GRECIA: IL PARADOSSO DEL GATTO DI SCHRODINGER!

Scritto il alle 09:04 da icebergfinanza

Scrive giustamente Mauro Bottarelli sul .SUSSIDIARIO … La Grecia è come il gatto di Schrodinger, morta e viva allo stesso tempo…mettendo uno splendido post scriptum che profuma di storia, quella che gli uomini dimenticano tanto facilmente ora che probabilmente le elezioni greche di aprile daranno voce ai nazionalismi e agli estremismi!

(…) Ho letto con un brivido il commento del lettore Martin Moeller alle toccanti parole di Dimitri Deliolanes, riguardo la situazione greca e le responsabilità europee. Non entro di nuovo nella questione, ma al netto del proverbiale rigore tedesco (molto affievolito, in verità, quando si tratta di ricattare Atene, vincolando gli aiuti alle commesse di armi per l’esercito), ricordo a Moeller che nel 1953 l’Accordo sul debito di Londra vide Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia e Grecia garantire a Konrad Adenauer un bell’haircut del 50% su tutto il debito tedesco, pari al 70% di sollievo sulle scadenze più a breve. Inoltre, ci fu una moratoria di 5 anni sul pagamento degli interessi. Questo garantì alla Germania di ricostruire la sua economia dopo la guerra (da essa stessa scatenata) ed evitare di finire del tutto sotto il giogo sovietico: non fu indolore la scelta, visto che la Gran Bretagna dovette presentarsi a Washington con il capello in mano per ottenere prestiti e la stessa Grecia, oggi tanto vituperata, rinunciò alle compensazioni di guerra che le spettavano.

Tutto questo avvenne nei confronti di una nazione che non aveva truccato i conti, fatto uno swap un po’ birichino e permesso ai suoi cittadini di vivere al di sopra di standard sostenibili dal welfare, ma che aveva portato morte e distruzione in Europa, con il corollario di 6 milioni di ebrei sterminati in nome dell’ideologia di uno psicopatico austriaco che i tedeschi avevano scelto come loro leader. Caro Moeller, va bene la legge della responsabilità e del “chi rompe paga”, ma se nel 1953 fossero stati duri verso il suo Paese un decimo di come lei lo è oggi con la Grecia, probabilmente parlerebbe russo.

Ieri tanto per cambiare …

” Dai leader politici greci «non sono ancora arrivate le assicurazioni politiche necessarie sull’attuazione del programma», per questo i ministri delle Finanze dell’eurozona si riuniranno domani solo in teleconferenza. Lo ha annunciato Jean-Claude Juncker. È questo l’esito del braccio di ferro tra Eurogruppo e governo greco sulle condizioni per il via libera al secondo prestito. Il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker ha anche confermato che domani non ci sarà una decisione sullo sblocco degli aiuti finanziari alla Grecia. Juncker ha Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/NDcDv

Come scrive WIKIPEDIA Il paradosso del gatto di Schrödinger è un esperimento mentale ideato da Erwin Schrödinger allo scopo di dimostrare come l’interpretazione classica della meccanica quantistica (Interpretazione di Copenaghen) risulta incompleta quando deve descrivere sistemi fisici in cui il livello subatomico interagisce con il livello macroscopico.

« Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si inchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l’evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione Ψ dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono stati puri, ma miscelati con uguale peso.[1] »
   

Dopo un certo periodo di tempo il gatto ha la stessa probabilità di essere morto quanto l’atomo di essere decaduto. Visto che fino al momento dell’osservazione l’atomo esiste nei due stati sovrapposti, anche il gatto resta sia vivo sia morto fino a quando non si apre la scatola, ossia non si compie un’osservazione.

Affascinante no si adatta perfettamente alla tragedia greca, purtroppo!

La Grecia deve aspettare ancora. L’Eurogruppo di domani diventa una teleconferenza, e tutto viene rinviato a lunedì prossimo, perché Atene non ha ancora fornito le garanzie richieste dalla troika. E lo stesso governo ellenico, dopo un consiglio dei Ministri, raggiunge un’apparente accordo sui tagli aggiuntivi di 325 milioni necessari, provenienti probabilmente in gran parte dalle pensioni, ma non sembra esserci certezza sulla lettera d’impegno firmata dai leader dei partiti: il socialista Giorgos Papandreou l’avrebbe già sottoscritta, ma il leader conservatore Antonis Samaras avrebbe ancora delle divergenze sul testo. Secondo indiscrezioni – un annuncio ufficiale non c’é stato – il governo greco avrebbe raggiunto una prima intesa sui risparmi: 300 milioni verrebbero dai tagli alle pensioni e il resto da tagli a difesa e spese per medicinali. Questo contrasta con quanto affermato in questi giorni da fonti governative, per le quali i tagli di spesa avrebbero riguardato le attività dei ministeri e non le pensioni. Circa 100 milioni verranno, secondo questa ipotesi accreditata da siti ben informati, da un taglio del 7% alle pensioni del fondo per i marinai e il 20% a quelle di lavoratori del settore elettrico, telefonico e banche sopra i 1200-1300 euro. Circa 200 milioni saranno invece reperiti da un 15% tagliato dalle integrazioni pensionistiche ove queste superino i 200 euro. LaStampa

Firmo o non firmo, francamente non vorrei essere nei panni di questi speculatori politici greci e tanto meno in quella di questo manipolo di tecnocratici europei falliti!  L’ombra della storia aleggia sulla Grecia, speriamo che questa volta non si ripeta!

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