Mentre quotidianamente dotti, medici e sapienti vi informano che il mercato obbligazionario sovrano era ed è in bolla e che non c’è alternativa all’equity, noi andiamo a dare un’occhiata a cosa significa aver investito nel settore high yield in questi ultimi anni…
Partiamo dalla “spazzatura” high yield, ovvero delle obbligazioni societari CCC di matrice USA…
E’ chiaro ora cosa intendevo dire lo scorso anno e durante l’anno, quando suggerivo di fare molta attenzione a questo tipo di obbligazioni?
Ovviamente da mesi c’è sempre qualche volpe che vi suggerisce che è il tempo di rientrare, visti i rendimenti alettanti …
“Stiamo assistendo ad una vera e propria carneficina nel mercato delle obbligazioni spazzatura”, ha detto Gundlach. Gundlach ha anche detto che è troppo presto per comprare obbligazioni ad alto rendimento, le obbligazioni spazzatura e titoli di credito di del settore energetico. “Non mi piacciono le cose quando vanno giù ogni giorno.”
Mai cercare di afferrare un coltello che cade! Ma questo il nostro Machiavelli ve lo ha raccontato più volte.
Ovviamente si tratta di obbligazioni CCC, ma certo il resto dell’universo investibile non ha subito la stessa dinamica o sbaglio…
Ma certo le obbligazioni societarie BBB non sono mica come quelle corporate…
Ma certo con tutta quella liquidità in circolazione non c’era alternativa, tanto ci pensano le banche centrali, ma quando analisti ed economisti, editorialisti ed amenità varie, vi raccontavano che il mercato obbligazionario era in bolla, si trattava di quello sovrano, si le obbligazioni emesse dagli Stati, mica del mondo high yield o corporate in genere, no in quello c’era valore ovunque.
Ovvio Andrea, in America stanno alzando i tassi, in Europa è tutto diverso…
Torna interesse società americane per mercato debito Eurozona (Ft)
La politica monetaria della Federal Reserve e della Banca centrale europea va in direzioni diverse e le aziende americane, allettate dal calo dei costi delle emissioni in euro, guardano con maggiore interesse al mercato del debito europeo. Come ricorda il Financial Times, quest’anno le società statunitensi hanno rastrellato ampie quantità di fondi nell’Eurozona: finora nel 2015 sono stati raccolti 65 miliardi di dollari, il 21% del mercato degli eurobond.
Nel 2007 le emissioni di bond denominati in euro da parte di società americane avevano toccato il 22% del totale, salvo poi calare nei due anni successivi al 6% e toccare il minimo storico del 4% nel 2011. L’ultimo esempio è quello del colosso americano dei pneumatici Goodyear, che ha in programma un’emissione di bond a otto anni denominati in euro per un totale di 250 milioni. Ma non è l’unico caso recente: anche Ball Corporation, specializzata in packaging e avionica, ha emesso bond in euro e in dollari per finanziare l’acquisizione della britannica Rexam. America24
Prima o poi, ne è stato servito un antipasto questa estate, la dinamica si ripeterà anche in Europa, soprattutto se qualcuno dimentica che l’economia globale sta filtrando con un stagnazione/recessione di sensibile entità.
Ma ovviamente l’unica bolla presente è quella sul mercato obbligazionario sovrano, buona consapevolezza a tutti.
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MERCATO OBBLIGAZIONARIO IN BOLLA!
come non concordare vista l’onda lunga dell’inflazione
http://it.tradingeconomics.com/france/inflation-rate-mom