Ora è ufficiale la Federal Reserve conferma il taglio dei tassi!
No, non lo ho scritto io, ma è quello che mi è apparso questa mattina su Google…
Potrebbe sembrare un refuso, ma in realtà è quello che accadrà il prossimo anno o forse nel 2017, visto che il 2016 è un anno presidenziale, durante il quale di solito la banca centrale americana non tocca i tassi per non influenzare in alcuna maniera le elezioni.
Ovviamente di tratta di un refuso, ieri la Yellen ha confermato che alzerà i tassi.
La battagli in corso è anche e soprattutto politica …La battaglia dei tassi alla Fed I «clintoniani» assediano la Yellen
Lascio a Voi il compito di andare a leggervi le sviolinate sulle meraviglie che l’economia americana ha prodotto a noi interessa questo…
Yellen ha avvertito, se il Federal Open Market Committee – il braccio di politica monetaria della Federal Reserve -“dovesse posticipare l’inizio della normalizzazione della politica monetaria troppo a lungo, dovremmo probabilmente effettuare una stretta in modo relativamente brusco”. Secondo il governatore, “una tale stretta repentina rischierebbe di squilibrare i mercati finanziari e forse spingerebbe inavvertitamente l’economia in recessione. Inoltre, mantenere i tassi al loro livello attuale [pari allo 0-0,25%, livello raggiunto nel dicembre 2008] troppo a lungo potrebbe anche incoraggiare l’assunzione di rischi eccessivi e dunque compromettere la stabilità finanziaria”. America 24
Bene ora nello spazio di un istant, grazie alla nostra memoria storica, cancellerò la credibilità della Federal Reserve o meglio della signora Yellen: questo è quanto ha dichiarato lo scorso anno…
“Così la risposta del presidente della Fed Janet Yellen, secondo cui «la leva dei tassi di interesse non può essere lo strumento prioritario per governare i rischi e gli eccessi nel settore finanziario», tranquillizza i mercati. Secondo la presidente della Fed – i rischi alla stabilità devono piuttosto essere affrontati con strumenti regolatori. Mentre l’obiettivo principale della politica monetaria – ribadisce – deve rimanere quello di «garantire la stabilità dei prezzi e il massimo dell’occupazione”.
Se Andrea Mazzalai avesse fatto una simile dichiarazione lo scorso anno e oggi avrebbe dichiarato il contrario, il suo blog avrebbe smesso di esistere, perchè giustamente i lettori avrebbero cancellato la sua credibilità con un click.
Invece no, la fuori, soprattutto in politica, c’è chi quotidianamente dice tutto e il contrario di tutto, senza che nessuno se ne accorga e continua ad aver seguito, non importa se grazie a 80 euro o 500, quello che conta è che il popolo dei tacchini, in generale si merita la situazione attuale, perchè consapevolmente o inconsapevolmente favorisce la difusione del principio di Peter
Oggi arriva Draghi, «Inflazione bassa influenzata dalla Pasqua alta» e lo show continua, immagino già l’eccitazione. Buon divertimento ci vediamo il prossimo anno!
A proposito, nella notte, l’ennesima mattanza in America, a San Bernardino in California. In fondo che aspettarsi da un popolo ostaggio di una lobby delle armi, nient’altro che la violenza di una pallottola.
Dite la verità soprattutto Voi che siete con noi dall’inizio, non vi sembra di essere tornati indietro al 2007, quando fuori le cicale continuavano a festeggiare e noi come tante formichine secchione, dentro in casa a studiare la realtà? Poi tutti sappiamo cosa è successo!
Molte dinamiche interessanti si intravvedono dietro gli ultimi sviluppi dei mercati, ma di questo ne parleremo con gli amici sostenitori di Icebergfinanza in “Machiavelli e la fortuna 2016″ la stessa fortuna che il buon Niccolò non considerava il fato che regola i destini degli uomini, ma in realtà la forza di tutto ciò che sfugge al suo dominio.
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Che permalosi.
Ma è ovvio che si trattava di una bozza per l’edizione del 02/12/2016.
Eddai loro sono diVINI , eppoi tutti li a guardare gli indici … senza ricordarsi cosa viene dopo … e quello si che fa incacchiare. ( Prima ci sono i pollici verso …. poi gli indici verso … per ultimi i MEDI in … ).
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