GERMANIA…ITALIA: IL CONTAGIO SI DIFFONDE! NUOVO RECORD!
Permettetemi prima di iniziare oggi, di condividere con Voi, popolo di Icebergfinanza, un record spettacolare per il nostro blog, un risultato incredibile, in un mese, agosto, nel quale di solito, un blog che parla di economia, ben difficilmente riuscirebbe a mettere a segno una simile performance.
Ieri, all’improvviso, quasi 38.000 visite uniche per il nostro blog, ad un passo dal record storico di 38.724, risalente al novembre del 2011.
Oggi polverizzeremo il record, siamo già a 13.000 visite uniche e siamo solo alle 8.00, inizio giornata!
Semplicemente grazie, soprattutto a coloro che ci seguono da sempre e ci sostengono!
E’ anche grazie al Vostro sostegno, che Icebergfinanza sopravvive da ormai quasi 17 lunghi anni!
In pieno attacco speculativo contro il nostro Paese, dopo il drammatico vertice di Cannes, si dimette il governo Berlusconi, sostituito da Napolitano con il cavallo di Troia, Mario Monti.
Letto ovunque nel mondo il nostro blog…
I nostri BTP, crollano da 99 a 58, vengo intervistato da RAI 3, suggerisco di stare calmi, di non vendere è solo speculazione. Di li a qualche mese, ripartono per una cavalcata trionfale, sino a raggiungere la quotazione di 147.
Il resto è storia, ce l’hanno raccontata l’ex premier spagnolo Zapatero nel suo libro “El dilema” e Timothy Geithner, ex segretario al Tesoro, in “Stress Test”. Poi altre testimonianze minori.
Se qualcuno ancora oggi, crede che si trattasse solo di un problema di debito pubblico, lasciatelo nel suo brodo, a friggere come una rana bollita.
Ma altre storie vi racconteremo nel prossimo manoscritto e in OUTLOOK 2024, storie inedite.
Ma veniamo a quello che è successo ieri, partiamo dall’America, le crisi finanziarie ed economiche, nascono li e li finiscono.
Sono metastasi che si diffondono nel mondo.
Ieri scherzando ho scritto che in America spesso e volentieri numerosi indicatori anticipatori negativi, vengono trasformati in positivi.
Da tempo, per la prima volta ieri non è successo.
Tutti i report regionali, segnalavano negatività per l’indice manifatturiero e così è stato!
O certo, rimbalzino, ma ciò che conta è che l’occupazione è collassata, mentre il BLS ha continuato in questi mesi ad aggiungere posti al settore manifatturiero, sulla base dei suoi modellini fantasiosi.
Si certo, disse la volpe, il settore manifatturiero oggi non costa più!
Infatti, all’improvviso anche le aperture di lavoro, uno degli indicatori più seguiti dalla Fed, ha registrato un nuovo minimo come non si vedeva da anni, il recente rimbalzo è stato un “ritocco” statistico.
🇺🇸US Job Openings hit a new low since April 2021, declining to 9.58M!
📉Job Openings 9.58M (est. 9.61M, prev. 9.62M)
➖Job Openings Rate 5.8% (prev. 5.8%)
📉Quits Rate 2.4% (prev. 2.6%)
📉Hires Rate 3.8% (prev. 4.0%)
➖Layoffs Rate 1.0% (prev. 1.0%)
📍More… pic.twitter.com/1UbaJQdW6E— MacroMicro (@MacroMicroMe) August 1, 2023
Mamma quanto è brutto il rapporto JOLTS aperture di lavoro in America.
Revisioni negative e cedimento di settori importanti.
a) Licenziamenti record nell’intrattenimento e nel tempo libero
b) Offerte di lavoro da record nei governi statali e locali ( cercano di tenere in piedi la baracca )
c) Licenziamenti da record nelle principali aziende
Abbiamo scoperto sul sito della Fed di Saint Louis che le aperture di lavoro sono gonfiate dopo la pandemia, a causa del lavoro a distanza, lo smart working.
Ma ovviamente, guai a raccontarlo!
L’adeguamento JOLTS in base alla popolazione rivela quanto sia diventato debole il mercato del lavoro. Si torna ai livelli del 2020 o 2019.
Ed è probabile che sia molto più debole, se cancelliamo la farsa che il BLS usa, il CES, ovvero modellini che inventano lavori sulla base di andamenti stagionali e storici.
JOLTS: Both the hiring rate and quits rates edged lower. Hiring at its lowest since Oct 2019 https://t.co/c59JiAgnL4 pic.twitter.com/kVu2iQDt1N
— Kathy Jones (@KathyJones) August 1, 2023
Ma fermiamoci qui, ieri i rendimenti sono espolosi a fronte di dati pessimi.
Chi sa cosa significa econofisica, sa che questo è il loro canto del cigno, sa che da Jackson Hole in poi inizieranno un lungo crollo, come nel 2008, 2013, 2018, 2020.
Fitch a tagliato il rating a lungo termine degli Stati Uniti ieri, una barzelletta il rating!
Ma di questo parleremo nel fine settimana in MACHIAVELLI: “WHATEVER IT TAKES”
Concludiamo con la ciliegina sulla torta.
La Cina conferma il suo status di potente metastasi deflattiva mondiale, la contrazione manifatturiera continua…
Ma soprattutto, dopo l’Europa si appresta a seguire le orme del Giappone, a cadere in deflazione, dopo lo scoppio della spettacolare bolla immobiliare.
C’è chi sostiene che agli Stati Uniti, ciò non capiterà mai!
Una barzelletta!
La realtà è che la Cina è in deflazione e che la Cina esporterà deflazione!
Si certo, certo, inflazione… pic.twitter.com/qZcVmnwQ9V
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 2, 2023
Come nel 2008, noi da soli contro tutti, in molti hanno cambiato idea, noi no, la storia sta arrivando.
La verità è figlia del tempo!
Che ne dite, ce lo meritiamo il Vostro supporto?
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Grazie ancora di tutto!
Sarà un’estate interessante, aspettando la verità figlia del tempo e… Jackson Hole!
Machiavelli diceva che per governare …bisogna far credere!
Nel fine settimana è tornato MACHIAVELLI con “RITORNO A JACKSON HOLE” per tutti coloro che sostengono o vorranno liberamente sostenere il nostro lavoro.
Abbiamo ricevuto molti attestati di stima per il nostro ultimo manoscritto, vi ringraziamo di cuore, le Vostre parole sono importanti!
Abbiamo bisogno del Vostro importante sostegno, abbiamo bisogno di Voi, non si resiste sul WEB, in mezzo a un mondo manipolato per 16 anni, se non si racconta la realtà, si cerca di trovare la verità.
Grazie di cuore per il Vostro sostegno!
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I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.
Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli, basta inviare una mail e il nostro STAFF provvederà a risolvere il problema.
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Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!
L’Ag. di rating Fitch ha recentemente “declassato” la solvibilità degli USA.
Alla fine, ‘qualcuno’ [al di sopra del mainstream] inizia a porsi delle domande,
del tipo “come può essere che gli USA siano passati in meno di 10anni, dal 65% di rapporto DEB/PIL al 130% recentemente, e come può essere che, nello stesso arco di tempo, il loro valore assoluto di DEBITO PUBBLICO sia schizzato da $ 10.000 miliardi a 33.000 miliardi ultimamente” ??? (con la prospettiva che quel valore assoluto di debito assai difficilmente riuscirà ad essere decurtato in futuro ma anzi sarà destinato ulteriormente a salire)… nonostante che voci e personaggi autorevoli dalla ‘credibilità alta’ (J.Powell, J.Yellen) si siano spesi recentemente a rassicurare [a parole] che “il sistema” Americano ‘è forte e resistente’, ‘qualcuno’ [non a caso se si tratta di un ag. di rating] pensa invece che “l’atteso deterioramento fiscale per i prossimi anni e un alto e crescente peso del debito pubblico” non giustificano più la ‘tripla A’.
Cosa penso personalmente di questo? Esattamente quello che ho detto ieri:
gli USA inevitabilmente ci esporteranno i “loro” problemi e ce ne faranno ben presto partecipi.
Parliamoci chiaro: la “solvibilità” degli USA non è certo in discussione; ciò che è “in discussione” è qualcosa d’altro che in prospettiva futura di medio/lungo termine non può più essere tenuto nascosto ‘sotto il tappeto’…
Ecco le conseguenze, l’ulteriore dopo le tante già viste,
di un ‘unione europea’ ancora inesistente
(anche se molti la definiscono tale)
mentre sarebbe più giusto definirla “area valutaria comune”(e basta) :
inflazione (fonte Eurostat) a Giugno2023,
11,2% in Slovacchia
6,7% in Germania e Italia
5,1% in Francia e Belgio
1,6% in Spagna
non è difficile capire il motivo di tale situazione (a parte che ogni Paese citato ‘viaggia’ su proprio regime fiscale differente dagli altri):
più è sensibile la problematica “ENERGETICA”(fonte primaria di INFLAZIONE in EU da quando è iniziato il conflitto ukraino) nei diversi Paesi UE (che NON hanno affrontato il problema a livello comune come buon senso suggeriva, ma ognuno ha proceduto per proprio conto), più l’inflazione è elevata. Ennesima (ri)prova del ‘vaso di argilla’ estremamente fragile che è l’UE(perchè divisa), stritolata in questo momento storico da giganti di FERRO ben più solidi e coesi. Finchè in EU non si raggiungerà una vera “unione politica” (che al momento non esiste) non avrà alcun senso definirla “unione europea”.
Perchè i fondi annunciati dalla Meloni per riparare al disastro dell’allunvione in Romagna in maggio (stimato come uno dei peggiori eventi climatici mai accaduti in EU) non arrivano a distinazione? Da quell’evento saranno già passati 3 mesi (contando che in Agosto in Italia ‘si ferma tutto’) e si arriverà a Settembre ancora con ‘tutto da fare’. A fronte di una stima dei danni di 9 miliardi stabilita dalla REGIONE EMILIA-Romagna, l’esecutivo di gov. annunciò prontamente l’immediato stanziamento di 2 miliardi ma di questi non sono ancora arrivati nemmeno le briciole ai Comuni interessati… qualcuno (media e Tv) stà dando la colpa, come al solito nel ns Paese, alla “burocrazia” e alla lentezza di quest’ultima, ma non è che sia solo una scusa per prendere tempo? Se i soldi in cassa ci sono (come nel caso della Germania che nel 2022 stanziò 200 miliardi per sostenere imprese e famiglie -colpiti dalla crisi energetica- facendolo rapidamente), sarebbe logico pensare che anche in ITA venissero distribuiti con grande velocità, vista l’entità dei danni e considerata l’importanza di quella regione per il motore del PIL italiano; non è che ci stiano nascondendo qualcosa che non possono ammettere? Forse che il min. Giorgetti (più della Meloni) è preoccupato in prospettiva autunnale, dell’inatteso deludente calo del PIL del 2ndo trimestre? (dati che il ministero dell’economia conosce ben prima della pubblicazione uff.le da parte di ISTAT)…
…mi sa che la risposta alla mia domanda di ieri me l’abbia fornita il consiglio dei ministri di due gg fà… evidentemente servivano SOLDI (che attualmente NON ci sono) alle casse dello Stato, per tamponare emergenze varie oltre alla normale amministrazione, altrimenti (se i SOLDI ci fossero) il governo NON avrebbe preso quella decisione sulle BANCHE…
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“La realtà è che la Cina è in deflazione e che la Cina esporterà deflazione!”
Nella globalizzazione tutto è correlato, non solo interscambi di merci di varia natura e commercio, ma soprattutto finanza ed economia; se uno Stato economicamente importante su scala globale [come la Cina] vacilla al proprio interno, non può che estendere i suoi malesseri al di fuori dei propri confini, esattamente come “gli Stati Uniti dai quali nasce ogni crisi economica e finanziaria” hanno puntualmente esportato ogni loro crisi finanziaria/economica all’esterno… e al di là di questo concetto, c’è un altro “termometro” che è lo specchio dei [folli] tempi attuali: guardare la curva del DAX tedesco che aggiorna nuovi records giorno dopo giorno, nel contempo che la Germania è preda della crisi industriale più grave da oltre 20anni a questa parte, dice tutto, di come il mondo che si conosceva 30anni fà si è praticamente rovesciato. Naturalmente lo stesso concetto è da estendere al DowJones e ad altre piazze importanti.