Ieri abbiamo avuto un assaggio dalla Spagna di come la BCE si preoccupa per il sesso degli angeli, l’inflazione attuale, ovvero il nulla, mentre i salari sono rimasti sostanzialmente invariati e l’inflazione speculativa, distrugge la classe media.
Come previsto, l’inflazione dei prezzi al consumo è diminuita in Spagna a luglio , raggiungendo il livello più basso degli ultimi cinque mesi, secondo gli ultimi dati pubblicati martedì. L’inflazione è scesa al 2,8% a luglio , dal 3,6% nel periodo fino a giugno, hanno rivelato i dati definitivi pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica ( INE ). Un tasso simile più basso era stato segnalato l’ultima volta a febbraio.
Un crollo in piena estate? In Spagna? Ma raccontalo a tua nonna!
Gli indici di fiducia, aiutano davvero…
Sempre nella giornata di Ieri sono usciti i dati dei prezzi alla produzione in America.
Altro crollo! Soprattutto i prezzi dei servizi.
Peccato che tu ti sia persa questa occasione generazionale, il treno ormai è partito.
Certo siamo solo all’inizio del percorso, ieri il nostro decennale ha dato un segnale importante.
Il rimbalzino dei tassi USA è già finito.
Per il dollaro, siamo ancora nella confort zone, ma oggi avremo maggiori risposte ed è probabile che saliremo sopra 1.10, a meno che qualcuno non abbia deciso diversamente.
E’ durato davvero molto poco il rintracciamento dell’oro, le chiamate a margine hanno fatto un lavoro discreto ma importante.
Il consumatore americano ha respinto gli aumenti dei prezzi, il prezzi alla produzione di luglio mostrano che i produttori e rivenditori sono stati costretti a scontare e ridurre nella speranza di mantenere il volume delle vendite.
Ieri Home Depot ha dichiarato che le vendite scenderanno di quasi quattro volte oltre lo scorso anno, il settimotrimestre consecutivo in calo, a causa degli alti tassi di interesse e dell’inflazione.
I consumatori stanno rinviando l’acquisto di case e le ristrutturazioni importanti.
Ma tu pensa, chi l’avrebbe mai detto, con tutti gli atterraggi morbidi che ci sono in circolazione.
Ma come si fa a far capire agli americani che non sono in recessione?
Siamo solo al 13 di agosto e questo potrebbe essere il mese con i più alti tagli nell’occupazione del 2024.
I margini sono compressi…nel settore dei servizi e in alcuni produttori di beni.
Il rimbalzo dell’inflazione di questi mesi fa ridere i polli.
Ammiro il disperato tentativo di tutti coloro che in questi mesi hanno messo in guardia dall’inflazione da servizi, raccontando frottole ogni giorno, ma un bel gioco dura poco.
Manipolare e taroccare, non sempre aiuta.
I servizi rappresentano circa due terzi dell’indice dei prezzi alla produzione (IPP) per la domanda finale.
I dettagli li lascio ai soloni che in questi mesi hanno cercato di manipolare la realtà.
Oggi usciranno i dati dell’inflazione al consumo.
Al netto delle intenzioni del nuovo bar Harris e soprattutto della Fed che continua a fare figure poco dignitose, l’inflazione crollerà, ben oltre le aspettative.
Per carità, nessuna previsione certa, ci mancherebbe, difficile farne mentre qualcuno ti aggiusta i dati a seconda della convenienza.
Ma come abbiamo scritto alcuni mesi fa, in estate, l’inflazione verrà fatta scendere sensibilmente dalla caduta dei prezzi degli affitti.
L’indice dei prezzi alla produzione esclude la componente più importante a cui prestare attenzione dal punto di vista della Fed nell’indice dei prezzi al consumo, ovvero il settore immobiliare.
Comunque a beneficio di quelli che non si bevono i dati del bar Harris, che non credono alle frottole ufficiali, l’inflazione è la metà di quello che racconta l’amministrazione Biden…
Fonte http://truflation.com/dashboard?feed…
La Fed non vuole ridurre i tassi?
Ecchisenefrega, più aspettano e più danni fanno!
La Reserve Bank della Nuova Zelanda ha sorprendentemente abbassato il suo tasso di riferimento al 5,25% a causa dell’aumento della disoccupazione, affermando di prevedere una recessione poiché la disoccupazione aumenta bruscamente
Inaspettatamete, sorprendentemente!
Il mercato non si aspettava alcun cambiamento.
Questa è stata la prima riduzione dei tassi da marzo 2020, e arriva mentre l’inflazione continua ad attenuarsi e i rischi di recessione aumentano.
Il consiglio ha anche previsto tassi molto più bassi di quelli precedentemente indicati alla fine del 2024 e del 2025.
Nel frattempo i rendimenti tornano ad offrire davvero l’ultima opportunità ancora per chi si era addormentato sul proprio portafoglio, l’estate è ancora lunga, la liquidità scarsa, anzi scarsissima.
Non è finita qui, ma consiglio a tutti di vivere con distacco gli avvenimenti, siamo strategicamente in una posizione di forza, altri dovranno incominciare a preoccuparsi.
E’ il tempo della riconoscenza, per il nostro lavoro, siamo stati gli unici che vi raccontavano la realtà, mentre altri intrisi di conflitti di interesse, nascondevano la verità.
In molti stanno cambiando idea.
Colgo l’occasione per augurare a Voi tutti e alle Vostre preziose Famiglie, una festa dell’Immacolata serena e gioiosa.
Un abbraccio Andrea!
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