MACHIAVELLI ALLA SCUOLA DI ATENE.

Scritto il alle 09:56 da icebergfinanza

Tucidide del demo di Alimunte è stato uno storico e militare ateniese, uno dei principali esponenti della letteratura greca grazie al suo capolavoro, La Guerra del Peloponneso.

Questo accurato resoconto sulla grande guerra tra Atene e Sparta (431 – 404 a.C.) è considerato – in termini di modernità – uno dei maggiori modelli narrativi dell’antichità, sicuramente uno dei primi esempi di analisi degli eventi storici secondo il metro della natura umana, con l’esclusione quindi dell’intervento di ogni divinità.(tratto da Wikipedia)

E’chiaro a tutti ormai che la Grecia sta combattendo una guerra persa in principio, una strage sociale e che l’improbabile intervento di qualche divinità non potrà risolvere.

Sembra che gli studiosi di relazioni internazionali non abbiano dubbi nel posizionare Tucidide come uno dei grandi precursori delle teorie realiste.

Sentite cosa risposere gli ateniesi ai poveri abitati dell’isola di Melo, sotto assedio prima di essere spazzati via …

“e lo sappiamo bene anche noi, da che mondo è mondo, la giustizia può esistere solo tra attori di forza eguale; diversamente, i forti faranno ciò che vogliono, e i deboli subiranno ciò che devono.”

Chiaro il concetto?

In attesa di fare nuovamente il punto della situazione nel fine settimana insieme al nostro Machiavelli vediamo in ordine cronologico le ultime notizie sulla farsa greca…

Grecia, Lagarde: uscita dall’euro è una possibilità, accordo improbabile

La Grecia domina il G7, ira di Berlino

Gelo Lagarde sulla Grecia, per Fmi cade tabù Grexit

Bce: rischio contagio

Tsipras fuori dalla realtà?

Leggete cosa scrive il nostro compagno di battaglia Dimitri Deliolanes, corrispondente della radio-tv greca ERT – Twitter @DDeliolanes

Lo hanno confessato in coro durante la recente riunione del Comitato Centrale di Syriza: le trattative con le istituzioni UE sono molto più difficili del previsto. Prima delle elezioni, senza alcuna esperienza di governo, sembrava tutto sommato facile: si va là, si spiega loro che la ricetta non funziona e li si convince a cambiare. In fondo, è proprio quello che ha fatto Yanis Varoufakis nelle prime riunioni dell’Eurogruppo, entusiasmando i greci ma facendo imbufalire gli europei.

Ora è arrivato il momento della verità. Il 5 giugno bisogna cominciare a pagare cifre enormi, quasi 17 miliardi fino agli inizi agosto. I soldi non ci sono e i creditori non sembrano per niente disposti a sborsarli. Di quanto si tratta? Per l’Unione Europea è l’ultima tranche di 7,2 miliardi del prestito del 2012. Per il FMI la somma è più consistente, 19 miliardi da versare fino ad aprile 2016.

Il motivo del contrasto è strategico. Schaeuble vorrebbe continuare con il vecchio programma, come se non ci fosse un nuovo governo. Atene, da parte sua, sa che accettare qualsiasi misura di austerità equivale a suicidio politico. Posizioni opposte. È stato un errore insistere nel negoziato fin dall’inizio? Il mandato dei greci a Tsipras, di uscire dall’austerità rimanendo nell’eurozona, non è nei fatti realizzabile?

Questi sono gli interrogativi che si fanno i ministri, gli elettori di Syriza e tutti i greci. Chi si arrovella di più però è lo stesso Tsipras. Il suo ostentato ottimismo non è di maniera. Chi lo conosce bene sa che il premier greco è profondamente europeista e non può ammettere facilmente che la sua idea di Europa sia oramai fuori dalla realtà. La stragrande maggioranza dei greci vuole rimanere nell’eurozona. Ma una maggioranza ancora più consistente vuole farla finita con l’austerità.

Di fronte a uno scenario del genere, la leadership politica greca non può fare molto. L’unica strada è quella di negoziare fino all’ultimo secondo. Tentando magari di trovare una mediazione sulla lotta all’evasione fiscale, sulle imposte ai consumi di lusso e sulle pensioni anticipate. E se alla fine sarà rottura, affrontarla a viso aperto,con la coscienza che si è fatto di tutto per evitarla.

Un “chicken game” con i fiocchi, l’acceleratore pigiato sino all’ultimo minuto.

Noi non sappiamo se qualcuno ha già deciso per una nuova Lehman Brothers, una sorpresa negativa all’ultimo secondo, ma la sensazione è che l’Europa sterzerà all’ultimo secondo, non hanno il coraggio di andare sino in fondo e una nuova pezza TEMPORANEA verrà utilizzata per tappare i mille buchi che la diga EURO sta producendo.

Per quanto tempo ancora è la domanda giusta, senza una radicale ristrutturazione del debito purtroppo la Grecia e le anime che la popolano non ha scampo… è solo questione di tempo.

Alle 14.30 usciranno anche i dati della prima revisione del Pil americano, previsto in ribasso a MENO 0,8 %.

Noi come sempre non abbiamo alcuna fretta, osserviamo insieme alla verità figlia del tempo quello che accadrà.

Noto una certa stanchezza e rassegnazione nel popolo di Icebergfinanza, forse mi sbaglio, noi invece non ci fermiamo, anzi, usciamo dal virtuale per incontrarci …

CI VEDIAMO A BOLOGNA: UN MESSAGGIO DALLA STORIA GUARDANDO AL FUTURO.

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …

Chiunque volesse ricevere le ultime analisi può liberamente contribuire al nostro viaggio … cliccando qui sopra o sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina. Semplicemente Grazie.

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10 commenti Commenta
alessandroecristina
Scritto il 29 Maggio 2015 at 10:10

STANCHEZA? RASSEGNAZIONE? “CORVO ROSSO NON AVRAI IL MIO SCALPO”…..

alessandroecristina
Scritto il 29 Maggio 2015 at 10:11

UNA “Z” non è uscita dalla tastierea…

babycottero
Scritto il 29 Maggio 2015 at 11:12

Nessuna rassegnazione, niente stanchezza. Solo stasi. Ogni giorno, fuori da questo blog, vien detto tutto ed il contrario di tutto.

Dopo tanta attenzione dedicata alla questione greca leggo i tuoi aggiornamenti ma penso a quanto accadrá il 5 giugno. Le persone che ho intorno pensano a quanto accadrá a Berlino il 6 (Champions League).

Penso che la crisi, sino ad ora, non mi ha toccato piú di tanto…..ma cerco di capire come muovermi nel probabile caso di un nuovo 1933. Non si sa mai.

Sempre grazie per il tuo lavoro.

silvio66
Scritto il 29 Maggio 2015 at 11:57

Gasato come non mai vorrai dire. Quando il Capitano dice queste cose è ora di fare un bonifico.
Buona Giornata

veleno50
Scritto il 29 Maggio 2015 at 12:13

Meraviglioso affresco di Raffaello . In confronto l’uscita del pil americano a-0,8 è una cacca.

massimo84
Scritto il 29 Maggio 2015 at 14:36

-0,7% PIL Usa trimestrale

capitan_harlok
Scritto il 29 Maggio 2015 at 20:42

massimo84@finanzaonline:
-0,7% PIL Usa trimestrale

ACCIDENTI MIGLIORE DELLE ATTESE quindi ? ma si ce ancora trippa per gatti , tutto e rimandato e si continua a salire in borsa o a correggere ma lievemente , percio come sul TATANIC “maestro musica che la festa continui , tanto secondo me il 6 giugno non succederà un bel nulla l’europa impaurita prenderà tempo IL FMI rimanderà le scadenze dei debiti greci a momenti migliori i mercati finanziari riprenderanno a salire, l’america non alzerà i tassi ma anzi sotto sotto pompera liquidità anche senza che sia annunciato nessun Q4 e tutti vissero felici e contenti fino alla prossima scadenza , MA SOPRATTUTTO NON CI SARA NESSUN 1933 …….
buon fine settimana a tutti e OTTIMISMO LA VITA è BELLA E VA VISSUTA BENE ………

stanziale
Scritto il 31 Maggio 2015 at 11:22

Interessante: come fece il debito pubblico di Francia e Germania, che nel 1945 era pari al 200% del pil, a scendere in pochi anni al 30%? http://keynesblog.com/2015/04/28/piketty-la-grecia-e-gli-altri-piigs-non-dovrebbero-rimborsare-i-debiti/
Va’ be’, certo, ora sono alti anche i debiti aggregati, nel 1945 i pil erano bassi per la guerra, pero’…

dorf001
Scritto il 31 Maggio 2015 at 16:21

stanziale@finanza,

ciao mister. guarda la questione è tanto semplice. io ve l’ho detto tante volte. anche tu ti spacchi tanto la testa a trovare le magane del passato. non serve a nulla. tutto tempo perso. vai diretto al punto. anzi, io vi dico di smetterla di guardare all’estero per prendere esempi virtuosi. noi abbiamo già tutto in italia, basta guardare bene.

basta un solo nome. GIACINTO AURITI. basta perdevi in cazzate estere. ha già scritto tutto che si deve fare 15 anni fà. che cavolo contiunate a perder tempo!!!

1) sovranità monetaria, ma che sia vera. no finta come era ai tempi di moro. poi dopo, è diventata una catastrofe. grazie a ciampi, andreatta, prodi, napolitano ma anche berlusconi. per finire con lo scemo di firenze.

2) reddito di esistenza a tutti, non come se lè inventata grillo. che al limite piuttosto di niente, può andar bene per un pò. ah và dato SOLO agli italiani.
tutti gli altri se ne tornano al loro paese, vanno dal loro presidente, e se lo fanno dare da lui il loro reddito di esistenza.

3) democrazia diretta, si fa come in svizzera. però bisogna cambiare la rai tv. cacciare via tutti quelli che ci sono adesso, oppure si uniformano e finelmente faranno un VERO servizio pubblico. cioè dire alla gente TUTTA la verità. istruire la gente come DIO comanda. come faceva la rai negli anni 50. mandiamo in tv gente capace di parlare. anche MAZZALAI se dice di si.

4) energia alternativa. rinnovabili, chiamatele come volete. questo si deve puntare. ti ricordi no, tutta la storia che dice sempre john ludd…..ecco, quello.

5) rispetto per la natura. vuol dire NON ammazzarla. come fa il pdl e il pd, pure i centristi, con la loro idea del cazzo che il mattone tira. si …..bisogna tirarglielo in testa. una camionata di mattoni. e bastaaaaa!!!!! con sta idea di costruire case!!!
siamo strapieni. in italia ce nè il 20% di quello che serve. bisogna seguire l’esempio di trento e bolzano e che cazzo!! è cosi’ diffile da fare? come? interessti sotto? clientelare?

4 calci in culo allora. e sputtanamento giorno e notte in tv. mica è difficile. basta volere.

chi ha voglia di fare tutto questo? escluso i pagliacci che ci governao illegalmente.

6) ahh riformare tutta la giustizia. son qausi tutti collusi col sistema. corte dei conti e corte costituzionale compresa.

bella impresa ehh??
però chi ben comincia è già a metà dell’opera.

SALUTI a TUTTI

doge
Scritto il 31 Maggio 2015 at 23:05

7) sostituire gli umani con androidi, incapaci di implementare le proprie capacità, partendo dalle istituzioni governative.

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