Si mi mancherà il vecchio Joe, proprio ora che i suo istituto luce aveva smesso di taroccare di dati dell’economia americana, sussidi, occupazione, ISM, pil, mercato immobiliare.
Dalla padella alla brace, Kamala Harris, poveri democratici, poveri noi.
Ora l’istituto luce tornerà a lavorare a pieno regime, a dire il vero ha già iniziato.
Sentirete di nuovo, dotti, medici e sapienti analisti nostrani dire che non c’è alcuna recessione, non ci sarà alcuna recessione.
Che noia Ragazzi!
Chissà che ne pensano alcuni democratici, chissà che ne pensa, Gretchen Whitmer.
Ma se il povero Joe si ritira dalla corsa presidenziale, perchè non è più molto presente, come fa a restare ancora un presidente presente?
Infatti, lui resterà presidente sino alla fine, credetemi, qualche altro problema salterà fuori.
Intanto, gli israeliani hanno pensato bene di incendiare il Medio Oriente, prima che arrivi Trump e sistemi tutto, dall’Ucraina alla Palestina e ritorni la pace.
Il petrolio agonizzante sotto 80 dollari, non ha reagito minimamente.
Vediamo che succede nella convention di agosto dei democratici, sembra ci sia già la fila per competere con la Harris, intanto complimenti ai servizi segreti americani, per il teatrino messo in piedi in questi giorni.
Beh dai, anche un bambino poteva fare tranquillamente quel tiro mentre i servizi segreti e la sicurezza, dormivano.
Ora in America i democratici si stringeranno intorno alla nuova candidata presidente che sia la Harris o la Gretchen, faranno più o meno come hanno fatto in Francia, questa volta contro l’uomo nero Trump.
I democratici hanno bisogno di un mostro contro cui combattere, non hanno programmi, quindi serve inventarsi qualcosa.
La risposta di Trump è stata stupida, se solite fesserie, i soliti attacchi, neanche una palottolo ha insegnato un minimo di strategia.
Robert Kennedy jr, il candidato indipendente con più chance, anche se inesistenti, ma che può togliere voti ad uno e all’altro campo ha detto una cosa giusta ieri su X
«Il comitato democratico ha cercato di nascondere la degenerazione del presidente Biden al pubblico americano e lo hanno spinto attraverso la nomination, ed ora molti americani temono che le stesse elite democratiche truccheranno di nuovo il processo di nomination per fare in modo che una vice presidente impopolare in modo monumentale prenda il posto di Biden».
In fondo i democratici sono fuoriclasse nella frode, basti pensare a come truccarono la convention americana per eliminare Sanders e favorire la Clinton.
No solo, ma fermiamoci qui.
Ma lasciamo l’America , perchè la regina dei tarocchi oggi è la Francia e la sua Assemblea.
Il primo turno di votazione sui Vicepresidenti dell’Assemblea nazionale è stato annullato a causa di ben 10 schede in eccesso contate nell’urna.
Il deputato del PS Jérôme Guedj ha denunciato la “frode”, a causa della presenza di un numero troppo elevato di buste rispetto al numero degli elettori.
“Vergogna a coloro che hanno praticato questa frode nel nostro emiciclo, vergogna a loro”
Chissà quante schede già votate c’erano nelle urne del secondo turno in Francia, cosa vuoi mai che sia, frodare in grande se frodano pure all’Assemblea francese.
Avranno votato pure cani e gatti, per fermare la donna nera.
Non sforzatevi di trovare la notizia in Italia, nel giornalismo italiano c’è un fuso differente.
La cosa interessante successa nel fine settimana è che ben due vicepresidenti sono del partito di Melenchon, eletti con i voti della LePen.
Machiavelli li vedrebbe bene come due cavalli di Troia!
Come riporta Euronews…
Due vicepresidenze sono andate al partito centrista del presidente Macron e altre due al partito conservatore di destra, recentemente ribattezzato come Destra Repubblicana.
La nuova Assemblea nazionale francese, dopo tre giorni di elezioni e accordi, e ovviamente tentati brogli, ha una nuova organizzazione.
Un’alleanza dell’ex maggioranza presidenziale con la destra repubblicana ha permesso, anche con i voti della LePen, la rielezione giovedì della macronista Yaël Braun-Pivet.
Il giorno successivo il Nuovo Fronte Popolare ha ottenuto la maggioranza assoluta in seno all’Assemblea.
E sabato solo due presidenti di commissione (su otto) sono andati al partito di Melenchon, compresa quella strategica delle Finanze.
Macron ha ottenuto sei degli otto presidenti di commissione.
Per la prima volta i due posti chiave della Commissione FInanze, finiscono all’opposizione, uno era tradizione.
Ve lo immaginate uno degli uomini di Melenchon che sovraintende a bilanci e finanze, mentre la Commissione europea, chiede rigore e asuterità?
Godo come un riccio!
Nel frattempo venerdì davvero bella la trovata innescata da un aggiornamento di CrowdStrike.
Tutti preoccupati per un innocente errore quando in realtà la Cina continurà ad esportazione deflazione e soprattutto… depressione.
Nel frattempo esplodono le nuove inadempienze a 90 giorni che citano la disoccupazione come motivo di difficoltà nei prestiti monofamiliari FHA.
https://twitter.com/AnnaEconomist/status/1814383200321581258
Riuscirà il nuovo istituto luce Harris ha nascondere anche questo?
In Cina nella notte la Banca centrale ha tagliato i tasso di riacquisto inverso settimanale di 10 punti base, sorprendendo i mercati.
Il presidente cinese Xi ha affermato che lo sviluppo della Cina è entrato in una fase di rischi e sfide, con crescenti incertezze e fattori imprevedibili, aggiungendo che, secondo i media statali, potrebbero verificarsi in qualsiasi momento vari eventi come il “cigno nero” o il “rinoceronte grigio”.
La Cina continuerà ad esportare deflazione.
Oggi usciranno le vendite al dettaglio in Germania, un trend davvero notevole…
Secondo quello che riposrta Timisaor del WSJ, per gli analisti di JPMorgan, gli Stati Uniti hanno registrato la ripresa pandemica più forte tra le grandi economie,
I grandi incrementi dell’offerta di lavoro significano che il paese sta godendo di “una tendenza al ribasso nell’inflazione dei salari… non evidente altrove”
Di conseguenza, “gli Stati Uniti sono pronti a subire il calo più ampio dell’inflazione core nel secondo trimestre tra le principali economie”.
Immaginatevi che goduria per l’inflazione, come scritto prima, il petrolio non ha reagito minimamente all’attacco israeliano nello Yemen, resta saldamente sotto 80 dollari!
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