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BIDEN UCRAINA… CHE L’INFLAZIONE SIA CON VOI!
Ieri mattina all’improvviso, la solita manina ha festeggiato l’avvio della guerra in Ucraina, un rimbalzo di quasi 4 punti dal minimo in Germania, hanno festeggiato la fine del Nord Stream 2.
Anche gli americani festeggiano, cercano disperatamente di non rompere alcuni supporti, ma il VIX suggerisce prudenza…
$SPX is now positive but the $VIX is +1.40. This is typically a big flashing yellow light. Be very, very cautious today.https://t.co/maIeV4zEiu https://t.co/u7RwuFv1hV
— Randy Frederick (@RFrederickMedia) February 22, 2022
Strano, non si capisce cosa abbiano da essere tanto pessimisti gli speculatori, c’è sempre una manina che gli aiuta, suvvia, momenti tragici devono ancora arrivare c’è tempo.
Anche il petrolio ormai ha i giorni contati altro che quota 100 o similari!
E certo, lo hanno congelato il gas, un viadotto che permette di aggirare tutti quei fastidiosi Paesi dell’Europa dell’est e l’Ucraina che lucravano sul prezzo.
Ieri Biden ha detto agli americani che la ”libertà” ha un prezzo che le famiglie americane dovranno abituarsi a prezzi del gas sempre più alti, le sanzioni sono necessarie.
Un modo patriotico per fottere il consumatore americano, per farli dimenticare l’inflazione che le banche centrali hanno creato, se finisce la pandemia cosa c’è di meglio che una bella guerra per ristabilire l’ordine!
Quello che le persone intelligenti sanno è che i tassi non saliranno mai sino a coprire l’inflazione, perchè ciò che fa più paura è il trend secolare della deflazione da debiti e le sue principali conseguenze, fallimenti o ristrutturazioni di massa.
Quello che è certo è che ieri Biden ha sparato con la pistola ad acqua.
Biden ha affermato che la sua amministrazione imporrà sanzioni a due istituzioni finanziarie russe, al suo debito sovrano e a singoli oligarchi, minacciando ulteriori sanzioni economiche se Mosca invade l’Ucraina.
“Questo è l’inizio di un’invasione russa dell’Ucraina”
“Lasciami essere chiaro, queste sono mosse totalmente difensive da parte nostra”, ha aggiunto. “Non abbiamo intenzione di combattere la Russia”.
Più o meno come le ridicole tariffe, che Trump applicò alla Cina nella sua guerra commerciale, un buco nell’acqua.
Quello che non avranno mai il coraggio di fare è escludere la Russia dal ”Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications”, per gli amici SWIFT, un sistema di messaggistica che connette oltre 11mila istituzioni finanziarie per i loro trasferimenti di denaro in tutto il mondo.
Sarebbe un bagno di sangue per molte banche, figurarsi se ti toccano le banche.
Non c’è molto altro da dire, nel fine settimana osserveremo attentamente da vicino quali sono i principali iceberg di questo mercato in un inedito ma surreale ”L’arte della guerra”, insieme al nostro Machiavelli.
I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!
Spesso la storia ama ripetersi. La VIGNETTA a capo del thread è emblematica; per quanto riguarda LE CONSEGUENZE ECONOMICHE che deriveranno dalla CRISI UKRAINA, si stà ripetendo esattamente quanto avvenne 50anni fà quando gli USA [nel loro disegno geopolitico molto spesso SPORCO E AMBIGUO per riuscire a controllare tutto il globo, specialmente le regioni per loro più importanti a livello STRATEGICO] ‘deliberarono’ ‘dietro le quinte’ la Guerra del ‘Kippur’ nell’Ottobre 73 (tra Israele e Stati Arabi), ben consci che questo avrebbe significato per i loro partners e alleati EUROPEI recessione certa; oggi come allora gli USA non rischiano nulla (dalla fine del 73 e per tutto il 74, alla faccia degli Europei, gli USA si ‘rifornirono’ di greggio di nascosto dai SAUDITI, dopo che questi avevano ‘chiuso’ il rubinetto del petrolio agli Europei), oggi addirittura gli USA riescono ad esportare il proprio gas (in forma liquida) e il proprio petrolio grazie alla tecnologia “fracking” che li ha resi energeticamente autosufficienti. L’Europa che si ritrova energeticamente DIPENDENTE dalla Russia (o in alternativa dagli USA) è quella che avrà maggiormente da perdere, è il destino di quelli che si ritrovano ad essere piccoli e deboli, nelle vicinanze di GIGANTI più FORTI. Spesso la storia ama ripetersi.