Mentre l’America sogna il decoupling, con la sua stellare economia e l’imminente aumento dei tassi, dopo Canada, Russia e Brasile anche il Giappone torna in recessione…
Ricordo solo che il Giappone è in queste condizioni dall’ormai lontano 1990, lo scoppio della Grande Bolla, nel bel mezzo del suo terzo decennio perduto.
Japan’s monetary base at the end of October rose 1.8 percent from a month earlier to ¥344.42 trillion, hitting a record high for the 15th straight month, the Bank of Japan said Wednesday. Japan’s monetary base
Se guardate il grafico sopra dimenticatevi la dinamica si fermava a 270 trilioni di yen per la fine del 2014 ora siamo a 344 trilioni!
Il risultato è tutto qui sotto!
Lo studio della crisi giapponese, la sua conoscenza, ci ha permesso di essere i primi in Italia a comprendere l’arrivo della Grande Recessione del 2008, i sintomi erano gli stessi e ora anche la dinamica.
Chiaro il concetto? Enormi ed epocali sono le variabili in gioco in questa crisi, prima tra tutte l’avidità di pochi a discapito di molti!
Sorpresi di non sentirvi raccontare le solite cose? Produttività, austerità, riforme e balle varie?
No, fino a quando le imprese per fare utili o ricomprare le proprie azioni, continueranno a licenziare e i Governi contribuiranno a deflazionare salari, sino a quando le Banche Centrali continueranno a gettare denaro nel nulla, non ci sarà scampo la deflazione da debiti continuerà sino all’inevitabile conclusione.
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La cosiddetta “conclusione” in realta’ non sara’ che il capitolo di apertura di qualcosa di diverso. “Diverso”, che non vuol dire necessariamente “migliore”