ITALIA DEBITO: SORVEGLIATA SPECIALE!

Scritto il alle 10:25 da icebergfinanza
 

Mentre un’intera nazione se la prende con un tacchino riponendo in un pugno di giorni la speranza di un intero anno di crescita, noi torniamo ad occuparci per un istante di Italia, solo un attimo un attimo fuggente…

Ue avverte “Italia sorvegliata speciale per il debito”

(AGI) – Roma, 26 nov. – Da Bruxelles arriva un nuovo allarme per l’Italia: la Commissione europea non vede le condizioni per una riduzione certa del debito pubblico e il nostro Paese continuera’ a essere sorvegliato speciale. Secondo quanto emerge in un’analisi sugli squilibri macroeconomici reali o potenziali pubblicata oggi nell’ambito del processo di sorveglianza macroeconomica dei Paesi, l’Italia si caratterizza per “una crescita della produttivita’ contenuta, che frena le prospettive di crescita, il miglioramento della competitivita’, e che rende piu’ difficile per ridurre il debito pubblico”. Per questo motivo, Bruxelles continuera’ a “esaminare ulteriormente la persistenza di rischi macroeconomici e a monitorare i progressi nella riduzione di squilibri eccessivi”.

No dai questo è un tiro mancino, il povero Padoan ci resterà male…

Stabilità, Padoan: “Il debito inverte rotta, cala dopo 8 anni …

Def, Padoan: “Nel 2018 addio all’incubo della montagna di debito pubblico…

Non sto a ripeterVi ciò che scrivo da ormai tre anni, ovvero che l’inflazione zero o la deflazione che ci accompagnerà per tanti altri anni, non permetterà di ridurre il debito-

Faccio una sintesi velocissima usando le parole del governatore della Banca d’italia…

“Per rispettare gli obiettivi del Fiscal compact europeo non sono necessarie maxi-manovre di riduzione del debito pubblico, perchè basterebbe mantenere il bilancio in pareggio con una crescita vicina al 3%. La regola sul debito pubblico, ha sottolineato Visco, «richiede una riduzione media annua del suo rapporto rispetto al Pil pari a circa un ventesimo della parte che eccede il limite del 60%. Per rispettarla non è necessario ridurre il valore nominale del debito. In condizioni di crescita ‘normale’, vicina al 3% nominale, sarebbe infatti sufficiente mantenere il pareggio strutturale del bilancio”.

ImmagineOGGI SIAMO INTORNO ALL’UNO PER CENTO!

Il problema è che siamo intorno all’uno per cento dopo una svalutazione dell’euro di quasi il 25 %, dopo 60 miliardi al mese immessi dalla BCE sui mercati europei e con il petrolio ai minimi da anni e non aggiungo altre considerazioni, visto che dobbiamo rispettare i trattati di pinco e pallo, i fiscal compact di tizio, caio e merkel.

Loro si sono salvati mezzo sistema finanziario con aiuti di Stato e poi hanno cambiato le regole “suggerendo” all’Italia di impiccarsi con le sue banche.

E non aggiungo altro perchè potrei scrivere un libro, che prima o poi scriverò appena sarò libero!

Figurarsi poi se non arrivavano subito i cani da guardia del senno di poi…

Fitch: piano salvataggio banche italiane troppo costoso

Dijsselbloem: «Dall’Italia troppe richieste di flessibilità sui conti

  Insomma, il nostro paese e in particolare la situazione economica e finanziaria e’ motivo di preoccupazione, in quanto siamo piu’ esposti di altri a rischi di “shock”. Cio’ non solo a causa dell’elevato debito pubblico, ma anche “di una tendenza al calo del potenziale di crescita o competitivita”. L’Italia non e’ un caso isolato, ma rientrano in questa casistica altri paesi di “rilevanza sistemica” come la Francia e anche “economie piu’ piccole come il Belgio”, tutti Paesi dove “aumenta la probabilita’ di traiettorie instabili debito-PIL e vulnerabilita’ agli shock avversi”. A destare preoccupazione e’ anche il mercato del lavoro, soprattutto per i giovani. L’Italia ha un tasso di disoccupazione giovanile del 41%, come la Croazia e peggio solo di Spagna e Grecia. Nel rapporto, si rilevano “sviluppi piuttosto problematici del tasso generale di disoccupazione e degli indicatori sociali”, e il documento avverte che l’Italia dovra’ essere monitorata in quanti “questi sviluppi possono diventare tendenze di lungo periodo”, e dunque problemi strutturali. 

Ue avverte “Italia sorvegliata speciale per il debito”

Ma si sa siamo in guerra e queste sono solo chiacchiere!

Il 2016 per noi di Icebergfinanza, si preannuncia come un anno decisamente interessante, sia come dinamiche e orizzonti macroeconomici, sia sul lato professionale con novità importanti e un Machiavelli più esplosivo che mai.

Che la festa abbia inizio e …ti ringrazio, buon Dio, per non avermi fatto nascere tacchino!

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20 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 27 Novembre 2015 at 12:10

@ IcebergFinanza

Loro [FR DE UK NL ndr] si sono salvati mezzo sistema finanziario con aiuti di Stato e poi hanno cambiato le regole “suggerendo” all’Italia di impiccarsi con le sue banche.

bell’articolo, Capitano. (come sempre)

Non c’è bisogno di aggiungere altro sulla frase che ho riportato dato che corrisponde a verità assoluta testimoniata dai fatti

il solo pensare che i tedeschi e i francesi [ed altri] nel 2008-2009-2010 hanno “nazionalizzato” per molte decine di miliardi di € ciascuno molti loro istituti bancari sull’orlo del crack (mentre noi, al massimo, abbiamo dovuto tamponare MPS per 5 mld di €) dovrebbe fare venire il nervoso ad ogni italiano sano di mente e opportunamente informato(forse è questo il problema…), a maggior ragione adesso che gli altri (FR e DE in particolare) ci vengono a fare la morale e ci impediscono di costituire la tanto agognata [da padoan] “bad-bank” italiana per tamponare quei 200 mld di crediti inesigibili e in sofferenza nei bilanci dei ns istituti di credito, tanto da portare a quella risoluzione pazzesca approvata in seduta di consiglio alla Camera dom 22 Nov 2015, in cui il governo italiano ha decretato l’incenerimento di oltre 700 milioni di € in azioni e obbligazioni detenuti da decine di migliaia di piccoli risparmiatori (tutta gente comunissima) in quei 4 istituti italiani bancari decotti…

kry
Scritto il 27 Novembre 2015 at 12:12

” Che la festa abbia inizio e …ti ringrazio, buon Dio, per non avermi fatto nascere tacchino! ”

Si grazie , molto meglio far parte di un popolo di polli in attesa della volpe o del gregge di pecore tremolante per l’arrivo imminente del lupo.

Dai arriveranno il Drago e il dragone a salvare capra e cavoli.

ndf
Scritto il 27 Novembre 2015 at 12:35

aorlansky60,

Coloro che investono in azioni e obbligazioni subordinate dovrebbero opportunamente informarsi dei rischi a cui si espongono per cui se hanno perso soldi fa parte del gioco.
Trovo invece scandaloso che veniamo messi in riga da chi ha fatto peggio di noi e appare pure “virtuoso”.
Questo senza neppure una presa di posizione netta del nostro governo, della stampa di regime, il quale avrà sicuramente la sua convenienza nell’accettare queste critiche in silenzio, stanne certo.
Nonostante tutto il sistema finanziario vampiro resterà in piedi fino a quando la vittima non avrà finito il suo sangue e tutti sanno che in italia il sangue abbonda

kry
Scritto il 27 Novembre 2015 at 12:42

Era il 1988

https://www.youtube.com/watch?v=JkViy8nmLsw

Buon fine settimana.

draziz
Scritto il 27 Novembre 2015 at 12:57

C’è qualcuno in grado di spiegarmi come gli “intelligenti” che dirigono la baracca penserebbero di raggiungere un PIL (o GDP, chiamatelo nella lingua in cui volete) del 3%?
Quando è stata l’ultima volta che questa nazione ha visto un PIL del 3%?
Quali erano a quell’epoca le condizioni economiche mondiali e quale la situazione del nostro Paese?
In 69 anni di Repubblica ancora non si è imparato a riconoscere un parolaio, un esperto di economia, un professionista dello spettacolo?
Sarà pure il terzo Governo non legittimamente eletto, ma per essere arrivati a questo punto qualche analisi di coscienza non sarebbe lecito farla?
Prigionieri della sindrome di Stoccolma nella patria di Cesare Beccaria…che bel paradosso…

madmax
Scritto il 27 Novembre 2015 at 13:28

Dove sta la consapevolezza?
Diciamocelo, noi siamo vittome di due peccati: il primo l’esterofilia, se lo dice uno straniero, allora sara’ giusto, se poi anglosassone allora e’ un genio. Il secondo il pregiudizio di noi stessi che ci porta ad auto flagellarci: siamo i peggiori, loro si che son bravi, da noi va tutto male!
Credetemi all’estero fanno cose da pazzi che noi mai faremmo e ci consideriamo pure inetti rispetto a loro.
Cominciamo a rivedere le cose in senso reale ?
Volete un esempio? La Polonia, il Presidente ha condonato una persona condannata a 3 anni per abuso d’ufficio, poi l’ha messa nel gabinetto dei ministri come coordinatore dei servizi segreti!!! Una giornalista e’ stata licenziata su due piedi per aver fatto domande scomode ad un Ministro !!! Il precedente ministro della giustizia trovato morto e non si sa di che????
Questo non e’ il Chile di Pinochet ma la Polonia del 2015!!!

closing time
Scritto il 27 Novembre 2015 at 14:39

bravo come sempre andrea. appena la traiettoria peggiora il bail in è operativo. shock sulla liquidità di alcune banche e la distruzione di ricchezza è servita su azioni, subordinate, senior e liquidità: quando accade la gente ” esce dal mercato” ovvero tesaurizza il contante fuori dalle banche . a quel punto il funding diventa più costoso e anche il debito pubblico perde draghi e la sua coperta. la visione politica di oggi è quella di fare una manovra in deficit per comperare a caro prezzo un po’ di tempo. ripeto le banche saranno i killers finali della ricchezza paese.

draziz
Scritto il 27 Novembre 2015 at 15:02

madmax,

Mi spiace ma non sono d’accordo.
Siamo vittime ma di una classe politica inetta, in alcuni casi ladra, spesso ignorante in materie fondamentali come l’economia o la costruzione del futuro economico di un Paese, schiava di poteri forti esterni alla nazione e, per pigrizia intellettuale oltre che fisica, compiaciuti e succubi della propria ignoranza in economia.
Qualche riferimento storico?
Possiamo partire da Federico Barbarossa, passando dai Lanzichenecchi, transitando per la Francia con qualche punta di Spagna, arrivando agli Inglesi (altrimenti Mazzini e Garibaldi dove la prendevano la grana per la “rivoluzione”?) ed infine agli Americani dopo una parentesi di ridicola “maschia” autodeterminazione imperial-autarchica.
La Polonia, fino a qualche anno fa, faceva parte di un certo schieramento, un blocco molto a Est, detto Patto di Varsavia.
Certi vizi sono duri a morire, specie in nome della ragion di Stato (noi non si aveva un tal Machiavelli…?).
Però sono molte le industrie, anche nazionali, che hanno aperto là, in Polonia, i battenti…
Anche i pomodori, come tanta altra verdura, nel periodo autunno-inverno, invadono il nostro mercato…
Cos’hanno di speciale più dell’Italia?

aorlansky60
Scritto il 27 Novembre 2015 at 15:25

@ Draziz

Quando è stata l’ultima volta che questa nazione ha visto un PIL del 3% ?

credo occorra andare a rispolverare i tempi della lira…

i dati che ho sottomano mi dicono che :

nell’anno 2000 l’italia ha toccato un +2,7% di pil (valore migliore nell’arco degli ultimi 15anni);

a ingabbiatura già avvenuta, ops, intendevo dire a moneta unica già entrata a regime :

nell’anno 2006 abbiamo toccato un +1,9% di pil (secondo migliore risultato)

questi sono stati gli acuti più vistosi negli ultimi 15anni di storia, in tempi ancora non deteriorati [economicamente] il che riesce a far comprendere che pur in tempi che lo potevano ancora consentire (2000-2007), l’italia si trascinava con se problemi cronici che non le permettevano di crescere più di tanto;

c’è anche da considerare un +1,5% in tempi già tumultuosi (il 2010, che pareva avere messo a posto i problemi; invece…)

dopo di che è arrivata la grande gelata mondiale (2008) con tanti saluti a speranze di pil al 3% (speranze? miraggi al giorno d’oggi!).

madmax
Scritto il 27 Novembre 2015 at 16:33

draziz@finanza,

Grazie Draziz,
Partiamo da cio’ che unisce, dimmi almeno una cosa buona dell’Italia 😉
Non difendo la classe politica “democraticamente” eletta, in Italia si vota per il parlamento non per il primo ministro, come qualcuno continua a raccontare.
Il problema italiano sono tanti italiani stessi, sempre a lamentarsi ed ad aspettare che qualcuno faccia qualcosa per loro o che sono pronti a far gabole per sopravvivere, nessuno pensa in grande.
Vivo all’estero e vedo la mentalita’ di tanti (non di tutti) rappresentanti italiani che pensano cosi’: facciamo qualcosa si, ma non troppo grande perche’ poi mi scappa di mano il giocattolo e non riesco a guidarlo!
Per la frutta e verdur dovremmo essere onesti e dire che gran parte del mercato e’ in mano alla criminalita’ ma non lo vogliamo ammettere 😉
Un saluto e chiudo con il mio argomento preferito quante volte hai letto che il 56% del debito US ovvero 7400 miliardi di USD va in scadenza nei prossimi 4 anni???? Mai perche’ ci tengono a non dare brutte notizie, da noi qualsiasi giornale godrebbe nel ripeterlo tutti i giorni, trasparenza? Non lo so.
Madmax

draziz
Scritto il 27 Novembre 2015 at 18:46

aorlansky60,

Grazie, come sempre sei una fonte di preziosi e puntuali dati.

Ciò detto, cioè, dati alla mano, quelli che sono gli ineguagliati risultati del nostro Paese in tema di PIL, come si permettono di firmare ed impegnarsi per nostro conto con un Patto di Stabilità e, di più, di continuare a ripetere, prendendo quindi apertamente per il c…o i polli che se la bevono, che andrà tutto bene quando faremo il 3% (cioè mai…)?
Come si può non riconoscere che hanno condannato la nostra e le generazioni future ad una vita di debiti impossibili da estinguere e che causeranno una qualità della vita infame, oltre a legalizzare in qualsiasi momento l’esproprio di Stato?
E la colpa è sempre della classe politica precedente…anche quando ci sono nomi e cognomi con chiare responsabilità.

L’ha già detto il Capitano: molto dipende sempre dai noi, dall’accettazione o meno di quello a cui assistiamo e che ci viene propagandato come l’unica verità.
Vedremo fino a quando…

draziz
Scritto il 27 Novembre 2015 at 19:03

madmax,

Cibo? Musei? Paesaggi?
Scusa ma non mi viene molto altro in mente…

Al di là dei luoghi comuni, viaggio ed ho viaggiato spesso all’estero, lavoro anche con l’estero e so di situazioni aberranti ed inumane di molti Paesi…
Concordo sul malcostume italiano del lamento perenne, quasi a scusarsi di essere al mondo e di non fare un c…zo, tipico di molti che popolano questo stivale.

Hai ragione: cambiare che cosa? Che poi la giostra scappa di mano.
Il pensiero gattopardesco permea costantemente la struttura dello Stato e la mente di molte persone, che dentro o fuori di esso ci campano…

Non solo la frutta e la verdura. La denuncia è stata fatta più volte.
Se in periodi di crisi vengono aperte tante nuove attività commerciali e non, in un Paese dove è appurato che si sconsiglia di investire, ci si dovrebbe mettere poco a tirare le somme di dove proviene e dove finisce il denaro immesso nell’economia.
Purtroppo il pensiero dominante è che anche quello costituisce un tassello di economia che serve al funzionamento del tutto.
Senza? Sarebbe molto peggio…questa è la scusa che si accampa…

Il debito USD? Le cifre si sanno, periodicamente vengono dette, ma tanto si allunga la scadenza, si stampa, si sposta in avanti, altrimenti anche lì come si fa?
Sarebbe peggio. Seduti su un debito globale, con l’aiuto della leva, pari a 37 volte il PIL mondiale… e chi se la sente di attuare il deleveraging, anzi, chi è sicuro che ci si potrebbe riuscire senza precipitare nella guerra atomica globale?

Grazie a Te per lo scambio di opinioni

stanziale
Scritto il 27 Novembre 2015 at 19:58

closing time@finanza,

Mah, io non sono molto d’accordo, non credo in nessun bail in, le banche in Italia non le faranno fallire , gli salterebbe il sistema. Si limiteranno a ricattarci e basta onde, con le nostre tasse in aumento e gli stipendi in diminuzione, salvare le banche degli altri, perche’ nessuna banca media e medio piccola puo’ fallire da nessuna parte, al massimo possono quelle con 2 o 3 sportelli….perche’ ammazzare la gallina dalle uova d’oro, cioe’ l’italia, dove un popolo bravo, innocente e laborioso accetta di farsi depredare di tutto perche’ non ha capito una mazza?

stanziale
Scritto il 27 Novembre 2015 at 20:17

Beh, non sono neanche lontanamente paragonabile al livello di Andrea e Bottarelli http://www.rischiocalcolato.it/2015/11/il-debito-cinese-sta-per-vivere-il-suo-minsky-moment-e-attenzione-al-prezzo-del-rame.html
pero’ quasi quasi mi permetto di dissentire dalle conclusioni finali, cioe’ quando scrive che neanche la fed potrebbe parare gli 11 trilioni di valuta che potrebbero uscire dalla cina-emergenti orientali: puo’, puo’ , magari con un oceano di liquidita’, insieme alla bce naturalmente, portando quindi pressoche’ tutte le valute di carta senza retrostante-cioe’ tutte- al loro valore intrinseco, cioe’ zero, o giu’ di li’…e’ solo questione di tempo….

dorf001
Scritto il 28 Novembre 2015 at 19:47

stanziale@finanza,

hei stanziale, ti voglio mandare una cosa carina, per ridere x alleggerire. tutto questo caòitalismo dei miei sitvali da chi è fatto? dai mitici imprendotori giusto? ma chiamiamoli col suo nome. Prenditori. ora pasiamo al breve video.

vedi come PUTIN tratta i prenditori. e vedi la scena della penna. qui : ECCO COME PUTIN AFFRONTA I PROPRIETARI DI UNA FABBRICA

https://www.youtube.com/watch?v=e1Fv4GzIeuw

ti prego di leggere i commenti degli utenti.

by DORF

dorf001
Scritto il 28 Novembre 2015 at 19:56

stanziale@finanza,

ah scusa. i commenti li puoi leggere solo qui : http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15661

stanziale
Scritto il 29 Novembre 2015 at 10:04

dorf001@finanza,

…stai paragonando un gigante con dei pigmei, Putin e’ forse (per quanto dimostrato fino ad ora) il piu’ grande leader degli ultimi cento anni, interno ed esterno al proprio paese. Noi purtroppo, abbiamo…nessuno. Che non e’ l’amico di Ulisse….http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/11/28/FINANZA-Da-Telecom-a-FS-le-reti-italiane-che-fanno-gola-anche-ai-cinesi/659093/

stanziale
Scritto il 29 Novembre 2015 at 10:16

Concludo il week end con questo articolo http://thewalkingdebt.org/2015/11/26/leuropa-mette-in-comune-i-debiti-delle-banche/ l’ho letto frettolosamente, ci ritornero’ ma mi pare di capire che i nostri esimi governanti hanno avuto la folle idea di mettere in comune i nostri residui beni statali, e soprattutto il nostro patrimonio immenso artistico culturale, tutto cio’ che i nostri antenati hanno creato in 2000 anni, cioe’ credo il 60% del patrimonio artistico mondiale, con la carta straccia derivata dai derivati della deutsche bank & c. dei tedeschi e dei loro amici…ho capito bene? Insomma in comune i debiti bancari che sono dei tedeschi, e non il debito pubblico che l’abbiamo contratto per dar retta a loro, per questo maledetto euro e l’assenza di sovranita’ monetaria….si puo’ essere piu’ venduti?

emzag
Scritto il 29 Novembre 2015 at 21:08

dorf001@finanza,

Muahuahauhauahhhh….”Mi ridia la penna!!!”…Sto ancora a ridere…

Comunque ragazzi, è chiaramente un video di propaganda il che però non toglie nulla alla grandezza di Putin come leader.

kry
Scritto il 30 Novembre 2015 at 01:22

ITALIA DEBITO: SORVEGLIATA SPECIALE!

Giappone produzione industriale BANZAIII.

http://it.tradingeconomics.com/japan/industrial-production

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