ANNO 2017: FUGA DAL TESORO AMERICANO!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

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Negli due anni, non solo quelli della Federal Reserva hanno partorito un paio di topolini con soli due rialzi dei tassi rispetto ai sette/ otto promessi, ma si sono pure messi a parlare di ridurre il bilancio della banca centrale americana, iniziando a vendere parte degli oltre 4,4 trilioni di dollari di spazzatura acquistata in questi anni sui mercati.

L’unico che sembra avere le idee chiare è James Bullard, della Fed di St.Louis, il quale prevede un solo aumento dei tassi sino a tutto il 2019. La mancanza di pressioni inflazionistiche dovrebbe suggerire alla Fed di non toccare i tassi come visto nella riunione di marzo.

Fed spaccata a metà, Bullard: nessuna ragione per cui tassi debbano muoversi…

Si certo, hanno costretto la super colomba Tarullo ad andarsene, lasciando libero un posto nella Fed, Trump sta smantellando la riforma finanziaria, Tarullo era tra i suoi principali artefici

Wall Street: le banche brindano a dimissioni di Tarullo dalla Fed

Non solo il posto di Tarullo resterà vacante ma anche altri due che verranno scelti da Trump. Ovviamente visto che Tarullo sovraintendeva la regolamentazione delle banche non dovrebbe essere difficile immaginare chi metterà al posto giusto il paladino della classe media americana.

Cari compagni di viaggio, gli unici asset che la Fed riuscirà a piazzare di nuovo sul mercato saranno i tresuries acquistati nei vari quantitative easing e operation twist, il resto è carta straccia che nessuno vuole, anche se secondo Bloomberg…

Bloomberg: il debito Usa non attira più

I grandi investitori istituzionali potrebbero ridimensionare la propria presenza nel mercato del debito Usa. Lo sostiene Bloomberg evidenziando la possibile reazione alle politiche di Trump e ai loro probabili effetti inflazionistici (non necessariamente compensati in pieno dagli ulteriori rialzi dei tassi ipotizzati dalla Fed). A lanciare un primo segnale, ricorda Bloomberg, è stato il Giappone, primo detentore estero di titoli del Tesoro americano, che, a dicembre, ha ridotto la sua esposizione al livello più basso degli ultimi quattro anni (1,1 trilioni di dollari). A fare ancora “peggio” è stata la Cina che dal mese di maggio ha iniziato a disinvestire portando il suo stock di titoli a quota 1 trilione, l’esposizione minima degli ultimi 7 anni.

“Da Tokyo a Pechino fino a Londra l’idea è chiara: sono pochi gli investitori che vogliono lanciarsi in questo mercato da 13.900 miliardi di dollari” scrive Bloomberg. Una scelta su cui pesa “l’incertezza politica” come sostiene, sentito dalla stessa agenzia, Kenta Inoue, chief strategist per gli investimenti in obbligazioni estere della Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities di Tokyo. “I rendimenti dei titoli del Tesoro Usa – aggiunge – potrebbero salire rapidamente nel prossimo futuro, un’ipotesi che ne disincentiva gli acquisti”. Attualmente gli investitori esteri detengono bond sovrani americani per 5,94 trilioni di dollari, pari al 43% dell’ammontare totale contro il 56% registrato nel 2008.

E’ un semolino riscaldato, noi ve lo abbiamo anticipato nei giorni scorsi e soprattutto negli ultimi due manoscritti di Machiavelli, Trump ha disperatamente bisogno di piazzare debito pubblico americano ovunque se vuole trovare 1000 miliardi di dollari per rilanciare le infrastrutture del Paese e implementare la riforma fiscale fantasma.

Ma ormai siamo abituati a leggere barzellette ovunque, sai cara, il dollaro doveva crollare da anni, la fine del dollaro era certa, ora nessuno lo vuole più, anche se resta saldamente in testa ovunque come moneta di riserva mondiale. Ora immagino tutti questi figli prodighi in fuga dalla casa madre, immagino il mesto ritorno a casa dal padre, chiedendo scusa, ci siamo sbagliati a lasciare da soli i tesorucci!

Una delle nostre migliori vedete mi segnala che Machiavelli è arrivato addirittura in Danimarca…

Danske’s Wealth Management Team Says US Bonds Are

Svennesen dice che, nonostante il  recente selloff innescato dalle illusione fiscali di trump,  i titoli del Tesoro USA sono in ultima analisi, un contratto di assicurazione contro gli attacchi di panico del mercato a livello mondiale, data la loro profonda liquidità e lo status del dollaro come valuta di riserva.

Infatti durante la crisi dei mutui subprime degli Stati Uniti, tutti a fare scorte di titoli di Stato USA e con i titoli della zona Euro che offrono rendimenti storicamente bassi gli investitori potrebbero incominciare a mettere in discussione i relativi rischi, un sacco di gente si sta chiedendo se oggi i titoli di Stato francesi sono sicuri, se sia saggio tenerli nel loro portafoglio.

Immagino già noi seduti al banchetto con il padre, e loro che arrivano dopo essere scappati, pentiti di aver lasciato l’unico vero rifugio al mondo, si l’unico rifugio rifugio vero nella Grande Depressione del ’29.

Ma questa è un’altra storia, la gente, il gregge non ha tempo per la storia, tutti dietro al gran pastore Trump!

2 commenti Commenta
bano
Scritto il 15 Febbraio 2017 at 18:00

AHHH BENE mi sa che è arrivato il momento di shortare i titoli americani…
qualcuno ha un isin short sul tresary…. grazie…

veleno50
Scritto il 15 Febbraio 2017 at 18:49

bano@​fin​anza​onli​ne,

Sicuro di aver interpretato bene l’articolo.Non è meglio che aspetti Marzo poi invece di shortare compri a piccole quantità formando un paniere di titoli con scadenze poco sotto i trent’anni attualmente i rendimenti sono oltre 3,10% cambio permettendo.Ciao

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