AMERICA: PRIMO TRIMESTRE GLACIALE!

Scritto il alle 09:30 da icebergfinanza

Per una volta tanto lasciamo perdere l’ironia, lasciamo perdere la neve, il freddo, la siccità o l’invasione di locuste che avrebbe causato il solito crollo stagionale del Pil americano nel primo trimestre e proviamo a ragionare sulla base di dati oggettivi…

Nel primo trimestre il prodotto interno lordo americano è calato dello 0,7%, un dato rivisto al ribasso dal +0,2% della stima preliminare. L’economia americana ha rallentato il passo, sulla scia del maltempo invernale e del dollaro forte, che ha pesato sulla domanda di beni americani. (…)  La crescita media dei primi trimestri tra il 2010 e il 2014 è stata dello 0,6%, seguita da una media del 2,9% nei periodi successivi.

L’anno scorso l’economia è cresciuta del 2,4% su base annuale, dopo la media del 2,2% del periodo 2010-2013. Per fare un paragone, la crescita media negli anni Novanta era stata del 3,4% all’anno. (…) Tornando ai dati dello scorso trimestre, le spese per consumi, che generano due terzi dell’output, sono aumentate solo dell’1,8% nel primo trimestre (rivisto al ribasso dal +1,9% della stima preliminare e dopo il +4,4% del quarto trimestre): le famiglie, che l’anno scorso avevano messo più volentieri mano al portafoglio sulla scia del ribasso dei prezzi energetici, sono ora più caute.

I prezzi per i consumi personali, dato privilegiato dalla Fed per misurare l’inflazione, sono calati del 2%. Escludendo le componenti volatili, come generi alimentari ed energia, l’inflazione è salita dello 0,8%. (…) Anche gli investimenti aziendali, che includono anche apparecchiature, software e proprietà intellettuale, sono rallentati, attestandosi in ribasso del 2,8%, il calo maggiore dalla fine del 2009, ma più contenuto rispetto al -3,4% della prima stima. In particolare, le società del settore energetico risentono del calo del petrolio.

Il dollaro forte ha pesato sulle esportazioni, rendendo i prodotti americani più cari per gli acquirenti stranieri. Nel primo trimestre sono scese del 7,6%, contro il 7,3% della prima stima e il rialzo del 4,5% dei tre mesi precedenti. Le esportazioni di beni sono calate del 14%, il massimo in sei anni. Viceversa le importazioni sono aumentate del 5,6%, contro il +1,8% della prima stima e il +10,4% del quarto trimestre.

Il dipartimento al Commercio ha anche dato le prime indicazioni sugli utili aziendali del primo trimestre. Al netto delle tasse, escludendo la valutazione delle scorte e alcuni aggiustamenti patrimoniali, sono cresciuti del 3,1% rispetto agli ultimi tre mesi del 2014 e del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. America 24

Sino a qui abbiamo riportato le notizie, come le ha riportate la stampa mainstream.

Thanks to Econbrowser

Ora proviamo a dare credito a tutti coloro che si ostinano a cercare di definire un modello stagionale che incorpori la regola, ovvero che negli ultimi anni in America il primo trimestre e sempre preda di tempeste di gelo e di neve.

Fonte: White House Council of Economic Advisers.

Dai consumi agli ordini durevoli sino ad arrivare alla produzione industriale …

Fonte: FRED.

Fonte: FRED.

Fonte: FRED.

…tutto suggerisce che anche in aprile e maggio nulla sta cambiando.

Ora andiamo ad osservare il tutto nel dettaglio, non prima di avervi ricordato  che in attesa del dato odierno ISM manifatturiero, l’indice del primo distretto manifatturiero americano, ovvero quello di Chicago è sceso sotto il livello di 50 che separa la fase di contrazione da quella dell’espansione economica.

Chicago Business Barometer – ISM Chicago, Inc.

The Chicago Business Barometer fell 6.1 points to 46.2 in May from 52.3 in April The Chicago Business Barometer fell sharply back into contraction in May, reversing all of April’s gain and casting doubt on the strength of the widely expected bounceback in the US economy in the second quarter. New Orders, Production and Employment Down by More Than 10%

Immagine

Nuovi ordini, produzione e occupazione in calo di oltre il 10 % a Maggio!

Ora io comprendo che abbiamo bisogno di fiducia, comprendo che in gennaio, febbraio e forse anche maggio abbia nevicato o fatto freddo, ma razionalmente in Maggio cosa può essere accaduto, per far collassare di oltre il 10 % il primo distretto manifatturiero d’America? Il suddetto indice, comprende anche il settore dei servizi.

No niente ironia, proviamo a comprendere, ma per favore non venitemi fuori con la storiella del rimbalzo grazie alle scorte, perchè nell’indagine si evidenzia come il 42 % delle imprese dichiari di avere un livello di inventari troppo alto.

Nel primo trimestre senza il contributo delle scorte la discesa del Pil sarebbe stata meno UNO %

Non è affatto vero che al netto delle tasse, escludendo la valutazione delle scorte e alcuni aggiustamenti patrimoniali, sono cresciuti del 3,1% rispetto agli ultimi tre mesi del 2014 e del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

I profitti sono diminuiti di oltre 125 miliardi nel primoo trimestre rispetto ad una diminuzione di oltre 30 miliardi nell’ultimo trimestre dello scorso anno. Solo i profitti delle società non finanziarie sono diminuiti di oltre 100 miliardi rispetto ad un incremento di 18 miliardi, questi sono i numeri veri.

La sintesi è che questo trimestre è il terzo peggior trimestre dall’inizio della crisi finanziaria ovvero dal 2008 e che questa caduta è ravvicinata.

 

In settimana, a partire da oggi, avremo i dati sulla crescita dei redditi mensile e ISM manifacturing, mentre per mercoledi sono attesi ISM servizi, Beige Book e bilancia commerciale oltre alla spesa per costruzioni, tutti dati che cambieranno la dinamica del 2° trimestre. La sensazione è che alla fine del 2° trimestre la crescita sarà inferiore allo 0,5 % se non recessiva.

Fermiamoci qui, come più volte detto noi non abbiamo alcuna fretta, la verità è figlia del tempo.

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …

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2 commenti Commenta
reragno
Scritto il 1 Giugno 2015 at 11:29

Vedo i dati manifatturieri della Grande Germania che peggiorano di mese in mese.
Aspettiamoci a breve la recessione e vedremo tutta l’aggressività di cui fino questo popolo è capace.
Ovviamente per tutti quelli che ignorano o preferiscono ignorare chi furono i responsabili dei due precedenti conflitti mondiali.

kelcri
Scritto il 1 Giugno 2015 at 16:53

L’ottimismo è il sale della vita 🙂

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