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SANTA CLAUS TRUMP: A CHINA NO DEAL!
Partiamo con una premessa! Questi sono capaci di alzarsi una mattina e dire tutto e il contrario di tutto in un minuto, qualcuno ha ovviamente suggerito a Trump di stare tranquillo e sereno sino a Natale, sino alla settimana del Black Friday, tanto il settore retail con i centri commerciale è morto e sepolto, per poi sfogarsi nel dire qualunque cosa.
Quindi non escludiamo a priori che nelle prossime settimane, Trump o i cinesi, riprendano la solita manfrina.
Ieri all’improvviso, Trump per la prima volta ha fatto felice la Cina e i nostri tesorucci, ha detto che non c’è fretta, l’accordo si può firmare, sempre sia possibile, dopo la sua rielezione, nel 2021, che fretta c’è?
Trump: " Posso aspettare "fino a dopo le elezioni" presidenziali del 2020 negli Usa. In qualche modo, mi piace l'idea di aspettare fino a dopo le elezioni per un accordo con la Cina" pic.twitter.com/GAcPLYBIgJ
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) December 3, 2019
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto di non avere una scadenza per raggiungere un accordo commerciale con la Cina e che potrebbe essere meglio aspettare fino a dopo le elezioni presidenziali americane nel novembre 2020.https://t.co/kveugjMabP
— Reuters Italia (@reuters_italia) December 3, 2019
LONDRA (Reuters) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto di non avere una scadenza per raggiungere un accordo commerciale con la Cina e che potrebbe essere meglio aspettare fino a dopo le elezioni presidenziali americane nel novembre 2020.“Non ho una scadenza, no. In un certo senso penso che sia meglio aspettare fino a dopo le elezioni”, ha detto Trump ai giornalisti a Londra, dove si trova per partecipare a una riunione dei leader della NATO.“Loro vogliono fare un accordo adesso, vedremo se l’accordo ci andrà bene o no, ci deve andar bene”, ha detto.
Ora ha un piccolo problemino da risolvere, è sotto impeachment, lo sostituisce il genero Jared Kushner, nei colloqui con la Cina.
Ora mancano solo 11 giorni alla scadenza del 15 dicembre, questo giro di nuovi dazi sarà terribile per la crescita economica, quindi è ancora possibile che si inventino qualcosa per rimandarlo, un nuovo falso accordo o chissà quale altra fesseria.
Il presidente Donald Trump potrebbe ancora estendere le tariffe punitive praticamente a tutte le importazioni dalla Cina questo mese, anche dopo l’annuncio di un accordo commerciale interinale in autunno che doveva ritardare l’escalation prevista.
La realtà è che il famigerato accordo “Phase One” non è stato ancora firmato e non solo, non è stato ancora messo giù sulla carta.
Trump plans to move forward with more China tariffs this month, report says – https://t.co/Oh9QzcDux4
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) December 3, 2019
Ieri questa notizia, non altre, solo questa notizia ha fatto decollare i nostri tesorucci, la migliore performance giornalieri dal magico agosto 2019, quando in un solo mese i Tbond performarono di oltre il 12 %, un candela verde che ha portato il guadagno giornaliero ad oltre il 2,5 %…
Noi nel frattempo, continuamo a scrivere il prossimo manoscritto dal titolo “La profezia” OUTLOOK 2020, nessuna fretta, possono inventarsi qualunque cosa, ma il destino è segnato!
A proposito, sembra che il genio finanziario di Davide Serra, versava 100.000 euro all’anno alla fondazione di Matteo Renzi, per fare quattro chiacchiere con il padrone di casa, per interloquire, dicono loro, io me le immagino le due domande che può fare uno che gestisce milioni ad un presidente del Consiglio, che tempo farà domani o dove vai a sciare nel fine settimana? Inoltre anche l’avvocato del diavolo ha i suoi bei problemi con le parcelle e la verità, ma non è un problema, la verità è figlia del tempo aspettiamo senza fretta.
Infatti pensa i soldi che fanno gli amici di Trump…ma non c’è scampo con l’analisi tecnica.
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La presa per i fondelli continua…….
MILANO (MF-DJ)–Stati Uniti e Cina si stanno avvicinando a un accordo
sulla quantita’ di tariffe da rimuovere nell’ambito dell’intesa
commerciale di fase uno, nonostante le tensioni emerse tra Washington e
Pechino dopo la firma da parte del presidente Usa, Donald Trump, del
disegno di legge a sostegno dei manifestanti di Hong Kong.
Lo hanno riferito alcune fonti a conoscenza dei colloqui a Bloomberg
News.
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