C’E’ DEL MARCIO IN SPAGNA!
La settimana scorsa tra le righe ho scritto che l’euro pagato dalla banca spagnola Santader e i sette miliardi di aumento di capitale necessari per mettere teoricamente in sicurezza il Banco Popular sono il contagio che si diffonderà attraverso la Spagna, la mela marcia che contagia la mela buona. Ora, circola voce che il capitale privato necessario per salvare le banche venete, verrà nuovamente messo in parte, dalle principali banche italiane, che non hanno ancora finito di digerire l’avventura nel famigerato fondo Atlante, si quello che garantiva un ritorno del 6 % all’anno che sino ad ora ha garantito solo pesanti perdite.
Questa idea che attraverso i matrimoni, le fusioni si evita il contagio fa sorridere, ovunque mele marce vengono messe insieme a mele buone, la verità è figlia del tempo e non certo dell’azzardo morale, dove alla fine tutto ciò che è troppo grande per fallire viene considerato sicuro.
Santander compra Banco Popular a 1 euro
Sarà interessante sapere vista la velocità con la quale si è svolta l’operazione se quelli del Santader hanno avuto il tempo di comprendere cosa vanno a coprire con l’aumento di capitale di sette miliardi, detto in parole semplici, quanto marcio è il portafoglio crediti, del Banco Popular.
La fiducia nelle questioni finanziarie è fondamentale e con tutto il capitale perso in questi mesi dalle banche venete non c’è nuovo capitale privato che tenga che ce lo metta lo Stato o i privati, vanno nazionalizzate tutte subito, ora, adesso, MPS compresa.
Peccato che non il tacito consenso della Consob e di Bankitalia le banche italiane in grave difficoltà siano riuscite a riempire i portafogli di ignari o ingenui risparmiatori di bond subordinati, ora con cosa lo fai il bail-in se non puoi neanche spazzare via i creditori subordinati, figurarsi quelli senior, allora si che si scatenerebbe una tempesta perfetta.
Commissioni di inchiesta per le truffe made in bankster in Italia non se ne fanno perché la politica ha gli armadi pieni di scheletri finanziari a partire dalle banchette di mamma e papà.
Voi lo sapete che sono l’unico che chiede la nazionalizzazione di gran parte delle banche dal lontano 2009, non perché lo dico io, ma perché lo suggeriva la storia, ma ora non abbiamo scampo, abbiamo firmato sotto il sole di agosto, mentre gli italiani dormivano sotto l’ombrellone la nostra condanna a meno che non riprendiamo la nostra sovranità.
Noi invece mentre la Germania continua a proteggere il 60 % del proprio sistema statale bancario fallito, noi facciamo le fusioni, che diventano fissioni nucleari in attesa dell’esplosione globale.
Parlavo prima di fiducia, una cosa estremamente importante, salvata una devi salvarne un’altra…
Liberbank se precipita más de un 18% en Bolsa por el temor a un
Spagna, su Liberbank divieto short-selling, titolo rimbalza
MADRID (Reuters) – L’autorità di controllo del mercato spagnolo Cnmv ha vietato per un mese le vendite allo scoperto sui titoli del piccolo istituto di credito Liberbank, provvedimento che ha fatto schizzare stamani i titoli in rialzo del 32%.Una fonte precisa che la Cnmv non avrebbe ravvisato alcun segnale di stress di liquidità per la banca, a cui fanno capo il 2% dei depositi del paese. Secondo la fonte, inoltre, l’authority non avrebbe esaminato la possibilità di estendere il divieto ad altre società quotate.La Cnmv ha spiegato che il divieto è stato deciso alla luce del recente andamento del titolo in borsa – in calo di oltre il 40% nelle ultime 10 sedute e del 17,6% venerdì scorso – a seguito del salvataggio del Banco Popular.
La settimana scorsa, il prezzo delle azioni di Liberbank è sceso del 41% per simpatia immagino, nel frattempo, anche l’offerta pubblica iniziale (IPO) di Unicaja, potyrebbe essere colpita dal contagio. Liberbank, è stata costituita nel 2011, dalla fusione di tre banche di risparmio fallite.
Oh si certo non c’è alcun contagio con un euro è stato risolto tutto, questa è la sintesi dei commentatori demenona italiani. Sono anni che vi diciamo che gli stress test della BCE e EBA sono una presa per i fondelli, immaginatevi quelli di Deutsche Bank…
Il mistero stress test: perché l’Eba e la Bce promossero la banca…
Quando a luglio scorso l’Autorità bancaria europea (Eba) pubblicò i suoi «stress test» su 51 grandi istituti del continente, Banco Popular Español attirò scarsa attenzione malgrado le sue dimensioni: è il quarto gruppo spagnolo con attività per quasi 200 miliardi di euro e 15 mila dipendenti. Ma all’epoca esistevano ottime ragioni perché i suoi risultati passassero inosservati: erano del tutto ordinari. O quasi.
Ora non spaventatevi ma alla fine dello scorso anno questa banchetta, come dicono loro aveva un Common Equity Tier One di quasi il 14 %!!!!!!
Noi non abbiamo fretta, il modellino che gli amici di Machiavelli ben conoscono continua a lavorare e ci segnala grossi problemi in arrivo per le banche, non oso pensare a cosa accadrà quando la fiducia sparirà di nuovo, gli stress test della BCE sono aria fritta commissionata a privati, manipolando e falsificando il valore dei crediti inesigibili, usando tutto il “mark to fantasy” possibile i parametri come il CETONE e amenità varie lasciano il tempo che trovano. Il contagio ci sarà in Spagna come ovunque, lo insegna la storia della grande crisi giapponese dove per anni nascosero la reale situazione delle banche giapponesi e ora dopo 27 anni non sono ancora usciti dalla deflazione da debiti.
Vigilanza e società di revisione non pervenute ZERO assoluto, il contribuente sarà sempre e solo lui il salvatore di ultima istanza, il Banco Popular sino all’ultima goccia di liquidità è riuscito a nascondere la sua reale situazione.
Possono bloccare tutte le vendite allo scoperto di questo mondo ma queste banche sono fallite e non hanno più futuro. Ma davvero qualcuno credeva che l’enorme massa di crediti inesigibili creati dalla follia immobiliare alimentata dalle banche tedesche e francesi potesse svanire nel nulla?
Solo gli acquisti della BCE stanno nascondendo la situazione reale, i problemi strutturali sono tutti li, la leva finanziaria è ai massimi livelli storici superiore addirittura a quella della crisi americana del 2008 non parliamo poi di Deustche Bank. Cosa farà la BCE dopo aver smesso di comprare obbligazioni sovrani comprerà tutti i COCOS e le obbligazioni subordinate delle banche?
Ma davvero in mezzo ad una deflazione da debiti epocale ormai vicini al prossimo Minsky Moment, allo scoppio della prossima crisi qualcuno crede che la questione si può risolvere con un solo euro?
La verità è figlia del tempo e soprattutto della… STORIA!
Solito ottimo post
Ps: se si ha uno short su una banca aperto e successivamente viene dichiarato un divieto di shortare cosa succede? Grazie a chi vorrà rispondere
@ IcebergFinanza
Solo gli acquisti della BCE stanno nascondendo la situazione reale, i problemi strutturali sono tutti li, la leva finanziaria è ai massimi livelli storici superiore addirittura a quella della crisi americana del 2008 non parliamo poi di Deustche Bank. Cosa farà la BCE dopo aver smesso di comprare obbligazioni sovrani comprerà tutti i COCOS e le obbligazioni subordinate delle banche?
…
Capitano, non scriverlo così chiaramente,
non si sa mai che sempre più gente prenda contatto con la realtà [che molti stanno affannosamente cercando di nascondere] e prenda finalmente consapevolezza DEL RISCHIO IN CORSO, ci potrebbe essere una forte crisi di rigetto, vale a dire UNA PERDITA DI FIDUCIA COLLETTIVA dalle conseguenze imprevedibili, anche considerando che la quantità di ESPLOSIVO (il livello di DEBITO MONDIALE AGGREGATO) è assai superiore attualmente a quello che c’era in giro nel 2008…
È da qualche tempo che mi stò chiedendo “cosa” accadrà quando la BCE deciderà di chiudere i rubinetti; sono arrivato alla conclusione che NON può farlo, un interruzione decisa porterebbe conseguenze molto gravi, anche il solo annuncio improvviso [e inaspettato] di tapering sarebbe mal digerito dai mercati, considerato il livello raggiunto dalle molte bolle speculative accese. Leggo spesso che il QE è destinato a terminare, ma tutti quanti sembrano far finta di nulla cercando di scongiurare quel fatidico momento.
Ma sopratutto mi chiedo, e non so darmi risposta (faccio affidamento a qualcuno di Voi, magari) : tutto quel DEBITO SOVRANO (e in parte CORPORATE) che la BCE stà acquistando a ritmo forsennato da Marzo2015, e che quindi si stà mettendo in pancia (solo per l’Italia il ritmo era/è di 12 miliardi mensili, volumi maggiori per FR e DE)
CHI LO RIPAGHERA’ ??? e QUANDO ???
e poi : su quali basi di GARANZIA la BCE acquista tutto quel DEBITO ??? è da ritenersi credibile solo perchè si tratta di un istituzione garantita da tutti i Paesi UE ??? con l’idea di COMPATTEZZA IDILLIACA che i Paesi Europei hanno fornito ultimamente ?? forse perchè M.Draghi ha affermato a più battute che “l’€uro è irreversibile” ??? (beata certezza caro Mario…)
ma ancora : con CHE COSA la BCE acquista TUTTO QUEL DEBITO SOVRANO ??? con equivalente di ORO ? di PLATINO ? ARGENTO ? Altro ? …o solo con numeri virtuali inventati ???… allora, a questo punto, più di numeri virtuali o di carta, sono certamente più convincenti ELEVATE QUANTITA’ di PLUTONIO FISSILE, come quelli che fungono da garante ai treasuries americani, un potenziale che però l’UE non possiede (FR a parte…).
ha ragione JOHN_LUDD quando afferma : “il denaro non esiste, esiste solo LA FIDUCIA che l’intero sistema ripone in esso e nelle istituzioni che lo regolamentano“,
quindi la conclusione finale non può essere che una : che l’Uomo (inteso come razza) è totalmente “……..”
lascio a Voi l’aggettivo. Io mi sono già dato la mia personalissima conclusione da tempo.
non succede nulla, non puoi aumentare lo short, puoi mantenerlo o chiuderlo
il denaro nasce come debito, se lo ripaghi smette di esistere. Le banche centrali possono fare sparire anche il 100% dei debiti pubblici, è una questione di volontà non di possibilità. Poi c’è la fiducia ma prima che si arrivi al punto di rottura vi prendono per stanchezza e si inventeranno i necessari supporti legali per chiudere ermeticamente i mercati finanziari al prossimo crash: avete un milione in … quello che vi pare ? Bene siete ricchi ma lo ritirate 250 euro la settimana. Constato tuttavia che per quanto precaria la situazione del Banco Popular è stato (risolto, rimandato, nascosto, scegliete quello che vi pare) in un giorno. MPS ? Mah ! Carige ? Mah ! Le venete ? Mah ! Ma chi nega che c’è un iper eccesso di debito, solo che da noi c’è un iper eccesso di conflitti di interessi, azionisti di maggioranza con il 18% (Malacalza in Carige) che fanno quel cazzo che vogliono, problemi che se aggrediti come hanno fatto in Spagna sarebbero comunque stati trattati meglio (o meno peggio e via con i sofismi) che da noi. Francamente non so che malattia abbia questo paese, alzaheimer, un cancro al cervello, non lo so, basta che non mi chiediate di avere fiducia, è pari a zero ma può anche scendere.
che il dollaro sia plutonium backed è sicuro ma l’euro è una creazione USA non fa nè un passo avanti nè uno indietro senza chiedere il permesso. Certo ora c’è Trump, un bel twit poi va al cesso con Topolino, arriva Gary Cohn l’ex capo di Goldman oppure Mad Dog Mattis a seconda del contesto, fanno un un paio di telefonate. Tutto a posto, ormai ci si sta abituando. Tanti ci si abitua a tutto, la linea di resistenza (the line in the sand) è un metro sotto terra.
Alla fine son tutti “contratti” e i contratti in particolare sul “futuro” sono fondati sulla “fiducia” tra le parti, perdendo nel tempo la consapevolezza che dovrebbero avere un sottostante reale, siamo passati dal feticismo monetario, all’autoerotismo contrattuale.
<meno male che ci si sta arrivando a capire che il denaro non esiste, cosa tanto ovvia quanto contraria alle nostre percezioni superficiali. Il denaro è solo credio o debito, non per niente sui vecchi centomila lire era scritto "pagherò", e visto che era scritto sui soldi, evidentemente non erano essi stessi il metodo per pagare. Come dice il grande John Ludd, alla fine, o meglio all'inizio è solo l'energia, che per l'uomo si traduce in energia-lavoro, che è l'unica vera fonte di ricchezza reale.
Continuo a stupirmi della mentalità dell’italiano medio, che pretende tutto dallo stato, ma che non vorrebbe dare nulla in cambio. Pretende lavoro, servizi, assistenza, garanzie ma senza pagare ne tasse ne altro. Anche in questo blog, per molti lo stato è il nemico assoluto. Che ad esso spesso si debba il nostro benessere non è neppure ipotizzato, senza parlare di pensionati e statali, sono molti i professionisti che devono il loro benessere proprio alla burocrazia e alle leggi dello stato; ingenieri, consulenti, avvocati, commercialisti ecc.ecc. inveiscono contro di esso, e possibilmente ne evadono le tasse anzi nel caso dei commercialisti spesso aiutano anche gli altri a farlo, ma senza di esso molti sarebbero disoccupati. Bah, forse sono strano io.
Un mio conoscente ieri l’altro mi informava con aria scandalizzata che lo specialista (medico) a cui si era rivolto gli aveva proposto 240 euro senza fattira e 350 con fattura! Vergogna evasore. Lui cosa ha fatto? Ovviamente ha scelto i 240 euro. Al che io gli ho fatto notare che se lui avessi pagato i 350 l’evasione sarebbe stata evitata. Mi ha guardato male.
Qui, tra persone che dovrebbero essere “migliori”, leggo: C’è già una patrimoniale annuale da quasi 6 anni, cioè il doppio dell’odiato prelievo forzoso di Amato, eppure calma piatta, tutto normale, nessun sussulto di rabbia.
Ora, se consideriamo che mediamente il conto corrente rappresenta forse il 20% (probabilmente meno) della ricchezza effettiva ( fondi, bot, proprietà immobiliari ecc.) delle famiglie significa che “l’odioso prelievo” è al massimo calcolabile intorno a ben l’1,5 per MILLE; un salasso evidentemente insopportabile visto che a 25 anni di distanza ancora molti rompono i c……i su questo fatto. Siamo un popolo pronto ad ogni sacrificio.
Ma sarà colpa dei tedeschi, probabilmente; non so come, ma di sicuro è cosi.
PS visto che si continua a sbandierare il presunto imperialismo tedesco, tralasciando la II guerra mondiale di cui sappiamo ancora solo quello che i vincitori ci han fatto sapere, vorrei che qualcuno mi informasse su tutto questo desiderio di espansionismo dei tedeschi, paragonandolo a quello di Inglesi, Francesi, Italiani, Turchi, Americani, Russi, Giapponesi ecc.ecc. dello stesso periodo storico.
“il presunto imperialismo tedesco”, al massimo svolgono il ruolo di “cane da guardia”, che come è noto, garantisce anche dei vantaggi.
In un post precedente John ha spiegato bene come funziona “l’odioso prelievo” o più realisticamente della patrimoniale a tappe con la tecnica della spennatura suddivisa per fasi.
Va valutato nel suo complesso, dalla virtualizzazzione dei servizi reali e dello stato sociale e la spinta verso la finanziarizzazione del tutto insieme all’associata svendita che in molti casi è regalo del patimonio pubblico.
Poi bisogna vedere dove sono finiti i soldi.
laforzamotrice@finanza,
per molti italiani lo 0,2% sul conto titoli costa meno dei costi che le banche gli appioppano per tenere i SUOI soldi. E’ il modo con cui oggi fanno gli utili che buttano dalla finestra per Atlante 1,2,3… tutto per non perdere il controllo delle proprie banchette. Lo stato oggi nelle mani di collusi poteva risolvere o almeno attutire il problema banche anni fa ma lo ha lasciato decantare e putrefare per ragioni meramente politiche. E’ corretto che Mazzalai scriva che la merda è anche altrove ma SORRY per per certi casi, come questo, abbiamo il record mondiale. Lo scopo della politica è sempre uno solo: decidere chi paga. Non sono come funzioni in Danimarca ma in Italia lo so io come lo sapete voi chi paga. Ma comunque i voti a sta gente li danno lo stesso e il tema resta solo la legge elettorale. Mah ! Cosa ne dovrei desumere ? Relativamente all’irrilevanza della patrimoniale, non lo è affatto perchè la vera patrimoniale che pesa sul portafoglio è l’IMU. La famiglia italiana media è stata traviata dalla forma di risparmio preferita degli anglossassone (la speculazione in borsa) solo di recente, giusto in tempo per farsi pelare il culo mentre in passato comprava case, specie se aveva due o tre figli, Immagina quanto più semplice è la vita di una coppia giovane che parte con la casa regalata da papà e mamma invece che cedere il 40% dello stipendio per un mini appartamento. Era una forma di risparmio lucida e la politica in fondo la incentivava. Ora con l’IMU non più. A nessuno piace pagare le tasse, ma c’è equità ? I servizi che ricevi in cambio in Lombardia o in Trentino possono giustificarle quindi lamentarsi è umano ma niente più, ma quelli in Calabria o in Sicilia ? Perchè l’Italia dopo 150 anni e passa continua a essere un’unione monetaria fallita la quale non contenta di essere già in un barile di merda si è infilata in un’altra unione monetaria nella quale ha la stessa voce in capitolo di un muto allo stadio durante Juve – Inter. Arriveranno altre imposte oppure tagli di servizi pur continuando a pagare per quegli stessi servizi non più erogati, il paese si impoverirà, il morale scenderà ancora di più, la gente si dividerà in 730 tribù ognuna incazzata a modo sua e con le altre 729.
laforzamotrice@finanza,
Uno dei mali italiani è la superficialità e anche attribuire ad altri colpe per chi questi altri non li conosce affatto. I professionisti sono sotto attacco come tutti del resto ma qui si parla di commercialisti che incentivano l’evasione… mah! Il 98% (il 2% saranno coloro che hanno grandi consulenze a grandi gruppi con possibili elusioni non evasioni) dei commercialisti sono diventati impiegati dello stato subissati di scadenze e non possono evadere (a meno che non siano proprio irresponsabili) in quanto tutto è tracciabile visto che sono intermediari fiscali. 2013 2014 la corte dei conti ha stabilito che si erano recuperati (presunti) 9 punti di iva evasa ma ve ne siete accorti ? No, perché lo Stato è una idrovora a cui non basta mai quello che preleva. Prima di dare giudizi di questo tipo sarebbe opportuno conoscere la situazione reale e come funzionano le questioni. Sogei che è una società statale derivante dalla vecchia telecom fa programmi come studi di settore e altro che non servono ad altro che non a complicare e a far dichiarare un reddito virtuale e non reale. E’ tutto maledettamente complicato e ingiusto e se uno ha possibilità perchè deve regalare soldi a uno Stato che dà servizi solo a chi non si merita nulla o quasi. Per inciso sai che molte casse professionali (pensioni dei professionisti) sono messe malissimo e non si sa se potranno erogare le pensioni nei prossimi anni ? Ma inutlke allungare le troppe questioni sul campo .. non ne vale la pena a volte! Che esista l’evasione è un dato ma perchè in 30 anni lo stato no ha fatto nulla? Pensate davvero che in 30 anni lo Stato no poteva nulla? Certo che sì ma meglio lasciare sempre questa scusa aperta per evitare di affrontare i nodi veri e cioè la spesa pubblica in tanti rigagnoli autoreferenziali che fanno sopravvivere soggetti come la SOgei o altri. Ma come detto inutile spiegare … non avrebbe senso !!!
@ LaForzaMotrice
“Qui, tra persone che dovrebbero essere “migliori”, leggo: C’è già una patrimoniale annuale da quasi 6 anni, cioè il doppio dell’odiato prelievo forzoso di Amato, eppure calma piatta, tutto normale, nessun sussulto di rabbia”
…
Personalmente ritengo non solo GIUSTO ma anche DOVEROSO sostenere una Comunità [nella quale vivo] che tra le altre cose di cui si occupa, deve fornire SERVIZI,
ma dopo avere detto questo occorre partire da un dato di BASE IMPORTANTE :
la QUALITÀ di tali SERVIZI
che uno Stato (con gli enti locali di supporto a livello intermedio) deve garantire ai cittadini in cambio delle tasse che questi pagano ai primi].
Ebbene, sotto questo aspetto la situazione dell’Italia è paradossale (dovrei dire anche di peggio) :
i contribuenti italiani pagano un livello di tasse paragonabili a quelle versate dai contribuenti svedesi (non sono parole inventate, ma dati statistici accertati),
e in base a questo, il cittadino italiano si aspetta QUALITA’ DI SERVIZI pari a quelli garantiti dallo Stato svedese [notoriamente efficiente] nei confronti dei propri cittadini,
ma scopre invece, alla fine (e SULLA PROPRIA PELLE), di avere un ritorno di SERVIZI dalla qualità paragonabile a quella del Burundi.
Tanto varrebbe allora pagare tasse come quelle pagate dai cittadini del Burundi. (*)
Mi basta solo mettere l’occhio fuori di casa, per constatare quanto la qualità dei servizi del mio Comune sia carente (e notare che risiedo in un Comune del Nord ITA, non oso immaginare cosa avviene al sud) per una delle pochissime cose che chiedo al mio Comune in fatto di SERVIZI, vale a dire LO STATO DELLE STRADE, e mi fermo perchè al solo pensiero mi è già venuto il nervoso. (*)
(*) “eh, ma quanto sei noioso, pensa solo a come può essere la qualità della vita in Burundi paragonata alla tua qui in Italia” mi potrebbe rinfacciare qualcuno.
Va bene, d’accordo, hai ragione, sono lì a notare LO STATO DEL MANTO STRADALE che non mi aggrada, quando giornalmente muoiono [annegati nel Mediterraneo] molti disperati in arrivo dall’Africa,
ma allora, guarda, basta solo mettersi d’accordo sui termini :
ditecelo una buona volta che un Paese quale l’Italia, a forte carattere industriale (come lo era una volta) con un potenziale relativo da garantire prosperità e benessere ai propri cittadini deve essere solo un ricordo,
e che qualcuno pensa di trasformare l’Italia in una repubblica delle “cucuzze” per “mao-mao” (se non lo siamo già, la strada intrapresa da certa politica italiana è quella giusta per diventarlo),
così almeno mi metto il cuore in pace.
E per concludere lasciando la scusa dell’evasione hanno campo libero su leggi liberticide e limitanti al libertà individuale come i pignoramenti su c/c anche a livello preventivo dal 1 luglio dop che in 2 anni hanno preteso che tutte le nostre informazioni finanziarie siano trasmesse automaticamente dagli operatori finanziari. bene, scommettiamo che massacreranno anche se magari senza averne diritto coloro che magari avranno qualcosa da perdere invece di andare dietro a persone che non hanno nulla di intestato.? sapete che un certo Formigoni risulta nullatenente (senatore e expresidente di una regione) e non ha C/c ? e noi cerchiamo i commercialisti evasori e aiutanti dell’evasione!
@ PG
“scommettiamo che massacreranno anche se magari senza averne diritto coloro che magari avranno qualcosa da perdere”
ma certo che è così,
aggiungo anzi “POCO da perdere”
perchè una “patrimoniale” come la sogna e la suggerisce ideologia idiota come quella di CGL et similae,
da applicare tramite prelievo forzoso sui c/c degli italiani,
andrebbe a colpire soli i poveretti [economicamente parlando] e tutti quei poveri ingenui costretti a detenere un regolare c/c, come qualsiasi lavoratore dipendente e/o qualsiasi pensionato DI BASSO RANGO;
.
.
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susannacamusso, come molti dei sindacati (al vertice)
e tutti i veri ricchi italiani,
e tutti i geni dell’economia come mariomonti (un altro fautore del prelievo forzoso) dai trascorsi prestigiosi,
secondo voi,
la loro liquidità la detengono su un c/c RINTRACCIABILE di una banca italiana ?????
suvvia… già ci siamo dimenticati dei “panama papers” e di tutta la “creme de la creme” della borghesia italiana di buon nome, che una mattina sono cascati dal pero perchè avevano scoperto di avere c/c riconducibili alla loro persona, per mezzo di prestanome e società fittizie specializzate in tali tipi di operazione ????… mah…
PG:
laforzamotrice@finanza,Uno dei mali italiani è la superficialità e anche attribuire ad altri colpe per chi questi altri non li conosce affatto. I professionisti sono sotto attacco come tutti del resto ma qui si parla di commercialisti che incentivano l’evasione… mah! Il 98% (il 2% saranno coloro che hanno grandi consulenze a grandi gruppi con possibili elusioni non evasioni) dei commercialisti sono diventati impiegati dello stato subissati di scadenze e non possono evadere (a meno che non siano proprio irresponsabili) in quanto tutto è tracciabile visto che sono intermediari fiscali. 2013 2014 la corte dei conti ha stabilito che si erano recuperati (presunti) 9 punti di iva evasa ma ve ne siete accorti ? No, perché lo Stato è una idrovora a cui non basta mai quello che preleva. Prima di dare giudizi di questo tipo sarebbe opportuno conoscere la situazione reale e come funzionano le questioni. Sogei che è una società statale derivante dalla vecchia telecom fa programmi come studi di settore e altro che non servono ad altro che non a complicare e a far dichiarare un reddito virtuale e non reale. E’ tutto maledettamente complicato e ingiusto e se uno ha possibilità perchè deve regalare soldi a uno Stato che dà servizi solo a chi non si merita nulla o quasi. Per inciso sai che molte casse professionali (pensioni dei professionisti) sono messe malissimo e non si sa se potranno erogare le pensioni nei prossimi anni ? Ma inutlke allungare le troppe questioni sul campo .. non ne vale la pena a volte! Che esista l’evasione è un dato ma perchè in 30 anni lo stato no ha fatto nulla? Pensate davvero che in 30 anni lo Stato no poteva nulla? Certo che sì ma meglio lasciare sempre questa scusa aperta per evitare di affrontare i nodi veri e cioè la spesa pubblica in tanti rigagnoli autoreferenziali che fanno sopravvivere soggetti come la SOgei o altri. Ma come detto inutile spiegare … non avrebbe senso !!!
Quoto tutto PG, ci mancherebbe altro. Solo che in Italia l’ignoranza va sempre di pari passo con l’invidia e la malafede.
C’è un partito che dopo 70 anni di malaffare complottando con i vari nemici della Patria (l’Unione Sovietica e il Patto di Varsavia, i servizi segreti americani, le grandi banche d’affari, ovviamente la Ue cui ha fornito a più riprese personale catapultato alle cariche più alte, che guardacaso hanno sempre preso decisioni disastrose per noi che in teoria dovevamo essere rappresentati da loro…) è riuscito finalmente a prendere il potere da pochi anni speculando su questi bassi istinti del popolino.
i commercialisti ne hanno piene le p…e degli adempimenti imposti dallo Stato, se non li avessimo faremmo a meno di pagare il 70% del nostro fatturato in costi del personale, gli adempimenti servono a mantenere gli eserciti di impiegate che ci sono negli studi dei commercialisti, delle associazioni di categoria, dei consulenti del lavoro e dei tributaristi (una volta chiamati “gli abusivi”), nonché di quella grandissima realtà m..iosa che sono le società di revisione (a partire dalle big 4 americane, che sono in perenne conflitto di interesse ma nessun politico al mondo “fa finta” di accorgersene).
E questi posti di lavoro (in realtà fonte di stress per le stesse persone che li occupano) che sono “difesi”, anzi imposti dagli adempimenti assurdi imposti dallo stato, non i redditi dei professionisti.
Forse se ce ne fossero meno saremmo in molti meno, ma tutti con un reddito dignitoso…i giovani professionisti e quelli che lavorano in realtà di provincia come il sottoscritto si trovano ad invidiare la condizione degli ex-cocopro…come livello di reddito, come tutele assistenziali (!) e financo come previsione pensionistica, dato che per noi le pensioni di anzianità sono state abolite ed è rimasto solo il limite di età dei 70 anni (che quando ci saremo vicini sarà già diventato minimo gli 80…)
Infatti, oltre alla già citata IMU con relativo “aggiornamento” programmato da illo tempore, dei catasti, risulta “soprprendente” che i più acerrimi fautori della “patrimoniale” siano proprio quelli che per “tradizione” non condividevano il tuo scontato per le persone normali: “Personalmente ritengo non solo GIUSTO ma anche DOVEROSO sostenere una Comunità [nella quale vivo] che tra le altre cose di cui si occupa, deve fornire SERVIZI”.
Stanno seguendo un’Agenda, passo-passo e quelli che sembrano provvedimenti estemporanei, anche con abili cambiamenti di sigle anglofoni, sono la sostanza di un piano organico e di una politica economica reale non dichiarata che si riduce ad un trasferimento di redditi e capitali reali.
la fusione tra un partito ex comunista che di quel partito ha mantenuto solo il disprezzo per tutti quelli che non la pensano come il comintern di una volta e il comitato di affari di oggi, insieme a una caparbia ignoranza economica dissimulata da senso di maggiore moralità, con un gruppo di funzionari stranieri al soldo di persone al contrario raziocinanti, lucide e perfettamente coerenti con la propria ideologia, che a me fa vomitare ma che risulta vincente perché c’è sempre chi vince e chi perde, è l’ultimo passo della mai completata Italia verso l’abisso della dissoluzione. Dispiace suonare sempre questo disco rotto che sa di pirandelliano pessimismo cosmico ma trovatemi una luce anche fioca e tenterò di cambiare idea.
il commento sopra era in realtà un’aggiunta alla tua, che dire, l’Italia è stata una creazione della Francia e dei suoi eserciti in funzione anti austriaca, si è trovata in casa il millenario potere della chiesa cattolica, vi ha attecchito alla grande uno dei più grossi partiti comunisti d’occidente. Due culture che vedono l’iniziativa privata come sospetta, il piccolo l’industriale come sicuro evasore, il denaro come sterco del demonio (o del capitale) mentre in realtà ne fanno incetta in quantità industriale, alla fine sembrano avere prevalso sull’innata straordinaria vitalità e creatività dei popoli d’Italia, tutti differenti (e questa è una ricchezza) che l’ultima cosa di cui hanno necessità sono regolamenti borbonici che cambiano ogni anno con costi astronomici che ne castrano la volontà, buttandoli in pasto a grandi tecno strutture 10 volte meno efficienti ma in grado alla fine di manipolare con il potere economico sia la vecchia casta di pseudo cattolici che quella di pseudo ex comunisti.
john_ludd@finanza:
dante5@finanza,il commento sopra era in realtà un’aggiunta alla tua, che dire, l’Italia è stata una creazione della Francia e dei suoi eserciti in funzione anti austriaca, si è trovata in casa il millenario potere della chiesa cattolica, vi ha attecchito alla grande uno dei più grossi partiti comunisti d’occidente. Due culture che vedono l’iniziativa privata come sospetta, il piccolo l’industriale come sicuro evasore, il denaro come sterco del demonio (o del capitale) mentre in realtà ne fanno incetta in quantità industriale, alla fine sembrano avere prevalso sull’innata straordinaria vitalità e creatività dei popoli d’Italia, tutti differenti (e questa è una ricchezza) che l’ultima cosa di cui hanno necessità sono regolamenti borbonici che cambiano ogni anno con costi astronomici che ne castrano la volontà, buttandoli in pasto a grandi tecno strutture 10 volte meno efficienti ma in grado alla fine di manipolare con il potere economico sia la vecchia casta di pseudo cattolici che quella di pseudo ex comunisti.
Grande John come sempre
Dal momento che mi hai citato anche in questo post, segnalo la mia replica:
http://icebergfinanza.finanza.com/2017/06/12/scandalo-a-berlino/#comment-67376
Guarda la forzamotrice, hai fatto commenti, permetti, alquanto sbagliati. Sui tedeschi, e sulle tasse. Inutile riprendere le solite polemiche sul ruolo dei tedeschi. Sulle tasse, sull’evasione, temo che sei rimasto ai bei tempi della lira, quando l’economia italiana non era stata ancora ammazzata. Oggi i commercialisti, sto’ parlando di quelli che preparano i bilanci per le aziende manifatturiere e commerciali, sono impegnati non a far evadere i clienti-salvo una piccola aliquota che ancora guadagna, perche’ esporta) , ma a non farli fallire. Approfittando anche delle leggi, scappatoie in merito, come la scarsa trasparenza della iv dir. cee. Per quelle che non ne volevano sapere di fallire c’e’ equitalia, che negli anni passati ha ricattato le aziende inventandosi false evasioni, costringendo le aziende-tramite blocco rimborsi iva- a pagare il salato pizzo , ulteriore, allo stato (visto che non esiste piu’, ai tedeschi, quindi) Il mondo che credi, la forzamotrice non esiste, l’economia reale e’ mezza fallita, altro che storie. In tutto cio’ il ruolo dei commercialisti, poveretti ( spesso neanche vengono pagati dalle aziende che vanno male) , e’ semplicemente quello di guadagnare tempo, far sopravvivere l’azienda ancora un po’, sperando in un futuro migliore..Occultando le perdite, altro che i guadagni. .Ma piu’ di me potra’ confermarti cio’ , Dante5.
Beh, noto che c’è una grande difesa sopratutto dei commercialisti, (dimenticavo i notai) ma tutto ciò non nega il senso principale della mia osservazione, e cioè che tutti costoro traggono il loro sostentamento indirettamente dallo stato, che è il cuore del mio ragionamento; che poi oggi anche il loro ruolo è diventato assai più complicato, non lo discuto, anche perchè è cosi per tutti.
Riassumo di nuovo la mia tesi, in Italia lo stato è fonte di reddito, direttamente o indirettamente per DECINE di milioni di cittadini, l’Italia è un paese ricco, ma lo stato è pieno di debiti, negare che ci possa essere un rapporto diretto tra le due cose, ignorare o dimenticare questo fatto è intellettualmente disonesto, oltrechè piuttosto stupido.
cosi come altrettanto stupido è non capire che ogni forma di comunità, dalla più piccola, la famiglia fino alla nazione, necessita inevitabilmente di regole e gerarchie, e questo è ciò che poi si definisce “stato”.
laforzamotrice@finanza,
Lo Stato indebitato ci e’ stato imposto dalle potenze straniere…perche’ ti ostini a non voler capire, che gli italiani stanno solo subendo? https://scenarieconomici.it/la-vera-polpetta-avvelenata-sempre-taciuta-del-divorzio-tesoro-bdi-di-a-m-rinaldi/
comunque, se lo vuoi leggere bene, se no ti auguro ugualmente buona notte, vado a letto.
laforzamotrice@finanza:
Beh, noto che c’è una grande difesa sopratutto dei commercialisti, (dimenticavo i notai) ma tutto ciò non nega il senso principale della mia osservazione, e cioè che tutti costoro traggono il loro sostentamento indirettamente dallo stato, che è il cuore del mio ragionamento;
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…e tu saresti un imprenditore????
Ma in che mondo vivi?????
Lo stato è direttamente o indirettamente fonte di reddito .. e poi che è pieno di buchi …quindi i commercialisti o professionisti che dir si voglia grazie allo stato lavorano e anzi aumentano pure il debito. Ma hai mai fatto un ragionamento leggermente oltre..? a quanto sembra no e cioè l’indotto a quante persone da lavoro e quante tasse paga? Ma hai una idea? E i professionisti aumentano i buchi ? Invece la macchina statale no? Dipendenti infrattati qua e la o lavoratori dipendenti o in cassa integrazione che lavorano in nero no? Vedo che esiste un pregiudizio senza una visuale a 360′ gradi e quindi inutile argomentare… il sostentamento da parte dello stato non c’è… perchè hai mai presente quante volte io personalmente sono andato presso direzione anci per far recapitare direttamente i bollettini imu a casa dei contribuenti da parte dei comuni? Invece siccome mancano (secondo loro) le norme attuative la legge (che prescrive che i comuni debbano calcolare direttamente l’imu … per es.) non la applicano in quanto non saprebbero dove mettere le mani. E tu mi stai dicendo che i commercialisti lavorano grazie allo Stato ? Io direi … malgrado lo Stato … in ogni caso non preoccuparti… con la fatturazione elettronica (altra grande bufala per sconfiggere evasione) l’obiettivo è proprio far sparire l’80% se non più dei commercialisti … dunque sono 115000 con dipendenti e tutto beh … vedremo se il gioco varrà la candela ! Io credo di no ma sarei felice per persone come te che non avranno più un’assistenza personalizzata ma saranno costretti a sbattersi (cosa che facciamo noi quotidianamente) tra un call center e un altro per mandare avanti la propria pratica. Se poi invece sei un dipendente pubblico beh allora … tutto sarebbe chiaro!
laforzamotrice@finanza:
Beh, noto che c’è una grande difesa sopratutto dei commercialisti, (dimenticavo i notai) ma tutto ciò non nega il senso principale della mia osservazione, e cioè che tutti costoro traggono il loro sostentamento indirettamente dallo stato, che è il cuore del mio ragionamento; che poi oggi anche il loro ruolo è diventato assai più complicato, non lo discuto, anche perchè è cosi per tutti.
Riassumo di nuovo la mia tesi, in Italia lo stato è fonte di reddito, direttamente o indirettamente per DECINE di milioni di cittadini, l’Italia è un paese ricco, ma lo stato è pieno di debiti, negare che ci possa essere un rapporto diretto tra le due cose, ignorare o dimenticare questo fatto è intellettualmente disonesto, oltrechè piuttosto stupido.
cosi come altrettanto stupido è non capire che ogni forma di comunità, dalla più piccola, la famiglia fino alla nazione, necessita inevitabilmente di regole e gerarchie, e questo è ciò che poi si definisce “stato”.
@ LaForzaMotrice – e di riflesso @ Dante5 & @ PG-
colui che ti parla ora – aorlansky – non è mai stato imprenditore ma semplice dipendente, eppure sono il primo a riconoscere che per essere IMPRENDITORI in Italia in questo momento storico come già da diversi anni, occorre essere degli EROI (prima ancora che coraggiosi che rischiano di loro) per come questi sono vessati, tassati, presi al collo, scaravoltati, ostacolati, oltraggiati, insultati dallo Stato Italiano;
bisognerebbe smetterla -non lo dico solo a Te, ForzaMotrice- di vedere tutti gli IMPRENDITORI PRIVATI solo come potenziali evasori, come una certa filosofia politica sinistroide nazionale ha sempre incoraggiato certo popolo bieco di basso livello intellettuale (non stò dicendo a Te ForzaMotrice),
SONO GLI IMPRENDITORI PRIVATI CHE FORNISCONO IL LAVORO !
o forse che, come filosofia sudista borbonica ha formato e insegnato (sic), intendiamo TUTTI QUANTI [cittadini italiani] attaccarci alla mammella statale per essere dipendenti pubblici ????
e abbiamo visto con che risultati -SPECIE al SUD- questa filosofia assistenzialista paghi.
ricordo una celebre frase di Luigi Einaudi -emerito ormai defunto Pres.d.Repubblica italiana- che ebbe a dire
“è incredibile notare il numero così elevato di imprenditori italiani che continuano imperterriti nella loro missione, nonostante tutto quanto possiamo fare, in quanto Stato, per ostacolarli e contrastarli…”
Da questa specie di ammissione si può ben comprendere quanto già allora il problema fosse sentito, purtroppo è rimasto tale fino ad oggi, con lo Stato che non ha mai smesso nelle sue pretese nei confronti dei PRIVATI imprenditori italiani.
La tassa sull’invidia
L’opinione di Simone Boschi.
Citazione letta stamattina. Mi sembra molto appropriata e spiega appunto il successo che hanno “certe” forze politiche.
“Fu il sangue mio d’invidia sì riarso / che se veduto avesse uomo farsi lieto / visto m’avresti di livore sparso” (Dante, Purgatorio XIV).
Ho talvolta la sensazione che possa esistere davvero un nesso capace di unire ambiti eterogenei nella meravigliosa e maledetta storia dell’Uomo. Quel malessere spontaneo che si prova di fronte ad un evidente benessere di altri (non necessariamente economico), sia che ne siamo esclusi, sia che pretendiamo di esserne gli unici a goderne già godendone, sfocia in una frustrazione che l’interessato rischia di confondere con la competizione. La motivazione di team, ma anche quella del competitor individuale, quando egli non sia già il numero uno bensì un suo antagonista, può ragionevolmente basarsi anche sull’invidia. La capacità di sentirsi in corsa derivante dalla sottovalutazione degli altri concorrenti o dalla sopravalutazione di noi stessi, può essere composta anche da invidia. Il coraggio, pure, di compiere un gesto da altri incalcolato, di ribellarsi ad uno stato di inferiorità psicologica, in carenza della dignità occorrente per farlo con moralità, può essere alimentato da invidia verso chi invece ha quella dignità. La lotta di classe ebbe un ottimo comburente anche nell’invidia, pur incanalata in un percorso costruttivo che riuscì ad evitarne le conseguenze più controproducenti. I sistemi politici ed economici che mirano a colpire più che a tassare, a incassare più che a risparmiare, ad affogare di adempimenti anziché snellire e semplificare, a imporre più che a collaborare, sono evidentemente basati su un concetto sociologico di invidia, un’invidia di gruppo (quello di chi dirige e di chi gli dà fiducia) che impedisce una corretta visione d’insieme del sistema amministrato e dello stato di salute dei contribuenti. Ecco che, allora, si insinua in quel sistema un approccio di contribuzione fiscale fintamente basato sulla capacità contributiva, in realtà collegato alla disperata necessità di coprire gli incontrollati consumi (non “servizi”) pubblici, cui è preteso debbano concorrere più che proporzionalmente quei liberali che per vent’anni e più avrebbero rovinato il Paese, in realtà già rovinato fin dal dopoguerra, per effetto di un’epoca (bolla?) di benessere industriale che servì a redistribuire la ricchezza prodotta rinviando una serie di importanti problemi a chissà quando, soprattutto in campo previdenziale. Dunque si può arrivare a ritenere, senza timore di essere eccessivamente contestati, che la corsa governativa in atto da alcuni lustri rischi di mettere in secondo piano i risultati effettivamente ottenuti o ottenibili e, invece, esaltare – agli occhi dei cittadini – le pecche talvolta importanti e gli effetti non di rado coercitivi di un sistema nel quale restano scolpite parole collegate all’azione tributaria quali “evasore”, “al fine di evadere le imposte”, “reiteratamente”, “budget derivante dai controlli”, “recupero del gettito”, e così via. Un tributo che viva in tale habitat, o un sistema di complessi adempimenti tesi a garantire oltremodo quel tributo, senza al contempo un’adeguato regime di contenimento estremo dei consumi pubblici, finiscono così per essere visti come facenti parte di un sistema di tassazione basato sull’invidia: tu intanto paga, che hai denaro; io continuo a spendere e ti assicuro (!) che non posso farne a meno.
La tassa sull’invidia, appunto.
Fonte: Simone Boschi
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post da incorniciare Capitano!!!