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5 PREMI NOBEL: NO AL PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE!
Non ci voleva certo chissà quale scienziato economico o premio Nobel per comprendere che imporre il pareggio di bilancio nella Costituzione equivaleva a suicidare un’intera Nazione!
Anche un bambino potrebbe arrivare a comprendere che imporre l’austerità in mezzo ad una depressione economica era quanto di peggio la mente umana potesse concepire.
Per chi non sa di cosa stiamo parlando questo è Il testo della lettera della Bce al Governo italiano inviato nell’autunno del 2011.
(…)
b) Andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali sulle spese discrezionali.
c) Andrebbero messi sotto stretto controllo l’assunzione di indebitamento, anche commerciale, e le spese delle autorità regionali e locali, in linea con i principi della riforma in corso delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo. Vista la gravità dell’attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio.(…)
Il pareggio di bilancio in Costituzione – Camera.it …
Tra coloro che hanno votato a favore anche il presidente del Consiglio Mario Monti (che, come noto, è senatore a vita e quindi aveva diritto di voto).
“Un voto importante – ha detto all’uscita dall’aula di Palazzo Madama – Bisognava esserci e c’ero”.
Non avevamo dubbi signor senatore!
Il via libera definitivo è arrivato da oltre i due terzi degli aventi diritto (il quorum era di 214 su 321) necessari per evitare il ricorso al referendum: confermativo. Hanno votato contro la Lega e l’Idv, si è astenuta Coesione Nazionale, a favore tutti gli altri gruppi: Pdl, Pd, e il Terzo Polo (Udc, Fli e Api). In dissenso dai rispettivi gruppi Mario Baldassarri (Terzo Polo) che non ha partecipato al voto; Mauro Cutrufo (Pdl) e Massimo Garavaglia (Lega) che si sono astenuti.Il pareggio di bilancio entra in Costituzione
In un Paese dominato dal pensiero unico bocconiano, non potevano mancare le perle dei pionieri dell’austerità espansiva, una corrente di pensiero, già morta e fallita, sepellita dalla storia. ” Il pareggio di bilancio in Costituzione è cosa buona e giusta.”
Questa è l’Europa mentre in America ben cinque premi Nobel all’economia suggeriscono …
“A balanced budget amendment would mandate perverse actions in the face of recessions,” the letter notes. By requiring large budget cuts when the economy is weakest, the amendment “would aggravate recessions.”
The signatories of the letter are Nobel Laureates Kenneth Arrow, Peter Diamond, Eric Maskin, Charles Schultze, William Sharpe and Robert Solow; Alan Blinder, former Vice Chair of the Federal Reserve System’s Board of Governors and former member of the Council of Economic Advisors; and Laura Tyson, former Chair of the Council of Economic Advisors and former Director of the National Economic Council. Press Release: Nobel Laureates and Leading Economists ..
La prima lettera è datata 28 luglio 2011, ben prima dell’epicentro della crisi italiana e della lettera della BCE, circa un anno prima l’approvazione del pareggio avvenuta nell’aprile del 2012.
Un gruppo di economisti, tra cui cinque premi Nobel per l’economia, ha rilasciato pubblicamente nel 2011 una lettera al Presidente Obama e al Congresso opponendosi ad un’eventuale scelta di inserimento del pareggio di bilancio in costituzione, cosa mai avvenuta in Europa. La lettera illustra le ragioni per cui tale scelta potrebbe compromettere la crescita economica.
Oggi ritornano alla carica Balanced Budget Amendment “Very Unsound Policy,” Leading Economists Warn Nobel laureates and leading economists oppose visto che la lezione europea non è servita a nulla!
Mi fermo qui, ogni ulteriore commento sarebbe superfluo!