IN BILICO SULL’IGNOTO!

Scritto il alle 06:30 da icebergfinanza

   
 

Ricordo a tutti coloro che fossero interessati,
che  è ora possibile acquistare on line
" Viaggio attraverso la tempesta perfetta"
cliccando direttamente sul banner che troverete all'inizio del blog.

Per gli amici  del Trentino, domani sarò in grado di darvi data, luogo e ora della presentazione a Trento
 

Prima di iniziare l'ennesimo viaggio attraverso questa autentica tempesta perfetta, vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti gli amici che hanno organizzato e reso possibile il successo del primo BlogEconomyDay in Italia. Ringrazio Elisa, Piera, Paolo, Maurizio, Bimbo, Stefano e tutti coloro che hanno contribuito con i loro interventi e lavori a portare un vento di novità nel panorama italiano. Un grazie particolare anche agli amici del Grand Hotel Nuove Terme di Acqui  con un complimento per la professionalità e la simpatia del personale.

Oltre 200 persone a Modena, in occasione della presentazione del mio libro  e 400 ad Acqui Terme, sono un messaggio che va ben oltre le  aspettative, un'autentico tsunami di Umanità alla ricerca di una nuova consapevolezza. Grazie ancora a tutti.


Ma passiamo ora all'ennesima conferma, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di una finanza che ha ormai definitivamente sequestrato l'economia e la vita sociale delle nazioni, socializzando ormai costantemente il fallimento di un sistema che non vuole assumersi alcuna responsabilità!

Ad di là di quello che accadrà al settore automobilistico in futuro, General Motors è l'esempio lampante di ciò che avrebbe dovuto essere messo in atto per buona parte dell'intero sistema finanziario mondiale attraverso la nazionalizzazione, come ripeto ormai da due anni. La crisi Nordica degli anni novanta è una lezione che nessuno ha volutamente appreso, una soluzione che nessuno ha voluto sperimentare scegliendo invece il destino di un nuovo lungo decennio perduto in stile giapponese.

Sembra che in via ufficiale il governo irlandese abbia accettato il piano di salvataggio europeo, con una contropartita da socializzare con i propri contribuenti, l'ennesimo tributo popolare per compensare l'irresponsabilità di un branco di dementi esaltati che hanno fatto collassare le economie mondiali finanziarizzando anche l'aria. 

Le anticipazioni annunciano che ci sarà una nuova tassa, salvo ripensamenti dell'ultima ora, sulle proprietà; saranno ridotti drasticamente gli assegni famigliari per i figli minori; sarà abbattuta l'indennità di disoccupazione e diminuito il salario minimo che in Irlanda è di 8,65 euro all'ora. Si parla anche di 20mila uscite incentivate di lavoratori pubblici. (Sole24Ore )

Nessuna demagogia sia ben chiaro, ma quanto manca ancora prima che la coesione sociale esploda? Un'ondata deflattiva sta per abbattersi sulla mia Verde Irlanda, una terra che ho nel cuore, che amo profondamente per vari motivi. 

Qual'è il punto di non ritorno di questa immensa catena di San Antonio che costringerà la comunità europea, i popoli europei a subire ogni giorno di più il ricatto della finanza, demenzialmente troppo grande per fallire?

Signori, mentre volano miliardi per salvare il sistema finanziario principalmente bancario irlandese, banche tutte prontamente promosse dai celeberrimi stress test della Banca Centrale Europea, mentre in Italia si giocava con la finanza creativa, derivata, coinvolgendo imprese e istituzioni comunali e affini, le banche europee tornano a puntare sulla finanza pura!

Derivati e titoli illiquidi sono tornati a crescere nei bilanci delle grandi banche. È questo il dato più rilevante dello studio di R&S-Mediobanca sui primi 18 gruppi creditizi europei, tra cui UniCredit e Intesa Sanpaolo, al termine del primo semestre 2010. I derivati sono aumentati in media del 26%, superando a livello aggregato i 4mila miliardi di euro, contro i 3.200 miliardi di fine 2009. Essi rappresentano poco più di un quinto degli attivi totali di bilancio. E i titoli illiquidi sono cresciuti di quasi il 6%, a 263 miliardi di euro, contro i 249 miliardi di fine 2009. Parliamo di attività finanziarie prive di mercato di riferimento, quindi attualmente non negoziabili, il cui valore, stimato dalla banca secondo modelli di calcolo interni, potrebbe rivelarsi aleatorio o, in casi estremi, addirittura pari a zero.
Dopo essere scesi del 39% nel 2009, gli attivi illiquidi hanno rappresentato al 30 giugno di quest'anno il 36% dei mezzi propri e il 38% del patrimonio di vigilanza del campione, ossia il patrimonio minimo a garanzia della solvibilità di una banca.

Leggetevi QUI il resto dell'articolo, ma che mi dite dell'immenso castello di carta che ormai sta soffocando il mondo delle materie prime, cereali di carta, barili di carta, oro di carta, argento di carta igenica, tutta carta igenica. Che mi dite di coloro che continuano allegramente a levereggiare le loro speculazioni, senza capitali, senza nulla, levereggiando e socializzando  10, 100, 1000 volte la sostenibilità di un mondo al collasso. Che mi dite di coloro che manipolano questi derivati, abbiamo forse dimenticato che in America quattro o cinque banche contrallano più del 95 % dell'intero mercato. 

E' decisamente affascinate il sistema capitalista di oggi: si gioca e si rischia con i soldi degli altri, senza alcuna responsabilità, si rischia in maniera esponenziale perchè in fondo sai che non puoi più fallire, perchè il tuo fallimento trascinerebbe tutti all'inferno, creando un azzardo morale immenso e alimentandolo.

Nel frattempo qualche illuminato ti insegna ad usare la magia del 21 secolo il VAR ,raccontandoti che ha scoperto il Sacro Gral del rischio, la conoscenza, l'immortalità. Ti racconta la storia dell'uomo razionale, che se hai pazienza nel lungo periodo sulla luna tutto cambia e vai dicendo.

Come riporta Barry Ritholtz, Robert Shiller ritiene che le maggiori preoccupazioni delle università, sono la creazione di quelli che Robert chiama i "Savant Idiot" i quali si sentono legittimati ad ottenere una sorta di autorità sulla base dei dati.

Come ripeto spesso, Robert, dice che sarebbe stato meglio tornare alle letture vecchio stile, quelle della storia, studiando le istituzioni e le leggi …avremmo dovuto parlare con il nonno!

Come forse sarebbe interessante chiedere al nonno come abbia fatto ad esplodere di entusiasmo ed ottimismo l'indice manifatturiero di Philadelphia, dopo che quello di New York è sceso alquanto sensibilmente. Oggi l'indice CFNAI ci dirà qualcosa di più di questo improvviso slancio di ottimismo in un distretto la cui città Philadelphia è stata appena declassata da un'agenzia di rating qualunque. E' tempo di Ringraziamento in America e molti tacchini hanno un appuntamento indimenticabile con la storia.

Non ci resta quindi che metterci tutti intorno al caminetto in attesa di una nuova storia, una nuova puntata di questa immensa saga di leggende dove ormai ha nessuno è più concesso di fallire a meno che  sia troppo piccolo per poterlo fare senza rumore come coloro che hanno perso o perderanno il loro posto di lavoro.

  QuinQuin
 

10 commenti Commenta
Scritto il 22 Novembre 2010 at 09:53

 

“Già in bilico sull'ignoto”…Capitano…

l'ignoto peggiore e pìù pericoloso è quello della nostra ignoranza e disinformazione, o informazione distorta…che non permette di disegnare futuri possibili…
che non lascia spazio a speranza e possibilità…

Speranza e possibilità…

Che l'ignoto ci abbia già fagocitato!?

Non voglio crederlo…

ed è per questo e da qui…che ringrazio nessuno escluso, nessuno escluso… per l'eccezionale evento di sabato…mi auguro il primo di una lunga serie…

da tre lunghi anni…ho incontrato l'eccezionalità in rete…ma ogni volta è una scoperta…

l'importanza dell'Informazione quella vera, quella che non si piega a nessun partito o cieca ideologia è fondamentale, essenziale…insostituibile, ed è questa che dobbiamo cercare e supportare…

amo e condivido tutto ciò che proviene dal cuore, tutto ciò che è mosso da quella spinta nascosta, ma incontenibile, che è la passione umana…credo in un modo diverso di fare le cose…che ora, meno sola, è sempre più tangibile…

non faccio nomi e non farò nomi…ma il mio augurio è che rimaniate Sempre Autentici come siete,
ricercando quella tensione del Vero
, ciascuno con le proprie marcate peculiarità, che sono una innegabile risorsa, un percorso per nulla semplice e scontato, per nulla…

sono stanca dei soliti volti noti, del gioco ancestrale di poltrone, c'è necessità di energia nuova, volti nuovi, idee nuove, che vadano oltre interessi clientelari o di partito…o si riuscirà a sradicare questo “modo malato” di fare le cose…o non si andrà da nessuna parte, nessuna…

il “marcio” è in noi…compatti contro il tuo “marcio” e combatterai contro il “marcio” del mondo…in questo credo..

non dimenticando mai di essere noi stessi “dei predatori” di cui diffidare e difenderci…

per cui semplicemente Grazie per questa “tensione,” con l'augurio che questo tipo di Informazione possa sempre veleggiare, ben oltre questa dimensione “virtuale” che poi così virtuale non è!…

Blogger tutti…vento in poppa…
Valentina

utente anonimo
Scritto il 22 Novembre 2010 at 10:58

Gentile Sig. Mazzalai,

è stato per me un piacere ed un onore averla conosciuta al Blogeconomyday.
Ho capito molte cose.
Mi è piaciuta molto la sua modestia sintomo di chi ha compreso a fondo la complessità della realtà in cui viviamo.
La incito comunque ad essere più sfrontato; io lavoro in una multinazionale dove ho visto passare molti bocconiani e "masterizzati". Mi creda, nella stragrande maggioranza dei casi sono dei "talebani" venditori di fumo.
Quindi, tiri su la testa. ;-))

In generale, la mattinata è stata di ottimo livello e il suo intervento è stata la giusta chiosa (mi permetto di suggerirle una presentazione diretta invece che come "pellicola").
Nascosto tra il pubblico, mi chiedevo cosa pensasse della presenza tra gli astanti dei trader di professione…una bella dicotomia tra chi è abituato a vedere a breve-brevissimo con chi, come lei, ha offerto degli spunti molto profondi sul lavoro e sull'etica del lavoro.

Mi chiedo quante persone del parterre abbiano effettivamente capito che lei ha in mente un mondo "diverso" (ahimè!!…sempre che sia possibile).

Mi è sembrato giusto finanziarla.
Continui così.
azimut72

 

Scritto il 22 Novembre 2010 at 11:21

Gran bel commento azimut72, gran bel commento…già il Capitano è proprio così!…
sai sinceramente…mi sono posta la stessa domanda…
ma il bello di quella giornata, forse è stato anche questo…
ci siamo chiesti e ci chiediamo delle “cose”, cercando di “vedere” oltre la cortina di fumo con cui quotidianamente siamo a contatto e che mi auguro si diradi sempre più, ad ogni livello…

in fondo anche i raggi di sole” prima o poi filtrano anche dalle “più fitte nebbie”…

ci vorrà tempo…tanto tempo…ma la verità , come ci ricorda spesso il Capitano…è figlia del tempo…

Buona giornata
Valentina

utente anonimo
Scritto il 22 Novembre 2010 at 15:34

le previsioni del tempo , indicano acqua per i prossimi venti giorni ; non saranno mica in relazione con gli indici dei mercati azionari ?

..tanto tonò che piovve…

..e l'acqua lavò i peccati della cupidigi…

                                                FIORENTINO DISPETTOSO

utente anonimo
Scritto il 22 Novembre 2010 at 17:45

@  FIORENTINO DISPETTOSO
..e l'acqua lavò i peccati della cupidigi…

Errore, saraà il fuoco!

utente anonimo
Scritto il 22 Novembre 2010 at 22:06

Il solito errore.

Come fate a chiamarlo sistema capitalista??

utente anonimo
Scritto il 22 Novembre 2010 at 22:18

Mi associo al commento di Azimut e colgo l'occasione per esprimere la mia gioa di aver potuto conoscere il capitano ( sul palco solamente perchè non mi sono fermato e non ho avuto modo di stringergli la mano ).

Ho comperato il libro ad Acqui terme e lo leggerò con attenzione.

Grazie Capitano e avanti tutta!

Scritto il 23 Novembre 2010 at 07:57

mi unisco agli elogi per Andrea, già presentati personalmente, e vorrei qui parteciparvi in una semplice , banale  considerazione.
prendo a campione i fatti d'Irlanda.
se da una parte non nego la responsabilità primaria dei governanti, e secondaria di coloro che li hanno eletti senza preoccuparsi di capire cosa stavano facendo, cosa che gli ha regalato un decennio di vita facile, allegra, comoda, quasi da città dei balocchi, dall'altra parte penso che il rimedio non sia quello di togliere ogni sospiro vitale a persone che per loro credenza e abitudine sono anche disposti a pagare per i loro errori.
quanto è ributtante è che qualcuno speculi su questa situazione.
ed ora i fatti.
il governo si è fatto carico degli errori dei banchieri.
un carico superiore alle proprie possibilità tanto ch ela finanza si è subito accorta di questa sproporzione, e quindi ha cominciato a rifuggire dai titoli irlandesi per il pericolo default.
ma a chi erano in mano questi titoli ? proprio a quelle banche tedesche, francesi, belghe, ecc… che hanno convinto la BCE a convincere i governanti Irlandesi a non accettare il default……. e scaricare il costo di tutto quanto sulle spalle della popolazione.
e fino qui , se tale carico fosse almeno ben distribuito, sarebbe forse, dopo averne discusso un po' anche accettabile.
ma che oltre al carico del "rimediare agli errori di chi si è arricchito su di essi" si debbano anch epagare interessi usurari, questo , io penso che sia inaccettabile, demenziale, ripugnante.
la soluzione ci sarebbe, ma ci vorrebbe un popolo europeo, n grado di capire la gravità di questo fatto….. ma di chi stiamo parlando ??

Scritto il 23 Novembre 2010 at 08:08

Grazie Ragazzi …..ieri mi sono addormentato sulla tastiera quindi oggi digiuno ma non perdetevi il post di sabato! Un abbraccio Andrea

Scritto il 23 Novembre 2010 at 08:33

Digiunoooooooooooo
sento già un certo languorino….
Anche il Capitano dormeeeee!!!hihihi…
a sabato…

Vento in poppa marinai….

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