in caricamento ...
AMERICA: SHOCK IMMOBILIARE, CROLLANO LE IMPORTAZIONI!
Un tranquillo weekend di paura alla Federal Reserve, nel fine settimana molti segnali che i governatori della banca centrale americana iniziano ad essere nervosi, mentre gli psicopatici continuano a spingere tassi e rendimenti a livelli di accelerazione mai vista negli ultimi 350 anni, ripeto 350 anni!
Fed officials are preparing to raise rates by 0.75 point next month. They will debate whether and how to slow the pace of increases after that. https://t.co/NXFg22hXao via @WSJ
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) October 21, 2022
Si inizia a parlare di una pausa nel ritmo dei rialzi…
Alla domanda sui timori degli investitori che la Fed non sembrasse aspettare abbastanza a lungo per valutare adeguatamente l’impatto dei suoi aumenti dei tassi di interesse, Evans ha risposto: “Beh, sono un po’ nervoso proprio per questo”. Evans della Fed dice che sta diventando un po’ nervoso all’idea di andare troppo oltre, troppo velocemente con gli aumenti dei tassi.
Ora tutti a suggerire prudenza, dopo aver scatenato l’inferno per nulla!
St. Louis Fed President James Bullard and San Francisco Fed chief Mary Daly both stressed the need to keep tightening policy, while suggesting more caution in 2023 https://t.co/FNOwPxrCJG
— Bloomberg Markets (@markets) October 22, 2022
Oh certo, loro parlano di diminuire l’intensità dei rialzi, ma sono sempre dietro la curva a fare danni, a rincorrere le loro fesserie, i loro errori, la loro assoluta ignoranza della realtà o forse il rifiuto!
Sono mosse che distruggeranno l’economia nei prossimi mesi, con una simile mole di debito in circolazione, il trend principale, la deflazione da debiti tornerà alla ribalta nello spazio di un istante.
Ci sarà un’ondata terrificante di default! Un caro amico mi sta raccontando di come le banche stanno ristrutturando i debiti, allungando scadenze in maniera impensabile sino a qualche anno fa, stanno nascondendo la polvere sotto il tappetto.
Immagino che le banche centrali e i vari organi di revisione chiuderanno entrambi gli occhi!
Let’s start with the broader economy. This is the largest move in the yield curve since the mid-1980s and certainly the biggest move in the era of financialized economies
The move suggests that ISM will print at index 30 in Q4 2023. A material recession is likely upcoming
2/n pic.twitter.com/Ddg5r51O3c
— Andreas Steno Larsen (@AndreasSteno) October 21, 2022
Pensavo che sarebbe stata una lunga recessione ma superficiale, ora penso che sarà anche feroce, oltre che davvero lunga. Guai se le banche centrali torneranno ad innondare di denaro il mercato, sarebbe la fine.
Una follia, non esistono mercati razionali, solo psicopatici che speculano dietro le banche centrali. E’ saltata ogni correlazione, non esiste più il buon senso.
I tassi a 30 anni in America si stanno velocemente avvicinando al 8% erano intorno al 3% lo scorso anno, a breve i prezzi delle case inizieranno a scendere velocemente e con essi le garanzie e la capacità di rifinanziarsi delle famiglie.
Lo spread tra i tassi a 30 anni e i mutui è tale che la recessione sarà profonda, molto profonda.
Non importa se nelle prossime settimane che restano all’appuntamento con le elezioni di midterm, vi racconteranno che non c’è recessione, faranno uscire dati positivi, possono continuare a mentire quanto vogliono, o tirano fuori i soldi come hanno fatto durante la pandemia o si ferma tutto.
Nel frattempo una buona notizia per l’inflazione, mentre gli ignoranti dipingono scenari terrificanti spingendosi sino all’imperinflazione della Repubblica di Weimar, teorizzando fesserie che hanno il sapore di un istante, in mezzo al trend secolare della deflazione da debiti.
Gas e petrolio continuano a scendere, ma soprattutto…
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) October 22, 2022
Settembre è di solito un mese forte per le importazioni della costa occidentale poiché le società statunitensi portano i loro beni per le vacanze di fine anno. Non così nel 2022.
Mercoledì, il porto di Los Angeles ha registrato il totale di importazioni più basso per settembre dal 2009, durante la Grande Recessione. Il giorno prima, il vicino porto di Long Beach ha registrato il totale delle importazioni più debole per settembre dal 2016.
Noi lo sapevamo da molto tempo lo abbiamo raccontato nei manoscritti di Machiavelli, alcuni nostri clienti che lavorano con l’America da tempo ci raccontavano che i loro acquirenti avevano i magazzini pieni e i consumi stavano crollando.
The queue of ships waiting to unload at the ports of Los Angeles and Long Beach fell from a peak of 109 ships in January to four vessels this week, according to the Marine Exchange of Southern California https://t.co/UarQZVfc0Y via @WSJ
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) October 24, 2022
Da 109 navi in coda a solo 4, un’economia in gran spolvero quella americana, ci sarà da ridere con i consumi, possono truccare tutti i dati che vogliono, la realtà è questa!
L’ultima volta che il traffico di merci nel più importante porto americano era ai minimi livelli è stato durante la crisi finanziaria dei subprime, uomo avvisato, mezzo salvato!
Un crollo delle importazioni porterà ovviamente un miglioramento della bilancia commerciale, ma se con il dollaro così forte gli americani non importano e ovviamente non consumano, auguri al mondo intero!