ICEBERGFINANZA MONDI ALTERNATIVI REVIVAL
Come preannunciato un paio di settimane fa, da oggi riprende il nostro viaggio attraverso i Mondi Alternativi, non un viaggio nostalgico, non solo un revival della splendida avventura del vecchio blog Icebergfinanza su Splinder, ma la possibilità di tornare ad esplorare alternative reali e possibili che oggi sono più che mai attuali, nella disgregazione di un impero che ha prodotto il pensiero unico degli ultimi trent’anni.
Chi non ricorda il vecchio e leggendario veliero…
Questo ritorno, questo revival non poteva che essere dedicato a Valentina anima e angelo di Icebergfinanza. Dove possibile, dove non è andato perso durante il trasferimento, ritroveremo nei commenti la sua gioia e voglia di vivere!
Il genio e la fantasia di Tolkien continuano a lasciarci messaggi indimenticabili e attuali..
… aI amar prestar aen. Il mondo è cambiato. Han mathon ne nen. Lo sento nell’acqua. Han mathon ne chae. Lo sento nella terra. A han noston ned ‘wilith. Lo avverto nell’aria. Molto di ciò che era si è perduto… ma l’alternativa esiste aggiungo io!
«“Avrei desiderato che tutto ciò non fosse mai accaduto ai miei giorni” esclamò Frodo. “Anch’io” annuì Gandalf “come d’altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è stato dato”. […] “Affinché il male prevalga, è sufficiente che gli onesti non facciano nulla. […]. Ma non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo, il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo una terra sana e pulita da coltivare”» (John Ronald Reuel Tolkien).
Per quanto mi sarà possibile, i nuovi incontri di Icebergfinanza, andranno oltre la crisi, oltre il suo racconto, alla scoperta di alternative possibili!
Ben rintrovati a tutta la ciurmaglia di vecchia data e benvenuti a bordo a tutti coloro che si sono avvicinati a questo viaggio da poco!
Era l’ormai lontano maggio del 2007 quando …
Nel mondo della Finanza e dell’Economia è prevalente il pensiero che Etica o Morale non possano coesistere, che siano dimensioni umane che nulla hanno a che fare con il benessere economico!
Ora non di rado ci si sente ripetere che lo stesso Adam Smith, nel suo “Ricchezza delle Nazioni” sosteneva che l’atteggiamento autointeressato degli individui si trasforma, inaspettatamente per gli individui stessi, in un beneficio per gli altri e per tutta la società.
Ma il concetto base secondo cui l’economia esula dalla riflessione morale, dalla ricerca di etica risale alla “Favola delle Api” di Bernard de Mandeville, secondo il quale i ” vizi privati favorirebbero i benefici pubblici “.
In realtà abbiamo visto in questa crisi che ai vizi privati ha corrisposto la fregatura pubblica, la più imponente socializzazione delle perdite e privatizzazione dei guadagni della storia della finanza e dell’economia mondiale!
La “Favola delle Api” raffigura un mondo immaginario all’interno dell’alveare umano, dove si lavora soddisfando i propri bisogni e facendo i propri interessi, raggiungendo così collettivamente il bene dell’intera comunità! Ma come ogni favola, qualcuno si rende conto che questo benessere sociale è afflitto da squilibri ed eccessi, che alimentano la ricerca di etica e moralità in alcune api. Questo lamento è talmente intenso da giungere sino alle sommità dove abitano gli Dei, i quali per decreto, impongono alle api laboriose l’etica e la morale nella ricerca del benessere.
Una nuova vita, un nuovo modo di concepire il benessere individuale e sociale si diffonde all’interno dell’alveare estendendo i suoi effetti a tutte le attività umane! Ed è qui che secondo l’interpretazione di Mandeville si nasconde il pericolo di un’economia buona, etica che sostenga un consumo sostenibile e ricerchi il benessere comune attraverso l’etica e la morale. E nel nostro alveare questa concezione, inaridisce l’intraprendenza, fossilizza il desiderio di benessere a tal punto che accontentandosi di poco, non si ha più motivazioni per migliorare la propria esistenza.
” Mentre vanità e lusso diminuiscono, anche le vie del mare sono abbandonate. Non vi sono più mercanti e intere fabbriche vengono chiuse. Tutte le arti e i mestieri sono negletti: l’accontentarsi del proprio stato, rovina l’industria…….. La virtù da sola non può far vivere le nazioni nello splendore.” (Mandeville)
Bene ora secondo Mandeville, la virtù da sola non può far vivere le nazioni nello splendore, ma secondo me la….vanità e il lusso da soli portano alla rovina, all’eccesso, agli squilibri di questo tempo!
L’economia è come un grande motore dove tutto deve essere a posto per poter fornire le migliori prestazioni, l’economia è un insieme di produzione, consumo, risparmio, investimenti, ricerca e non per questo dobbiamo inventare altre soluzioni a ciò che già ora esiste.
Abbiamo l’obbligo però di ricercare ogni soluzione, ogni alternativa per far si che tutti possano godere delle prestazioni di questo motore, e trovare la giusta combinazione tra guida consapevole e destinazioni realistiche.
La favola di TINA ” There Is No Alternative” ovvero “non ci sono alternative”, deve essere considerata come il risultato di concezioni che si oppongono al bene comune, diffondendo la versione che non esistono alternative alla globalizzazione del benessere, una visione totalitaria che non ammette repliche, non immagina altre soluzioni, oltre visioni.
Recentemente su Altreconomia ho letto un’editoriale di Miriam Giovanzana che esprimendo il bisogno di una costante ricerca di alternativa, di proposte alternative ,esprimeva con queste parole un bellissimo concetto: ” Per continuare a pensare e desiderare un mondo migliore, abbiamo bisogno di stare fuori dall’acquario del pensiero comune, e dalla sua enorme forza di persuasione. Probabilmente i pesci dell’acquario pensano che quello sia l’unico mondo possibile. Noi invece sappiamo che non è così, anche se l’acqua che ci permette di vivere – quella dell’acquario appunto – è anche quella che ci tiene prigionieri.”
Nella sua favola, in sintesi, Mandeville sostiene che chiunque non persegue il proprio interesse, accontentandosi di ciò che ha, provoca l’oblio della stagnazione, del decadimento, dell’appagamento che conduce a disoccupazione e depressione economica.
Un vecchio e antico proverbio cinese, portatore della saggezza popolare dice, che se vuoi sfamare un uomo per un giorno dagli un pesce, ma se lo vuoi sfamare per tutta la vita insegnali a pescare. Un inno contro l’assistenzialismo puro, ma oggi non solo talvolta non si insegna a pescare, ma si toglie anche il poco pesce che resta nei mari della povertà!
Oggi si sente parlare del più grande boom economico da cent’anni a questa parte, ne parlano tutti, economisti, analisti, politici, imprenditori, e premi Nobel come Kenneth J Arrows che sostengono che oggi l’allargamento della ricchezza è sensazionale e coinvolge ogni angolo del pianeta. Secondo Kenneth i grandi economisti del passato come Adam Smith o David Ricardo avrebbero trovato al giorno d’oggi quasi il loro pianeta ideale, e già che ci siamo io ci aggiungerei anche il padre dell’” ego economico” Mandeville.
Un boom globale che permette a miliardi di persone di vivere con due dollari al mese invece che uno, un boom globale che irradia la sua luce di benessere sull’umanità intera!
…….se vuoi sfamare per un giorno, regala un pesce, se vuoi sfamare per tutta la vita insegna a pescare, ma se vuoi dare dignità all’uomo, allora impegnati a costruire un’alternativa valida, nella vita di ogni giorno, favorendo il consumo sostenibile, l’indebitamento sostenibile, la produzione sostenibile insomma un’economia alternativa che integri e umanizzi quella già esistente. Andrea
La finanza e l’investimento sono sempre stati visti con i parametri del rendimento, del capitale, dell’interesse.
Sempre di più si sta diffondendo una nuova cultura che mira all’investimento con caratteristiche etiche, dove l’investitore mira non solo alla speculazione ma punta su attività che rispondano a certi requisiti di responsabilità sociale ed ambientale.
La borsa viene vista come un prezioso servizio all’economia di mercato quando gli investimenti non sono semplici speculazioni e manipolazioni individuali.
Da pochissimo viene teorizzata la sinergia tra economia ed etica. Ciò si deve all’economista, premio Nobel, Amartya Sen, che sostiene che al valore della ricchezza, la quale rimane sempre un elemento base del mercato, debba essere aggiunta anche la felicità, che è un concetto diverso dal benessere. Una persona è più ricca di un’altra quando è più felice ed ha ottenuto una migliore qualità della vita. La qualità della vita diviene quindi una variabile algebrica nei calcoli economici. Il mercato è vero mercato quando non produce solo ricchezza ma soddisfa anche attese e valori etici.
Il risparmiatore diviene così controllore delle conseguenze non economiche degli atti e delle azioni economiche.
In Italia il dibattito circa la dimensione etica della finanza sta muovendo i primi passi, anche grazie alle novità normative introdotte con la legislazione sulle Fondazioni bancarie.
L’investimento etico consiste nella selezione e nella gestione degli investimenti (azioni, obbligazioni, prestiti) condizionata da criteri etici e di natura sociale, concetto racchiuso nell’espressione socially responsabile investment usata negli Stati Uniti, o ethical investment, espressione usata in Gran Bretagna.
L’investitore etico è invece colui che non è unicamente interessato al rendimento delle proprie azioni, ma vuole conoscere le ragioni di fondo che realizzano questa redditività, le caratteristiche dei beni prodotti, la localizzazione dell’azienda e verificare come vengano condotti gli affari. ( dal sito http://www.finanza-etica.it/ )
UN’ OASI NEL DESERTO!
L’investimento etico e il consumo critico. ICEBERGFINANZA 20 giugno 2007
Grazie di cuore Dorf per questa lezione di vita e di speranza!
Per il resto dovrò fare una profonda riflessione sul proseguimento della nostra avventura. Come ho visto in questi anni spesso e volentieri le esperienze alternative proposte hanno suscitato ben poco dibattito o confronto. In giro per il web e anche nei miei post attira e affascina di piu parlare della moneta, dell’oro o di che faranno i mercati. Il mio lavoro nella vita di tutti i giorni, quello che mi aiuta a vivere e’ quello di consulente finanziario, proteggere i risparmi dei miei clienti e farli rendere meglio possibile. E devo dire che in questi anni mi e’ riuscito bene. Ma in questo inferno quello che mi sta piu a cuore e’ cercare un’alternativa cercare di cambiare la mentalità, ma dopo cinque anni mi accorgo che grazie a questa esperienza siamo in tanti che cerchiamo di migliorare questo fottuto sistema ma troppo pochi dannatamente pochi. Ho sacrificato cinque anni di vita e lunghe notti spesso trascinato dalla passione e dall’entusiasmo che siete riusciti a trasmettermi, grazie alla vostra stima. E’ stata un’avventura entusiasmante, incredibile, probabilmente irripetibile, ripagata da un’autentica onda umana che si e’ riversata sul veliero. Ma forse serve un ultimo sforzo, quello che cercherò di mettere in campo nelle prossime settimane anche se sarà utopia pura. Un manifesto con alcune proposte reali da condividere proposte che guardano lontano e a oggi anche se servirà a ben poco. Poi chissa’ forse l’avventura finirà il prossimo anno , troppo intensa, troppo impegnativa per un sola persona che quotidianamente ha un lavoro e una Famiglia come tutti Voi . E’ difficile, informarsi, studiare, ricercare, elaborare e condividere, nello spazio di qualche ora nella notte. Non ho alcun supporto economico o indipendenza che mi permetta di fare questo liberamente durante il giorno, non e’ un lavoro ma una passione con nascosto un sogno. Probabilmente resterebbe pura cronaca, il racconto di una tragedia umana e sociale, ma il cambiamento nasce da ognuno di Voi, nelle Vostre realtà, nella Vostra Vita, solo Voi potete incidere sulla storia, sulla realtà, nelle Vostre comunità ma solo se ci credete veramente e non se vi lasciate contagiare da un sistema che vi urla nelle orecchie che non esiste alternativa. Forse e’solo uno piccolo sfogo che non cambierà la mia determinazione ma lo lascio solo qua nei commenti tra amici e da domani si riparte come sempre ma con la Consapevolezza che nulla ci e’e dovuto e che dovremo lottare per migliorare questo sistema anche combattendo le nostre infinite debolezze ! Un abbraccio e buona notte a tutti … A domani Andrea
grazie Andrea, un pizzico di nostalgia fa sempre bene e grazie anche a Dorf che mi ha fatto conoscere una grande DONNA. Buona settimana a tutti.
perchè no??? un manifesto che diventi una tessera di identità per tutti noi, questo ulteriore sforzo da parte tua non sarà inutile, vai avanti, la consapevolezza aumenta sempre di più, ci vuole solo un pò di organizzazione, i consensi ci sono, le realtà piccolissime ma molto numerose, coraggio…un abbraccio
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capitano, alla fine tu vuoi parlare del reddito di cittadinanza. e allora ti dico che il primo in assoluto in italia, già nel 2002 che lo invocava era il grande GIACINTO AURITI. guardate tutti questo video. http://www.youtube.com/watch?v=nV3ZdHydOlM
e sul tema ci sono centinaia di video suoi . vedeteli!
eppoi caro capitano. tu che credi sempre nei giovani. ho trovato in rete una bella cosa. senti che dice questa ragazza mezza invalida. incredibile. http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=MuRvsErkHFI
spero ti piaccia.
by DORF