Un fine settimana davvero interessante quello della settimana scorsa, interessante ed entusiasmante con tanti saluti ai profeti della stagflazione o reflazione.
Nel fine settimana è uscito il nuovo manoscritto dal titolo ANACICLOSI dedicato a tutti coloro che sostengono il nostro viaggio.
Nella notte il trentennale ha abbattuto quota 2 %, polverizzandola!
Questo è solo un assaggio del più grande SHORT SQUEEZE della storia.
In meno di un mese chi avesse investito nel trentennale americano avrebbe guadagnato intorno al 9 %! Ecco il significato della grande occasione più volte ricordata in questi mesi.
E’ stato un massacro tecnico quello verificatosi in questi due ultimi giorni, disintegrata la curva dei rendimenti con lo spread 5/30 e 2/30 anni letteralmente crollato.
Poi è arrivato James Bullard uno che nella Federal Reserve vale come il 2 di picche…
(ANSA) – ROMA, 18 GIU – Potrebbe essere appropriato per la Federal Reserve iniziare ad aumentare i tassi di interesse già dalla fine del prossimo anno, in previsione di un’inflazione al di sopra dell’obiettivo del 2%. Lo ha detto il presidente della Fed di St.Louis, James Bullard in un’intervista alla Cnbc chiarendo che sulla tempistica del rialzo del costo del denaro “abbiamo messo sul tavolo l’ipotesi di iniziare a partire dalla fine del 2022”. (ANSA).
Apriti cielo, sono piovuti asini che volavano ovunque!
Nel 2015 hanno fatto lo stesso, sono saliti sino al 2,5 % numero magico, una catastrofe.
Se qualcuno spiegasse a Bullard che l’aumento del debito e il calo della crescita sono tali che il prossimo ciclo di inasprimento dei tassi, sarà semplicemente ridicolo, perché l’economia americana difficilmente può permettersi condizioni finanziarie più rigide.
Attenzione, siamo in mezzo alla più imponente e spettacolare fase di stimoli monetari e fiscali della storia e la banca centrale americana sta per rifare il più clamoroso degli errori, anzi lo ha già fatto, vista l’altissima correlazione tra il dollaro e i prezzi delle materie prime, il che farà crollare le aspettative di inflazione.
Accade lo stesso nel 2013!
Come scritto più volte questa volta sarà terrificante, la curva ha subito un notevole appiattimento nelle ultime 48 ore caso estremamente insolito dato che la Fed non ha ancora iniziato ad alzare i tassi.
Ciò ha coinciso anche con un notevole calo delle aspettative di inflazione.
L’enorme domanda repressa di rendimento da parte degli investitori di tutto il pianeta porterà a un dollaro sempre più forte e un impatto disinflazionistico maggiore più rapidamente di quanto presunto.
Giusto per ricordare a colore che sono concentrati solo esclusivamente sull’America, i prezzi al consumo in Giappone sono scesi di nuovo a maggio ottavo calo consecutivo
Trilioni di yen non sono serviti a fare ripartire l’inflazione! Spero che il messaggio sia chiaro! Come suggerisce Snider l’inflazione giapponese, la sua mancanza, non è solo una preoccupazione giapponese. Ci dice molto su quello che deve essere il vero stato dell’economia globale senza stimoli fiscali.
L’intera curva è stata venduta alla luce di questa svolta . Le scadenze a più lungo termine hanno recuperato.
Ciò ha lasciato la curva seriamente più piatta rispetto a prima della riunione del FOMC. Cosa significa questo?
Uno, ha un’atmosfera molto simile al 2018 in quanto il mercato sta prendendo in parola i politici. Potrebbero anche essere in grado di aumentare i tassi ad un certo punto nei prossimi anni, ma se mai lo faranno, sarà, come nel 2018, per le ragioni sbagliate. Per quanto riguarda le prospettive a lungo termine, non è cambiato molto indipendentemente dal dot plot (ricorda quanto siano stati inutili i puntini da quando sono stati introdotti).
(…) L’errore politico è stato in primo luogo pensare che ci fossero solide ragioni economiche per aumentare i tassi. Anche i dati, solo successivamente rivisti , mostrano che quella giustificazione non c’è mai stata, almeno non nella realtà in primo luogo. Il mercato obbligazionario – con prima le sue curve di appiattimento – ha continuato ad avvertire che i rialzi dei tassi erano inappropriati a causa del fatto che l’economia non era forte, mai in pericolo di inflazione, ed era sempre più probabile che tale debolezza materiale avrebbe prodotto una recessione se non una depressione
È proprio quello che è successo a partire dall’ottobre 2018.
Questa settimana, la curva si è appiattita più o meno allo stesso modo anche se in scala più piccola, così come, va sottolineato, da livelli nominali molto più bassi. E le cifre sull’inflazione giapponese sono attinenti a questo cambiamento di forma della curva nel modo in cui dimostrano ulteriormente i fattori globali che Powell e il FOMC hanno ignorato e continueranno a ignorare sostenendo invece l’esistenza di meno rischi al ribasso.
Bene la verità è figlia del tempo, ci spiace per tutti coloro che assaporavano la nostra disfatta, non è ancora finita ma stiamo per vincere per l’ennesima volta la nostra ULTIMA scommessa!
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!
Una domanda: cosa succederà una volta che “l’ultima scommessa” sarà vinta?