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CANADA E AUSTRALIA: NESSUNA BOLLA ALL’ORIZZONTE!

Scritto il alle 15:00 da icebergfinanza

Ne abbiamo già parlato in altre occasioni, AUSTRALIA E CANADA: BOLLE IMMOBILIARI CERCASI … nessun mercato immobiliare al mondo è così surriscaldato come quello canadese o australiano, ma loro, le banche centrali, tanto per cambiare negano, certo non c’è alcuna bolla in corso, semplice schiuma come dichiararono Greenspan e Bernanke, prima della madre di tutte le crisi…

Bank of Canada Tries to Calm Lawmakers’ Fears over housing bubble… 

Canada has the Most Overvalued Housing Market in World [Chart]

IMF to probe Australia’s record property and debt levels

Il Fondo monetario internazionale (FMI) invierà un team economico in Australia il mese prossimo per fare un check-up sulla bolla immobiliare australiana e il rischio crescente che essa rappresenta per l’economia, secondo un rapporto della Australian Financial Review oggi.

Fermiamoci un attimo e pensiamo a cosa significherebbe per i rendimenti di quel paese lo scoppio di una bolla immobiliare, cosa significherebbe lo scoppio di una debt deflation per l’Australia. Vi ricorda nulla l’esperienza americana? Bene andiamo avanti.

 

Un’altra parte della discussione sarà su quello che il governo sta facendo per evitare che la bolla esploda, quale sarà la risposta politica.

La Reserve Bank of Australia (RBA), l’Australian Prudential Regulation Authority (APRA), e il governo hanno tutti fallito nel tentativo di mettere la situazione sotto controllo. L’attuale governo si rifiuta di mettere in quarantena le agevolazioni fiscali. La Reserve Bank of Australia ha gettato benzina sul fuoco nel mese di febbraio, attraverso il taglio del tasso ufficiale di 25 punti base.

Il team si occupa anche dei livelli di indebitamento delle famiglie australiane, uno dei più alti del mondo, dicendo: “I prezzi delle case e il debito delle famiglie sono molto legati.”

Does Australia Have a Housing Bubble? No, but Sydney M

Noi non abbiamo alcuna fretta, ci limitiamo a proporvi un’immagine tratta dall’ultima analisi

Debt and (not much) deleveraging | McKinsey & Company

Immagine

Sai mi hanno detto che la Banca centrale australiana aumenterà i tassi, si domani, anzi oggi, subito, adesso!

La verità è figlia del tempo, ma certo che diamine non c’è alcuna bolla immobiliare, solo tanta gente innamorata di un …tulipano!

Per chi vuole contribuire liberamente al nostro viaggio cliccando qui sopra è in arrivo l’analisi “Machiavelli 2015: esplosione deflattiva!” orizzonti e visioni per il 2015 ”Il Tuo sostegno è fondamentale per il nostro lavoro…

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3 commenti Commenta
rubicone
Scritto il 4 Maggio 2015 at 16:45

rileggiamo o rievochiamo Minsky e la sua Ipotesi idi instabilità finanziaria… ci siamo!!! Tutti insieme allegramente, verso un destino assai poco piacevole. Se poi uniamo gli allarmi riscaldamento, vd anomalie termiche oceano atlantico ed oceano artico assai elevate, beh, non aggiungo altro…

kry
Scritto il 5 Maggio 2015 at 09:35

” Sai mi hanno detto che la Banca centrale australiana aumenterà i tassi, si domani, anzi oggi, subito, adesso! ” ### Da Canberra rispondono con umor inglese http://www.finanza.com/Finanza/Dati_Macroeconomici/Resto_del_mondo/notizia/Australia_taglia_tassi_ai_minimi_storici_Necessario_deprezz-437643 poi facendo la media da polli con il loro reddito possono anche permettersi di abellire il giardino con dei tulipani cosa pare assai proibitiva invece in California alla faccia del freddo e la neve.

aorlansky60
Scritto il 5 Maggio 2015 at 12:28

Leggendo le ultime notizie econom, noto in vari commenti un fiorire di “necessità di ulteriore allentamento monetario, ulteriore misure di QE da effettuarsi” “anche” in area asiatica, cosa che andrebbe a fare buona compagnia a quelli già avviati in area occidentale, mentre di “rialzo dei tassi” nemmeno la più piccola ipotesi, da nessuna parte (ulteriore conferma arrivata oggi dalla banca centrale australiana che li ha appena abbassati al livello minimo mai toccato prima)…

come se non avessero già sparso abbastanza liquidità in giro : gli effetti collaterali non mancano, si legge per es. che in Cina le autorità di controllo locali avrebbero allo studio un ipotesi di alzare le tassazioni sugli scambi per limitare il fenomeno del “margin debt” (cosa che spiega il tonfo del -4% avvenuto nell’ultima seduta) che anche da loro stà iniziando a preoccupare visti i volumi in essere, ed in effetti basta osservare la curva dell’indice della borsa cinese nell’ultimo anno per avere un idea della portata di speculazione che ha investito anche quel mercato. Come chiudere il cancello dopo che i buoi sono usciti, ormai una bolla è stata creata anche là.

Una delle poche cose chiare e certe è che a livello mondiale le principali piazze borsistiche sono ai massimi di sempre.
Andrea Mazzalai ha recentemente sottolineato quanto il “buy-back” entri come parte significativa in tutto questo, peraltro è un fattore che ho visto sottolineato anche da altre parti : piuttosto chiaro dove vadano a confluire le risorse, come altrettanto chiaro il contributo che queste stanno dando ai rialzi di mercato…

altra cosa chiara è che finchè ci sarà sostenibilità per tutto questo –fintanto cioè che i vari QE e iniezioni di liquidità varie alimenteranno la speculazione– i mercati (sia azionario che obligazionario) saranno destinati a performare sui massimi; visto che quello EU rimarrà attivo fino a Set2016 ci si può sbilanciare in una previsione di ulteriori massimi che potranno essere raggiunti, imprevisti a parte(Grecia?…), da qui a fine anno. Poi come si sà i mercati tendono sempre ad anticipare sia le buone che le cattive notizie, quindi… a Sett2016 o anche poco prima ritrovarsi ancora (molto o troppo) esposti potrebbe essere tardi…

Quando arriveranno i primi “segnali non accomodanti” (da parte di chi veramente dirige il gioco, cioè le banche centrali, e chi altri?) vale a dire termine della liquidità generosamente elargita a costo zero, inclusi naturalmente il tanto temuto RIALZO DEI TASSI – allora si potrebbe assistere a qualcosa di spettacolare, in termini negativi…

Ma a questo punto uno può essere portato a chiedersi :
ma quando arriveranno questi “segnali non accomodanti” ???…

considerate tutte le problematiche in gioco, c’è da scommettere che (sempre loro, quelli che dirigono il gioco, le banche centrali) ci andranno piuttosto cauti a compiere mosse azzardate per non avviare spiacevoli conseguenze, insomma potremmo essere destinati a prolungati anni di decantazione in puro stile “lost decade” di giapponese memoria…

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