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G20: 3000 MILIARDI DI ILLUSIONI!
L’antica saggezza popolare direbbe di non rimandare mai a domani quello che in realtà potrebbe essere fatto oggi ma si sa nella politica, questo saggio consiglio è spesso e volentieri carta straccia.
Il nostro J.K.Galbraith direbbe che come sempre nella storia capacità finanziaria e perspicacia polita sono inversamente proporzionali. La salvezza a lunga scadenza non è mai stata apprezzata dagli uomini d’affari se essa comporta adesso una perturbazione nel normale andamento della vita e nel proprio utile. Cosi si auspicherà l’inazione al presente anche se essa significa gravi guai nel futuro.
I ministri finanziari e i governatori delle venti economie più importanti del mondo hanno scritto nel comunicato, la cui pubblicazione era attesa per la tarda serata di domenica, che la questione sarà definita alla loro prossima riunione di aprile, in concomitanza con gli incontri di primavera del Fondo monetario… aprile non ti scoprire, maggio vai adagio e poi chissà, domani è un’altro giorno e si vedrà!
Il G-20 muove a piccoli passi nella costruzione delle barriere per impedire il contagio della crisi della zona euro. Alla fine dovrebbero essere disponibili, fra i fondi europei e le nuove risorse del Fondo monetario, poco meno di 2mila miliardi di dollari, con l’obiettivo di avere una potenza di fuoco sufficiente se dovessero richiedere un intervento di emergenza grandi Paesi come l’Italia o la Spagna. (…) E, come sempre, è la Germania a frenare e su di essa si sono concentrate le pressioni soprattutto degli Stati Uniti, ma anche di alcuni Paesi emergenti, compresa la presidenza di turno messicana. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha ripetuto qui a Città del Messico che il rafforzamento dei fondi europei si farà a marzo, come deciso mesi fa dal vertice europeo. «Marzo ha 31 giorni», ha precisato però il ministro, raffreddando l’aspettativa che una decisione potesse essere presa già nel summit del prossimo fine settimana a Bruxelles. Schaeuble ha peraltro ribadito la posizione tedesca secondo cui «non ha senso un’iniezione indefinita di fondi, nè la stampa di moneta», e che bisogna fare attenzione a non allentare la pressione perché i Paesi aggiustino i conti pubblici dal nostro inviato Alessandro Merli. All’interno articolo di Rossella Bocciarelli – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/
Francamente questi speculatori politici tedeschi cominciano ad essere estremamente noiosi prima o poi quando arriverà il loro turno ci sarà da ridere, perchè statene certi il loro turno arriverà puntuale come un orologio svizzero. Una sana dose di protezionismo nei confronti della Germania non farebbe affatto male, servirebbe a far apparire i loro numerosi scheletri e le loro fragilità finanziarie e gli squilibri economici.
(AGI) – Citta’ del Messico, 26 feb. – “Le aspettative di crescita per il 2012 sono moderate e i rischi al ribasso continuano ad essere alti”: sarebbe questa, secondo fonti citate da Reuters, l’indicazione contenuta nel documento finale del G20, in corso nella capitale messicana. I Ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali spiegano, secondo la bozza, che “l’evoluzione economica internazionale continua ad essere caratterizzata da una performance non omogenea, con la crescita debole nelle economie avanzate, e una piu’ forte, sebbene in frenata, espansione nei mercati emergenti. Problemi strutturali, squilibri globali, e un persistente gap di sviluppo nonche’ elevati livelli di debito pubblico e privato continuano a mantenere nell’incertezza le prospettive nel medio-lungo termine”.
I responsabili delle economie dei 20 paesi piu’ industrializzati del mondo punterebbero a stringere un accordo entro fine aprile per un nuovo pacchetto di salvataggio da circa 3.000 miliardi di dollari, per fermare la crisi del debito europea e salvaguardare la ripresa. E’ quanto riportano alcune fonti citate da Reuters. La Germania ha gia’ detto che a marzo prendera’ una decisione riguardo al rafforzamento del fondo Esm, una mossa che per gli altri paesi del G20 e’ essenziale per far scattare l’incremento delle risorse a favore del Fondo. Le due decisioni sarebbero in grado di convincere i mercati finanziari sul fatto che i problemi dell’Europa sono stati superati. Non solo, ma sarebbe uno degli sforzi piu’ grandi fatti dal 2009, quando il G20 decise di stanziare 1.000 miliardi di dollari per aiutare la ripresa economica.
Si 3000 miliardi di illusione pura, debito su debito, menzogne su menzogne invece di mettere mano ai veri squlibri. E’ giunta l’ora che il fallimento di questo sistema , di questa economia di mercato, con la sua intrinseca socializzazione delle perdite venga spazzata via dalla storia e statene certi accadrà eccome se accadrà!
Nel prendere tempo si stano razziando beni pubblici e quote di mercato a scapito dei piccoli e della reale concorrenza.
USE fotocopia degli USA con sempre più super corporate e un destino da sudditi/dipendenti per tutti.
Firmiamo tutti contro il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità):
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Andrea il tuo lavoro è impareggiabile, a volte faccio fatica a leggere tutti i posts. Ciò premesso, io non sò quando sarà l’appuntamento con la storia, di certo questo sistema è fallito e farlocco ….ma quando sarà il giorno della resa dei conti? Sembra che le banche centrali riescano sempre a rinviare quel momento, inventandosi le operazioni più bizzarre. Possono indefinitivamente rinviare la naturale implosione di un sistema malato? Probabilmente no, però credo che hanno tanti strumenti per guadagnare tempo.