Dopo due lunghi anni passati ad essere insultato e deriso, soprattutto da coloro che leggono il blog e hanno la memoria corta, è giunto il momento di mettere i puntini sulle i.
Premesso che nessuno ha la sfera di cristallo, la storia però è Maestra di vita e piena di suggerimenti.
In questi due ultimi anni, dopo 15 anni di fallimenti e sconfitte, molti sono saliti sul carro dell’inflazione da domanda, l’iperinflazione, l’inflazione perenne.
E’ bastato un fuoco di paglia, un piccolo puntino in una grande pagina bianca, per moltiplicare i profeti dell’inflazione per sempre.
Una piccola premessa è necessaria.
L’inflazione non è quella che vi raccontano, quella quotidiana è molto più subdola e feroce, delle fesserie che governi ed economisti rifilano alla classe media.
Non ricordo di aver sentito gli italiani disperarsi più di tanto quando, con il passaggio all’euro e il quasi raddoppio dei prezzi, i plutocrati europei e italiani devastano i risparmi e l’esistenza di molti cittadini.
Ma veniamo all’argomento della giornata.
Si l’inflazione è esplosa, ma è stato come lo scoppio di un petardo, è durata poco nelle statistiche, durerà come sempre nei portafogli di molti di noi.
Ma ovviamente, chi per quindici anni vi spiegava il significato di deflazione da debiti, secolare, permanente, all’improvviso è diventato un buffone.
DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE.
Non è bastato essere stato uno dei pochissimi in Italia, se non l’unico, ad aver previsto la crisi subprime e la crisi dell’euro.
Aver evitato a migliaia di italiani di vendere titoli di Stato in perdita nella crisi del 2011, aver previsto di scendere sotto la parità euro/dollaro in tempi non sospetti, durante la crisi subprime.
Chi ha letto l’ultimo Machiavelli, sa anche il prestigio di essere stati chiamati e consultati da un importante istituzione mondiale.
In molti hanno già dimenticato il crollo dei rendimenti durato 15 anni, un trend che è ripreso e che ci porterà di njuovo verso orizzonti inesplorati.
Ieri il governatore della Banca centrale giapponese, il regno della deflazione da debiti che sta per travolgere anche la Cina, ha dovuto ammettere che non sarà facile uscire dall’oltre trentennale politica di tassi negativi o ZERO.
E’ impossibile!
Solo un ignorante o uno stupido, può pensare di cancellare la più spettacolare massa di debito mai creata nella storia.
Le tre ipotesi empiriche hanno tutte fallito.
La quarta è fallimenti e ristrutturazioni di massa, perchè il debito non si cancella!
Non ci sarà alcun giubileo del debito!
Ma nonostante 15 anni di analisi e ricerca, migliaia di post, in molti hanno facilmente dubitato di noi.
Ride sempre bene, chi ride per ultimo.
Ecco un’altro dei motivi per il quale il viaggio terminerà presto, una volta arrivati alla meta, una volta completata la nostra missione.
Ieri è apparsa una sintesi perfetta di Krugman,economista americano.
Non mi importa se la vostra fede accademica è keynesiana o pura scuola austriaca, lasciate perdere l’economia e usate il buon senso.
Lasciate perdere le fesserie che dice Krugman elogiando Biden o suggerendo atterraggi morbidi che non esistono, è un vecchio democratico logorroico, politicamente parlando.
Riporto solo i pezzi interessanti del suo discorso…
Da un punto di vista economico, il 2023 entrerà nei libri dei record come uno degli anni migliori di sempre: un anno in cui l’inflazione è scesa sorprendentemente velocemente senza alcun costo visibile, sfidando le previsioni di molti economisti secondo cui la disinflazione avrebbe richiesto anni di picchi elevati di disoccupazione.
(…) Ciò che mi preoccupa è che aggrapparsi a una visione dell’economia che è stata smentita dagli eventi recenti rende più probabile che manderemo tutto all’aria, mandando l’economia in una recessione che, a quanto pare, non abbiamo fatto. e non è necessario controllare l’inflazione.
Atterraggio morbido ottenuto dice Krugman, ma figurarsi se ha il coraggio di dire che buona parte dei dati sono falsi o nella migliore delle ipotesi, sbagliati e ritoccati da obsoleti modelli di rilevamento.
Gli economisti che sostenevano che l’impennata dell’inflazione del 2021-22 fosse transitoria, guidata dalle perturbazioni causate dalla pandemia di Covid e dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, sembrano avere ragione, ma tali interruzioni sono state più grandi e più durature di quanto quasi tutti si rendessero conto, quindi “transitoria ” finì per significare anni anziché mesi.(…)
Ma molti economisti che erano erroneamente pessimisti riguardo all’inflazione, in particolare Larry Summers, anche se non lo è non solo: rimane riluttante ad accettare l’ovvio. Sostengono invece che il merito della disinflazione va riconosciuto alla Fed, che ha iniziato ad aumentare drasticamente i tassi di interesse nel 2022.
Cazzate! L’inflazione sarebbe scesa comunque.
La Fed, le banche centrali in genere, sono i principali responsabili di ogni crisi, medici che sistematicamente sbagliano prevenzione e diagnosi e poi vanno in giro a vantarsi di aver inventato cure miracolose.
Mentre i mercati finanziari possono prestare molta attenzione alle dichiarazioni della Fed, i produttori e i lavoratori, che fissano prezzi e salari, non lo fanno; basano le loro decisioni su ciò che vedono intorno a loro.
Questa è una sintesi magistrale, produttori e lavoratori si basano sulla realtà, non sulle fesserie degli economisti o dei pirla che profetizzano inflazioni da domanda, inesistente!
Ciò che mi preoccupa è il futuro. In generale, le stesse persone che erano erroneamente pessimiste riguardo alla disinflazione stanno ora mettendo in guardia la Fed dal tagliare rapidamente i tassi di interesse. Perché? Ebbene, se ritieni che qualsiasi aumento dell’inflazione sarà molto difficile da invertire e credi anche che la rigidità percepita della Fed sia stata cruciale nel ridurre l’inflazione, immagino che tu sia disposto a correre grossi rischi di recessione per preservare la lotta all’inflazione della Fed. credibilità. Ma nessuna delle due convinzioni è supportata dalle prove.
La guerra all’inflazione è stata vinta definitivamente? No. Ma la recessione sembra un rischio maggiore della ripresa dell’inflazione. E temo che questo rischio aumenterà se i politici ascolteranno coloro che sono riluttanti ad ammettere di aver interpretato male la storia dell’inflazione e che si aggrappano a una falsa teoria su come abbiamo abbassato l’inflazione.
Ieri il grande Michael Pettis, ha suggerito di andare oltre, che nei prossimi anni l’economia globale soffrirà più probabilmente di un eccesso di offerta che di un eccesso di domanda.
Meraviglioso!
Anche Barry Ritholtz ricorda che dopotutto l’inflazione si è rivelata transitoria.
Transitorio è stato semplicemente un po più lungo di quanto la maggior parte delle persone si aspettasse o era disposta a tollerare.
Faremo tutti il tifo per l’inflazione da domanda, con i salari che crollano e soprattutto per i ribelli yemeniti che ce la stanno mettendo tutta per far ripartire l’inflazione… nell’immaginazione popolare!
A proposito, come sta andando l’occasione GENERAZIONALE?
Ma i tassi non dovevano andare al 6 o 10 %?
Si sono già fermati? Come nel 2008, 2012, 2014, 2018 e… 2023!
Questa volta è diverso?
Si certo, certo! Auguri.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto alle nostre analisi, hanno sostenuto il nostro lavoro. Andrea
Ci sono alcune riflessioni qui sotto, che cambieranno la dinamica del nostro omaggio per il 2024
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