in caricamento ...
LA SPORCA GUERRA DI MARIO DRAGHI E MONTI!
Mario Draghi il banchiere, Mario Monti, il professore che ha lavorato per i banchieri, international advisor per Goldman Sachs, nei sei anni che precedettero, la calata dei barbari sul nostro Paese.
Sono loro oggi a suggerire che il riarmo è necessario, che non possiamo perdere il treno della difesa, che è indispensabile rilanciare la domanda interna e gli investimenti.
Ma facciamo un passo indietro, perché gli italiani hanno la memoria corta.
Ieri, Mario Draghi ha rimesso piede in Parlamento..
Dopo il mitico, “se non ti vaccini muori e fai morire” ora il nuovo ma sempre attuale, ” se non ti riarmi muori e fai morire “, la sintesi di un’ipocrisia, lunga un’intera carriera.
Ieri, il banchiere nel suo discorso ha chiesto…
Non sarebbe meglio sviluppare la domanda interna?
E già, dopo i tagli alla spesa pubblica, la compressione dei salari, l’austerità, immagino parlasse di Mario Monti, giusto?
Nel suo recente libro, “Demagonia”, Mario Monti ha ridimensionato il ruolo di Draghi nel salvare l’Europa, un’idea quella dello scudo monetario, il leggendario “whatever it takes” da lui suggerita al banchiere.
Non solo, Monti attribuisce la responsabilità di aver distrutto la domanda interna, l’austerità, a Mario Draghi, con la sua famosa letterina…
Ma ovviamente il nostro banchiere ha la memoria corta e ora chiede più domanda interna e un maggiore potere di acquisto.
La ciliegina sulla torta, Monti la mette accusando Mario Draghi di aver compiaciuto i tedeschi con quella letterina, visto che era in corsa per il ruolo di governatore della BCE con avversario un tedesco.
Ma proseguiamo, perché ieri Draghi ha fatto un’altra affermazione, clamorosa, come clamorose, ormai da tempo, sono le sue capovoltole.
Draghi: “…né sono pensabili contrazioni nella spesa sociale e sanitaria: sarebbe non solo un errore politico, ma soprattutto la negazione di quella solidarietà che è parte dell’identità europea, quell’identità che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell’autocrazia.” pic.twitter.com/SeKNbsT83a
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 18, 2025
Draghi: “…né sono pensabili contrazioni nella spesa sociale e sanitaria: sarebbe non solo un errore politico, ma soprattutto la negazione di quella solidarietà che è parte dell’identità europea, quell’identità che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell’autocrazia.”
Quindi, il modello sociale europeo, il welfare, la spesa sociale, non sono più obsoleti, ma sono parte dell’identità europea?
Siccome noi abbiamo la memoria lunga e gli italiani corta, ricordiamo quanto disse il banchiere una decina di anni fa, mentre imponeva all’Italia e all’Europa, austerità in salsa tedesca.
In un’intervista al Wall Street Journal, il nostro modello sociale era obsoleto, superato, ma a quei tempi, doveva fare il verso al sistema, doveva dire le cose che la Merkel e Sarkozy, volevano sentirsi dire.
Ipocrita!
In quella tragica estate 2011, noi di .@icebergfinanza, 2 mesi prima, abbiamo evidenziato come la liquidazione totale del portafoglio BTP da parte di Deutsche Bank, contribuii a destabilizzare l'intero mercato obbligazionario italiano e fece esplodere lo spread 1/n pic.twitter.com/Y3Xu7HlsUs— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) November 23, 2024
In fondo il problema era uno solo, l’Italia, salari e domanda interna, ma soprattutto le casette degli italiani, che dovevano essere tassate a sangue.
Senza il consenso della Merkel e dei francesi, chissà se il banchiere, sarebbe diventato il governatore della BCE.
A proposito di austerità e debito, da ieri in Germania, wurstel e cannoni per tutti!
Il Bundestag ha approvato a maggioranza il progetto di legge dei gruppi parlamentari CDU/CSU e SPD e quindi l'allentamento del freno al debito nella Legge fondamentale. Sono stati espressi 720 voti.
513 voti a favore
207 voti contrari
Nessuna astensione pic.twitter.com/2qRzNUpz6X— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 18, 2025
Naturalmente è passata la modifica alla Costituzione, e passerà anche venerdì, perché il folcloristico Freie Wähler è già stato messo a tacere, con qualche contentino e piccola minaccia.
Ricorda un po’ la storiella dei crediti di guerra, 1914, l’allora SPD che aveva sempre ripudiato la guerra, il 4 agosto decise di sostenere in parlamento la votazione sui “crediti di guerra” ovvero l’emissioni di titoli di debito per finanziare le spese militari.
Poi c’è la conferenza di Zimmerwald e il consenso ai crediti di guerra e altre cosucce che è meglio lasciare negli armadi della storia, perché fanno venire i brividi, pensando a come la stessa storia ama fare la rima.
I brividi vengono anche ad ascoltare questa esaltata, pensando ha cosa ha fatto con i vaccini…
Ma certo, il lupo, Putin, attenderà sino al 2030 che i polli ricostruiscano il pollaio, più o meno come i termini per le auto elettriche e altre cazzate che questa Europa paranoica impone.
Ma passiamo oltre, e andiamo in America, dove l’economia sta crollando.
Il distretto manifatturiero di New York è in piena agonia.
Il mercato immobiliare sull’orlo di un crollo epocale!
Il 42% delle domande di rifinanziamento dei mutui viene respinto, il tasso più alto negli ultimi 12 anni.
Tic tac tic tac… https://t.co/iXbbZw65nv
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 18, 2025
Scadono i mutui, il 42 % delle domande di rifinanziamento viene respinto dalle banche che tagliano il credito.
Questo e molto di più nel fine settimana, nel nostro nuovo appuntamento con il manoscritto intitolato… “Machiavelli e il grande crollo del 1300” un’occhiata ad uno degli argomenti principe del nostro Outlook 2.025, il mercato immobiliare americano.
Avremo tempo e modo, di osservare grazie alla cinematica di Puntosella, dove sono diretti dollaro e rendimenti, ma soprattutto come sono messe le banche regionali americane e quelle europee.
Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!
E’ tempo di sostenere, l’informazione libera e di qualità, forza Ragazzi, fatevi un regalo!
Quest’anno OUTLOOK 2.025, sarà dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto GENEROSAMENTE il nostro viaggio o vorranno farlo liberamente.
Un semplice indizio, per chi vuole sostenerci, prima di tornare alla lira …
Solo il Vostro prezioso sostegno ci permette di raccontarvi la realtà, soli contro tutti e contro tutto, semplicemente controcorrente.
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com, è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti.
SEMPLICEMENTE GRAZIE!