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AMERICA: LA DEPRESSIONE UMANA CONTINUA!
Mentre in America le revisioni trasformano il rospo occupazionale in un piccolo principe noi preferiamo dare un’occhiata sotto i vestiti per osservare come in realtà il principe è solo l’ennesima illusione!
Se date un’occhiata alle revisioni degli ultimi 19 mesi vi accorgerete del grado di affidabilità dei numeri che escono mensilmente ad opera del BLS ufficio del lavoro americano…
Cosa vuoi mai che è quando sbagli di 100000/200000 posti di lavoro più o meno, uno tira l’altro l’importante è che i conti tornino.
Pensate che nel terzo trimestre del 2006 il BLS aveva segnalato la creazione di circa 498.000 posti di lavoro grazie anche al contributo positivo del settore edilizio. Qualche trimestre dopo puff… badate bene che non si trattava di una semplice revisione, ma di un totale annullamento dei dati precedentemente comunicati che portarono il totale della forza lavoro creata a 19.000 unità e che solo nel settore edilizio erano stati persi 77.000 posti di lavoro.
Non importa se i posti di lavoro sono a part-time…
… in fondo anche lavorare un ora al giorno leva il medico di torno!
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Con qualche tassa qui e la nei prossimi mesi nella nuova austerità made in Usa chissà cosa accadrà senza il già anemico sostegno dello Stato…
L’indagine sulle famiglie ha portato solo 17.000 posti di lavoro e una media anemica di 2000 nuovi posti di lavoro negli ultimi tre mesi, anche se è volatile non giustifica questi numeri.
Il lavoro temporaneo e le ore settimanali puntano al ribasso evidenziando una dinamica in contrazione per i prossimi mesi e il livello delle retribuzioni salariali spazza via le esaltazioni dell’ultimo trimestre.
La piena occupazione per gli Stati Uniti nei prossimi anni sarà quando l’indice raggiungerà il 7 o il 6,5 % il resto solo chiacchere in libertà, soprattutto se il continuo e persistente abbandono della forza lavoro continuerà a “truccare” il dato reale di una disoccupazione che va ben oltre il 10 %.
E infine davvero sicuri che nei prossimi mesi o anni l’America non vivrà una nuova recessione piccola o grande che sia?
Quello che è certo è che 180.000 posti di lavoro al mese non significano nulla sino alle revisioni che verranno, non cancellano la possibilità di una nuova recessione. Storicamente come ci fa vedere John Hussman nei sei mesi prima di ogni recessione la crescita media mensile viaggia sempre tra i 300 e i 100 mila posti di lavoro.
L’unica cosa certa è che gli psicopatici di Wall Street hanno dato un chiaro segnale che conferma gli obiettivi di Machiavelli 2013 e non saremo certo noi quelli che non seguono il Grande Fratello anche se per quanto riguarda il nostro Paese le cose stanno cambiando in attesa della ripresa dell’ultima grande occasione!
Per chi volesse sostenere liberamente il nostro viaggio è disponibile MACHIAVELLI 2013 UN ANNO DOUBLE FACE un post da non perdere sulle prospettive geopolitiche, macroeconomiche e tecniche di un anno che si preannuncia decisamente DOUBLE FACE!
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Ciao Andrea.
Il tuo post è estremamente eloquente sulla situazione americana. Ma lì hanno anche altri problemi, che non attengono direttamente alla sfera economica.
Gli Usa stanno diventando un luogo in cui le più elementari libertà civili stanno venendo fagocitate da un sistema di controllo sempre più orwelliano: http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.it/2013/02/liberta-democrazia-made-in-usa.html
Non è un gran bel segnale; anche perchè noi europei tendiamo sempre ad appiattirci sull’agenda Usa…
Perdonami l’off-topic.