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CINA AMERICA … TSUNAMI DEFLATTIVO IN ARRIVO!
Ieri, in fondo al post vi abbiamo parlato del collasso, si un vero e proprio collasso delle esportazioni e importazioni cinesi, un dato da far venire i brividi, mentre da tempo la Cina sta esportando DEFLAZIONE in tutto il mondo.
https://twitter.com/EyeontheDragon/status/1688807701235806208?s=20
La cosa interessante è che le esportazioni sono diminuite per il terzo mese consecutivo dopo aver assistito a ben cinque mesi negativi tra ottobre e febbraio.
Ma davvero stgo esagerando, suggerendo un collasso della domanda globale, o qualche scienziato suggerisce un crollo dell’offerta cinese.
Le spedizioni negli Stati Uniti sono crollate del 23,1% a luglio, secondo i dati doganali.
WOW, ma allora il consumatore americano è più vivo e vegeto che mai!
Balle, solo balle, le esportazioni sono collasate anche nei confronti dell’Europa, Corea, Brasile, Australia.
Le spedizioni estere sono diminuite del 14,5% in dollari il mese scorso rispetto all’anno precedente – il peggior calo da febbraio 2020 – mentre le importazioni sono diminuite del 12,4%, ha dichiarato martedì l’amministrazione doganale. Ciò ha lasciato un surplus commerciale di $ 80,6 miliardi per il mese. I dati sulle esportazioni e sulle importazioni sono stati peggiori di quanto previsto dagli economisti intervistati da Bloomberg.
L’aggravarsi del crollo delle importazioni “è un riflesso della debole domanda interna”, ha affermato Zhang Zhiwei , capo economista di Pinpoint Asset Management Ltd. Il calo è stato il peggiore da gennaio. “La crescita complessiva dei consumi e degli investimenti probabilmente è rimasta piuttosto debole in Cina”.
Si prevedeva che la ripresa economica della Cina quest’anno sarebbe stata sostenuta da una forte domanda interna, ma il crollo del mercato immobiliare ha colpito l’edilizia mentre la crescita dei consumi sta rallentando, problemi sottolineati dal quinto mese consecutivo di calo delle importazioni. I dati previsti per mercoledì dovrebbero mostrare che i prezzi al consumo sono diminuiti a luglio, aggiungendo una prova di tale mancanza di domanda.
Ripetete con me… la Cina esporta …. D E F L A Z I O N E https://t.co/F1W9veyXrF
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 8, 2023
Anche Voi credete alla barzelletta dell’ottimismo delle piccole e medie imprese americane o il Biden LIght Service, istituto luce, si da da fare ovunque?
A noi poco importa dell’opinione delle piccole e medie imprese americane, in simili sondaggi durante una recessione, si assiste sempre ad un eccesso di ottimismo.
Una recente indagine del NYT ci ha svelato come le aziende hanno paura a raccontare la verità, per non finire sotto la lente di ingrandimento dei mercati.
A noi quello che interessa è che i prezzi stanno scendendo, anche tra le piccole e medie imprese.
The NFIB Small Business Optimism Index increased slightly to an 8-month high. Business owners are less pessimistic about future sales growth, and they noted less #inflation pressures. The net % of businesses raising prices fell to a 29-month low of 25%. pic.twitter.com/bG6v6P567S
— Cetera Investment Management (@ceteraIM) August 8, 2023
Nel frattempo, piccolo rimbalzo dell’inflazione in Cina.
Dopo cinque cali consecutivi dei prezzi al consumo, anche in Cina qualcuno ha dato un’occhiata ai commenti e ai mercati e ha pensato che bisognava regalare un rimbalzo dei prezzi al consumo.
Immobiliare al collasso, deleveraging dei consumatori, mercato azionario collassato, deglobalizzazione e crollo delle esportazioni e importazioni, ovviamente fanno rimbalzare l’inflazione.
Voi beveteveli come volete i dati, la realtà è che l’indice CPI cinese ora è a meno 0.3% anno su anno, ovvero negativo insieme al PPI, che resta sempre a -4,4 % a livello annuale dopo un piccolo rimbalzo.
Sintesi?
E’ dalla pandemia che non si osservava entrambi gli indici in negativi, punto a capo!
Come riferisce Zero Hedge, in Cina è stato vietato di parlare di deflazione, e li si sa dove si può finire.
Come riferisce il FT , le autorità cinesi stanno (di nuovo) facendo pressioni, che è un modo educato per dire divieto, a importanti economisti locali per “evitare di discutere tendenze negative come la deflazione, mentre crescono le preoccupazioni sulla capacità di Pechino di dare impulso a una debole ripresa nel la seconda economia più grande del mondo”.
Secondo il rapporto, “diversi analisti e ricercatori di intermediazione locale presso le principali università, nonché gruppi di riflessione statali, hanno affermato di essere stati istruiti dalle autorità di regolamentazione, dai loro datori di lavoro e persino dai media nazionali per evitare di parlare negativamente di argomenti che vanno dalla paura del capitale volo verso l’abbassamento dei prezzi.”
Speriamo di poter continuare a farlo anche qui, sul Vostro blog preferito, raccontando la verità.
Dopo il fallimento di Yellow Corp, all’improvviso anche UPS abbassa le prospettive per l’intero anno 2023.
UPS drops its full-year profit forecast as it contends with shifting consumer habits and rising costs after a tentative labor agreement https://t.co/sAZbbtAOCv
— Bloomberg (@business) August 8, 2023
WOW, ma è in formissima l’economia americana!
June wholesale trade sales (blue) -0.7% m/m vs. -0.2% est. & -0.5% prior (rev down from -0.2%) … inventories (orange) -0.5% vs. -0.3% est. & -0.3% prior pic.twitter.com/gObppYZ5di
— Liz Ann Sonders (@LizAnnSonders) August 8, 2023
Il commercio all’ingrosso misura il valore in dollari delle vendite effettuate e delle scorte detenute dai commercianti all’ingrosso. È un componente delle vendite aziendali e degli inventari.
C’è molto di cui preoccuparsi qui.
Le scorte all’ingrosso stanno diminuendo lentamente in questo momento ed è già un grosso problema per i produttori, specialmente all’estero. Cosa succede quando i grossisti e altri si rendono finalmente conto che non ci sarà un rimbalzo nella seconda metà dell’anno?
E ora sedetevi e prendete i pop corn perchè giovedì e venerdi arrivano i prezzi al consumo e alla produzione americani.
Il consenso di Econoday vede un piccolo rimbalzo anno su anno, ma la forbice è davvero grande.
CPI | |||||||||||||||||||||||
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Nell’ultimo, spettacolare manoscritto dedicato vi abbiamo raccontato come disperatamente loro, stanno cercando di alimentare di nuovo l’inflazione spingendo i prezzi del petrolio e dimenticando quelli del gas.
Questo autunno il petrolio farà una brutta fine, il rimbalzo è finito.
Vediamo se qualcuno si è ricordato di quello che solo noi in Italia vi abbiamo raccontato, ovvero che dalla seconda metà dell’anno il costo degli affitti in America sarebbe sceso inesorabilmente facendo crollare l’inflazione.
Ebbene ora ne parlano anche in ambienti vicini alla Fed…
Vale oltre il 30% dell’indice CPI e sta continuando a scendere … nei prossimi si scende e di brutto! https://t.co/KO4dDeyDa7
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 8, 2023
I ricercatori della SF Fed eseguono un modello che mostra che “l’inflazione dei degli affitti anno dopo anno continuerà a rallentare fino alla fine del 2024 e potrebbe persino diventare negativa entro la metà del 2024”. Un modello diverso non mostra deflazione, ma ancora zero crescita dei prezzi nella seconda metà del 2024.
Chiaro, oggi si dice quello che noi da gennaio vi raccontiamo e chi ci segue lo sa benissimo, c’è traccia ovunque sul blog.
Ma anche una nostra vecchia conoscenza ne parla!
Housing is 45% of CPI. This is a multi-year disinflationary trend that's only just starting.
To get a big resurgence in inflation you're going to need some outlier surge in prices like commodities. Not happening so far this year…. https://t.co/fr8vqe6N6c
— Cullen Roche (@cullenroche) August 7, 2023
L’alloggio è il 45% del CPI. Questa è una tendenza disinflazionistica pluriennale che è appena agli inizi. Per ottenere una grande ripresa dell’inflazione avrai bisogno di un aumento anomalo dei prezzi come le materie prime. Finora quest’anno non è successo….
Chiaro il concetto?
Giovedì è possibile una grossa sorpresa.
Non importa cosa ci dirà il dato core, quello è nebbia al sole, non importa quanto i prezzi della benzina proveranno a rilanciare l’inflazione, ma Biden Light Service permettendo, si dovrà osservare attentamente i prezzi degli affitti e potrebbero esserci grosse sorprese.
Concludiamo con una buona notizia.
Mentre dotti, medici e sapienti sono al capezzale del Tesoro americano, suggerendo che lo tsunami di emissioni di titoli di Stato finirà male, ieri asta record e spettacolare a 3 anni.
Ripeto…
Il Bid to Cover è salito al 2,901% dal 2,882%, il più alto da maggio ed escludendo l’altra asta record di maggio, sarebbe stato il più alto da aprile 2018.
Infatti ieri i prezzi sono decollati ovunque, sia sui bond americani sia sui nostri titoli di Stato, mentre Giavazzi, si quello che nel 2008 parlava di tempesta in un bicchiera d’acqua per la crisi subprime, ora sul Corriere prefigura l’appocalisse per i nostri titoli di Stato, dopo la decisione del governo di tassare gli extraprofitti delle banche.
Ma di questo ne parleremo a breve e non faremo prigionieri!
Auguri, Ragazzi!
Mentre sotto l’ombrellone si attende il rimbalzo dell’inflazione USA, dimenticando che gli affitti che valgono oltre un terzo stanno iniziando a scendere, i rendimenti a lungo termine questa mattina, ripartono!
Si l’ultimo manoscritto è un poema, ma era necessario ribadire alcuni concetti, visto che recentemente la community di Icebergfinanza è esplosa, nei numeri e nell’interesse dimostrato in questi giorni.
Nuovo record assoluto per il nostro blog, quasi 220.000 lettori in una settimana, ad agosto, sono un numero incredibile, impressionante per noi!
Semplicemente Grazie! Buona estate a tutti, la verità è figlia del tempo!
Che ne dite, ce lo meritiamo il Vostro supporto?
L’informazione indipendente ha bisogno anche del Tuo prezioso sostegno!
Grazie ancora di tutto!
Sarà un’estate interessante, aspettando la verità figlia del tempo e… Jackson Hole!
Machiavelli diceva che per governare …bisogna far credere!
Nel fine settimana è tornato MACHIAVELLI con “WHATEVER IT TAKES” per tutti coloro che sostengono o vorranno liberamente sostenere il nostro lavoro.
Abbiamo ricevuto molti attestati di stima per il nostro ultimo manoscritto, vi ringraziamo di cuore, le Vostre parole sono importanti!
Abbiamo bisogno del Vostro importante sostegno, abbiamo bisogno di Voi, non si resiste sul WEB, in mezzo a un mondo manipolato per 16 anni, se non si racconta la realtà, si cerca di trovare la verità.
Grazie di cuore per il Vostro sostegno!
L’informazione indipendente ha bisogno anche del Tuo prezioso sostegno!
I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.
Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli, basta inviare una mail e il nostro STAFF provvederà a risolvere il problema.
Grazie a chi vorrà contribuire liberamente al nostro viaggio!
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea
Chiunque volesse sostenere il nostro viaggio riceverà in OMAGGIO le analisi di Machiavelli. Per contribuire al nostro viaggio basta cliccare SUL BANNER a fianco dei post sul lato destro della pagina o andare alla sezione DONAZIONI…
SEMPLICEMENTE GRAZIE!
mmhhh… Capitano, mi vien da dire :
allo stato attuale, non uno, ma ben due Paesi “guida” -a livello globale- con le loro relative economie, stanno -seppur lentamente- collassando… chi conosce la storia SA bene che l’innesco delle più grandi crisi economiche su scala globale avvenute nel 900 sono pervenute dagli USA, sempre da loro, ma se adesso a questi (che stanno andando “da skifo” nel corrente anno, nonostante la propaganda della Casa Bianca che cerca di raccontare l’opposto) si somma anche la Cina… non dico altro, per ora… andando sull’Italia, sembra che non solo nei salotti ‘bene’ italiani, ma anche in quelli esteri (ad alti livelli) sia venuto un gran ‘mal di pancia’ in conseguenza del “precedente” inaugurato due gg fà dall’esecutivo di governo, circa il prelievo degli extra profitti bancari per l’esercizio 2023, decisione completamente inattesa… tornando agli USA: mi chiedo cosa dovrà inventarsi ‘il vecchio barbagianni’ attualmente inquilino presso la Casa bianca, in prospettiva di elezioni presidenziali (alle quali mancano ancora 15 mesi) quando lui e la sua amministrazione si accorgeranno che “LE PAROLE” non bastano più (per tenere calmi i ceti meno abbienti) e che occorrerà fornire ad almeno 200 milioni di nord americani FATTI più concreti delle parole, non solo per garantirsi quella ‘fetta’ di elettorato ma anche per evitare che quella ‘fetta’ di popolo si innervosisca più del dovuto nel frattempo…
“…con l’economia europea diretta verso una bella recessione?”
Ecco, questa è la ciliegina sulla torta in prospettiva di quello che dicevo più su… se due VASI di FERRO (come USA e China) sembrano indirizzati su una strada a senso unico che non promette nulla di buono, come se la sfangherà un Vaso di coccio e argilla come l’UE?…
ciao Andrea, ho visto che nonostante gli ultimi dati, i rendimenti dei titoli di Stato americani continuano a salire. So che la Borsa è spesso irrazionale, soprattutto nel breve e tu ce lo ripeti sempre, ma la cosa mi incuriosisce particolarmente perchè ogni volta se ne inventano una nuova: da un anno tutti si aspettavano la recessione ed invece le azioni sono salite; oggi inizia ad esserci nervosismo e si riprende a parlare di recessione e attenuazione dell’inflazione e i rendimenti continuano a salire. La mia è una domanda in parte disinteressata, perchè non ho treasuries al momento, ma monitoro e vorrei farmi un’idea.
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Per conto mio non vedo l’ora che il petrolio gli esploda tra le mani.
86 dollari per il brent con l’economia europea diretta verso una bella recessione?
Dite che ce la facciamo a vederlo di nuovo negativo?