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GRECIA: VAROUFAKIS IL TRIONFO DI MACHIAVELLI LA TEORIA DEI GIOCHI.
La notizia dell’ultima ora è questa …
Yanis Varoufakis ha annunciato le sue dimissioni da ministro delle finanze della Grecia (…) In un post sul suo blog, Varoufakis spiega che l’esito del referendum di domenica 5 luglio “resterà nella storia come un momento unico in cui una piccola nazione europea si è ribellata alla stretta del debito”, ma di avere avuto notizie circa una “preferenza da parte di alcuni partecipanti all’Eurogruppo” della sua assenza dagli incontri previsti per i prossimi giorni, condivisa da Alexis Tsipras nell’ottica del raggiungimento di un nuovo accordo: “per questo motivo lascio il mio incarico di ministro delle Finanze oggi”.
Un GIGANTE in mezzo ad un manipolo di nani impauriti.
Chi ci segue da tempo sa che una delle nostre stelle polari è la storia, un’altra ancora l’analisi empirica, quella ancora più affascinante è la finanza comportamentale che spesso abbiamo condiviso sul nostro blog.
Non è un caso che le lettere e i manoscritti che Icebergfinanza condivide hanno un unico interprete, si proprio lui Niccolò Machiavelli e che spesso e volentieri per analizzare la finanza noi utilizziamo la neuroeconomia, le scienze cognitive e la ” behavioral finance ”
Non è stato forse ultimamente il nostro MACHIAVELLI ALLA SCUOLA DI ATENE?
Sentite cosa risposere gli ateniesi ai poveri abitati dell’isola di Melo, sotto assedio prima di essere spazzati via …
“e lo sappiamo bene anche noi, da che mondo è mondo, la giustizia può esistere solo tra attori di forza eguale; diversamente, i forti faranno ciò che vogliono, e i deboli subiranno ciò che devono.”
Per il momento, ripeto per il momento questo non è successo, ma la storia insegna che quando si ha a che fare con i tedeschi, mai dire l’ultima parola.
Vi lascio con l’articolo apparso sul Sole24Ore segnalatomi dall’amico Paolo…
La sfida del matematico Varoufakis tra la Teoria dei giochi e
Varoufakis lo sa ed è un tasto che muove nel momento in cui cerca di applicare la Teoria dei giochi nelle trattative con i creditori (qui la mappa del debito greco). Di cosa si tratta? È la teoria elaborata dal matematico John Nash che a sua volta si è ispirato a Nicolò Machiavelli e alla sua più grande opera “Il Principe”, scrivendo con ammirazione: «Nelle pagine di quel capolavoro si ha l’impressione che Machiavelli cerchi di insegnare a dei mafiosi come operare in modo efficiente e spregiudicato. Fornisce consigli tattici a principi crudeli ed egoisti, e nella sua opera descrive effettivamente i “giochi di corte” che venivano praticati nelle stanze vaticane e nei palazzi fiorentini».
La teoria dei giochi analizza le decisioni di un soggetto prese in situazioni conflittuali o di interazione con due o più rivali al fine di portare il massimo beneficio per tutti. Ci sono quattro elementi: i giocatori, le loro azioni, una strategia e le vincite. Prima dell’avvento di Syriza in Grecia i giocatori nell’Eurozona si conoscevano molto bene fra loro, così come le loro strategie (ad esempio l’ortodossia tedesca e un atteggiamento più moderato della periferia).
Con l’arrivo di Tsipras e del suo alfiere Varoufakis i vecchi equilibri sono saltati. È entrato un nuovo giocatore che si dà il caso sia un matematico, un ammiratore del genio matematico John Nash (lo conosceva personalmente) ma anche un esperto di Teoria dei Giochi, coautore con Shaun P. Hargreaves-Heap, del testo “Game Theory: A Critical text” (2004).
Da quello che è successo nelle ultime due settimane di trattative deragliate fino al referendum di oggi (che ha colto di sorpresa perfino i mercati) e allo scontro finale (Varoufakis ha detto che se vince il «sì», cioè se vincono i «terroristi creditori» «mi dimetto») è evidente che il “nuovo giocatore” stia provando a spiazzare i “vecchi giocatori” lanciando con il referendum una sorta di “Gioco del coniglio” in cui in due lanciano simultaneamente le auto verso un burrone.
Chi sterza prima per evitare il burrone fa la figura del coniglio. Ma se nessuno sterza, entrambi muoiono. Nei prossimi giorni scopriremo se qualcuno deciderà di sterzare prima del burrone.
Il popolo greco non ha sterzato di un millimetro, ora vedremo cosa accadrà sull’auto della Germania, sul bolide l’Europa!
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Una nota a parte, ai “sondaggi” diffusi prima del voto, in cui si diceva “Grecia spaccata in due” , “Testa a testa”, “il si guadagna terreno” e “votazione sara’ deciso per soli 40.000 voti”.
Incompetenza abissale, o solo tentativo di influenzare la votazione e l’opinione pubblica?
Io propendo per un mix delle due, con maionese di servilismo.
I Greci hanno votato, ma voi cittadini oltre a blaterare sui blog e compiacervi avete fatto la vostra parte firmando contro il trattato di commercio internazionale?
gnutim@finanza:
non pensavo davvero che vincesse il no.
Sono molto felice di questa affermazione.Mi spiace x Varoufakis perchè era una vera controparte x l’eurogruppoo, rispetto ai fantocci che hanno spesso di fronte.
Le dimissioni sono una mossa a mio parere autorevole, che scenderebbe dal carro dei vincitori al momento del trionfo?
Io tolgo il cappello davanti a questo soggetto: una persona d’onoreBe ti stupisci che abbiano vinto i no ? Be prova a venire solo Creta e parlare con qualche greco che parla italiano e ti accorgi realmente in che situazione si trovano e ti chiederesti poi ma come fate ad andare avanti, e poi hanno quello che noi oramai abbiamo perso la dignita di lottare e non essere a tutti i costi sottomessi a un sistema che nom ti da nessuna possibilita per il futuro. Noi ci siamo cagati a dosso e abbiamo lasciato che il nostro sig. Monti ipptecasse il futuro per noi e i nostri figli e guai dire cio che pensavamo eravamo in emergenza , cosi l’europa ci ha messo una mano in bocca e una in culo e ci usa come manicotto per l’inverno almeno per il prossimo decennio e da ringraziare come sara in futuro da rimgraziare il sig. Renzi un’altro burattino al servizio della TROICA.
Grazie per l’invito, doverosamene “brutale”, non ero a conoscenza di questa raccolta firme.
Provveduto subito.
il gioco del coniglio non prevede che davanti al burrone ci sia la polizia stradale che ferma entrambi i veicoli impedendo di procedere?
madmax: rattato di commercio internazionale?
a me pare che ai promotori di questo trattato non convenga il disfacimento dell’euro. vedremo i commenti oggi quando negli USA si alzano
“abbiamo lasciato che il nostro sig. Monti ipotecasse il futuro per noi e i nostri figli e guai dire cio che pensavamo eravamo in emergenza , cosi l’europa ci ha messo una mano in bocca e una in culo e ci usa come manicotto per l’inverno almeno per il prossimo decennio e da ringraziare come sara in futuro da rimgraziare il sig. Renzi un’altro burattino al servizio della TROICA.
…
eh già… e non è finita li…
…qualche campione di genialità cosmica “a la monti” ha fatto inserire il DIVIETO al deficit nella Costituzione oltre un certo limite, questa è la vera perla;
così, visto che ci hanno condannati all’austerity e ai tagli di spesa permanenti, possiamo scordarci, quando lo vorremmo applicare, finanziamenti per politiche economiche espansive IN INVESTIMENTI PUBBL ANCHE SFORANDO IL PARAMETRO COSA CHE E’ CONSENTITA AD ALTRI -FR UK- E ALL’ITALIA NO,
siamo e stanno tutti guardando alla Grecia, quando tra due anni ai cervelloni UE -ma anche a noi italiani- sarà ricordato quel parametro e allora arriverà UN VERO PROBLEMA DA AFFRONTARE (altro che la Grecia), grazie AL FISCAL COMPACT che hanno voluto (e a cui ci hanno costretti) siamo vincolati per i prossimi 2 decenni ad una riduzione del deb pubbl di 50 mld / anno…
quando è provato dalla serie storica di dati che il ns debito pubbl cresce ad una media di 60 mld / anno, qualcuno mi deve spiegare la ricetta (una crescita annua del 5%??? quando ???) per riuscire a soddisfare questa clausola che pende coma la spada di damocle su tutti gli italiani…
gia’ firmato anche io. Comunque fai bene a riproporlo di tanto in tanto.
Tutti per Varoufakis? Si si, sicuri?
Bene io sto con Varoufakis, come tanti di voi mi pare lo supportino. Volete vedere a che punto di lavaggio del cervello culturale siamo arrivati? Scommettiamo che in un attimo ve lo faccio diventare antipatico?
Bene Varoufakis, si e’ dichiarato Marxista, adesso vi piace ancora?
Scommeto che tanti di voi adesso torcono il naso, diventano perplessi e cominciano a porsi dei dubbi…ma siamo sicuri? Ci si puo’ fidare?
Ebbene se questo e’ successo veramente a tanti di voi, allora ecco la prova che dopo anni di “rivoluzione culturale capitalistica” inconsciamente scartiamo un tipo di pensiero non omologato come sbagliato mentre abbracciamo l’opposto come corretto a priori.
Questo era il problema di Varoufakis di “pensare sbagliato” agli occhi di tanti interlocutori, ed ammettetelo che pure voi adesso avete dei dubbi 🙂
Forse siamo meno scemi di quanto pensi 🙂 personalmente che Varoufakis si dichiari marxista non mi fa ne caldo ne freddo, ho fatto il callo negli anni a sentire pugnate di stipendiati dallo stato, sia direttamente tramite emolumenti che indirettamente tramite sovvenzioni alle proprie imprese, che si dichiarano liberisti fino al midollo. Quello che conta è quello che un uomo fa, l’idea concreta che dimostra di portare avanti, il resto lascia il tempo che trova. Marcotti di Finanza in Chiaro sostiene che le sue dimissioni fossero già programmate a fronte di qualsiasi esito referendario, che questo faccia parte di una strategia complessiva del governo greco, e la cosa mi sembra verosimile, questi uomini si stanno dimostrando bravissimi, davvero abili, e coraggiosi. Il discorso di Tsipras alle urne mi ha pure commosso, come non mi accadeva da anni. E’ probabile che abbiano pianificato molto bene ogni singolo passo, le sue conseguenze e le mosse successive. Che fortuna sti Greci :-), comunque vada a finire hanno avuto questo grande regalo, un Governo che intende rappresentare l’interesse del proprio popolo e nientaltro. Noi ce lo possiamo sognare.
Ottimo spunto di riflessione quello su Varoufakis e il marxismo, per riflettere sul condizionamento più o meno inconscio del nostro pensiero.
Io ho imparato una cosa: giudicare i fatti, le azioni, NON le persone (poi l’eccezione ci sta). Perchè…
Prima di tutto, chi sono io per giudicare un altro uomo?
Secondo, non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te.
Terzo, giudicare la persona porta al tifo pro o contro e lavora nel cervello umano nella direzione opposta all’obiettività, col rischio di portare alla radicalizzazione del pensiero.
Quarto, non è probabilisticamente concepibile che si possa essere d’accordo in tutto e per tutto con un altra persona, o che una persona sbagli tutto, ma proprio tutto, e un’altra abbia sempre ragione.
In quest’ottica, già definire “marxista” come buono o cattivo è sbagliato; e poi il fatto che Varoufakis sia marxista o meno non inficia né rafforza in alcun modo il suo pensiero e le sue azioni sulla situazione attuale della Grecia.
P.S.: TTIP, già firmato e fatto girare da tempo. Grazie per l’impegno!
madmax: quantitative easing
razionalità ed
Caro Madmax, i dubbi li hai tu.
Io non ho problemi a dichiararmi sostanzialmente d’accordo con l’analisi economica marxista. Il capitalismo dopo Adam Smith lo ha studiato meglio lui di tutti gli altri.
Il problema semmai è sull’applicazione leninista delle teorie di Marx, ma questo tocca coloro che hanno sempre votato per il partito di Veleno. Che però – casi strani della storia – adesso si dichiara in toto o quasi seguace di Milton Friedman.
Comunque io ritengo che chiunque si occupi di economia debba aver letto almeno qualcosa di Marx, e più specificamente de”Il Capitale”. Come fa notare Bagnai, il PD è pieno invece di sedicenti economisti che de”Il Capitale” hanno letto solo la copertina.
Vi dò una notizia più sconvolgente: Euclid Tsakalatos il successore di Varoufakis al Ministero delle Finanze è più marxista di lui. Vedremo il compasato Tsakalatos se farà una migliore impressione ai parrucconi dei governi eurocratici.
Forse aiuterebbe, per quanto riguarda Marx, dire che era un “economista classico” che ha analizzato e creato una sintesi sulla dinamica intrinseca al sistema e alle sue contraddizioni.
Di fatto, è un economista “di sistema”.
Il “metodo” è il fondamento, senza comprendere e saper applicare il metodo dialettico si creano testi sacri, dogmi e si finisce in un altro percorso “classico”, quello che dallo stalinismo porta alla piddinite cronica e irreversibile.
Non definirei Varoufakis un marxista.
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non pensavo davvero che vincesse il no.
Sono molto felice di questa affermazione.
Mi spiace x Varoufakis perchè era una vera controparte x l’eurogruppoo, rispetto ai fantocci che hanno spesso di fronte.
Le dimissioni sono una mossa a mio parere autorevole, che scenderebbe dal carro dei vincitori al momento del trionfo?
Io tolgo il cappello davanti a questo soggetto: una persona d’onore