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INFLAZIONE: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA.
Ieri mi è capitato di leggere un articolo nel quale alcuni analisti spiegavano il rischio di una rivolta in Inverno in giro per l’Europa, inflazione alle stelle, prezzo del gas e dell’energia insopportabile, disoccupazione, aziende che chiudono e via dicendo, sempre la solita storia.
E dopo aver contribuito all’inflazione, aver alimentata le banche centrali e l’Europa, vogliono imporre agli Stati, dalla riduzione dei consumi energetici alle tassazioni, sempre e comunque imposizioni, ordini, degne di qualunque autarchia che si rispetti.
Infatti è bastata la notizia che l’Europa colpirà con oltre 140 miliardi di tasse le imprese che producono energia, che i trader, alcuni di quelle imprese, hanno fatto salire i prezzi del gas nuovamente. Sempre che qualcuno non sia così ingenuo nel pensare che loro lavorano solo per copertura.
Con fiducia aspettiamo pure le minacce al nuovo governo sul deficit.
In mezzo al delirio collettivo, ho letto pure del petto di pollo cotto nella lavastoviglie, direi più lessato che cotto!
L’unica cosa certa è più guerra e più armi, più sanzioni, perchè l’Ucraina sta per entrare a Mosca e la Russia sta per consegnarsi agli ucraini.
La Russia ha appena dichiarato che la Germania è ufficialmente in guerra contro di loro, il gas se lo sognano sempre che non lo paghino dieci volte tanto al mercato nero, ma la cosa interessante è che Uniper, una delle maggiori utility tedesche sull’orlo del fallimento si è già bruciata i 20 miliardi che lo Stato tedesco ha messo per salvarla. Ancora un po e la nazionalizzazione è servita.
Lo possono fare i tedeschi. Allora possono farlo tutti.https://t.co/BF3MXfprtz
— Ora Basta (@giuslit) September 14, 2022
Valeva 44 euro a inizio anno ora ne vale 4, geniali i burocrati tedechi ed europei!
Probabilmente ci vorrà del tempo per metabolizzare la fesseria che ha fatto l’Europa nel scendere in guerra accanto agli Stati Uniti del vecchietto Biden, vediamo quanto ci mettono gli europei a capirlo, la guerra durerà anni!
Pensate che c’è qualche pirla che imputa il crollo del gas dopo i massimi storici alla minaccia di un tetto al prezzo, gente ignorante che prende lo spread come aperitivo.
Intanto la proposta geniale di Mario Draghil il cappello per mia nonna, è finita nel cassetto degli interessi europei, non ci voleva uno scienziato per capire cosa è in realtà questa Europa.
Ma torniamo in America, ieri sono usciti i prezzi alla produzione, in calo sensibile da due mesi.
Qui raccontano tutta un'altra storia… https://t.co/HZnHQEAH9M
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) September 14, 2022
E’ ovvio che il divario sul costo dell’energia per le imprese americane rispetto all’enorme fardello europeo è impressionante, in più abbiamo una moneta fortissima come l’euro che ci difende, come ci hanno sempre raccontato i burocrati italiani ed europei.
Nelle crisi l’euro ci salverà!
Il costo dei servizi è ancora in aumento, ma complessivamente i prezzi stanno scendendo alla produzione.
Oggi usciranno i dati relativi ai consumi in America, alle vendite al dettaglio, serve un bel dato per continuare ad aumentare i tassi e tenere alto il morale degli americani, che vadano a votare per Biden nelle prossime elezioni di medio termine.
Sfortunatamente la realtà è ben diversa, in America gli istituti di credito continuano ad offrire tassi ipotecari a 30 anni ben sopra il 6%, il più alto livello degli ultimi 14 anni raggiunto in un solo anno, un aumento mai registrato nella storia in così poco tempo!
Le domande di mutuo sono letteralmente collassate, quelle di rifinanziamento crollate del 83% in un solo anno. Ci vuole davvero un bel coraggio per contrarre un mutuo a tasso fisso del 6% oggi in America, un vero e proprio suicidio!
Nel manoscritto uscito nel fine settimana abbiamo esplorato cosa ci attende in questo autunno infuocato e che fine farà il dollaro, ma soprattutto l’euro e i nostri titoli di Stato!
E’ uscito il nuovo Machiavelli, intitolato “AUTUNNO INFUOCATO’” per tutti coloro che hanno contribuito o vorranno contribuire al nostro viaggio.
I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.
Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli, basta inviare una mail e il nostro STAFF che provvederà a risolvere il problema.
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