L'ULTIMO TRENO!

Scritto il alle 07:20 da icebergfinanza

 

Nassim Nicholas Taleb ci direbbe oggi di lasciare che i governi facciano pure le loro previsioni, il loro interesse è quello di sopravvivere e autoperpetuarsi non certo di arrivare alla verità. Aggiungerebbe inoltre di non sprecare tempo a lottare contro gli esperti di previsioni, gli analisti di mercato azionario, gli economisti e gli scienziati sociali a meno che non si voglia farci beffe di loro. E' inutile lamentarsi dell'imprevedibilità, la gente continuerà sempre a fare previsioni in modo sciocco, sopratutto se è pagata per farlo e nessuno di noi può mettere fine alle frodi istituzionalizzate.

Che dire, per certi versi Nicholas ha ragione, alcune sue osservazioni sul suo libro sono da manuale, in particolar modo questa:

" La conoscenza anche quando si avvicina alla verità, non porta sempre ad azioni adeguate, perchè se non facciamo attenzione, tendiamo sempre a dimenticare ciò che conosciamo oppure scordiamo come elaborarlo in modo corretto, anche se siamo esperti. E' dimostrato che gli statistici tendono a lasciare il cervello in aula e a commettere errori deduttivi banalissimi quando escono ……"

La mia percezione di un sistema economico che si sta avviando a ripercorrere le orme della "Lost Decade" giapponese, ripercorrendo il processo deflativo, non è necessariamente verità, ma solo una visione soggettiva che intravede all'orizzonte alcune similitudini che il passato ci lascia, come ad esempio quelle che mi hanno aiutato a scorgere la tempesta perfetta.

Quindi ecco che credo sia necessario affrontare la navigazione con l'umiltà di chi sa di non poter vedere oltre un metro dalla prua della nave, in quanto parafrasando ancora Taleb, più la nostra conoscenza cresce, più è minacciata da cospicui aumenti di fiducia, che fanno si che l'aumento di conoscenza, corrisponda anche ad un aumento di confusione, ignoranza e presunzione.

Ecco che quindi non ci resta che continuare a navigare umilmente senza nessuna presunzione di avere in tasca la rotta sicura, continuando ad analizzare e confrontare i propri orizzonti con il destino.

Vorrei solo condividere ora alcuni interessantio passi letti nel libro " Soldi e Potere" di Niall Ferguson, uno dei più promettenti storici inglesi che sottolinea come:

" La correlazione tra il rapporto debito/PIL e il rendimento delle obbligazioni a lungo termine risulta negativa anzichè positiva in cinque casi su sette. Il caso estremo è quello del Giappone, dove un rapido incremento del debito si è accompagnato con un calo quasi altrettanto rapido dei rendimenti. Fra il 1990 e il 1999 il debito pubblico lordo giapponese è aumentato dal 61 al 108 per cento del PIL, e si prevedeva che avrebbe raggiunto il 130 % nel 2000. Ma i rendimenti dei titoli giapponesi a lungo termine sono scesi da più dell' 8 per cento nel settembre 1990 ad un minimo inferiore all' 1% nel novembre 1998. La ragione per cui non si manifesta una stretta corrispondenza tra l'onere debitorio e i rendimenti è che l'ammontare corrente di debito insoluto in rapporto al pprodotto è solo una delle molte misure che condizionano le percezioni degli investitori, e in certi casi può non condizionarle affatto. Nei paesi industrializzatim durante gli anni '90, le aspettative di inflazione decrescente coltivate dagli investitori ( e, nel caso del Giappone, di una deflazione vera e propria ) hanno contato molto di più dell'aumento del rapporto debito/PIL "

Ecco che in sintesi si tratta sempre e solo di percezione e aspettative, se gli investitori sono convinti che la deflazione continuerà la sua opera, le aspettative non si faranno certo influenzare dalla crescita esponenziale del debito americano e di altri paesi come ad esempio l'Inghilterra.

Ma facciamo un salto su un treno al quale non è ammesso fermarsi, come quello di Alan Blinder ex Federal Reserve, ex braccio destro di Greenspan sul NEWYORKTIMES!

Sembra che secondo Blinder il 2009 non assomiglia affatto al 1930 ma quello che dobbiamo evitare è che il 2010 e il 2011 diventino un altro 1936. Nessun pericolo di riproporre la Grande Depressione ricordando per l'ennesima volta i dati, ma questa è già la peggiore recessione dal 1930 e quindi come non chiamarla Grande Recessione!

Almeno che i leader americani non si comportino stupidamente, Blinder sostiene che per due motivi non si ripeterà la tragica prospettiva del baratro 19030/1933.

Reti di protezioni sociali in grado di attenuare la disoccupazione e la speranza di Blinder che Obama, Geithner e Bernanke non siano come Hoover, Mellon e Meyer ( Fed ) Non starò a ripetere ciò che non è stato fatto nella Grande Depressione, per certi versi l'abbiamo già visto insieme, ma a parte Obama, permettetemi di rispolverare ancora Nicholas Taleb.

" A coloro che guidavano uno scuolabus bendati (e l'hanno sfasciato) non dovrebbe essere mai più permesso di guidare un altro scuolabus. L'establishment economico (università, autorità di regolamentazione, funzionari governativi, economisti al servizio di varie organizzazioni) ha perso la propria legittimità a seguito del fallimento del sistema. Sarebbe imprudente e insensato da parte nostra se ci affidassimo alle capacità di questi esperti per uscire da questo caos. Al contrario, bisogna individuare le persone intelligenti e con le mani pulite. "

Questa per Blinder sarebbe la buona notizia anche se che ancora il pericolo che il prossimo anno si potrebbe trasformare in un 1936.

Un volo del PIL dell'11 % tra il 1933 e il 1936 ma poi la FED e il governo hanno invertito la rotta.

Nel 1936 la Fed ha esaminato il grande volume di riserve in eccesso accumulate dal sistema bancario ( come oggi avviene ) e ha concluso che quella montagna di liquidità avrebbe foraggiato l'inflazione futura e quindi si mise a aspirarla. Il tutto è proseguito nel 1937 attraverso una contrazione della politica monetaria.

Nello stesso tempo Roosevelt ha dato un'occhiata al bilancio federale che sembrava essere enorme e ha concluso che era arrivato il momento di aumentare le atsse e ridurre la spesa.

Vi dice niente la seguente recente affermazione di Obama….

 

 

 

 

 “Senza cambiamenti significativi – dice Obama – nell’espansione del deficit e del debito finiremo per incamminarci verso un corso insostenibile”.

Certo non c'è alcun dubbio, è questa la nemesi di questa crisi, non c'è nulla di sostenibile in questo sistema, in questa crescita, nella crescita del debito ed ecco che un comportamento virtuoso assume le sembianze di uno spettro, per tutti coloro che vivono a debito o che guardano ad un ridimensionamento come un ritorno al passato, alla preistoria. La storia non si ripete, ma fa la rima! ( Mark Twain )

 

 

 

Pertanto con l'inversione delle politiche monetarie e fiscali le conseguenze furono tragiche, con un nuovo crollo del PIL nel 1937 e nel 1938. La morale della storia di Blinder è che tirare eccessivamente il freno in anticipo può essere pericoloso per l'economia.

Chissà probabilmente come scrive anche Nial Ferguson, non è detto che ci sia bisogno di una banca centrale, visto i danni che sono riusciti a fare nella Grande Depressione dopo essere stata creata appositamente in seguito al Grande Panico del 1907! Se permette io aggiungerei tralasciando Volcker anche gli ultimi anni nei quali Greenspan e Bernanke non credo abbiano eccelso in capacità di evitare crisi ripetute.

Abbiamo imparato molto dagli anni '30 vero, chissà forse no! Anche nel 1936 un certo numero di critici della Fed hanno sollevato l'allarme per le insopportabili pressioni inflazionistiche per lo stock di riserve in eccesso, sui rischi di una feroce ripresa dell'inflazione una volta che si uscirà dalla crisi, una liquidità che deve essere ritirata, prima che sia troppo tardi.

Inoltre oggi la pressione dei falchi del debito insostenibile ricorda paurosamente quella subita dal presidente Roosevelt nel 1936 e 1937, sostiene ancora Blinder ricordando come per fortuna, Bernanke è un appassionato studente della Grande Depressione e quindi non ripeterà gli errori di quelli anni.

Certo, rimbombano ancora come in un eco lontano le parole di Nassim Taleb…..

" La conoscenza anche quando si avvicina alla verità, non porta sempre ad azioni adeguate, perchè se non facciamo attenzione, tendiamo sempre a dimenticare ciò che conosciamo oppure scordiamo come elaborarlo in modo corretto, anche se siamo esperti. E' dimostrato che gli statistici tendono a lasciare il cervello in aula e a commettere errori deduttivi banalissimi quando escono ……"

Per evitare un replay della politica calamitosa del 36/37 conclude Blinder, come dice Mark Twain mentre la storia non si ripete ( la storia non si ripete, ma fa rima…..), noi ne ascoltiamo le rime e noi queste rime non le vogliamo ascoltare nuovamente.

 

Kenneth Rogoff ha sussurato che vi sarà un rimbalzo nella seconda metà dell'anno procurato dal massiccio pacchetto di stimoli governativi. Ma la tendenza a lungo termine sarà probabilmente molto lenta, in quanto l'economia è vulnerabile ad una nuova recessione nei prossimi due anni, un po come il Giappone dei bei tempi! In fondo oggi sono sempre più quelli che si convertono alla "Lost decade".

 

Probabilmente la tarda primavera del 2009 coincide con un rimbalzo della situazione economica determinata dagli stimoli governativi anche se una volta esaurito il loro effetto palliativo i nodi verranno di nuovo al pettine. Un'economia il cui sistema finanziario è sostanzialmente fallito ad opera della riserva frazionata, dubito abbia la forza di produrre nuova occupazione in misura tale da far ripartire il ciclo economico nelle dimensioni che tutti sperano.

"There are some glimmers of sun shining through the trees, but we're not out of the woods yet," White House budget director Peter Orszag said on CNN's State of the Union.
 
Dopo i verdi teneri germogli, ora vi sono i tenui barlumi di sole attraverso la foresta, anche se non siamo ancora fuori dalla foresta, sottolinea il capo del bilancio della Casa Bianca, Orzag. Nulla da dire, loro fanno il loro lavoro, un lavoro di fiducia istituzionale, anche in Italia, la crisi è solo psicologica……., noi invece ci prendiamo il lusso di guardare alla REALTA', con nel cuore la speranza di un cambiamento!

Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!  

 La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!  

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56 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 06:52

noto un cambiamento nella rotta del capitano.
bisogna ammettere che un’ipotesi ottimistica si sta formando.
non palese …ma si sta infiltrando !

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 07:34

montecristo:

Sud Corea testa auto elettriche che si ricaricano su strada
domenica 17 maggio 2009 12:23
di Jon Herskovitz

SEOUL (Reuters) – La principale università tecnologica della Corea del Sus sta sviluppando un progetto per alimentare le auto elettriche con strisce di ricarica inserite nel manto stradale che utilizzano la tecnologia presente in alcuni spazzolini da denti elettrici.

Il progetto, ancora a un livello sperimentale, punta su strisce larghe dai 20 ai 90 centimetri e lunghe forse centinaia di metri inserite sulla strada.

Le vetture con degli apparecchi guidati da sensori magnetici poste al di sotto possono “succhiare” l’energia viaggiando sulle strisce, senza venirne direttamente a contatto.

“Se piazziamo queste strisce su circa il 10% delle strade cittadine, potremo alimentare veicoli elettrici”, ha detto Cho Dong-ho, manager del progetto “Online electric vehicle” del Korea Advanced Institute of Science and Technology.

L’università ha sviluppato un prototipo nel suo campus a Daejeon, circa 140 chilometri a sud di Seoul, per veicoli elettrici usati nei campi di golf, e sta lavorando su progetti che potrebbero alimentare auto e bus.

Il sistema che può ricaricare diversi veicoli contemporaneamente permetterebbe ad auto e bus elettrici di ridurre le dimensioni delle proprie batterie o estendere la loro autonomia.

Il trasferimento di elettricità senza contatto, definito anche ricarica induttiva, funziona con magneti e cavi posti sotto le vetture che stabiliscono un contatto con la corrente nella striscia di ricarica ricevendo elettricità mentre viaggiano.

Il sistema è impiegato in alcuni spazzolini di denti che sono sigillati e resistenti all’acqua, che non hanno bisogno di essere innestati per ricaricarsi con una connessione attraverso un magnete, ricevendo energia mentre sono piazzati in un contenitore.

Le strisce di ricarica, collegate a piccole stazioni elettriche, potrebbero essere collocate su percorsi come le corsie per autobus e strade di immissione dove il traffico rallenta, in modo che le auto vi passino sopra a velocità ridotta, dice Cho.

Il sistema verrà testato entro l’anno dal servizio bus di Seoul ed in altre città sudcoreane mentre anche alcune case automobilistiche stanno collaborando al progetto.

A differenza delle linee elettriche usate per i tram, i veicolo non hanno bisogno di un contatto costante con le strisce, che una persona potrebbe toccare senza prendere la scossa.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 08:46

Sono un po’ confortato dalla enorme creatività e dinamismo che si percepisce tra i paesi asiatici: la spinta propulsiva di una forza lavoro ben scolarizzata, unita ad un mercato interno e regionale immenso aiuteranno tutta l’area ad uscire dalla crisi rapidamente.

Quelli messi male siamo noi occidentali, che dovremo ridurre i consumi dopo aver illuso la gente che tutti potevano avere (quasi) tutto.

Guido

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 08:46

Confronto col Giappone: ma il Giappone si è salvato esportando. In una depressione globale è presumibile che le esportazioni caleranno per chiunque.
Ieri sera in un servizio sulla Cina, su La7, un cinese ha parlato di diminuzione del 30% della domanda interna e del 40& delle esportazioni (mentre un altro aveva parlato del 10%). Mi sono sembrate cifre impressionanti.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 10:10

Concettualmente interessante vedo qualche ordine di grandezza di differenza tra la potenza assorbita da uno spazzolino elettrico ed un tram.

ma sicuramente avranno fatto i conti…

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 10:39

Montecristo:

Condivido in pieno il post di oggi di andrea.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 10:53

IL MITO DEL GRANDE UOMO e LA STORIA DI ZUKOV

E’ tipico delle masse pensare che magari Obama sia un grande uomo perchè è diventato presidente degli USA, magari egli stesso è convinto di essere un grande politico.
Lo stesso dicasi di Bernanke, voi pensate che sia un grande economista, come forse lo pensate di Greenspam.
Ma lasciate che vi dica con molta umiltà che l’unica cosa in cui sono veramente abili questi uomini e nel fare tante belle chiacchiere e nel saper curare le relazioni con chi conta.
Nessuna delle grandi personalità vi lascerebbe il segno.
Alcuni sono persone addirittura banali e narcisistiche, i migliori sono quelli che si affidano ad altre persone molto competenti, delegandoli, stando però attenti, a far si, che questi non si rendano troppo protagonisti.

Nella seconda guerra mondiale il più geniale capo militare fu il Generale russo Zukov.
Fu questo sconosciuto a vincere la seconda guerra mondiale e se quell’idiota di Stalin non lo avesse ostacolato, sarebbero stati i Russi ad entrare a Parigi e a Roma. (Dato che sono stato da sempre anticomunista aggiungo “per fortuna!”).
Zukov fu politicamente umile, (forse troppo), incredibilmente abile e strateggicamente un maestro.
Stalin (un uomo con l’intelligenza di un gorilla/buttafuori) fece un errore dopo l’altro e malgrado tutto vinse la guerra.
Stalin si guardò sempre molto bene dal far emergere pubblicamente le qualità del suo generale, che è rimasto quasi del tutto sconosciuto.
Oggi nel leggere i libri di storia leggiamo del generale Patton, di Eisenhower di Montgomery come i cavalieri vittoriosi, ma se non c’erano i soldati russi del Generale Zukov, senza dubbio, avremo letto un’altra storia.

Io vedo che citate spesso gente come Bernanke, Geitner o altri tipo Soros e Roubini, ma voi dovete cercare (e ascoltare) quello che sarà il condottiero vittorioso, che guidera l’economia al difuori della crisi.
Roubini ha di certo previsto molte cose, ma sarebbe veramente troppo aspettarsi da lui, dopo che ha diagnosticato la malatia che sia capace di inventare pure la medicina.
Se volete capire cosa succederà, bisogna capire chi è la persona a cui Obama, Bernanke hanno affidato la guida delle loro armate.
Chiediamoci chi è lo Zukov della situazione?

-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 10:57

Il Cuculo convengo che bisogna osservare “il bosco”, ma ho l’impressione che in molti (anche su questo blog) si considerano degli alberi singoli, e non una parte del bosco che stà per essere bruciato hehehehe.
Non amo fare allusioni ma…visto che stavamo parlando di boschi mi sono permesso una battuta.

Buongiorno a tutti

SD

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 11:00

vi regalo una zappa a testa e via!!!

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 11:39

aa

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 12:53

È quasi inevitabile che uomini ricchi e potenti siano inetti e incapaci lontano dalle loro scrivanie, assomigliano agli statistici che lasciano il cervello in aula, ma forse perché fanno solo quello ci aspettiamo competenza ed autorevolezza, allo stato delle cose hanno perso l’una e l’altra qualità, hanno perso la legittimità di essere al loro posto ed ora è quasi un destino che uomini umili ed abili siano i veri fautori di soluzioni geniali quanto appropriate ma probabilmente non saranno ascoltati. Non c’è alcun dubbio che lo scollamento fra numeri, carte, grafici e la vita quotidiana fatta di uomini e donne porti alla deformazione ed alla perdita del buon senso del cosiddetto……buon padre di famiglia. La grandezza di un uomo sta proprio in quello……….e non credo caro Compasso che il nome dello Zukov di turno al momento venga fuori, io mi auguro soltanto che esista………………..

gracav

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 15:00

Fogar: mi ero ripromesso di non scrivere per molto tempo , ma questa del Capitano, mi sembra proprio un’inversione a 180°. “la (mia) visione soggettiva che intravede all’orizzonte similitudini (…) che mi hanno aiutato a scorgere la tempesta perfetta” stride totalmente con … TUTTO quando scritto finora !!! A seguito del Post di oggi (e invitando TUTTI a rileggersene a caso di vecchi), chiunque si renderà conto che tutto sembrava tranne che una semplice “visione soggettiva”. ( di un “non economista” , come hai sottolineato in passato). E tutti quelli che finora erano convinti che i goodwill, gli asset tossici , i bilanci falsi, i derivati, le manovre speculative, i conflitti d’interesse , gli hedge fund, i Greenspan, la REALTA’ vs l’ILLUSIONE , la deflazione ecc ecc erano alla base di una perfetta ricostruzione , la verità ultima , a che santo si devono rivolgere ora! ( magari quelli che hanno venduto azioni in grossa perdita perché non ce la facevano a reggere lo stress e che si sono aggrappati a questa scialuppa di salvataggio per trovarsi una motivazione logica, per scaricare ad altri una responsabilità troppo pesante per loro… ). Nessuno sa/può fare previsioni: è questa la SCOPERTA di oggi !!! e lo dici così ( ma sono sicuro che in fondo in fondo lo hai sempre detto, non ho dubbi? ) . Una maggiore modestia verso chi ti faceva notare che c’erano delle crepe nelle teorie t’avrebbe fatto (ri)leggere prima il libro di Taleb ! E che dire di chi continuamente ti sottolineava alcune sue frasi Taleb-iane a cui rispondevi “finiscila , dì quello che pensi e basta” – ricordate? – La mia “visione” non è mai cambiata: analizzare ex-post le analisi ( non necessariamente le previsioni ) di più di un economista, di un investitore, di un indicatore ecc. per un periodo sufficientemente lungo. da ciò dedurne la conseguente affidabilità per il futuro. ecco che vengono fuori gli Hussman, gli Shiller, i Kasriel, la curva dei tassi, ecc ecc . Non si può sostenere una tesi citando a proprio sostegno dati, indicatori e economisti ritenuti affidabili e poi , quando questi hanno “girato” , dimenticarseli! ma questa cosa nel Blog non è consentito sottolinearlo . “Ma ora è diverso” è la costante di chi … prende un abbaglio enorme… nel momento peggiore ! Visione soggettiva … ma come? ,e gli infiniti dati d’enorme attrattiva per me e per tutti i tuoi lettori cosa sono (stati) allora? Fortuna ? Fumo negli occhi? Mah ? Ecco la mia ipotesi : i dati finora hanno sostenuto una recessione e te li hai giustamente sottolineati. Poi c’hai preso la mano ed hai prospettato una catastrofe economica ( in fondo bisogna pur distinguersi dalla massa …). Ora ti accorgi che sei andato troppo in là e quindi ecco la versione del “ma è solo una “visione soggettiva” … In realtà (!) prima i dati ( i tassi alti, l’inflazione, la curva dei tassi, la fiducia, i P/E , ecc ecc. ) presagivano in maniera evidente ciò che stiamo vivendo; ora gli stessi (affidabili) dati stanno cominciando ad invertire la rotta e si sta profilando la fine di una “semplice” grossissima recessione, ma niente catastrofe. Per chi sa cercare , ci saranno sempre dati che confermano una tesi ed altri dati che invece la smentiscono. Le previsioni non si fanno elencando solo quello che ci piacciono. Le previsioni -che io ho sempre detto di non saper fare, forse ho letto Taleb prima di altri ? – si fanno leggendo solo ( e sempre) i dati ritenuti più affidabili. in questo momento sono vicino a chi s’era/è convinto d’aver fatto bene ad uscire dalle azioni con la promessa di non tornarci più … Fogar PS Vi seguo , ma , per il bene di tutti , vorrei tornare nel mio silenzio

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 15:25

Nel 1905 Einstein arrivò alla teoria della relatività ristretta in modo abbastanza “semplice” dopo essere riuscito ad abbandonare l’ipotesi di tempo e spazio assoluti !!! che erano considerati un “a priori” inamovibile della fisica da Newton in poi.
La fisica di Newton spiegava bene i moti a bassa velocità e l’attrazione gravitazionale ma non riusciva a spiegare l’elettrodinamica.

Forse oggi per spiegare il mondo economico dobiamo riformulare le ipotesi che sottendono alla costruzione dell’intero edificio. Purtroppo nei sistemi economici gli osservatori perturbano talmente il sistema osservato da rendere
l’analisi dei dati sperimentali quantomeno problematica.

Nondimeno alcuni paradigmi storici sono probabilmente obsoleti.
Altrimenti rimane la mia vecchia ipotesi (non solo mia) che invece che di fronte ad una delle più pesanti crisi economiche della storia recente siamo di fronte ad una delle più colossali truffe della storia di sempre.

cosa ne pensate?

ad maiora
Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 15:57

Nel 1905 Einstein arrivò alla teoria della relatività ristretta in modo abbastanza “semplice” dopo essere riuscito ad abbandonare l’ipotesi di tempo e spazio assoluti che erano considerati un “a priori” inamovibile della fisica da Newton in poi.
La fisica di Newton spiegava bene i moti a bassa velocità e l’attrazione gravitazionale ma non riusciva a spiegare l’elettrodinamica.

Forse oggi per spiegare il mondo economico dobiamo riformulare le ipotesi che sottendono alla costruzione dell’intero edificio. Purtroppo nei sistemi economici gli osservatori perturbano talmente il sistema osservato da rendere
l’analisi dei dati sperimentali quantomeno problematica.

Nondimeno alcuni paradigmi storici sono probabilmente obsoleti.
Altrimenti rimane la mia vecchia ipotesi (non solo mia) che invece che di fronte ad una delle più pesanti crisi economiche della storia recente siamo di fronte ad una delle più colossali truffe della storia di sempre.

cosa ne pensate?

ad maiora
Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 16:00

Andrea perchè ha dupolicato il post?

al va mia ben sto splinder

ciao
Il cuculo

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 16:19

Truffa??
W la speranza.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 16:27

Per #14
Einstein rimosse le ipotesi di base sul tempo assoluto quando si accorse che queste erano in contrasto con l’esperienza di Michelson e Morley che misurarono più volte la velocità della luce constatando che essa era sempre la stessa anche se misurata in un sistema in moto uniforme.
Purtroppo in economia non esiste un esperimento oggettivo certo che ci possa spingere a rivedere le ipotesi di partenza!
Mimmo da Cardito

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 16:29

Raramente commento con dei post ma in questo caso…

Fogar #12

premetto che mi sento molto ignorante in materia economica ma il tuo mi sembra un attacco esagerato… tieni conto che io leggo le analisi di andrea una sola volta (e spesso forse neanche troppo bene..) e spesso non capisco tutto ma io non ci trovo questa girata di 180°…. bo forse sono io che non capisco…

non credo affatto che tutte le analisi che ha fatto andrea siano inutili. primo di tutto perchè lui le ha fatte e le ha messe a disposizione di tutti (tu ne hai fatto di altrettante?) Su queste ha fatto dei ragionamenti (es: deflazione) che mi sembrano tuttora validissimi

In altre cose forse si è sbagliato (timing borsistico?) ma comunque… anche qui.. io sono nato ieri ma questo rimbalzo è la cosa più pilotata che abbia mai visto

Sempre dalla mia ignoranza io credo che al solito Andrea a lungo andare avrà ragione e altri che ora lo attaccano avranno torto

Stiamo uscendo dalla crisi?
Ma avete visto le analisi di andrea sui mutui americani? secondo voi il mercato si sta stabilizzando? E le carte di credito? e i buchi delle banche? Ma veramente credete che queste cose qualcuno non le pagherà o che le abbiamo già pagate? Neanche se ne parla… figuratevi se le abbiamo pagate… si parla ancora dei mutui subprime che andrea ci ha spiegato che in realtà è un problema quasi finito

bo… io non capisco, come al solito ammetto l’ignoranza ma credo che basti dire 3 parole per dire che la crisi sarà ancora molto lunga:
credit card, mutui arms, debito USA

(per non parlare di disoccupazione ovunque crescente, pil ovunque calante, ecc… ecc… )

kelcri (mozzo)

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 16:35

anonimo 16

secondo te se il sitema finanziario mondiale è riuscito a farsi sostenere con forse 4 Trilioni di $ che finiranno a carico dei Taxpayer di tutto il mondo (US, UK, JP, D, FR, …) come la chiami.

Io la chiamo comunque truffa.

Poi ci sono anche i fondamentali dell’economia che è arrivata male all’apice di un periodo espansivo INSIEME, (e non a causa di), ad una bolla immobiliare, prevalentemente USA già in fase di bust

ad malora
Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 16:48

Montecristo:

Per chì non l’avesse ancora capito il ribasso è finito.

L’avevo anticipato nei miei post di ieri domenica 17/05/09 ed avevo esortato Andrea a rivedere con accuratezza la situazione,che a me sinceramente sembrava cambiare in modo deciso verso un rialzo dei mercati.
Mi fa piacere che anche Andrea sia giunto alla stessa mia conclusione sui mercati.Saluti

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 16:53

DIMMI COSA CERCHI E TI DICO COME STAI
di WSI – APCOM
Almeno dal punto di vista finanziario. I risultati delle ricerche condotte su Google mostrano che la fine della crisi potrebbe essere vicina. Parole come “sconti” sono in diminuzione, quelle relative ai beni di lusso, invece, in forte crescita.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 17:05

MA QUALE NEBBIA questo E’ SOLO FUMO!

Quello di Fogar è un intervento molto bello, sopratutto per le domande che pone.
Molti si chiedono perchè malgrado le colossali scosse al sistema finanziario globale, questo non è andato KO.
Eppure a mandare KO l’Argentina bastarono il mancato pagamento degli interessi di un debito di circa 100 miliardi di dollari!
Il Messico qualche anno prima crollò per ancora molto meno.
Allora perchè gli USA con un “buco” NON INFERIORE a 6000 miliardi di dollari e asset bruciati per una cifra forse tripla, stanno ancora perfettamente in piedi?

Gli USA stanno sopravvivendo semplicemente perchè hanno creato una montagna di denaro dal nulla e il sistema mondiale gli sta dando credito (ovviamente perchè non ha scelta).
Praticamente USA e Inglilterra stanno giocando una partita che hanno perso fin dall’inizio!
Avrebbero dovuto per salvarsi svalutare la moneta e aumentare le tasse.
Dovevano aumentare la pressione fiscale, di almeno un 50% in tre anni!
Cioè una cosa inconcepibbile per gli americani!
Poi gli USA sanno che svalutare il dollaro, significa la loro fine come super potenza !

L’Europa vedrà la luce verso il 2011, (noi saremo i primi con una crisi della durata di forse, soli tre anni), gli Americani si riprenderanno non prima di DIECI/QUINDICI ANNI!
Gli USA usciranno dalla crisi fra il 2017 e il 2023 ! (!)
Hanno creato troppa moneta spingendosi verso l’estremo, ora saranno costretti a crearne ancora per superare i prossimi scossoni!
Dopo avrà poca importanza cosa succederà all’economia americana, sia che ci sarà inflazione che deflazione, avranno accumulato tanta zavorra che per smuovere la loro economia ci vorrà un mezzo miracolo (vedi Giappone).

Questo che vi ho espresso è l’analisi di gran lunga più accreditata, (a cui io aderisco) che sta circolando tra le sale delle più grandi istituzioni (anche Americane).
Badate bene che non è una tesi di un gruppo di pinco pallino qualunque.
Questo è lo scenario considerato da tutti come più probabile!

Esistono addirittura delle scalette, in cui per ogni paese o gruppo di paesi, è prevista la durata della crisi.
Il mio umile consiglio è quello di cominciare a pensare di “deglobalizzare questa crisi” perchè non ne usciremo tutti nello stesso momento!

-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 17:21

Montecristo:

Caro Compasso quello che dici è tutto giusto,mi devi credere che per cambiare la mia visione sui mercati ho dovuto fare uno sforzo enorme, ma ti posso assicurare che se hanno convinto per il momento , sia me che Andrea a cambiare idea sul futuro dei mercati ,allora d’ora in poi o si sale in modo considerevole o in caso contrario il merctao crollerà.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 17:23

Lowe’s 1Q profit falls, but tops Wall Street view

Lowe’s 1Q profit down 22 pct on housing downturn, but results and full-year forecast top view

Ashley M. Heher, AP Retail Writer
On Monday May 18, 2009, 11:32 am EDT

Related:Deutsche Bank AG, Lowe’s Companies Inc.
CHICAGO (AP) — Lowe’s Cos. Inc. said Monday that its fiscal first-quarter profit fell 22 percent but still managed to top Wall Street’s expectations as it cut prices on fewer items.

The news, along with a better-than-expected second-quarter outlook and an increased full-year outlook, sent the company’s shares higher in morning trading.

The nation’s second-biggest home-improvement chain said consumers continued to stay away from bigger-ticket housing items as they tried to shore up their savings amid the recession. But shoppers did welcome spring with smaller, outdoor purchases.

And Lowe’s remains optimistic that economic conditions may be getting better.

“In recent weeks we have seen consumer confidence improve, housing turnover show signs of a bottom in certain markets, and home prices slow their decline,”

——————————

Senza cercare di estendere troppo la validità di certe considerazioni ribadisco quello che ho scritto la scorsa settimana; negli USA cercano di risparmiare rimandando gli acquisti grossi, quelli che in US chiamano “Big Ticket”.
Ma la cultura consumistica USA non si cambia in due trimestri e il bisogno di gratificazione attraverso lo shopping (a volte compulsivo) rimane. Anzi aumenta in un periodo di crisi. (Che diventa quasi una crisi di astinenza).

Sono stato recentemente a Minneapolis, una città che storicamente non sa cosa sia la disoccupazione ed oggi è su valori del 9%. A Minneapolis c’è il più grande (o comunque uno dei più grandi, per dare un’idea è circa 8 volte più grande dello stadio di San Siro a Milano) centro commerciale al mondo. Ci vanno i turisti solo per vederlo! All’ingresso c’è un cartello che spiega come nel 2008 The Mall of America abbia avuto più visitatori del Colosseo a Roma.
La gente compra, compra comunque, con i soldi che ha, se non può permettersi certe cose ne compra altre, ma compra! Perchè l’americano medio è ottimista (non necessariamente ècoincide con un elevato QI) e pensa che le cose si sistemeranno presto e anzi, se continueranno a vivere come hanno sempre vissuto si sistemeranno prima.

Non sono cose lette su i giornali, sone le cose che mi hanno detto le normalissime persone che ho incontrato. (Per la verità sono andato per lavoro e quindi ho parlato con persone che il lavoro ovviamente lo avevano ancora…).

ad Maiora
Il cuculo

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 17:27

Trovo l’articolo del Capitano Andrea equilibrato, come al solito, e non mi sembra che abbia cambiato la linea fondamentale delle sue analisi. Poi se la finanza vive di “vita propria” ampiamente scorrelata dall’economia della gente….è un altro discorso!!!

Per Il Compasso #22 il suo post lo trovo molto realista, io non saprei in quali sale istituzionali circola questa analisi ma la trovo realista ed aspettero per vedere verso il 2011-2015 come sarà andata (Il mio Computer ha buona memoria, invece io sono un pò smemorato hehehe).

Per Il Cuculo #14 per l’ennesima volta approvo il tuo post sulla TRUFFA……..forse dipende dal fatto che anch’io prediligo le materie tecnico-scientifiche….o forse perchè non mi piacciano le TRUFFE e mi rendono nervoso hehehe. Comunque frà la gente ( o popolo) qualcosa stà cambiando. Vedremo, fra un pò…vedremo.

SD

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 17:47

Il capitano sta preparando qualcosa, aspettate, ci sconvolgerà. C’è qualcosa nell’aria di diverso, di pesante di mai successo prima d’ora.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 17:51

Compasso,

chissà se per questa volta la piccola Itlietta con la sua crescita recessiva, ma non drogata come quella Spagnola o Irlandese, ancora basata su un comparto manifatturiero un po’ obsoleto ma nel complesso efficiente e flessibile (non come Uk che ha buttato in mare tutto ciò che non era finanziario)non riesca ad uscire dal guado meno peggio di altri.

Poi restano i nostri guai strutturali, l’inefficienza cronica, l’evasione fiscale, il clientelismo, gli amici degli amici dei furbetti del quartierino…
chissaà se si potrà mai migliorare da questa parte?

ad maiora
Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 17:55

LA SOLITA STORIA
Quando (quasi) tutti si saranno convinti che non è un rimbalzo (bear market rally) e specialmente quelli che hanno venduto saranno rientrati presi dall’ansia e dal panico del mancato guadagno (e in base a quello che leggo nei vs commenti direi che ormai ci siamo, manca solo qualcuno che dica che anche Andrea sta comprando azioni) ALLORA partirà la terza ed ultima fase del ribasso ed in autunno toccheremo nuovi minimi.
Un consiglio mi sento di darlo: aspettate almeno che vengano violate le resistenze di gennaio (S&P 935)

7+

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 17:55

montecristo ….
ma sono capaci tutti a dire o si scende o si sale.
la borsa l’unica cosa che non conosce è il pareggio.
magari poi sei capace di dire :
ehi ! ve l’avevo detto.

l’unico serio qua mi sembro il compasso.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 18:10

i manufatti italiani spece quelli meccanici (macchine e automazioni industriali) sono sempre stati di OITTIMA QUALITA

in europa siamo secondi (ma quasi alla pari) solo alla germania

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 18:39

Montecristo:

Per 29

Guarda che prima di giudicare i miei post ,devi leggere anche gli altri che ho scritto , mi pare che fino a venerdì mi aspettavo una forte correzione che puntualmente si è verificata poi da ieri analizzando più accuratamente quello che era successo nella settimana passata ho deciso di cambiare la mia posizione e spingermi addirittura a dire che il ribasso per il momento è finito.
Sinceramente ha volte cerco di essere sintetico anche perchè vedo che Andrea ,cuculo e il compasso esprimono egregiamente la situazione reale dei mercati ma questa volta dissento con cuculo e compasso solo per la direzione dei mercati,non per le loro analisi sempre molto accurate e profonde.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 18:44

Vorrei far notare a tutti che Andrea NON DA CONSIGLI OPERATIVI!!!! NON NE HA MAI DATI!!!
Non perchè non sia in grado ma perchè le sue priorità sono altre.( E più alte)
Quindi non può essere accusato di aver fatto uscire dal mercato investitori che poi ci hanno rimesso.. Anche perchè è solo leggendo il suo blog, dato che il sottoscritto posta solo qui ( anche se visto l’aria che si respira ancora per poco) che chiunque di voi ha avuto la possibilità di entrare il giorno del minimo.
Se non lo avete fatto la colpa non è certo di Andrea.
Il fatto è che a parole, sono tutti etici e solidali poi però molti leggono un blog finanziario solo per poterci guadagnare.
Se poi volete sapere il mio parere, questo rialzo veloce incisivo senza storni degni di nota ha spiazzato tutti (o quasi…….) ed era proprio questo lo scopo.
Ora i gestori che non si limitano a replicare benchmark ma ritengono di essere capaci di fare il loro lavoro , non possono più permettersi di rimanere fuori dal mercato e sono costretti almeno parzialmente ad entrare. E’ ciò che sta avvenendo in questi giorni, una distribuzione dalle prime mani alle seconde. Completata questa fase che non dovrebbe durare ancora a lungo si avrà un ritracciamento veloce e profondo che farà molto male a coloro che sono entrati tardi.
Non ci sarà un nuovo minimo, ma potrebbe essere una buona opportunità per chi desidera entrare, non sarà tarda primavera, sarà piena estate , ma il risultato non cambia di molto

Mas

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 19:12

Fogar : Andrea non ha fatto perdere nessuno. La colpa è dei poveri risparmiatori che ancora credono ai guru, ai cavalieri senza macchia e senza paura, che credono che tutto sia spiegabile, che c’è un perchè a tutto. la precisione della cronistoria in anteprima della crisi raccontata da Andrea avrà sicuramente illuso qualcuno ( almeno uno lo conosco io di persona ) sulla credenza (permettetemelo) che tutto è destinato a crollare, che le azioni sono una farsa ecc ecc. Ecco così servito su un piatto d’argento il “vendi finchè sei in tempo, perchè tutto andrà a rotoli” e così ci si deresponsabilizza pure! In fondo ci si toglie un peso ( subire i mercati ) affindandosi a qualcuno che c’ha visto bene (finora). Se poi risale si può sempre dare la colpa ad Andrea, se scende … siamo stati bravi ad aver seguito le sue previsioni Shiller propone la consulenza personalizzata per tutti a spese dello Stato si eviterebbe di credere al rialzo (e ribasso ) infinito delle attività … Consulenza con la C maiuscola che parte – ancora una volta! – da un metodo oggettivo a cui ci si affida , conoscendo a priori le stime di rendimento e di perdite Esempio “seguiamo sempre cosa ci dice la curva dei tassi e così avremo con x % di probabilità questo rendimento ecc. Contensto ad Andrea non alcune mancate previsioni ( al momento tutto ciò che ha detto può ancora verificarsi… ) ma …L’ho detto mille volte, spero sia chiaro. La novità del Post di oggi è la sua “versione soggettiva” quando finora Andrea si stupiva dei “paraocchi” che noi “conformisti” “ottimisti-non-realisti” avevamo La mia libertà di scrivere con oggi è veramente terminata , adios Fogar

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 19:32

Montecristo:

Penso che una vera svolta sulla questione mediorentale possa dare una bella svolta positiva ai mercati.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 20:13

La borsa può crescere anche per un anno di fila, fatto sta che tra i comuni mortali la povertà aumenta in modo considerevole. Su 7 miliardi di abitanti nel mondo, nel 2006 c’erano 4 miliardi di poveri, nel 2009 ci saranno 5 milardi di poveri. Cosa cambia? Che i ricchi, quelli veri, rimarranno sempre tali. Si parla di crescita e di decrescita ma dove? Nel nostro mondo capitalistico, non certamente nei paesi dell’Africa, del Sud-est asiatico, in India, nell’ America centrale e meridionale, e in buona parte della Cina, la Russia e le altre Repubbliche ex-sovietiche. Qui il benessere, quello autentico, non è mai esistito. Il nostro mondo tecnologico è solo un mondo iniquo, che vive, rubando le risorse ai paesi poveri. E’ sempre stato così. Patetico è parlare di crisi in modo ciclico su un pianeta che in molte zone vive di collasso perenne.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 20:14

Montecristo.
Quelli come te spuntano fuori con il senno del poi quando i mercati SONO GIA saliti a dire io l’avevo detto.

Ma per piacere.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 20:38

Mi sembra che qualcuno sostiene che si sta uscendo dalla crisi solo perché vede il mercato in salita. Non mi sembra un gran analisi.

Massimiliano.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 20:59

Buonasera

Un umile opinione di uno “qualsiasi” sulla borsa. I mercati borsistici sono stati inventati per “assorbire” i risparmi dei malcapitati che sperano di fare dei guadagni.

Si può guadagnare solamente se si è nella stanza dei bottoni, o in contatto con le persone giuste.
Naturalmente sono pronto a cambiare idea all’istante, se qualcuno mi insegna come fare a guadagnare con i mercati; oppure se conoscessi qualcuno che vive di questo.

Io seguo questo blog (ed anche altre siti internet) non nella speranza di guadagnare con le borse, ma semplicemente per comprendere dove và il mondo economico……….per il momento ho compreso che la strada intrapresa và contro la MIA Economia-Finanza. Io non ho conosciuto nessuno che ha guadagnato molto con la borsa, forse un paio di persone hanno guadagnato qualche soldino, vuoi per fortuna, vuoi per coraggio acquistanto qualche titolo quando tutto crollava!!!!! o forse perchè non frequento gli ambienti giusti!!!

Spero vivamente che qualcuno mi dimostri (matematicamente) il contrario!!

SD

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 21:03

Andrea cosa mi sai dire di “Bilderberg”?

Grazie

un semplice mozzo

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 21:12

#39 “Bilderberg” ??? se non ci fosse, dovrebbero sicuramente inventarlo……i Potenti hehehe, aspettiamo se il Capitano commenta.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 21:36

Montecristo:

Io osservo i mercati da circa 13 anni e a parte azzardare previsioni , esprimo le mie sensazioni , libere e per dir la verità fin qui anche corrette,la mia sensazione dei mercati in questo preciso momento è che il loro controllo sia definitivamente passato a entità diaboliche e spregiudicate al solo fine di governerci tutti come dei robot.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 21:38

Montecristo:

per 36

Evidentemente non segui i miei post per parlare così.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 21:43

Montecristo:

Già immagino Andrea quando vedrà i post di oggi,secondo me sicuramente rimarrà scioccato.

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 21:46

Compasso,

credi che per UK la possibilità di entrare nell Euro sia una possibile ancora di salvezza?
Avranno gli inglesi il coragio di farlo?

Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 22:17

L’ attualita’ di Braudel !
Che diceva il buon Braudel ? Che tutto sommato al contrario di cio’ che ci e’ sempre stato fatto credere che il capitalismo e’ di fatto monopolista.

Braudel argued that capitalists have typically been monopolists, not, as is usually assumed, entrepreneurs operating in competitive markets. He argued that capitalists did not specialize and did not use free markets. He thus diverged from both liberal (Adam Smith) and Marxian interpretations. In Braudel’s view, under capitalism, the state has served as a guarantor of monopolists rather than as the protector of competition usually portrayed. He said capitalists have had power and cunning on their side, and they have been arrayed against the majority of the population. Few historians have followed up this lead.

Oggi guardandosi attorno, dove tutti promettono di salvare tutto con i soldi dello stato mi pare che il Braudel avesse ragione.

Saluti
Massimo

utente anonimo
Scritto il 18 Maggio 2009 at 22:22

x Post #44 Euro…nessuno mai dice che prima di entrare nell’ Euro occorrono 2 anni..dico 2…in regime di ERM ossia in cui si riesce a dimostrare che la moneta entrante oscilli in una banda stretta…e di questi tempi credo sia molto difficile !
Saluti
Massimo

Scritto il 18 Maggio 2009 at 22:24

ciao ANDREA

leggo il tuo post del 11.5 “lacrime in fiore” leggo di lost decade…un lungo periodo di stagnazione e depressione economica…quindi nessun cambiamento di rotta ? rimani dell’idea catastrofica?
non so se hai ragione credo di no però rispetto le tue idee e la tua coerenza…però veramente tutti i segnali che arrivano alcuni positivi non hanno significato per Te ?

il dato di oggi sulla fiducia dei costruttori ai massimi da ottobre non ha valore?
ma sopratutto l’indice VIX e il TED spread quando andavano male e arrivavano a livelli impensabili li portavi come esempi di una crisi sempre più terribile e oggi che sono entrambi in netto miglioramento come mai nessuna parola viene da te dedicata a questi indici che sono importanti ?????????
se avevano valore prima hanno valore anche adesso….non credi?
dall’Europa dati economici veramente tristi ma si sapeva….però dalla Cina buone notizie forse non dai il giusto peso alle economie Emergenti e al loro sempre maggior peso nell’economia mondiale ? non puoi dimenticare 2 miliardi di cinesi e indiani che lavorano e che consumano sempre di più ……
l’America ha mille problemi ma diciamoci la verità Obama ultimi 2 mesi ha messo una marcia in più sta dimostrando concretezza e prende scelte importanti , la gente ha sempre più fiducia , forse non starai sottovalutando le potenzialità di Obama?
Le aziende sono state capaci di agire con velocità di ridurre la produzione , ridurre i costi e mantenere discreti margini di redditività forse non hai sottovalutato le capacità dei manager? certo molti sono dei farabutti ma qualcuno è anche bravo….
un miliardo di risparmiatori che stanno sulla riva del fiume come tu hai giustamente suggerito si domandano se è ancora il caso di rimanere lì….perchè rimanere lì vuol dire prendere l’ 1 % di interesse non è molto….alcuni ci stanno ripensando!

non va tutto bene, la disoccupazione aumenterà ancora, i consumi in Europa e in USA saranno deboli, il mercato immobiliare USA è ancora di difficile lettura …..però lo sai la mia tesi è sempre stata la stessa : essere equilibrati non sposare tesi e visioni estreme cosa che tu hai fatto sicuramente con onestà.

Gianni

Scritto il 18 Maggio 2009 at 22:52

Andrea abbiamo una potenza ferita, tutti dicono che un animale ferito è imprevedibile, gli Stati Uniti se noti la mappa del mondo vogliono accerchiare la Russia, prova con una mappa inizia dalla Polonia arriva circa al Pakistan e vedi che è quasi un accerchiamento perfetto. Io penso che questa crisi è solo l’antipasto di uno scontro che ancora si può evitare o rimandare, ma le mosse geopolitiche sulle materie prime non fanno sperare ordine in questo bellissimo pianeta, ma i soliti diavoli per il profitto saliranno nuovamente nel RING. Speriamo di no, ma se la situazione si riscalda il mondo entrerà nella Grande Depressione più grande del 1929.

http://italia.etleboro.com/?read=24990

utente anonimo
Scritto il 19 Maggio 2009 at 02:03

Alcuni commenti dei lettori di CalculatedRisk (sito che ho conosciuto tramite Lei) rimandano alla seguente newsletter/ricerca sul sito della FED di SanFrancisco:

http://www.frbsf.org/publications/economics/letter/2009/el2009-16.html

Mille ringraziamenti e i migliori saluti.
Mimmo

Scritto il 19 Maggio 2009 at 06:23

Ogni volta che leggete o guardate qualcosa, cercate di leggere o guardare solo ciò che c’è e null’altro!

Un’unica considerazione in tutto quanto è stato sottolineato poi come sempre la Verità sarà figlia del Tempo!

E’ dal luglio 2007 che sottolineo come stare fuori da questi mercati è essenziale, per una serie di fattori sin qui elencati e che nel caso di una ripresa Icebergfinanza non accompagnerà alcuna decisione di investimento che non sia etica e consapevole.

Qualche folletto ha avuto la presunzione di affermare che le mie analisi hanno terrorizzato un’umanità disperata che si è riversata a scaricare azioni sui minimi!

Chiunque ha seguito questo viaggio conosce la realtà dei fatti e conosce che non vi è alcuna indicazione di investimento nelle mie analisi ma la condivisione di orizzonti possibili da sostituire con orizzonti alternativi.

Ogni altra considerazione è superflua!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 19 Maggio 2009 at 06:25

per quel che può valere … sempre totale sostegno all’opera meritoria di Andrea … e poi, per Fogar … TUTTI i dati (e qui posso esser d’accordo sulla crescente difficoltà di reperimento di informazioni oggettive) lasciano intravvedere la catastrofe economico-finanziaria peggiore della storia moderna come imminente

sull’andamento borsistico, i GAAP earnings annuali indicherebbero uno S&P500 a 416 …. 416 … ripeto 416 …. non so se rendo

Saluti

utente anonimo
Scritto il 19 Maggio 2009 at 08:13

Gentile Cuculo la situazione attuale della Gran Bretagna è semplicemente fallimentare.
Ma l’approcio Inglese alla crisi è molto pragmatico, si possono dire tante cose negative dell’Inglilterra, ma questo è un paese con una lunghissima tradizione democratica e con dei leader che si sono sempre dimostrati all’altezza della situazione.
La Gran Bretagna ha immesso una quantità di liquidità esorbitante, ma è anche vero che stanno già facendo, quello che andava fatto dall’inizio: nazionalizzare le Banche, aumentare le tasse e svalutare la moneta.
E’ estremamente probabile che in Gran Bretagna il rapporto debito pubblico/PIL superi già quest’anno il 100% (trucchi contabili a parte).
Se la speculazione decidesse di attaccare, di certo la sterlina sarebbe l’obiettivo perfetto.

A partire dagli anni ottanta gli Inglesi si sono giocati tutto l’apparato industriale, puntando fortemente su finanza e servizi.
Con la finanza a gambe all’aria, credo che la stella Inglese si sia di nuovo oscurata.
La Gran Bretagna dopo che supererà la crisi, emulerà paesi tipo la Svezia e l’Olanda, con elevatissimi standard sociali e culturali, ma abbandonando definitivamente qualunque velleità politica internazionale.
La sterlina è ancora troppo
valutata, proprio un suo probabile crollo, potrebbe convincere gli inglesi a fuggire sotto l’ombrello dell’Euro.
Ma è certo che se la sterlina dovesse cedere prima dell’adesione all’Euro, l’aggregazione alla moneta unica sarebbe rimandata di almeno una decade.
Poi bisogna anche considerare quali sarebbero i vantaggi per gli Inglesi ad aderire all’unione Europea?
Di fatto l’Inglilterra è una piazza finanziaria e un paradiso fiscale (molto ben camuffato) per loro è un bene tenersi al largo dall’unione Europea.
Le operazioni finanziarie si possono sempre fare sempre con moneta estera, senza che cambi un bel niente per chi opera.
Se proprio me lo chiedessero, io direi che per ideologia e interessi economica-politici, la Gran Bretagna rimarrà fuori dall’UE per molto tempo ancora.

-IL Compasso-

Scritto il 17 Maggio 2010 at 09:24

ANDREA MAZZALAI NON E’ MAI STATO CATASTROFISTA,SEMMAI CI HA REGALATO ENERGICHE DOSI DI REALISMO MA…..OCCORRE LEGGERLO A FONDO![..] LUNEDÌ, 17 MAGGIO 2010 GRANDE DEPRESSIONE: 1936/1937 REMAKE! Premetto una sola cosa! Finiamola di bollare Icebergfinanza come un catastrofista o pessimista cronico e incominciamo a riconoscerli il suo feroce realismo, dopo tre lungh [..]

Scritto il 17 Maggio 2010 at 09:24

ANDREA MAZZALAI NON E’ MAI STATO CATASTROFISTA,SEMMAI CI HA REGALATO ENERGICHE DOSI DI REALISMO MA…..OCCORRE LEGGERLO A FONDO![..] LUNEDÌ, 17 MAGGIO 2010 GRANDE DEPRESSIONE: 1936/1937 REMAKE! Premetto una sola cosa! Finiamola di bollare Icebergfinanza come un catastrofista o pessimista cronico e incominciamo a riconoscerli il suo feroce realismo, dopo tre lungh [..]

Scritto il 17 Maggio 2010 at 09:24

ANDREA MAZZALAI NON E’ MAI STATO CATASTROFISTA,SEMMAI CI HA REGALATO ENERGICHE DOSI DI REALISMO MA…..OCCORRE LEGGERLO A FONDO![..] LUNEDÌ, 17 MAGGIO 2010 GRANDE DEPRESSIONE: 1936/1937 REMAKE! Premetto una sola cosa! Finiamola di bollare Icebergfinanza come un catastrofista o pessimista cronico e incominciamo a riconoscerli il suo feroce realismo, dopo tre lungh [..]

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ANDREA MAZZALAI NON E’ MAI STATO CATASTROFISTA,SEMMAI CI HA REGALATO ENERGICHE DOSI DI REALISMO MA…..OCCORRE LEGGERLO A FONDO![..] LUNEDÌ, 17 MAGGIO 2010 GRANDE DEPRESSIONE: 1936/1937 REMAKE! Premetto una sola cosa! Finiamola di bollare Icebergfinanza come un catastrofista o pessimista cronico e incominciamo a riconoscerli il suo feroce realismo, dopo tre lungh [..]

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