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FUKUSHIMA: SOCIALIZZAZIONE NUCLEARE!

Scritto il alle 07:13 da icebergfinanza

 
 

In un'epoca globalizzata dove la condivisione di successi o sconfitte è spesso quasi totale, dopo la socializzazione delle perdite, la socializzazione delle tasse oggi abbiamo anche la socializzazione nucleare. E' affascinante notare alcuni analisti e commentatori che si ingegnano a raccontarci che in fondo una centrale in più o una in meno non cambia il nostro destino perchè le nuvole non hanno confini e qundi bisogna essere realisti e pragmatici e che quindi si può continuare a costruire altre centrali magari più solide e sicure, come se la sicurezza non fosse un'opinione di fronte all'avidità dell'uomo.

A parte le idiozie di un certo numero di poveri esaltati, a Fukushima si sforzano ormai da tempo di raccontare al loro popolo e al mondo intero che in fondo il pericolo è limitato e che qualcuno sta esagerando.

TOKYO – Fa davvero paura l'ultima misura della radioattività nelle acque del Pacifico, davanti al reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima. Infatti, in corrispondenza dello sbocco del sistema in cui sabato scorso è stata scoperta una falla, i quantitativi di iodio131 rilevati superano 7,5 milioni di volte i valori normali. Questi dati abnormi e perciò agghiaccianti li ha forniti la Tepco, il gestore dell'impianto, e sono relativi a campioni prelevati prima del rilascio in mare di 11.500 tonnellate di liquidi contaminati, iniziato due giorni fa. Sempre secondo la più grande utility asiatica i valori di cesio 137 sono 1,1 milioni di volte superiori ai limiti consentiti. In serata, però un annuncio della Tepco, la compagnia che gestisce la disastrata centrale nucleare giapponese, secondo la quale è stata tappata la falla dalla quale usciva acqua altamente radioattiva del reattore n.2 di Fukushima Repubblica .

L'acqua contaminata che la Tepco sta riversando in mare 3 è invece 100 volte superiore alla norma. Lo scopo di questa operazione è quello di liberare il bacino di stoccaggio per far posto all'acqua ancor più contaminata che fuoriesce dalla turbina del reattore numero 2, dove le barre di combustibile sono parzialmente fuse. A mezzogiorno di ieri, già 3.430 tonnellate di liquidi radioattivi erano stati fatti defluire nell'Oceano.

Anche se il gestore degli impianti rassicura che la contaminazione delle acque marine non comporterà alcun rischio per la salute dei cittadini, il governo nipponico ha frettolosamente varato una stretta sui controlli di pesce e frutti di mare, resi ancora più urgenti dall'assenza di una normativa in materia. Da ieri, dunque, il limite massimo di iodio radioattivo nel pescato non dovrà eccedere i 2.000 becquerel al chilo. Una decisione che è stata anche presa dopo che pesci contaminati sono stati trovati in acque molto a sud dei reattori danneggiati.

Non che cambi molto la situazione, la radioattività te la becchi di sopra, di sotto, di fianco, in ogni modo, ma se qualcuno ha un attimo di tempo è pregato di segnalare a quei poveri e criminali gestori dell'impianto nucleare giapponese di come funziona la Natura di cui va in onda una rappresentazione qui sotto, ovviamente accomunando l'idea che di qualunque cosa si tratti o di pesce o di carne o di verdura, in fondo non vi sarà alcun rischio per la nostra salute.

Qualche analista dei mercati finanziari ha detto che la reazione dei mercati alla tragedia giapponese è stata esagerata e scomposta. Idiota!

 

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4 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2011 at 06:58

Accidenti. Hai ragione.
Il ciclo dell’acqua.
Povero giappone. Poveri noi.

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2011 at 07:46

il Mondo della menzogna di sistema.
dove chi fornisce i dati sono :  la Tepco e il Governo Giapponese  ovvero,
i Responsabili del disastro.!!!
dove sono AIEA ,E  RICORDATE El Baradei ,  quellI che sapevano  tutto e di tutti sul nucleare in IRAN in IRAQ in Libia , perchè  adesso non parlano ?
come è possibile che questo incidente sia classificato solo  5 ???
dove sono gli scenziati , le associazioni ambienatliste il WWF  ,GREENPEACE?
come MAI  non si incatenano ,non fanno bliz  e sceneggiate varie ?
A FRONTE DI QUESTO SCANDALO PLANETARIO

e che fine ha fatto il       PLUTONIO  DEL REATTORE 3  ?   MISTERO !-
TEPCO DICE
PAGHEREMO  I DANNI  , MA  QUALI DANNI ?  QUELLI IMMEDIATI ? E ALL' UMANITA' ,ALLE GENERAZIONI FUTURE  CHI LI PAGA I DANNI ?

P.S.
INAUGURATA DIGA IERI TRA ABRUZZO E MOLISE AL CONFINE TRA LE DUE REGIONI ,  A CHE SERVIVA QUELL'ACQUA  DEL FIUME TRIGNO  RACCOLTA NELL'INVASO ?  A RAFFREDDARE  UNA COSTRUENDA BELLA CENTRALE NUCLEARE  SICURA SICURA ?

vug

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2011 at 09:30

Stamattina ho sentito una bella frase di Vinicio Capossela : "un cielo così scuro non può schiarire senza una tempesta"

Gianni

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2011 at 14:51

Fukushima e' stato classificato ufficialmente finora di grado 6, ma degli esperti hanno detto che le emissioni finora calcolate ( e la valutazione e' di dieci giorni fa) erano il triplo del valore minimo per definire l'incidente di categoria 7.

Il problema e' che questo incidente e' di livello addirittura superiore al 7, dato che mentre per chernobil nel giro di 20 gioni avevano gia ' sigillato tutto dopo l'esplosivo rilascio di materiale radioattivo ( stimato in qualche decina di tonnellata eiettati con l'esplosione) , qui abbiamo migliaia di tonnellate, tra noccioli in fusione incontrollata e soprattutto vasche di smaltimento fatte a pezzi da tsunami ed esplosioni di idrogeno.
Avete ben capito, migliaia di tonnellate, qui abbiamo materiale radioattivo pari ad un centinaio di chernobil messe insieme, che sono a cielo aperto, e che non riescono a sigillare.
Molte centinaia di tonnellate sono composte da una lega di uranio e letale plutonio, che non e' velenoso come dicono, ma ha una capacita' diabolica di infilarsi in ogni ciclo biologico, ed il suo tempo di dimezzamento e' di decine di migliaia di anni.

Il rilascio sara' meno esplosivo di chernobil, ma sara' lunghissimo e inarrestaabile, e pregate che i livelli di radiazione attorno alla centrale non salgano tanto da rendere impossibile l'avvicinamento degli operatori, o le strutture dovranno essere abbandonate a loro stesse.

Dio solo sa che cosa potrebbe allora passare in mente ai decisori disperati del giappone ( qualcuno ha proposto bene di far esplodere una bombetta atomica sul sito "per diluire", dicono, sti deficienti, un po' come mettere una bomba nell'arteria ferita  sperando che aiuti).

Con Fukushima, l'industria nucleare e' morta. Gli operatori non se ne rendono ancora conto, ma e' morta.

Per capire perche', guardate le mappe visibili da questo sito

http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2011/04/05/fukushima-la-zona-di-esclusione-potrebbe-arrivare-a-80-km/

e cercate anche solo lontanamente di immaginare le implicazioni locali e globali

Saluti
Phitio

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