LA RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA E IL BILANCIO SOCIALE.

Scritto il alle 07:08 da icebergfinanza

Il concetto edonistico di massimizzazione a breve termine di ogni progetto, di ogni piano strategico porta inevitabilmente a considerare solo gli aspetti finanziari di un’azione personale o societaria, dimenticando ogni inevitabile ripercussione sulle generazioni future. Talvolta ci si chiede come l’essenza del capitalismo sia determinata dal quel senso di onnipotenza che pervade coloro che partecipano alla grande arena del capitale, dove talvolta basta essere presenti senza neanche disporre del capitale. L’essenza di questo sistema che non ammette repliche,non contempla alternative porta alla creazione di innumerevoli eccessi e bolle finanziarie: il libero mercato è un campo di battaglia dove sopravvivono coloro che magari portatori di un’idea innovativa, di un valido progetto devono adattarsi ad un ambiente dove esistono si, delle regole ben precise, ma dove quotidianamente per raggiungere il proprio obiettivo, vengono regolarmente calpestate. Questo dipinto di tonalità grigie relativo al libero mercato, alla competizione selvaggia, per fortuna in questi ultimi anni sta piano,piano ritrovando il colore della responsabilità sociale e ambientale. La consapevolezza e talvolta il vivere in prima persona sulla propria pelle, gli esiti funesti di ogni eccesso ha portato nell’opinione pubblica una ricerca alle volte quasi spasmodica del concetto di sicurezza, di etica, di responsabilità appunto. Il premio Nobel Milton Friedman amava ricordare che la responsabilità sociale delle imprese sul piano economico ed etico consiste nel dovere di ogni manager di perseguire l’interesse esclusivo degli azionisti o soci utilizzando le risorse finanziarie esclusivamente per questo scopo senza “ perdere tempo e energie” a cercare inutili benefici sociali o ambientali. Ora non è difficile sostenere che il mondo degli affari talvolta è esclusivamente basato sulla vanità, l’egoismo e l’interesse personale ma la sua insostenibilità sociale, ambientale, la sua frenesia e follia organizzativa richiede un minimo di responsabilità verso quella società in cui opera.              Andrea.

Per responsabilità sociale d’impresa (o Corporate Social Responsibility, CSR) si intende l’integrazione di preoccupazioni di natura etica all’interno della visione strategica d’impresa: è una manifestazione della volontà delle grandi, piccole e medie imprese di gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale ed etico al loro interno e nelle zone di attività. (http://it.wikipedia.org/wiki/Responsabilit%C3%A0_sociale_d’impresa ) Secondo il “LIBROVERDE” redatto nel 2001 dalla Commissione delle Comunità Europee, le imprese si sforzano di elevare le norme collegate allo sviluppo sociale, alla tutela dell’ambiente e al rispetto dei diritti fondamentali, adottando un sistema di governo aperto, in grado di conciliare gli interessi delle varie parti interessate nell’ambito di un approccio globale della qualità e dello sviluppo sostenibile, affermando la loro responsabilità sociale e assumendo di propria iniziativa impegni che vanno al di là delle esigenze regolamentari e convenzionali cui devono comunque conformarsi.

 (http://ec.europa.eu/employment_social/soc-dial/csr/greenpaper_it.pdf ).

 

LINK PER CONOSCERE E COMPRENDERE LA CSR

CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY

ITALIAN CENTER FOR SOCIAL RESPONSIBILITY

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA

COMMISSIONE EUROPEA

 

Naturalmente non esiste miglior strumento documentale che permetta di far conoscere l’azienda alla comunità in cui opera che non sia il BILANCIO SOCIALE:

 "Il Bilancio Sociale è uno strumento straordinario, rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico, l’elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un’occasione per affermare il concetto di impresa come buon cittadino, cioè un soggetto economico che perseguendo il proprio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere il consenso della clientela, del proprio personale, dell’opinione pubblica".

Il Bilancio Sociale ha la funzione di descrivere il più analiticamente possibile le ragioni per cui si sostengono o si sono sostenuti determinati costi, più lontani rispetto all’attività caratteristica, ma anch’essi produttori di vantaggi per alcune categorie di stakeholder. Non esiste infatti una utilità globale ma una serie di utilità, ognuna per ogni pubblico di riferimento. Il Bilancio Sociale diviene pertanto la somma di una serie di bilanci, unificati per il fatto che l’impresa è una ed è l’unico soggetto in grado di compierne una sintesi.

E’ ovvio che il Bilancio Sociale non potrà essere mai totalmente neutrale come può esserlo il bilancio d’esercizio, ma è chiaro che deve essere il quanto più possibile verificabile ed oggettivo, in caso contrario assai scarso potrebbe essere l’interesse degli stakeholder più avveduti, che potrebbero considerare tali informazioni incomplete, non significative, o cosa più grave inattendibili.

Il Bilancio Sociale è un importantissimo strumento di comunicazione, un mezzo fondamentale per svolgere un’attività di relazioni pubbliche, per migliorare le nostre relazioni sociali ma anche industriali.

L’obiettivo che ci si pone è quello di rafforzare la percezione pubblica dell’importanza delle nostre azioni, di dare maggiore visibilità all’attività svolta, in modo da accrescere quindi la propria legittimazione nella comunità locale di riferimento e il consenso a livello sociale.

In particolare poi il Bilancio Sociale dovrebbe:

    1) consentirci di comprendere il ruolo svolto dalle nostre attività nella società civile;

    2) essere uno strumento che confrontando quanto realizzato con le esigenze sociali preesistenti, fornisce informazioni sul raggiungimento degli obiettivi sociali prefissati;

    3) dimostrare che il fine dell’impresa, non è solamente quello di creare profitto ma anche quello di fornire un valore aggiunto per la comunità;

    4) essere considerato come un fattore di cruciale importanza per lo sviluppo della democrazia e della trasparenza nell’ambito delle attività;

    5) diventare uno strumento per rendicontare se le azioni sociali dell’impresa hanno delle ricadute in termini di utilità, legittimazione ed efficienza;

    6) rappresentare un momento di riflessione sull’impegno che si ha all’interno dell’impresa per migliorare qualità di prodotto e servizio, rapporto con i consumatori, sicurezza sul posto di lavoro, rispetto dell’ambiente.

 (http://www.bilanciosociale.it/)

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