Iniziamo dalla realtà, mentre il mondo intorno vi offre la pillola blu di Matrix che ti permette di vivere da bella addormentata nel magico mondo illusorio.
Venerdì, abbiamo messo una storica bandierina sotto i supporti dei rendimenti sia americani che italiani, un segnale inequivocabile al netto del naturale rimbalzino in atto, una bandiera rossa che resterà per mesi e anni nella memoria degli algoritmi e dell’econofisica.
Chi ha seguito le nostre indicazioni degli ultimi sei mesi si è sparato un crollo spettacolare dei rendimenti sulla parte breve della curva a 2 anni, passando dal 5% al 3,5% circa.
Venerdì, nuovi minimi sul decennale italiano e sul trentennale americano, come non si registravano da almeno 4 anni.
Oro sempre tonico e petrolio con minimi a 67 circa. Dollaro sempre roccioso, su livelli che l’ultimo manoscritto ha ben evidenziato.
Secondo Bloomberg, Trump ha minacciato di imporre dazi del 100 % a chi abbandonerà il dollaro.
Beata ignoranza Donald, non servono dazi, il mondo non potrà fare a meno di dollari per qualche decennio ancora.
Settimana interessante ci attende con i dati dell’inflazione al consumo mercoledì e quelli alla produzione il giorno dopo.
L’inflazione vera, non quella taroccata dal BLS sta collassando!
Come abbiamo più volte scritto, la Cina è e resta un’autentica mina deflattiva!
La Cina sta affrontando il peggior filotto deflazionistico dal 1999, sia sui prezzi che sui salari.
L’ex governatore della banca centrale cinese ha ammesso che la Cina dovrebbe concentrarsi sulla lotta alla deflazione.
Vedremo cosa ne pensano i proprietari del bar Harris, anche se è strano che non eccedano nel maquillage ultimamente, visto che alcuni sondaggi in America vedono in caduta la popolarità di Kamala Harris.
Un sondaggio New York Times/Siena College mostra che il 30 % degli elettori indecisi ha bisogno di saperne di più della Harris.
Mentre il 61% dei probabili elettori ha affermato di pensare che il prossimo presidente dovrebbe rappresentare un “grande cambiamento” rispetto a Biden, solo il 25% ha affermato di pensare che Harris rappresentasse tale cambiamento, mentre il 53% ha affermato che Trump lo rappresenta.
Ne sapremo di più la sera di mercoledì prossimo, il dibattito sulla ABC news sarà decisivo.
Un consiglio interessato, rileggetevi un anno di Machiavelli, ci troverete quasi tutto quello che è successo sino ad ora e molto di più anche dal punto di vista geopolitico.
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Ma veniamo a noi e al più spettacolare mercato fake del lavoro della storia americana.
I veri numeri di giugno, 118.000 invece dei falsi 206.000 iniziali, senza dati fake, avrebbero fatto collassare il mercato mentre i democratici cercavano di eliminare Biden.
Come ben sappiamo i dati che il BLS ha comunicato venerdì, sono “aggiustati” lo dimostrano ben 13 revisioni negative negli ultimi 20 mesi.
I servi del sistema dicono che il dato principale non è sceso poi troppo dalle aspettative e che in fondo il tasso di disoccupazione è sceso.
Peccato che è grazie solo all’aumento della forza lavoro.
In realtà come potete vedere qui sotto il vero tasso di disoccupazione ha continuato a salire.
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Noi preferiamo dare un’occhiata alla realtà, le barzellette del bar Harris le lasciamo agli altri.
Luglio rivisto al ribasso di 25.000 posti.
Giugno rivisto al ribasso di 61,000 posti.
E sono dati “aggiustati” per le esigenze di Kamala.
Queste revisioni sono limitate apposta, le elezioni sono dietro l’angolo, nelle revisioni trimestrali arriva la strage di verità.
I media che frequentano il bar Harris, insistono nel dire che questo non è stato un pessimo rapporto del lavoro. Ma sappiamo che tengono famiglia e non possono permettersi di perdere il lavoro.
Premesso che sono dati inattendibili, se circa il 70 % viene rivisto sistematicamente al ribasso, facciamo una sintesi:
a) Tasso di disoccupazione sceso solo grazie all’aumento della forza lavoro composta da disperati che cercano occupazione.
b) Quasi 90.000 posti spariti nelle revisioni ma sono molti di più.
c) Lavori a tempo pieno crollati di 438.000 posti.
d) 527.000 posti a part-time dei quali la maggioranza e solo per qualche ora.
E ora aprite bene le orecchie, il 90 %, ripeto NOVANTA, dei posti creati in agosto erano posti di persone che cercavano disperatamente un secondo lavoro.
Immaginatevi di che lavori si tratta.
Hanno avuto il coraggio di continuare a far finta di creare lavoro nel settore edilizio.
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L’occupazione nel settore edile è aumentata di 34.000 unità ad agosto, superando la crescita media mensile di 19.000 unità registrata nei 12 mesi precedenti.
Chiaro banda di ignoranti, crollano le vendite, collassano le contrattazioni, spariscono i preliminari di compravendita ma si costruiscono case assumendo come non ci fosse domani.
Peccato che nell’ultimo rapporto JOLTS sempre del BLS si mostra come il settore sta rallentando rapidamente.
Lo so, non si capisce più nulla, ma è un chiaro esempio di manipolazione elettorale.
Se consideriamo che il modellino nascita/morte ha aggiunto oltre un milione di posti di lavoro in questi mesi, se teniamo conto delle revisioni, in realtà sono stati persi posti di lavoro.
Fanno tenerezza oggi i banchieri centrali, quelli che hanno parlato dopo i dati di venerdì.
Goolsbee della Fed ha detto che i dati usciti venerdì sono una continuazione di ciò che hanno visto e che il mercato del lavoro sta rallentando.
Loro non vedono proprio nulla o fanno finta di non vedere.
Waller ha anche notato che i dati di venerdì sollevano alcune serie domande per la prossima riunione Fed e sui prossimi mesi, mentre ha suggerito che devono assicurarsi di non far peggiorare il mercato del lavoro e teme che le probabilità di una recessione potrebbero aumentare se mantengono questo livello di restrizione.
Il 17 e 18 settembre la riunione Fed, noi scommettiamo su un taglio di soli 25 punti base, conosciamo bene l’orgoglio di un banchiere centrale, non ammetteranno mai di aver sbagliato.
Lasceranno aperta la porta a tagli dei tassi più profondi ma ormai è troppo tardi.
Di Francia e Germania parleremo domani, gli ultimi sviluppi sono davvero affascinanti.mercato obbli
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