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TERREMOTO EMILIA: CARTE DI CREDITO BLOCCATE!
Dopo aver condiviso insieme l’opportunismo di Deutsche Bank in questi mesi nei confronti del nostro Paese ACHTUNG DEUTSCHE BANK e PRIVATIZZAZIONEN di cui presumo la Merkel fosse ben informata. ( Molto chiacchierati anche i rapporti tra il top manager e Angela Markel: Ackerman è stato, a detta di molti, un consigliere non ufficiale della Cancelliera tedesca.Teleborsa ) andiamo a dare un’occhiata allo scherzett che la recidiva Barclays ha appena fatto ai nostri connazionali che abitano nelle zone terremotate…
Il FATTOQUOTIDIANO ci racconta che…
Molti sono sempre stati clienti-modello, di quelli che le banche sono solite trattare coi guanti: conti sempre in attivo e mai un problema di solvibilità. Eppure, una settimana fa, si sono trovati con la loro carta di credito Barclays inutilizzabile. Bloccata dall’istituto inglese per via della loro residenza nelle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio.
Il primo a denunciare l’accaduto è Alessandro Osti, direttore della Confesercenti di Ferrara e residente in una delle città danneggiate dalle scosse. Subito ha raccontato la propria esperienza su Facebook: “Vado a fare rifornimento e, al momento di pagare, come al solito presento la carta che uso da ormai oltre quattro anni, circuito Visa ed emessa da Barclays. Stranamente la transazione mi viene rifiutata – si sfoga sulla sua pagina online – Pago in contanti ed esco. Al pomeriggio telefono e chiedo spiegazioni”. L’uomo chiama immediatamente il numero verde del servizio clienti messo a disposizione dalla banca ed ecco la risposta: “Lei abita in una zona dove è avvenuto il terremoto, potrebbe aver perso casa e lavoro e potrebbe non essere più in grado di pagare gli acquisti. Per questo Barclays ha bloccato le carte di chi abita in queste zone”. Osti rimane di sasso “Incredibile. Una dimostrazione perfetta della solidarietà delle banche”.
Contattato da ilfattoquotidiano.it, un operatore del call center dell’istituto conferma. “È vero. Tanti clienti delle zone terremotate non sono stati capaci di pagare la rata mensile. Per questo la banca ha deciso di bloccare tutte le carte attivate in quei comuni, in via precauzionale. È stato fatto per evitare che il sistema caricasse gli interessi a danno del cliente”. Secondo la banca dunque si tratterebbe di una misura presa in via precauzionale per salvaguardare il cliente, dal momento che ci sono stati alcuni casi di insolvenza tra i terremotati. Il dipendente ci tiene però a precisare: “Per riattivare la propria carta basta richiamare domani, dicendo di non aver avuto danni”.
Passano pochi minuti, la notizia fa il giro della rete e l’ufficio stampa della Barclays cambia versione, liquidando l’episodio come un “evento accidentale”. E poi corre ai ripari: “A fronte di alcune segnalazioni – si legge in una nota ufficiale – ci siamo accorti di aver generato un errore di procedura che ha determinato il blocco accidentale e del tutto involontario della carta di alcuni clienti. Tale blocco è stato prontamente rimosso”.
Uno spiacevole incidente, dunque. Eppure, basta fare un ricerca online, per scoprire che sulla Barclays erano piovute denunce simili anche all’indomani del terremoto de L’Aquila. Il 19 maggio 2009, infatti, il parlamentare dell’Italia dei Valori, Elio Lannutti, deposita in Senato un’interrogazione a risposta scritta: “Sono giunte segnalazioni di cittadini residenti nelle zone colpite dal terremoto dell’aprile 2009 – si legge – che lamentano di aver subito da parte dell’istituto bancario Barclays il blocco delle proprie carte di credito”. Il senatore riporta poi il caso di un cittadino aquilano, sfollato, che nonostante una posizione di solvibilità nei confronti della propria banca, si era ritrovato in mano una carta di credito Barclays non funzionante.
“La storia si ripete – commenta oggi Lannutti – Le banche non si sbagliano e in Abruzzo, oltre a bloccare le carte di credito, revocarono i fidi e misero ipoteche anche sulle macerie. Il governo ha evitato di affrontare la questione, pur ribadita anche dai familiari delle vittime che erano venuti a Roma per parlarne, ed è finita che i danni del terremoto del 2009 sono stati aggravati dall’incuria degli istituti di credito e della maggioranza”.
Ovviamente a pensare male si fa peccato ma spesso e volentieri è solo colpa di un errore di procedura! Solidarietà innanzitutto solidarietà socializzando le perdite come è accaduto in tutta questa crisi.
Tu in quale banca hai i Tuoi risparmi! ” MOVE YOUR MONEY” !
ahh ecco. dimenticavo. tutta l’intervista è qui. si parla anche di allora, del 1992. qui. http://www.italiaoggi.it/giornali/stampa_giornali.asp?id=1777327&codiciTestate=1&accesso=FA
DORF
Speriamo che non ci sia il due senza il tre. Altro che unione bancaria è meglio che liquidino e tornino a casa propria.
Moneta propria, Banca Ceentrale Propria, politica monetaria nazionale, sono queste le chiavi del successo? SI ?
Ma allora non riesco a capire perche´gli UK pur avendo tutte queste cose sono nelle canne piu´di tanti state EU, hanno dato 1300 miliardi di Euro al loro settore finanziario, hanno fatto 3 Quantitative Easing (rotative stampanti) ma nono stante tutto il lort debito pubblico che era del 40% nel 2006 e´schizzato al 148% del 2012 !
Se avevano tutto perche hanno conti cosi´pessimi?
Ottimo articolo Capitano Andrea.
Spero che in molti non pensino che l’euro e le eventuali future monete elettroniche siano state fatte per i POPOLI !!!!!!!
Eccovi l’esempio REALE in un prossimo futuro non saremo padroni di niente , dei semplici schiavi, se un qualsiasi burocrate IMPAZZITO potrà bloccare la MONETA.
Lo ripeto per l’ennesima volta:
La moneta deve essere di PROPRIETA DEL PORTATORE
La moneta non deve essere generata a fronte di un DEBITO (attuale moneta/debito)
Edmontdantes è MATEMATICO il debito pubblico è impagabile perchè gravato da INTERESSI (che non sono MAI stati CREATI !!!!!!) ………a meno che non venga sottratta tutta la moneta in circolazione (con le evidenti conseguenze che ciò comporterebbe) e tutti i beni materiali necessari a compensare gli interessi composti. E’ una truffà perchè la moneta non deve essere a debito.
Un saluto
SD
SE il debito pubblico e´ impagabile….allora perche´tutti scassno le scatole ai paesi Euro? Mentre tanti a partire dal Japan sono a livelli peggiori. Il debito va continuato ad essere finanziato, piu´monete vi sono…maggiore concorrenza per finanziare il debito, per cui morte tua (EU) vita mia US, UK, Japan a me sembra chiaro.
Edmontdantes
Probabilmente scassano le scatole ai paesi Euro perchè la moneta euro è un “esperimento”, fatta con il tentativo di sganciarla dal controllo politico e con la presuntuosa convinzione che è la moneta che crea ricchezza; ed infatti basta vedere i risultati ottenuti sino a questo momento in un modo dove c’è sovraproduzione di quasi tutto l’indispensabile ci sono milioni di persone in miseria e molti che addirittura muoino di fame !!!!!!! ( naturalmente non a causa solamente dell’ EURO)
Dove, e fino a che punto vogliano arrivare non lo sò. Lo vedremo sicuramenrte in futuro.
In qualsiasi caso io mi “chiamo fuori” e stò alla larga da questi giochi crcando di “investire” in altre cose.
A proosito di “MOVE YOUR MONEY” …………………..bisognerebbe averli i MONEY per muoverli. Se mi indicate un posto dove posso trovarli ve ne sarei grato.
SD
SD, io le mie idee le ho, l´Euro ha cominciato a rapresentare un problema nel momento in cui e´ entrato in competizione con Dollaro, Yen e Sterlina. L´Euro oggi rappresenta il 35% delle riserve mndiali delle banche Centrali, ergo meno USD e meno Sterline. Poi colpendo l´Euro si colpisce l´Europa nel suo insieme, uccidi la moneta ed avrai distrutto il paese, ed i problemi guarda caso sono cominciati dopo il Trattato di Lisbona, che da´all´Europa la possibilita´di fare politica estera. Certo qualcuno mi taccera´ di complottismo, ma guardati intorno, secondo te la guerra fredda e´mai finita? Dove si e´ letto che poche sttimane fa un alto funzionario cinese era una spia per gli US ed ha trovato rifugio presso di loro? Insomma il mondo e la politica sono fatti pure di queste cose, colpi di stato, ribaltamenti di governi ed altro, non dovrebbero ma lo fanno. Se poi a questo aggiungi il matrimonio con la schizofrenica ingordigia della finanza la frittata e´fatta. Mi spiace per la superficialita´con cui viene trattato l´argomento, ricopiando articoli di propaganda fatti da FT Pravda e Pravda Economist.
LA SMOKING GUN….con il termine pistola fumante si intende la prova evidente di un crimine, ovvero ti ho beccato con la pistola ancora fumante.
Ho scartabellato tra vari siti e materiale che ricevo ed ho trovato questo interessantissimo grafico, ovvero il fabbisogno di rifinanziamento del Debito US. La fonte e´ il GAO.gov ovvero un sito ufficiale del Governo, non paperino o pippo !
Guarda il tempismo, proprio ora nel boom di bisogno di rifinanziamento scoppia la crisi Euro con i loro 10 giorni, decisi da chi e perche´10 e non 11 ?
Questa per me e´ la smoking gun, il continuo abbassamanto dei rating sovrani obbliga tanti di tutto il mondo a non poter investire in bond Italiani o Spagnoli e li `convince` che lasciare il dollaro non e´ possibile di fatto rifinanziando il 20% del debito di tutto il pianeta.
Senza pensare che dal 2000 ad oggi il debito US e´ quasi triplicato e che nessuno un Europa ha avuto una simile pessima performance, ma questo nessuno lo scrive o lo dice.
La verita´ vi rendera´ liberi dicono le Sacre Sritture !
Notato che occupy Wall street e´scomparsa da ogni notizia, news o rreportage ?
Forse perche´dicono cose come queste, interessante parlano pure di Cassino (vicino a Roma).
http://sandiegofreepress.org/2012/06/young-wall-street-traitor-joins-occupy-wall-street/
I mercati sono fatti da persone di questo stampo….non credete che il mercat ha sempre ragione !
hei edmon,te l’ha spiegato bene SD come deve, dovrebbe funzionare un sistema corretto e onesto.
le tue tesi sui complotti, CIA o altre porcate del genere sono tutte vere. e anche di più.
per come dovrebbe funzionare il sistema bene ti devi leggere AURITI. l’ha data la soluzione, ancora 15 anni fà. visto che parli di UK, JAPAN et similia, ti dico: ha dato la spiegazione sempre AURITI. NON si può stampare a go-go. Auriti parlava di rarefazione della moneta. devi stampare moneta SOLO per quanti beni (utili) hai costruito. e mai di più. il limite della produzione della fabbrica. ma in più ci devi mettere, ancora più importante il limite fisico del pianeta terra. nostra madre terra la stiamo stuprando. quindi o lo capiamo o sarà peggio x tutti sul pianeta.
mettiamo al governo gente come GALLONI, se vuoi persone come consiglieri come MAZZALAI ed economisti come BAGNAI e tanti altri. dei nomi utili li ha fatti GIOBBE. leggi nei post indietro.
banca d’italia statale. via visco e tutta quella gentaglia. via quei 1000 seduti in parlamento. via monti e la sua cricca. via napolitano. via finanziamento ai giornali: specie a repubblica, corriere, sole 24ore, e monti altri. leggi ferre x chi vuol fare politica. alcune idee le ha date grillo. io ne ho delle altre, ancora più severe.
fare molte succursali di banche del popolo. dare soldi a basso interesse.
portare la riserva frazionaria al 100%. su questo non si discute. bisogna assolutamnete fare cosi’. le banche strileranno. ecchi’ se ne frega!!!!
caro mio, ci vuole coraggio. sennò saremo sempre pecore perdenti.
ti saluto
DORF
EDMONTDANTES
Credo anch’io che molti problemi dell’euro nascano dalla competizione con il dollaro e la sterlina, come scrive anche DORF.
Ma quello che voglio dire io è un altra cosa, purtroppo non sono molto “portato” per l’arte della scrittura e probabilmente ho difficoltà ad esprimermi.
Voglio segnalarti questi due articoli che spiegano abbastanza bene quali sono i problemi odierni dovuti alla sovraproduzione di beni inutili e quali possono essere i problemi causati dall’informazione della rete-internet……..se poi non vengono messi in pratica.
http://www.stampalibera.com/?p=47733#more-47733
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10477
Ai giorni nostri la MONETA è ormai diventata uno STRUMENTO DI POTERE totalitario (cosa che con il Gold Standard era limitato dalla quantità “finita” di oro).
Le attuali monete più importanti esitono e sono state create ad uso e consumo del potere finanziario e politico e non sicuramente per creare benessere ai popoli.
Per noi ci sono ZERO possibilità di cambiare le cose, l’unica cosa che possiamo fare è cercare di capire, di studiare e di comprendere come funziona il Sistema in modo da riuscire a difenderci per tutelare il più possibile le nostre “ricchezze” passate e quelle future (ammesso che ci siamo). Io credo che continuare ad investire i propri soldi nel CASINO’ della finanza oppure in una MONETA che può essere arbitrariamente svalutata (ad esempio il cambio Lira/Euro o altre politiche monetarie), trasformata in semplici BIT di un computer controllato da non si sà chi (vedi intenzioni di abolire il contante e trasformarlo in moneta elettronica), bloccata come le Carte di Credito dell’articolo del Capitano non sia un BUON AFFARE per noi……………poi ognuno è libero di fare come crede e come preferisce.
Un saluto e buona fortuna.
SD
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tornando alla cuola tedesca, e all’euro sarebbe ora di ficcarselo in testa che è meglio uscire da questo strozzinaggio fatto da questa euro-moneta, voluta cosi’ apposta x schiacciare tutti i popoli.
basta! diventiamo padorni di noi stessi. vi posto questo. tratto da italia oggi.
Parla l’economista della D’Annunzio di Pescara. Dove da oggi si parla di exit strategy
Bagnai: discuta dell’uscita dell’Italia o farà vincere Berlusconi
L’euro fa fare anche a sinistra e centrosinistra cose di destra. E allora, visto che di «fortissimi dubbi sulla sostenibilità della moneta unica» ne esistono da più di venti anni, è tempo che anche il Pd e le altre forze di sinistra che si sono fatte custodi dell’ortodossia dell’Unione monetaria, comincino a discutere dell’eventualità di un’uscita dell’Italia da Eurolandia.
A meno che non vogliano lasciare nella mani di Silvio Berlusconi e della destra populista un’arma che consentirebbe loro di riprendere quota e guadagnare spazi e consensi. Alberto Bagnai, economista dell’Università Gabriele D’Annunzio di Pescara, all’indomani dalla proposta shock del Cavaliere di abbandono dell’Euro, affronta con ItaliaOggi il tema dei temi, quello dei costi economici e sociali della fine della favola non troppo bella di Eurolandia. Una questione, al centro oggi e domani del convegno internazionale «The Euro: manage it or leave it! The economic, social and political costs of crisis exit strategies (L’Euro: gestiscilo o abbandonalo! Costi economici, sociali e politici delle strategia di uscita dalla crisi)» organizzato dall’ateneo abruzzese al quale parteciperanno tra gli altri Ugo Panizza, capo della Debt and finance analysis unit che fa parte della Divisione globalizzazione e strategie di sviluppo dell’Unctad e Roberto Frenkel dell’Università di Buenos Aires.
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by DORF