MACHIAVELLI: TRUMP MOMENT

Scritto il alle 08:25 da icebergfinanza

ImmagineDomani in tarda serata insieme a tutti coloro che hanno sostenuto il nostro viaggio o lo vorranno liberamente sostenere faremo un salto indietro nella storia ai tempi del nostro Machiavelli per osservare il programma economico e le prossime mosse del nuovo presidente degli Stati Uniti, Trump…

A quei tempi a cavallo del quindicesimo secolo…

…Il rialzo, infatti, aveva riguardato soprattutto i beni di consumo essenziali, quelli alimentari: i più richiesti da una popolazione in espansione,quelli per i quali la domanda (cioè la richiesta di un dato bene, ad un determinato prezzo, da parte di un individuo e del mercato) cresceva più rapidamente dell’offerta (cioè la quantità di beni o di servizi che il titolare è disposto a vendere, in un certo mercato, ad un prezzo definito, in un tempo determinato).

Alcune strepitose perle che la storia ci regala e tanto altro ancora, un’analisi completa che cercherà per l’ennesima volta di separare gli stupidi dalle loro aspettative di inflazione!

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…

22 commenti Commenta
charliebrown
Scritto il 13 Novembre 2016 at 00:35

@icebergfinanza

Ho letto il lavoro spedito questa sera.

Non capisco perchè dovrebbe essere proccupato chi detiene obbligazioni corporate, se la dinamica dei tassi non è vista in rialzo ancora per un lungo periodo. Mi riferisco alle investiment grade, mentre per le high yield capisco i pericoli che possono esserci.

Andrea è sempre positivo sul debito sovrano USA, invece mi sembra negativo sul debito corporate. Che cosa penalizza le obbligazioni corporate investiment grade? Il pericolo di fallimenti?

Scusate, magari agli altri è chiaro ma io non ci arrivo. La cosa mi interessa, perché sono esposto in pari misura in etf treasuries e in etf corporate USA investiment grade. Devo mantenere i primi e affrettarmi a vendere i secondi?

E’ ora di andare a dormire. Forse dormirò più tranquillo quando mi deciderò a mettere tutto in conti di deposito e a non pensarci più.

noldor
Scritto il 13 Novembre 2016 at 10:26

Ottima occasione per comprare T-Bond nei prossimi mesi.

Mi permetto un paio di osservazioni. Dall’elezione di Trump la classe media europea guadagnerà almeno tre cose nel breve:

1) Il TTIP non sarà mai firmato.

2) Le sanzioni alla Russia saranno rimosse (spero entro l’anno).

3) La BREXIT sarà soft, senza sanzioni stile blocco continentale alla Napoleone che ci avrebbero danneggiato enormemente.

Sulle obbligazioni corporate provo a rispondere io: le possibilità di guadagno ci sono ma il rapporto rischio / rendimento è tutto a favore delle obbligazioni sovrane a tripla A, quando puoi farti tra il 10 e il 20% in un anno con un T-Bond perché rischiare?
La tassazione inoltre è al 12,5% contro il 26%.

noldor
Scritto il 13 Novembre 2016 at 10:28

Sugli ETF non saprei, io compro direttamente i T-Bond, disponibili in quantità e con ampia scelta sul conto titoli delle due principali banche italiane.

icebergfinanza
Scritto il 13 Novembre 2016 at 10:28

Nel medio e lungo termine è più sicuro un titolo di Stato o un’obbligazione emessa dalla Apple.?È più alto il rischio implicito di un paniere di titoli di uno Stato o di titoli emessi da società? Il livello raggiunto dai rendimenti dei titoli Corporate è compatibile con la recessione che verrà? Il 2016 vede il più alto livello di default di titoli corporate dal 2009 facciano finta di nulla? Mi fermo qui perché se no faccio notte! Ciao Andrea

icebergfinanza
Scritto il 13 Novembre 2016 at 10:29

Eccellente risposta!
noldor@finanza,

icebergfinanza
Scritto il 13 Novembre 2016 at 10:30

Dimenticavo! Nel bel mezzo della prossima crisi saranno più liquidi i titoli di Stato o gli ETF?

icebergfinanza
Scritto il 13 Novembre 2016 at 10:32

Ultima considerazione! In mezzo a questa crisi il cassettista è un uomo morto, un “dead man walking”. 😉

signor pomata
Scritto il 13 Novembre 2016 at 18:50

Chiaramente è ironia la tua, chi ha fatto cassetto dei titoli di stato ha fatto la mossa giusta.
Comunque se un nixon moment ci sarà non credo che possa essere oltre una certa misura, anche se il prof la pensa diversamente.

hotwheel
Scritto il 13 Novembre 2016 at 19:41

@icebergfinanza
io ti seguo da anni, condivido la tua view e dopo essermi fidato dei consulenti della banca che mi hanno fatto rosolare da agosto 2000 all’anno scorso, ho ripreso il controllo di ciò che ho…
so’ che ripeti sempre che qui non si danno consigli operativi ma con un T-NOTE 2% scad. 2026 che ho preso a 103.3 che ora vale 98.7 un po’ mi preoccupo…preoccupazione tipica del lungo viaggio diciamo…visto che i burattinai si ostinano a dipingere una realtà che non c’è…ti ringrazio per tutto quello che fai con la tua informazione…

charliebrown
Scritto il 13 Novembre 2016 at 21:31

nol­dor@fi­nan­za,

Vi ringrazio per avere risposto alla mia domanda chiarendo perché preferite i treasuries alle obbligazioni corporate USA.
Per quanto riguarda gli etf, faccio compravendita con il servizio on-line della mia banca mentre per acquistare (o vendere) direttamente i treasuries dovrei fare riferimento all’agenzia. Comunque l’impiegato, quando gliel’ ho chiesto, è caduto dalle nuvole e ha dovuto chiamare la sede centrale.

ice­berg­fi­nan­za,

icebergfinanza
Scritto il 13 Novembre 2016 at 21:34

signor pomata@finanzaonline,

Alberto ha già perso una scommessa con me sullo spread 😉

stanziale
Scritto il 13 Novembre 2016 at 22:09

http://www.ansa.it/usa_2016/notizie/2016/11/11/usa-2016-a-portland-la-polizia-spara-pallottole-gomma.-proteste-in-25-citta-100-arresti_61464996-f8ba-40b9-be73-650182cc397f.html
e’ indispensabile finire questo muro con il messico ed interrompere la tratta degli schiavi a livello mondiale. Gli spostamenti delle persone devono essere minimi, ognuno padrone a casa sua , ed i lavoratori tramite i propri sindacati, confrontarsi con i propri datori di lavoro. Solo cosi’ sara’ possibile avere aumenti salariali ed interrompere la deflazione, la miseria voluta dai maledetti globalisti. E’ chiaro che il muro in messico sarebbe un esempio.

PG
Scritto il 13 Novembre 2016 at 22:47

Buonasera Capitano … ricevuto il tuo ultimo grande lavoro. Un insieme di dati enormemente interessanti e una lettura storica eccezionale almeno per me. Ognuno è responsabile delle proprie azioni sapendo perfettamente che i tuoi sono divulgazioni che dovrebbero solo aprire gli occhi rispetto alla stampa falsa e di regime che ci da falsi segnali. La mia domanda quindi nn è se investire di qua o di là ma semplicemente dove trovi il tempo e soprattutto come fai sempre ad essere cosî puntuale nello snocciolare argomenti in cosi poco tempo. Sei una grande risorsa per me e per i compagni di questo magnifico veliero. Icebergfinanza … mai nome fu piu’ profetico. Grazie per gettare una grande luce nel tunnel scavato dai nostri manovratori. Un caro saluto a Te e tutti.

emzag
Scritto il 14 Novembre 2016 at 02:32

Insomma, Bagnai annunciava un dollaro in forte calo per il Nixon moment e invece stiamo a 1,077

E le previsioni di Krugman?
Leggetevi questo suo articolo che vi fate quattro risate

http://www.nytimes.com/interactive/projects/cp/opinion/election-night-2016/paul-krugman-the-economic-fallout

Calitano – Progessori 1-0

Mo’ mi leggo il paper di Andrea.

emzag
Scritto il 14 Novembre 2016 at 02:34

CaPitano – ProFessori

gavino
Scritto il 14 Novembre 2016 at 09:42

Buongiorno capitano, una domanda: ma se Trump investe una montagna di soldi ( stampati , non ci sono alternative ) in opere pubbliche perché non dovrebbe partire l’inflazione se tanto ” si sa ” che il debito pubblico se lo tiene in pancia la FED per l’eternità. Finalmente i soldi stampati, invece di finire alla finanza finiscono in tasca al muratore che fa il ponte ed era disoccupato ed ora può venire a comperare da me i miei prodotti?

benti77
Scritto il 14 Novembre 2016 at 10:32

Anzitutto grazie e complimenti per l’ultimo scritto.
La storia è sempre interessantissima !
Ritengo anche io che con la quantità di debito pubblico e privato presente negli States non faranno mosse false facendo fallire società a valanga (amiche del potere tra l’altro).
Diverso il discorso dollaro sul quale non so cosa pensare, oggi ha un valore elevato rispetto al Marco Tedesco e basso rispetto alla Lira Italiana ed al Franco Francese… con l’euro non saprei che dire !
Per chi teme il fattore cambio mi pare si sia suggerito di rimare liquidi… io penso possa essere una opzione (per chi può) aprire un conto multivaluta e comprare threausuries direttamente, in questo modo se il cambio non soddisfa si attende… Se poi credete nello sfaldamento dell’euro…

icebergfinanza
Scritto il 14 Novembre 2016 at 15:35

Primo bisogna vedere se riuscirà a mettere in pratica le chiacchiere elettorali.
Secondo non è detto che arrivi in fondo al suo mandato.
Terzo nel lungo termine siamo tutti morti! 😉
ga­vi­no@fi­nan­za,

icebergfinanza
Scritto il 14 Novembre 2016 at 15:37

Pinco è sopravvalutato rispetto all’euro, pallo e sottovalutato rispetto all’euro… ma l’euro un domani ci sarà ancora? Io mi tengo Pinco e Pallo! 😉
ben­ti77@fi­nan­zaon­li­ne,

icebergfinanza
Scritto il 14 Novembre 2016 at 15:38

Hai presente la “mano invisibile”… 😉
PG,

icebergfinanza
Scritto il 14 Novembre 2016 at 15:38

E’ il culo dei principianti 😉
emzag,

benti77
Scritto il 14 Novembre 2016 at 20:53

@Capitano
Che l’euro abbia gli anni contati non v’ è dubbio, come lo gestiranno è la domanda.
Il franchetto svizzero non lo consideri mai? Certo non i titoli del tesoro a-1 che creano casini alle assicurazioni malattia qui al nord..

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