 mld come vogliono far credere, in quanto sulle pensioni vengono trattenuti oltre 60 miliardi di tasse? Ripropongo il post di Bagnai http://goofynomics.blogspot.it/2014/06/il-libbberista-e-il-pensionato.html

stanziale
Scritto il 13 Giugno 2015 at 11:00

stanziale@finanza,

Probabilmente, immagino, e’ cosi’ anche in Grecia.

dorf001
Scritto il 14 Giugno 2015 at 17:45

kry@finanza,

stanziale@finanza,

hei ragazzi, vogliamo anche parlare di reddito minimo garantito di cittadinanza?
perchè non ascoltiamo il massimo esperto in italia?

cioè GIOVANNI PERAZZOLI. qui il suo blog : http://www.redditodicittadinanza.com/redditominimogarantito

e vorrei postare pure un suo articolo, apparso su repubblica.

Se Renzi ha dichiarato incostituzionale l’introduzione del reddito, dimentica che l’art 38 della nostra Carta prevede invece un sostegno in caso di “disoccupazione involontaria”, oltre ad essere l’Italia l’unico Paese d’Europa – insieme alla Grecia – a non avere tale misura. Nel modello sociale europeo non è un provvedimento né di sinistra né di destra: è l’abc della civiltà minima, quello che nessuno si sognerebbe di toccare.

Il reddito minimo è stato teorizzato dal liberale Beveridge, in Gran Bretagna, nel lontanissimo 1942, proprio nel contesto della ricerca della “piena occupazione”. Il reddito minimo garantito rende le società che lo adottano più dinamiche, e questo è un fattore essenziale per la generazione della ricchezza. Una rete di sicurezza aumenta la disponibilità d’impresa, incentiva la ricerca di un lavoro per il quale si è più tagliati (e dunque anche più “produttivi”), riduce la pressione del ricatto della povertà ad accontentarsi oppure a non far niente. Una società che crea ricchezza è una società ambiziosa e libera. Il welfare universalistico del lavoro, inoltre, costringe le stesse imprese ad essere competitive e a non utilizzare il ricatto dell’occupazione per sopravvivere al loro esser del tutto decotte.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha recentemente affermato che introdurre in Italia una forma di reddito minimo garantito per i disoccupati sarebbe incostituzionale. Si è richiamato, per dimostrarlo, al primo articolo della Costituzione: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Ha poi aggiunto che una politica di sinistra crea lavoro e non è assistenzialista come lo sarebbe il “reddito di cittadinanza”.
Matteo Renzi è evidentemente mal consigliato. L’articolo 38, secondo comma, della Costituzione italiana recita, infatti:

“I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”.

La garanzia di un reddito minimo nel caso di disoccupazione involontaria non è incostituzionale, ad esserlo è, caso mai, la sua assenza: che non ci sia un reddito minimo è incostituzionale.

La garanzia di un reddito minimo in caso di disoccupazione, del resto, non va neppure contro l’articolo primo della Costituzione. Al contrario, la misura del reddito minimo esalta il significato del lavoro. Infatti, distinguendo lavoro e welfare, separa il welfare dall’assistenzialismo. Assistenzialista è invece la trasformazione del lavoro in welfare, che è effettivamente l’idea di una certa sinistra e anche, però, di una certa destra. L’idea che il lavoro sia welfare è anche quella di chi appicca l’incendio ai boschi perché vuole conservare il reddito che ottiene per spegnerlo. E’ anche l’idea che porta alle assunzioni clientelari di massa, del “senza tessera non lavori”. ………………..

Beveridge era talmente radicale in questo assunto anti-ghetto che escludeva una prova di mezzi economici per l’elegibilità del richiedente all’ottenimento del sussidio. In altre parole, secondo il Report di Beveridge, avrebbero avuto diritto al reddito garantito sia i ricchi che i poveri, la sola condizione essendo quella della disoccupazione. Sono stati i Laburisti che hanno introdotto invece una prova dei mezzi, che comunque non individua una situazione di povertà da Caritas. Una volta un politico olandese mi ha detto che senza il welfare le società nord-europee semplicemente si dissolverebbero. Nel Nord Europa si fatica a credere che in Italia non esista un vero welfare per la disoccupazione. …………

In Italia, invece, si è costretti continuamente a spiegare la distinzione tra tra basic income (un reddito dato a tutti, indipendentemente dalla disponibilità al lavoro e dal patrimonio) e welfare del modello sociale europeo, che è una realtà effettuale e quotidiana della totalità dei paesi Europei (Italia e Grecia escluse).

L’Irlanda sembra che sia uscita dalla crisi e che sia tornata a crescere. Andrebbe però ricordato che l’Irlanda, pur spendendo meno dell’Italia in percentuale sul Pil in welfare, garantisce un welfare per la disoccupazione generosissimo, che l’austerità si è guardata bene dal cancellare. La base per il singolo disoccupato irlandese ovvero senza considerare gli assegni per la famiglia è di 800 euro al mese. Più l’affitto di un alloggio. Una famiglia può arrivare a superare i 1800 euro, senza che si ci sia un limite di tempo nella garanzia del reddito. …………….

Ora, nei paesi in cui non c’è un reddito minimo garantito, di solito ci sono diseguaglianze e iniquità, con le relative rendite di posizione: corporazioni, imprese amiche, appaltatori favoriti, sempre-i-soliti. Invece, dove esiste un welfare universalistico, dunque un welfare che non passa per intermediari, il contesto politico ed economico è in partenza molto diverso, insieme più liberale e più socialista
.
Le forme di garanzia di un reddito minimo sono dunque “di sinistra”? Nell’altra Europa, quella del modello sociale europeo, non sono né di sinistra né di destra: sono oramai l’abc della civiltà minima, quello che nessuno si sognerebbe di toccare.
Il reddito minimo garantito, in conclusione, non è incostituzionale, mentre incostituzionale è piuttosto che non ci sia; non è assistenzialistico perché distingue welfare e lavoro, mentre è assistenzialismo trasformare il lavoro in una forma di pseudo-welfare; non è alternativo al “creare lavoro”, anzi nasce storicamente, con Beveridge, come elemento costitutivo della “piena occupazione”; non è un ostacolo alla creazione di ricchezza, perché, al contrario, pone le condizioni di partenza, le condizioni di possibilità, per la creazione di ricchezza. È così poco assistenziale che congiunge la redistribuzione alla produzione di ricchezza, e questo non solo sotto il profilo del sostegno alla domanda, ma anche sotto il profilo delle condizioni libertà, autonomia, e sicurezza che ne sono la base. È insieme liberale e socialista: fa pensare che il liberalsocialismo non sia un ossimoro. E che avesse ragione Norberto Bobbio quando considerava il liberalsocialismo, minoritario in Italia, ma orizzonte comune, orizzonte costituzionale, e vincente, in Europa.

Giovanni Perazzoli

qui tutto l’articolo : http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15162

d
Scritto il 15 Giugno 2015 at 08:55

dorf001@finanza,

Sono anche belle teorie e belle parole, ma in me cresce un dubbio. Se tutti si “accontentassero” del reddito di cittadinanza, cosa accadrebbe? Chi lo erogherebbe? Chi produrrebbe?

kry
Scritto il 15 Giugno 2015 at 09:34

d@finanza,

Chi produrrebbe in un mondo in sovrapproduzione diventa un problema relativo. Non tutti s’accontentano e penso che questo E’ IL PROBLEMA. IL reddito di cittadinanza non va visto come un AIUTO ETERNO , bensi temporaneo in cui chi lo riceve DEVE seguire dei percorsi prestabiliti. IL fatto che solo in Grecia e Italia non esista tale reddito sta a significare che quel DEVE non è sufficentemente garantito oltre a scontrarsi con il voto di scambio politico e annullare il residuo POTERE SINDACALE.

lukeof
Scritto il 15 Giugno 2015 at 12:56

Infatti credo sia improprio definirlo “reddito di cittadinanza”.
Nel welfare SERIO europeo tale sussidio viene erogato a fronte di disoccupati che NON possono rifiutare le proposte di lavoro che vengono proposte dalle agenzia apposite, pena la perdita del medesimo.
Cio’ evita automaticamente che tale reddito possa incidere sulla produttività del sistema, ed anzi la rende migliore.

manuel.finanza
Scritto il 16 Giugno 2015 at 12:43

Disraeli diceva Lies damned lies and Statistics – Le maledette bugie e le statistiche. penso che l numero dei suicidi e molto piu alto
per i greci il suicidio e un tabu perche la chiesa ortodossa puo negare la selpoltura Ce un forte incentivo di nasconderlo
suicidi si refertano come incidenti da elettricita o fuga di gas

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