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La cosa sempre più interessante è che gli Stati Uniti, continuano a credere che loro non faranno mai la fine del Giappone o dell’Europa, che nel tempo la deflazione da debito non porterà a zero i loro tassi come suggerisce la storia.
Non hanno ancora iniziato a far salire i tassi che già, qualcuno inizia a parlare di tassi negativi al prossimo giro, dopo l’inflazione arriverà la deflazione, la depressione.
Fonte: Fed di New York
In realtà, il primo segnale è arrivato giovedì dalla banca centrale europea, non puoi alzare i tassi, in mezzo a una depressione economica e a una semibolla immobiliare in Germania, in mezzo a un’Europa sommersa dal debito statale e privato…
BCE: NESSUNA MOSSA DA FALCO
Per #Lagarde, un blocco improvviso all'import di gas e petrolio dalla #Russia avrebbe forti ricadute per l'economia🇪🇺. Nel complesso, nessuna sorpresa dalla #BCE: tassi fermi e confermata previsione stop al Qe nel 3° trimestre. Sulle tempistiche…👇 pic.twitter.com/sfKDFK4FjX
— Class CNBC (@classcnbc) April 14, 2022
Il percorso è segnato: gli acquisti di titoli di Stato “saranno pari a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno“, scrive il direttivo, e “dovrebbero concludersi nel terzo trimestre. La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre sarà guidata dai dati e rifletterà l’evolversi della valutazione delle prospettive da parte del Consiglio direttivo”. Nel meeting di giugno verrà presa la decisione finale sullo stop. ‘Un po’ di tempo dopo’ arriverà la stretta con il rialzo dei tassi. Il tempo non è ancora stato quantificato ma come ha spiegato Lagarde “può essere tra una settimana o tra diversi mesi”.
In parole povere, nessun rialzo dei tassi almeno sino alla fine del terzo trimestre e il dollaro ovviamente …ringrazia, insieme all’oro!
Abbiamo raggiunto giovedì il penultimo obiettivo dell’anno a quota 1,0757.
Ora il prossimo step è la preparazione al raggiungimento della parità!
Nel frattempo in America amano esagerare e i tassi a lungo termine stanno volando, ma la bella notizia è che tutte le inversioni sono tornate in positivo, come sempre questo segnale prelude a una violenta recessione entro il 2022.
La cosa interessante è che sul breve termine, il mercato sta ritirando le aspettative sulla velocità di inasprimento dei tassi da parte della Fed.
FED'S HARKER: WE DON'T HAVE TO RUSH TO RAISE INTEREST RATES.
— FinancialJuice (@financialjuice) April 14, 2022
Mica bisogna correre per alzare i tassi di interesse, suggerisce Harker della Fed di Philadelphia. E qui iniziano ad arrivare i vari distinguo.
La stessa Brainard voleva tutto subito, mentre la settimana scorsa suggeriva di spostare il tutto a giugno.
Fed's Brainard says balance sheet trim could start in June https://t.co/tPDLqAUFWC pic.twitter.com/0QtRylab8T
— Reuters (@Reuters) April 12, 2022
Figurarsi da qui a giugno il mercato immobiliare americano avrà qualche problemino e l’Europa in recessione, non quella tecnica, ma quella reale. Stessa prudenza dal governatore Waller.
Non ci sarà alcun crollo nel mercato immobiliare americano ma un lento e progressivo deterioramento a meno che anche questa volta qua e la, la frode non abbiamo preso il sopravvento, con mutui regalati a chiunque, visto che i redditi sono in caduta libera.
Negli ultimi mesi, gli investitori, gli speculatori hanno acquistato oltre il 18% delle case americane, un nuovo record, non sanno più dove mettere i soldi e ovviamente comprano a qualunque prezzo. In alcune città americane, la maggioranza degli acquisti e delle proprietà è in mano a speculatori o investitori, quando si ritireranno, crollerà tutto.
Le vendite di case di nuova costruzione a febbraio sono diminuite del 2,03%, dopo essere diminuite dell’8,37% a gennaio. Le vendite di case esistenti sono diminuite del 7,24%. Le vendite di case in sospeso hanno registrato il quarto calo mensile, con l’indice corrispondente in calo del 4,11%.
Con i tassi passati dal 3 % al 5,50 % in pochi mesi la frittata è assicurata.
Con l’aumento di 50 punti base a maggio, le curve torneranno a invertirsi nuovamente.
Nel frattempo meno Europa e più Guerra, il petrolio torna a salire e il gas continua a fare un record dietro l’altro, più inflazione energetica, Macron ha già vinto in Francia, qualche scandalo per la LePen, un’Europa terrorizzata si è mossa inventandosi il solito timing giudiziario e il nostro banchiere, stravaccinato si è preso il covid.
Non c’è molto altro da raccontare, ma il bello sta davvero per iniziare, l’estate ormai è vicina e il rialzo dei mercati sta per giungere al termine.
A questo indirizzo il nostro PUNTOSELLA aggiornerà nei commenti la sua personale rubrica mensile…
I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!
“non puoi alzare i tassi, in mezzo a una depressione economica e in mezzo a un’Europa sommersa dal debito statale e privato…”
ESATTO.
Magari la BCE potrebbe anche decidere di farlo, considerato i ‘geni’ che si ritrova a dirigerla (sic), ma equivarrebbe a fare ‘harakiri’ (detto alla Giapponese, visto che loro se ne intendono di decisioni strampalate che hanno condizionato interi decenni della loro economia)…
In realtà uno dei grafici postati dal Capitano evidenzia che la storia ‘occidentale’ degli ultimi 60anni è stata attraversata da diversi ‘shock’ economici, ma quello attuale è diverso (in PEGGIO, per es. da quello degli anni 70) dato che mai come oggi, il DEBITO accumulato dagli Stati è stato così elevato, perfino maggiore di quello [già elevato] del 2000 e del 2007… i casi sono due: evidentemente Fed e Bce non hanno [mai] capito nulla, oppure (e sarebbe assai più grave nei loro confronti) sapevano ‘quel che facevano’ (con le loro scelte di politica monetaria operate negli ultimi 12 anni) e sapevano benissimo dove ci avrebbero portati, prima o poi…
Ritornando in Italia, davvero ridicoli i ‘consigli’ (assai presto tramutati in ordini di servizio con apposito Ddl) del ns esecutivo di Governo a ‘tarare’ la temperatura dei condizionatori a 27°C dal 1mo Maggio… a quel livello, equivale praticamente a non averlo nemmeno, un condizionatore domestico in casa propria… se questi sono i ‘rimedi’ per ovviare alla carenza di materie prime energetiche che si prospetta nel medio termine, siamo messi davvero bene (con tanti ringraziamenti all’amministrazione USA che è stata la prima a ‘fomentare’ il conflitto bellico in Ukraina).