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AMERICA: LA RECESSIONE PALESE!

Scritto il alle 07:45 da icebergfinanza

Dalle origini di Icebergfinanza molto è cambiato! Da tempo ci occupiamo più di questioni che riguardano il nostro Paese che di quello che accade in America. Chi non ricorda le lunghe analisi sull’economia e sul mercato immobiliare americano, la recessione e la depressione immobiliare annunciate dalla storia e dal mercato del lavoro.

Ma è stato grazie alle dinamiche americane, alle analisi e a quello che stava accadendo in quel Paese, soprattutto avendo avuto la fortuna di incontrare in rete alcuni grandi professionisti bloggers che Icebergfinanza ha visto, prima di molti altri in Italia, la crisi che stava per arrivare.

In realtà, l’America non è mai uscita dalla lunga recessione e depressione umana che sta attraversando quel Paese, mai!

La recessione del dicembre 2007 fu ufficializzata nel mese di giugno 2008, quella del 2012 sarà ufficializzata per l’inizio estate 2012 nel primo semestre del prossimo anno e la cosidetta “fiscal cliff” non farà altro che dare il colpo grazia e non ci sarà “quantitative easing” che tenga.

Nel gioco delle percentuali solo la flebile e instabile ripresa del mercato immobiliare può attenuare la realtà come abbiamo visto in green shoots nel mercato immobiliare americano.

 (AGI) Washington – L’indice Ism manifatturiero, che misura l’andamento del comparto industriale statunitense, e’ calato a 49,6 punti nel mese di agosto dai 49,8 punti di luglio. Il dato e’ il peggiore dal luglio del 2009 ed e’ inferiore alle attese degli analisti, che stimavano una lettura a 50 punti. Si tratta del terzo mese consecutivo nel quale l’Ism si attesta sotto i 50 punti, indicando quindi che l’attivita’ manifatturiera Usa e’ in contrazione.

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Basta dare un’occhiata alla dinamica di questi tre indicatori per comprendere che la recessione è palese e non importa se tecnica o meno!

Tra i mesi di maggio e giugno c’è stata la svolta e l’autunno non vedrà alcuna ripresa con un’economia globale in generale contrazione.

Month PMI™ Month PMI™
Aug 2012 49.6 Feb 2012 52.4
Jul 2012 49.8 Jan 2012 54.1
Jun 2012 49.7 Dec 2011 53.1
May 2012 53.5 Nov 2011 52.2
Apr 2012 54.8 Oct 2011 51.8
Mar 2012 53.4 Sep 2011 52.5
Average for 12 months – 52.2 High – 54.8 Low – 49.6
New Orders % Better % Same % Worse Net Index
Aug 2012 21 50 29 -8 47.1
Jul 2012 20 51 29 -9 48.0
Jun 2012 24 53 23 +1 47.8
May 2012 37 49 14 +23 60.1
Production % Better % Same % Worse Net Index
Aug 2012 19 57 24 -5 47.2
Jul 2012 19 58 23 -4 51.3
Jun 2012 24 60 16 +8 51.0
May 2012 34 51 15 +19 55.6

Sino a quando l’America sopporterà un dollaro debole… la svalutazione sta per riprendere!

New Export Orders % Reporting % Higher % Same % Lower Net Index
Aug 2012 77 13 68 19 -6 47.0
Jul 2012 77 10 73 17 -7 46.5
Jun 2012 78 15 65 20 -5 47.5
May 2012 80 17 73 10 +7 53.5

Il grafico qui sotto i lettori di Icebergfinanza lo conoscono a memoria, ogni qual volta la crescita del PIL reale scende sotto il 2 % non c’è rimbalzo che tenga dal dopoguerra la recessione è MATEMATICA, mai una volta l’America ha evitato una contrazione della sua economia.

Il National Bureau of Economics Research ente preposto alla rilevazione ufficiale dell’inizio e della fine di ogni recessione dice chiaramente che …

…The NBER does not define a recession in terms of two consecutive quarters of decline in real GDP. Rather, a recession is a significant decline in economic activity spread across the economy, lasting more than a few months, normally visible in real GDP, real income, employment, industrial production, and wholesale-retail sales. For more information, see the latest announcement from the NBER’s Business Cycle Dating Committee, dated 9/20/10. http://www.nber.org/cycles.html

Ovvero che della definizione di recessione tecnica riassunta in due trimestri negativi alla NBER non importa molto, ciò che importa è l’andamento del GDP ( …PIL per gli amici ) reale, redditi reali, occupazione, produzione industriale e consumi.

Nessuna novità quindi, giusto per ricordare a tutti che il prossimo sarà un anno molto ma molto difficile a dir poco!

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7 commenti Commenta
marcooooo
Scritto il 5 Settembre 2012 at 09:16

I grafici valgono più di mille parole….spero che il prossimo anno per le meno si “tocchi il fondo” per lo meno per capire da dove ripartire….uno dei mali maggiori è il senso di continua incertezza sul futuro

reragno
Scritto il 5 Settembre 2012 at 12:22

Ciao Andrea mesi fa avevi scritto un post Wall Street Crash 2012 con una probabile forte discesa dei mercati. Leggendo il post di oggi, intendo che prevedi una nuova svalutazione del dollaro nei confronti dell’euro. Quindi si romperebbe l’equazione euro forte con mercati azionari in ascesa e viceversa?

icebergfinanza
Scritto il 5 Settembre 2012 at 12:31

reragno@finanzaonline,

I mercati americani sono guidati dagli HFT non credo li lasceranno scendere piu di tanto poi si salirà ad oltranza tra QE e acquisti di titoli. Vediamo cosa accadrà dalla meta del prossimo anno!

giobbe8871
Scritto il 5 Settembre 2012 at 14:56

a Dicembre il S&P 500 potrebbe rivedere i 1000 .

poi ci saranno QE nel corso del 2013 a tenere a galla la baracca. :mrgreen:

io vedo questo

😉

giobbe8871
Scritto il 5 Settembre 2012 at 14:58

sei sempre lungimirante Andrea Mazzalai. Sempre. 😉

e troppo paziente e tollerante verso bifolchi perfidi terroristi mediatici 😉 :mrgreen:

giobbe8871
Scritto il 5 Settembre 2012 at 14:59

sei stato il primo a parlare nel web in italiano, di Deflazione da debito, di redistribuzione di ricchezza. Di fare attenzione a livello dei consumi ( domanda aggregata )…

le tue letture , Irving Fisher vero ? e non solo

bravo Andrea !!! 😉

giobbe8871
Scritto il 5 Settembre 2012 at 15:02

e tutte le tue attenzioni verso l’aspetto umano, psicologico e sociologico nell’economia ( L. von Mises ? )

Economia Alternativa.

REDISTRIBUZIONE , PER FAR CRESCERE LA DOMANDA E DUNQUE L’ECONOMIA.

NAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE E DELLA MONETA. :mrgreen: 😉

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