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BLACK FRIDAY… HOUSING!
Si lo so c’è ancora qualche ingenuo che crede che ieri le vendite di nuove abitazioni sono aumentate in America, infatti, con i prezzi ancora vicini ai massimi e il costo dei mutui più che raddoppiato in alcuni casi triplicato, questi tirano fuori dal cilindro il classico coniglio bianco…
Live news: US new home sales climb despite high mortgage rates https://t.co/Zl6Vn26Bty
— Financial Times (@FinancialTimes) November 23, 2022
WOW… salgono nonostante gli alti tassi ipotecari!
Sono salite del 7.5%!
Peccato che il dato ha margini di errore che oscillano sino al 20%!
Peccato che ognuno dei precedenti mesi è stato rivisto al ribasso, qui sotto la testimonianza 20,8 % è il margine di errore in più o in meno, il dato precedente rivisto in negativo di un 5,8%.
E’ il mercato immobiliare, bellezza, noi ti diamo qualche dato a caso e tu prendilo per buono, poi quando avremo il tempo e non interesseranno più a nessuno, ti comunicheremo le revisioni.
Figurarsi se si possono disturbare gli americani con qualche brutto dato ora che sono tutti intenti a mangiarsi la casa nel BlackFriday.
Ma non finisce qui.
Come sempre tutti i pesci abboccano all’amo del primo dato, pesci piccoli e pesci grossi, figurarsi gli algoritmi.
Peccato che i dati che il Census comunica, non tengono conto delle cancellazioni, ma solo dei preliminari di compravendita, che tra l’altro stanno andando in questa direzione…
Ovvio no, più i preliminari scendono e più le case si vendono, elementare Watson!
Siccome in molti non comprendono l’ironia di fondo, è chiaro che è impossibile che le vendite di nuove abitazioni stiano aumentando.
Inoltre come scritto prima, al Census, ritengono che non si debba tenere conto delle cancellazioni, ovvero di prelimari che diventano carta straccia.
Ali Walf, chief economist di Zonda, invece tiene conto della cancellazioni e la realtà è questa, con tanti saluti ai dati del Census…
Our data accounts for cancellations. We capture new home sales down 34.1% compared to last year, with total sales back to pre-2016 levels https://t.co/i4PcqlIU2j pic.twitter.com/DSE6xZYQH1
— Ali Wolf (@AliWolfEcon) November 23, 2022
Non solo, le cancellazioni stanno aumentando esponenzialmente!
Re: US new home sales. Got to remember the point that @calculatedrisk has made repeatedly: the data record gross sales, not sales net of cancellations. And as this chart from @JBREC shows, cancellation rates have been rising sharply. pic.twitter.com/c2SatNVQ4z
— Dom White (@DomWh1te) November 23, 2022
Spero di aver contribuito a cancellare qualche facile illusione, ma ovviamente non interessa a nessuno la realtà.
Sembra davvero di essere tornati ai bei tempi della crisi subprime, aspettiamo l’epilogo.
Nel frattempo ieri abbiamo avuto la conferma definitiva della rottura della trend line al rialzo per i rendimenti a lungo termine in America…
At the Fed's last meeting, the Board's staff economists "viewed the possibility that the economy would enter a recession sometime over the next year as almost as likely as the baseline." https://t.co/x4GKlnT4Jr
— Nick Timiraos (@NickTimiraos) November 23, 2022
Tutto valido sino alle prime settimane di dicembre, qualcosa si inventeranno sicuramente.
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Siamo a fine anno ’22 è passato 1 anno ed i ‘TNote’ al momento quotano 82 dopo aver toccato un minimo a 77. Li ho venduti a 115 con piccolo gain altrimenti oggi sarei sotto di 33 figure anche se avrei incassato una cedola del 2,875% e beneficiato di un cambio a 1,04 contro 1,14 a cui ho venduto. Ho fatto bene? Non lo so, so solo che il timing è di fondamentale importanza. Saluti
mak1919@finanza, Se leggo il tuo commento analiticamente torno subito ad investire in Italia. Comunque senza complicarti la vita un btp indicizzato all’inflazione +un tasso fisso potrebbe farti dormire tranquillo. Il comandante ha detto che non esiste il pericolo deffaut italia. Sarà vero?
Il timing è fondamentale negli investimenti. E tuttavia, e’ possibile (o probabile) che verrà davvero un giorno in cui chi avrà investito i T Bond senza tentennamenti, e tenuto la posizione, avrà avuto a conti fatti miglior fortuna di chi avrà fatto scelte azionarie o altro. Anche tenere i soldi fermi è una scelta. Si perde l’11% garantito però
Il
“Il Comandante ha detto che non esiste il pericolo default italia. Sarà vero?”
Caro Veleno,
🙂
noi due siamo abbastanza navigati in età per ricordarci bene cosa accadde una fatidica notte di Luglio 1992 quando l’Italia era in bilico sul baratro del DEFAULT, e un certo Giuliano Amato allora Pres.d.Consiglio prese la decisione che conosciamo e che ricordano fin troppo bene molti della nostra generazione…
Con quell’ atto deliberato ‘dal vertice’ fu creato “il precedente”… come a dire che potrebbe di nuovo accadere come misura ‘eccezionale straordinaria’, per evitare un nuovo ipotetico ‘stallo sul baratro del default’ dell’Italia… anche perchè nei c/c italiani, da fonte ABI ultimi dati aggiornati (SET2022) staziona un saldo totale di liquidità rapidamente esigibile pari a 2.101 miliardi di €, al netto di altri capitali investiti in strumenti finanziari di vario tipo, la cui considerazione porta il VALORE TOTALE di LIQUIDITA’ degli ITALIANI a qualcosa come 5.000 MILIARDI DI EURI.
[quasi] 2 volte l’entità del debito pubblico ITA pari a 2.740 miliardi di €
[da ultima rilevazione ufficiale di BankItalia]
Può bastare come garanzia?
Secondo me si, e secondo l’UE pure [credo] anche se a loro fa molto comodo ricordare sempre ‘l’elevato livello del debito pubblico italiano’ per tenerci ‘sui carboni ardenti’, ma in fondo loro [meglio e più di qualsiasi altro] sanno bene che l’Italia NON PUO’ FALLIRE, per due motivi :
– il primo è quello che ho appena descritto;
– il secondo è che ‘se l’Italia fallisce‘ si trascina dietro con se tutta l’UE e l’€ (e con essi tutto il resto del MONDO), e questo l’UE non se lo può permettere… e lo sa.
Io più dell’Italia, in sede Europea mi preoccuperei assai più di altri Stati (come per es. la Francia) che hanno un elevato livello di debito pubblico (al 120% nel caso della Francia al 2022) ma che non possono vantare garanzie simili a quelle dell’Italia descritte prima (il risparmio PRIVATO dei Francesi è decisamente INFERIORE a quello degli Italiani, anzi nel loro caso sarebbe bene puntare i riflettori sul DEBITO PRIVATO dei Francesi, ma anche sul debito privato di olandesi tedeschi belgi finlandesi danesi, DECISAMENTE PIU’ ELEVATO rispetto al debito privato degli ITALIANI).
Ricordatevi il capitano non darà mai consigli diretti di investimento e descrive fenomeni economici da cui è il lettore a trarre le proprie deduzioni. Per il poco che intravedo l’Italia a mia avviso non è più ostaggio dello spread come al tempo del golpe Berlusconi per un motivo fondamentale:: l’entrata in scena di nuovi attori come Cina, Russia e BRIC rende loro il debito sovrano del nostro Paese contendibile e appettibile e sicuramente le elites occidentali e i loro fantocci europei lo sanno bene e non hanno certo intenzioni di giocare e consegnarci in regalo ai loro avversari un paese manifatturiero, di eccellenze alimentari e turistico come il nostro …..
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Incredibile come anche il mercato inglese presenti presenti una situazione simile in riguardo agli ultimi dati