TSUNAMI …DISINFLATION!

Scritto il alle 08:04 da icebergfinanza

Rocky Times Ahead: How KVLE Could Position Investors for Uncertain Markets - KFA Funds

Mentre il mercato continua a scommettere su continui rialzi dei tassi, noi continuiamo a rfaccontarvi la verità, visto che negli ultimi giorni la verità figlia del tempo trova qualche spiraglio nell’ombra permanente.

Usiamo la parola disinflazione, c’è troppa gente sensibile in circolazione, non puoi pretendere che tutti capiscano.

La scorsa settimana dopo il crollo dell’inflazione al consumo, arriva anche quella ormai sistematica dei prezzi alla produzione…

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12 mese consecutivo di crollo dei prezzi alla produzione!

I prezzi sono in calo. Con l’avvicinarsi della stagione degli utili, i produttori avranno bisogno di maggiori quantità alimentare i loro ricavi su base annua.

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Un vero e proprio collasso, mentre le banche centrali parlano del sesso degli angeli e gli ignoranti, a partire da gestori e operatori, le seguono.

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Rassegnatevi, la deflazione sta tornando, se anche ci fosse un piccolo rimbalzo dell’inflazione, sarebbe un semplice reflusso.

Io capisco che tutti vogliono l’inflazione, soprattutto banche e finanza ne hanno bisogno come dell’aria, ma si devono rassegnare.

Al limite le volpi possono giocare con i polli che credono alle loro favole, ma la realtà è un’altra.

C’è una correlazione devastante tra CPI e PPI  l’inflazione USA sarà nuovamente sotto la soglia del 2% entro l’anno.

La verà inflazione, non quella che vi raccontano i cantastorie dell’istituto luce, coloro che hanno un disperato bisogno che l’inflazione persista è già ormai al 2 % % e non al 3.

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Ripeto rassegnatevi, assistere alla più spettacolare strambata della storia.

Collassano pure i prezzi all’importazione ed esportazione.

Quelli all’esportazione quasi dell’1 %!

L’indice dei prezzi per le esportazioni statunitensi è diminuito dello 0,9% a giugno, dopo il calo dell’1,9% del mese precedente.

Iprezzi delle esportazioni statunitensi sono diminuiti del 12,0% da giugno 2022 variazione annuale, il più grande calo da quando la serie di variazioni percentuali su 12 mesi è stata pubblicata per la prima volta nel settembre 1984 .

Chiaro il concetto, o ancora siete li con il nasino all’insù ad ascoltare cosa vi raccontano le banche centrali.

Invece i prezzi delle importazioni sono diminuiti dello 0,2% a giugno e sono diminuiti in 5 dei primi 6 mesi del 2023.

Giù del 6,1% nell’ultimo anno, il più grande calo di 12 mesi dall’anno conclusosi a maggio 2020.

Thanks to Zero Hedge

Cosa ne pensa il mercato?

E chissenefrega, il mercato è pieno di ignoranti che non analizzano, ma che come tante pecore seguono il gregge.

In settimana avremo sviluppi inaspettati anche dalla Cina, dove i dati sull’inflazione continuano a suggerire quanto debole sia stata la domanda interna.

Dinamiche che vedremo riflesse nei dati commerciali di questa settimana e nei dati sulle vendite al dettaglio della prossima settimana.

Immagino che qualche scienziato ci racconterà che non c’è alcun problema, che così la Banca centrale cinese aumenterà l’offerta di denaro.

In realtà, la deflazione è la conseguenza diretta delle politica monetaria cinese, che riporcorre in tutto e per tutto la storia di quella giapponese.

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La deflazione cinese sta per espandersi a tutto il mondo.

Non ci vuole uno scienziato per comprendere che il QE influisce più sull’offerta che sulla domanda.

Le cazzate sull’inflazione da domanda lasciatele agli altri.

Qui un rapido riassunto di come l’inflazione vola insieme agli asini.

Concludiamo mentre qualche scienziato vi racconta che non c’è alcuna contrazione del credito.

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Belle le trimestrali di JPMorgan e Wells Fargo, molto meno bella quella di Citigroup.

Ma davvero hanno battuto le attese, si quelli di mia nonna.

Il solito regalino di First Republic, ha messo le ali a JPMorgan, ache alle fesserie che il suo Ceo ha detto, sulla solidità dell’economia americana.

A noi interessa che dietro bilanci taroccati, bilanci tenuti in piedi dai folli rialzi della Fed, crediti deteriorati e NPL volano insieme agli asini.

Chiunque farebbe utili con milioni di fessi che lasciano i soldi sul conto a zero, mentre le banche guadagnano sui prestiti a tassi folli per un’economia fragile.

E’ tutto un castello di carte, tenuto in piedi dall’illusione del debito.

Miliardi di accantonamenti per crediti deteriorati, tagli di personale e ricavi in calo.

Ripeto accantonamenti spesso raddoppiati, in aumento di oltre il 160% e sono ancora cifre ridicole, rispetto alla realtà.

Citigroup ha visto un crollo del 36% dell’utile, ricavi giù del 13 %, commissioni dell’investment banking disintegrate quasi del 25 %.

Belle le trimestrali, meglio delle attese di mia nonna.

Di Wells Fargo è meglio non dire nulla, loro sono maestri nelle truffe sulle quali da anni pagano miliardi di risarcimenti.

Ognuno è libero di credere ai bilanci che vuole, la realtà è un’altra cosa.

Incredibile notare come la velocità di circolazione della moneta non è riuscita a rimbalzare in maniera significativa mentre l’inflazione raggiungeva le due cifre.

Non oso pensare a cosa accadrà quando il trend secolare della deflazione da debiti, tornerà a dominare i mercati.

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Le banche centrali passono le giornate a minacciare aumenti di tasso, dopo la figuraccia fatta negli anni scorsi non hanno alternative. Secondo il rilascio delle ultime minute, la BCE ha anche discusso un aumento di 50 punti base, alla fine ne faranno un altro, probabilmente l’ultimo a luglio.

Il nostro Lacy Hunt è soddisfatto del lavoro fatto sino ad oggi, diversamente avremo corso qualche rischio.

Nei prossimi mesi l’inflazione potrebbe risalire, grazie alle dinamiche stagionali e forse anche grazie alla speculazione che pompa il petrolio per tenere in piedi l’illusione delle banche centrali.

Se nel 2007 mi fossi bevuto tutte le fantasie che vi raccontavano, mai avrei potuto essere tra i pocchissimi al mondo ad intravvedere la crisi subprime.

Ora sedetevi perchè mentre gli altri vi raccontano trante favolette sulla ripresa del mercato immobiliare, io vi racconterò cosa mi hanno riferito alcune fonti ben informate.

Molti costruttori si rifiutano di vendere, nonostante il crollo della domanda.

Come abbiamo visto per l’occupazione da un’inchiesta del Wall Street Journal, le aziende non hanno il coraggio di dire che licenziano, che non cercano lavoratori, perchè non vogliono far capire che sono in difficoltà.

Quindi mentono, nei sondaggi e nelle interviste.

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Lo stesso avviene nel mercato immobiliare, dove la fiducia dei costruttori sale, mentre le vendite calano.

Calano perchè i salari reali scendono e i tassi salgono e le banche bloccano il credito.

I preliminari di compravendita non vanno a buon fine, ma pur di non farlo capire i costruttori si assumono l’onere delle spese e del fallimento della trattativa.

Redfin che segue più da vicino il mercato, ci racconta che in realtà serve almeno una rata di 3000 dollari per permettersi una casa da 450.000 dollari ai tassi medi attuali.

Peccato che un anno fa, con un tasso ancora più basso di circa un punto e mezzo, poteva acquistare una casa dal valore più alto di 60.000 dollari. E i prezzi sono scesi pochissimo.

E’ solo questione di tempo.

Si tratta solo di attendere per capire se la realtà è solo fantasia, quanto sono bravi nel nasconderla.

Noi non abbiamo dubbi, abbiamo cambiato idea, non sarà una recessione superficiale, sarà lunga e profonda, nonostante cercheranno di nasconderla.

“La frode non ha mai funzionato, prima o poi qualcosa va storto, quand’è che ce ne siamo dimenticati?” Mark Baum

The Big Short Quotes - MagicalQuote

 

Grazie ancora di tutto!

Sarà un’estate interessante, aspettando la verità figlia del tempo e… Jackson Hole!

Machiavelli diceva che per governare …bisogna far credere!

Nel fine settimana è tornato MACHIAVELLI con “RITORNO A JACKSON HOLE” per tutti coloro che sostengono o vorranno liberamente sostenere il nostro lavoro.

Abbiamo ricevuto molti attestati di stima per il nostro ultimo manoscritto, vi ringraziamo di cuore, le Vostre parole sono importanti!

Abbiamo bisogno del Vostro importante sostegno, abbiamo bisogno di Voi, non si resiste sul WEB, in mezzo a un mondo manipolato per 16 anni, se non si racconta la realtà, si cerca di trovare la verità.

Grazie di cuore per il Vostro sostegno!

 

L’informazione indipendente ha bisogno anche del Tuo prezioso sostegno!

I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.

Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli,  basta inviare una mail e il nostro STAFF  provvederà a risolvere il problema.

Grazie a chi vorrà contribuire liberamente al nostro viaggio!

MACHIAVELLI!

 

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

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SEMPLICEMENTE GRAZIE!

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13 commenti Commenta
ildebrando
Scritto il 17 Luglio 2023 at 10:27

Facile che andranno giù tutti insieme visto che gli scimmiotti si sono convinti che abbiamo inaugurato l’Anthropocene.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Anthropocene

ildebrando
Scritto il 17 Luglio 2023 at 10:51

È gente molto modesta, gente convinta di essere determinante metre vanno a scagazzare in giro per far soldi.

claudio70
Scritto il 17 Luglio 2023 at 15:06

Articolo,come sempre,dettagliato e spiegato bene,poi arriva il manifatturiero del NY empire state e tentano nuovamente di nascondere realtà,come dice il capitano ” non so come facciate a rimanere calmi”

icebergfinanza
Scritto il 17 Luglio 2023 at 16:52

L’indagine sulla produzione dell’Empire State segnala un rallentamento dell’inflazione e della crescita… di più non possiamo pretendere 😉
claudio70,

claudio70
Scritto il 17 Luglio 2023 at 17:37

icebergfinanza,

Cavolo,non so leggere i dati, e’vero,non si possono leggere dati numerici senza una preparazione alle spalle,il rischio e’travisare

darkerside
Scritto il 17 Luglio 2023 at 18:59

Capisco la vostra preoccupazione ma quando ti aumentano l’inflazione fino a due cifra dalla mattina alla sera il tracollo dei bond e’ spiacevole ma scontato.E’ accadutto in Italia anni 70 mi pare.
Mio padre aveva delle obbligazioni oopp finite a 59 poi ovviamentesono risalite e pagate a 100 ma interesse bassissimo nel frattempo.
L’altro discorso meno simpatico e’ che state monitorando affinche la situazione cambi perche’ sembrerebbe un poblema lineare di inflazione, e tassi di interesse e quindi lavate le ferite tutto torna come prima. Non penso sia cosi’ perche’ come la vedo io e’ anche e sopratutto una difesa delle monete tale tipo di difesa si fa con tassi alti, altissimi. La problematica delle monete sara’ a lungo termine. Il dollaro, come in tutta la sua vita, puo’ fluttuare le altre si schiantano e va tutto a pallino. Nel caso spero di non essre stato insolente.

ildebrando
Scritto il 18 Luglio 2023 at 08:29

Non escluderi dalle vostre valutazioni, che l’obbiettivo sulle monete sia stato e sia quelllo delle monete digitali corporativo-aziendale coordinate dalle finanziarie private centrali per continuare lo stesso gioco inaugurato con lo standard farlocco del ‘gold standard’.
Esistono dei puni di vista molto diversi e oppodti sul punto.
La mossa di apertura è stato il bitcoin per poi passare ad altro. Non sarebbe stata una passeggiata farlo girare senza la copertura di chi aveva il monopolio delle monete e del loro valore di scambio relativo.
Nessuno in campo occidentale tranne minoranze si sarebbe sognato di impiantare una guerra globale a est nè per motivi ideologici nè di interesse, come è vero il contrario.
Prina soni state attaccate le popolazioni in casa e fuori a livello globale, attacco ancora in corso e in potenza.
Fatevi da soli le domande e datevi le risposte, “tabù” indotti dalla psyop compresi.
Pensate a difendervi e conservate la calma.

aorlansky60
Scritto il 18 Luglio 2023 at 10:20

Nessuno in campo occidentale tranne minoranze si sarebbe sognato di impiantare una guerra globale a est nè per motivi ideologici nè di interesse…

Una guerra ‘globale’ certo che NO; una guerra locale certamente SI.
Non per motivi ideologici (sai quanto gliene importa della ‘ideologia’ in certi ambienti…) ma certamente per motivi di INTERESSE.
Gli USA -tramite la NATO- hanno fomentato ad arte subdolamente da molti anni (da quando sono riusciti a fare decadere un governo ‘filo russo’ per istaurarvi l’attuale governo corrotto di Zelensky, un parassita seriale votato agli USA) il nervosismo russo, ai quali era stato assicurato ‘a parole’ che la NATO non si sarebbe mai avvicinata ai confini russi… polli quest’ultimi ad averlo creduto, perchè la parola ‘MAI’ in politica NON ESISTE, se mai te lo fanno credere e magari tu la bevi anche, ma questo è un altro discorso, come polli sono stati sempre i russi nell’ invadere l’ucraina, cadendo nel tranello provocatorio ‘amerikano’, era esattamente quello che volevano gli USA, perchè a loro fa molto comodo VENDERE ARMI, altrimenti senza conflitti locali in giro per il mondo, il settore ARMI che genera più di 2000 miliardi di utili/anno per le maggiori società produttrici -la maggioranza della quali STATUNITENSI ovviamente- non ha più di che nutrire quella TORTA di UTILI.

ildebrando
Scritto il 18 Luglio 2023 at 11:34

Con me non ci riesci.

aorlansky60
Scritto il 19 Luglio 2023 at 08:21

In che senso?…
…comunque continuando il ragionamento, qui si parla e si tratta tanto di finanza, di rendimenti, ma tutto questo è collegato (e subordinato) inevitabilmente a quello che succede al di ‘fuori’ dalle borse; no, non l’economia reale di miliardi di ‘peones’ sparsi nel mondo (tra i quali mi ci metto anch’io), ma quello che succede AD ALTO LIVELLO nel gioco strategico che vede impegnati solo POCHI nella STANZA DEI BOTTONI dove si prendono decisioni che contano; il conflitto ‘occidente vs oriente’ non è mai cessato (nonostante l’ammorbidimento dei rapporti USA-Russia susseguente il disfacimento dell ex impero URSS, fu allora che G.Bush senior promise ai russi che la NATO non si sarebbe mai avvicinata ai confini russi… forse, quest’ultimi dovrebbero iniziare a fare distinzione degli ‘amerikani’, tra Repubblicani e Democratici…) e stà anzi procedendo verso la sua risoluzione; questa non avverrà ne domani ne tra un anno, ma si comincia meglio a capire la strategia in atto per prevalere: non potendo fare uso di ARMI CONVENZIONALI(per ovvi motivi), la disputa tra i contendenti si è trasferita su altri terreni di competizione: la tecnologia spaziale, l’intelligenza artificiale, la tecnologia militare, ma non solo, anche mediante altri tipi di azioni: i BRICS stanno tentando di aprire una propria sede di quotazione ufficiale dell ORO, nella quale l’ORO per essi (e per chi vorrà aderire al nuovo standard) sarà quotato in parallelo rispetto alla storica sede di Londra; i BRICS stanno tentando di avviare il corrispettivo dello SWIFT per trattare e transare tra loro ogni tipo di bene e di merce (naturalmente l’invito è esteso anche al di fuori di loro 5, e pare che le adesioni esterne siano in forte aumento); la strategia è chiara: volere creare una valuta di riferimento parallela al US $… e volere dimostrare che al di fuori della cerchia degli USA, si muove un regno parallelo di 5 miliardi di persone (almeno) che non vedono di ‘buon occhio’ gli USA e i loro ‘alleati’, pardon volevo dire ‘vassalli’… di nuovo pardon : ‘servi’ veri e propri…

ildebrando
Scritto il 19 Luglio 2023 at 15:36

È che quando scrivi di ‘stanze dei bottoni’… pure in maiuscolo…
Valuta il fatto che andavano tuttinsieme ad ascoltare le farneticazioni di un matto vero e pure col supremo compito di preparare la futura e presente ‘classe dirigente globale’ con segnaposto già distribuiti.
L’ipotesi più probabile e che vadano a verificare il paradosso di Fermi.

evakant
Scritto il 20 Luglio 2023 at 16:52

Il capitano (di corvetta? di fregata? mah, non lo sappiamo) evidentemente naviga in alto mare, perché se scendesse a terra e entrasse in un hotel, in un supermercato, in un ristorante, in una biglietteria aerea, potrebbe facilmente constatare che la deflazione non abita nel pianeta terra- Italia, ma solo nella sua fantasia. La deflazione vola insieme agli asini

icebergfinanza
Scritto il 20 Luglio 2023 at 17:31

Comprendo che è difficile capire che i fessi l’inflazione se la prendono dalla notte dei tempi, con l’euro poi i fessi si sono moltiplicati all’infinito. Purtroppo è difficile trovare qualcuno che capisca il significato delle parole e passa il tempo al bar con quattro asini … senza volare
evakant,

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