CAMERA A GAS!

Scritto il alle 10:02 da icebergfinanza

Cosa fa puzzare il gas metano?

Interessante dinamica in corso negli ultimi 2 giorni a fronte di mercati azionari e meterie prime in sensibile ridimensionamento. Si torna a parlare seriamente di recessione!

Non solo in America ma a livello mondiale, per il momento la tempesta sul mercato obbligazionario si è attenuata, con un importante reversal sui massimi di  giorni fa.

Per il momento nulla di interessante, soprattutto alla luce delle notizie che gli Stati Uniti vogliono proseguire senza se e senza ma la guerra, con l’invio di ulteriori 40 miliardi oltre ai 30 già stanziati.

Il presidente degli Stati Uniti ha firmato lo Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act of 2022, una legge per velocizzare le spedizioni di aiuti militari a Kiev che richiama quella che nel 1941 servì ad assistere gli Alleati durante la Seconda guerra mondiale (Corriere della Sera)

L’intelligence Usa non perde occasione per ricordare al mondo che una guerra nucleare è possibile, probabile, quasi certa.

Qualcuno ha capito che l’America vuole anare sino in fonso o no?

Ieri Henry Kissinger, nella quarta giornata del SIC 2022, l’evento organizzato da John Mauldin, ha regalato risposte misurate e diplomatiche su come porre fine al conflitto Russia-Ucraina, che presentavano un netto contrasto con la retorica divisiva di oggi.

Ha sottolineato l’importanza di dare a Putin una via d’uscita dignitosa e sicura dalla guerra: “Dobbiamo dare ai russi l’opportunità di proteggersi [dalla NATO]: non dovremmo trasformare questo conflitto in un problema puramente tecnico ed economico”. Crede che potremmo essere vicini a un cessate il fuoco e pensa che sia improbabile che vengano utilizzate armi nucleari, “finché gli Stati Uniti o la NATO non violeranno i confini russi”.

Fino a che la Nato non violerà i confini russi!

Non solo, giusto per gettare benzina sul fuoco gli ucraini hanno deciso di interrompere parte del flusso del gas verso l’Europa, circa un terzo.

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I buoni giocatori di scacchi calcolano le mosse degli avversari… Quando noi europei elaboriamo sanzioni petrolifere, guardiamo a noi stessi: quanto ci fa male, quali esenzioni possiamo concordare per gli ungheresi e se i tedeschi hanno bisogno di un po’ più di tempo. Calcoliamo gli effetti economici in base ai prezzi correnti e allo stadio commerciale attuale. La nostra analisi è statica.

Ma non ci poniamo le domande che contano di più: come risponderà Vladimir Putin? Siamo preparati? Come risponderemo dopo che lui avrà risposto?

In precedenza, credevo che non avrebbe avuto senso per lui interrompere le forniture di gas europee. Per quanto dipendiamo da lui per il gas, dipende da noi per i suoi guadagni in valuta estera, soprattutto dopo che gli abbiamo interrotto l’accesso alle riserve di valuta estera. Ma questa è una visione troppo statica.

Finché l’Occidente fornisce quantità illimitate di armi all’Ucraina, è improbabile che vinca una guerra convenzionale contro l’Ucraina. Un embargo sul gas, o una minaccia di embargo sul gas, potrebbe essere la sua migliore opzione. O la sua unica opzione .

Il governo tedesco è stato molto titubante nel sostenere l’Ucraina. Non è affatto certo che l’opinione pubblica tedesca sia disposta a sopportare un inverno freddo e una depressione economica per il bene dell’Ucraina e per il bene dell’unità transatlantica.

Di tutti i paesi europei, Germania e Austria sono tra i meno pronti. Le stime che abbiamo visto suggeriscono che ci vorrebbe almeno fino al 2024 perché quei paesi si svezzassero dal gas russo. In realtà, anche questo è un calcolo ottimistico basato su previsioni ottimistiche sulla fornitura di gas naturale liquefatto e sulle infrastrutture. Inoltre, non tiene conto del fatto che la transizione verso l’energia verde richiede un aumento dei consumi assoluti di gas, non solo il mantenimento degli attuali livelli.

Quindi cosa succede se impone un embargo sul gas? La conseguenza a breve termine sarebbe la stagflazione e in Germania forse una depressione. Ci sono anche conseguenze strutturali a lungo termine, che sarebbero molto più importanti di una recessione. Ad esempio, non avrà più senso per la Germania produrre prodotti chimici sfusi. Molti impianti di produzione dovrebbero chiudere. La Germania non è un’economia particolarmente flessibile. Ci vorrà del tempo per completare il trasferimento delle risorse, molto più tempo di quanto impiegherebbe negli Stati Uniti, ad esempio.

Altrove in Europa, i deficit fiscali esploderebbero. Le crisi del debito sovrano ritornerebbero in paesi con sistemi fiscali deboli. L’instabilità finanziaria e le rigidità strutturali è il punto in cui siamo più vulnerabili.

Quindi continuo a pormi la domanda: ci abbiamo davvero pensato?

Non solo anche un sorprendente Macron, che sente arrivare la tempesta della recessione in questi giorni…

Invece il nostro banchiera va in America con il cappello in mano, ad elemosinare gas che costa molto più caro, mentre noi teniamo chiuse le nostre fonti energetiche.

E si, decreti speciali e stati di emergenza, si fanno solo per il covid, mentre per ripristinare in un palese stato di guerra le nostre fonti energetiche, no, si fa finta di nulla, si va in Algeria e Congo a prendere quello che abbiamo in casa.

Ieri in un’ora gli americani, gli psicopatici di Wall Street sono riusciti a far salire il gas di 1 dollaro ovvero oltre il 12% In questi giorni è passato da un massimo di 9 dollari a 6,5 in tre giorni.

Bella la volatilità su beni essenziali, anche se si tratta di gas natural americano ciò avviene ovunque, e questi stanno a discutere per mesi di tetto al prezzo invece di osservare attentamente cosa avviene nelle dark pool,  mercati dove è possibile effettuare operazioni in modo anonimo e senza rendere pubblici i prezzi.

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Inutile, anche un bambino capirebbe che non è la guerra il problema, ma la vera guerra è quella finanziaria, questa si piena di matti e psicopatici, che andrebbero messi in galera per frode.

Nel frattempo nel nostro Paese, grazie alla guerra del gas, centinaia e centinaia di forni chiudono e con essi, la cassa integrazione esplode, insieme al tessuto sociale, molte aziende non riapriranno più visto cosa ci aspetta in autunno.

Oggi alle ore 14.30, ci sarà l’importantissimo appuntamento con i dati relativi all’inflazione CPI, ovvero i prezzi al consumo in America.

Come potete vedere si attende un importante ridimensionamento a livello mensile sul dato generale, mentre sul dato core un aumento, ovvero i prezzi depurati dalle componenti energetiche.

Ovvio che il ridimensionamento dei prezzi del petrolio in aprile porterà un netto beneficio.

Nel frattempo ieri il Center for Microeconomic Data della Federal Reserve Bank di New York ha pubblicato oggi il suo rapporto trimestrale sul debituccio americano, nuovo record storico assoluto.

Pensa che goduria rimborsarlo con questi tassi!

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Sono 1,7 trilioni di dollari in più rispetto alla fine del 2019, prima della pandemia e qualche giullare pensa a ridurlo come stanno provando da oltre 30 anni in Giappone.

 

Noi continuiamo a fare analisi anche se non interessano più a nessuno e seguiamo l’econofisica, quella che il nostro Puntosella ci sta raccontando da tempo, il resto lo lasciamo al tempo, alla verità figlia del tempo.

A questo indirizzo il nostro PUNTOSELLA aggiornerà nei commenti la sua personale rubrica mensile…

ANGOLO CINEMATICA PUNTOSELLA

I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea

Chiunque volesse sostenere il nostro viaggio riceverà in OMAGGIO le analisi di Machiavelli. Per contribuire al nostro viaggio basta cliccare SUL BANNER  a fianco dei post sul lato destro della pagina o andare alla sezione DONAZIONI…

SEMPLICEMENTE GRAZIE!

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5 commenti Commenta
mitopoietico
Scritto il 11 Maggio 2022 at 12:11

Una breve considerazione sugli arroganti (ne conosco molti personalmente) che sfottono la mia scelta di incrementare i governativi dalla AA in su e di continuare a snobbare la Azioni. Costoro sostengono, con piglio fra chi ti compatisce e chi ti sfotte, che essendo scese molto, queste si comprano a prezzi incredibilmente vantaggiosi, mentre chi compra governativi è da biasimare essendo loro certi che non risaliranno più.
Io posso solo umilmente dire che ho conosciuto decine di persone che hanno letteralmente distrutto, annientato, azzerato il loro patrimonio azionario, mentre non conosco nessuno altrettanto sfortunato che ha avuto le stesse vicissitudini con i governativi di alta qualità

nonmollo
Scritto il 11 Maggio 2022 at 14:18

mitopoietico,

Completamente d accordo, comunque vada massima stima per il capitano,ogni cosa da lui detta è frutto di studio ed approfondimenti e corrisponde alla logica che ovviamente in sta fogna a cielo aperto detta finanza viene spesso disattesa,forse unico neo troppo ambizioso,ci si poteva accontentare prima senza parità e trentennale sotto 1% ma ormai è andata ed in fondo poteva anche essere scelta personale

diegos
Scritto il 11 Maggio 2022 at 15:30

Beh, chi la sfotte probabilmente è ben poco esperto di mercati probabilmente. Un portafoglio di risparmio (per chi ha la fortuna di averlo ?) deve essere equilibrato e composito. I tbond americani ne sono una componente ma non possono rappresentarne di certo la totalità. Il mercato azionario è naturalmente più complesso, chi si affida ad operatori preparati e competenti ben difficilmente si trova devastato, saper tagliare le perdite è la cosa più banale ma più difficile, così come saper estraniarsi dal proprio ego e presunzione di sapere. Le scelte di investimento sono poi personali, ognuno alla fine tirerà le proprie somme.

mitopoietico:
Una breve considerazione sugli arroganti (ne conosco molti personalmente) che sfottono la mia scelta di incrementare i governativi dalla AA in su e di continuare a snobbare la Azioni. Costoro sostengono, con piglio fra chi ti compatisce e chi ti sfotte, che essendo scese molto, queste si comprano a prezzi incredibilmente vantaggiosi, mentre chi compra governativi è da biasimare essendo loro certi che non risaliranno più.
Io posso solo umilmente dire che ho conosciuto decine di persone che hanno letteralmente distrutto, annientato, azzerato il loro patrimonio azionario, mentre non conosco nessuno altrettanto sfortunato che ha avuto le stesse vicissitudini con i governativi di alta qualità

aorlansky60
Scritto il 12 Maggio 2022 at 05:31

Uno dei concetti saggi (in fatto di gestione patrimoniale) che sono riusciti ad arrivare indenni dal passato fino a questi tempi assolutamente folli (non solo economicamente parlando) è : DIVERSIFICARE. Il più possibile. E per diversificare intendo anche ORO e ARGENTO. Chi è stato abbastanza saggio da acquistare PALLADIO 5anni fà ora si ritrova una fortuna.

aorlansky60
Scritto il 12 Maggio 2022 at 05:37

Se qualcuno (in particolare le Banche Centrali ‘occidentali’) aveva bisogno di un ‘diversivo’ che togliesse di dosso l’attenzione generale su di loro, in quanto maggiori responsabili delle criticità monetarie ed economiche da 10anni a questa parte su scala globale, devo ammettere che stà raggiungendo i propri scopi; come al solito, riusciranno a far pagare le loro colpe riversando ‘il conto da pagare’ sull’intera classe media mondiale (con tanti saluti alle classi più povere che saranno devastate)…

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