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LA STORIA NON SI RIPETE MAI, MA…
La storia non si ripete, ma fa rima con se stessa amava ricordare Mark Twain, le sfumature sono sempre più tenui, ma quello che è certo è che il mercato, oltre che a essere stupido separa sempre gli stupidi dal loro denaro.
In questi mesi ho sentito in molti parlare di meraviglie infinite per le cripto, per carità come diceva Newton l’invidia e l’ offuscamento della ragione lo portò a perdere quasi l’intero patrimonio. All’inizio del ‘700 comprò una buona dose di azione della Compagnia dei Mari del Sud riuscendo a venderle con grande profitto.
Poi mentre continuavano a salire, arrabbiato per aver venduto presto, riacquistò a prezzi più alti senza mai vendere pur di fronte a importanti guadagni, sino all’inizio di agosto del 1720, quando dopo un declino lento e inesorabile iniziò il crollo finale, finendo sul lastrico.
Ma tutto ciò che sale, prima o poi scende. Come osserva Fabrizio Galimberti, nel suo
libro Economia e pazzia…
«gli investitori sono attratti verso attività patrimoniali (azioni o terreni o case) nella convinzione che i prezzi aumentino, e questo loro ingresso autorealizza quella convinzione; poi, quando i prezzi si stabilizzano o cominciano a scendere, si affollano all’uscita come gli spettatori che fuggono da un cinema in fiamme e causano un crollo precipitoso dei prezzi stessi; crollo che poi influenza l’economia intera col contagio di sfiducia e incertezza che ammorba la voglia di spendere»
Tesla e Musk, in un solo istante hanno perso tutti i profitti registrati nel primo trimestre, compresi i crediti energetici, non male per uno che vende automobiline a pile.
Perdere oltre il 50 % in un attimo non fa mai piacere a nessuno, soprattutto se non sai se lo recupererai mai, come accadde a Telecom nel 2001, ma non solo.
Ci riproveranno, eccome se ci riproveranno, supporti tecnici o altri racconti, importante è sempre sapere quando smettere, ma la storia farà la rima anche questa volta!
Quando torneremo appena sotto 20.000 in molti penseranno che è il momento per riprovarci, per rientrare e solo allora vedremo se la storia non si ripete mai, forse questa volta è diverso.
Non ci interessa cosa accadrà, lo sanno da tempo i nostri lettori, non mi interessa tutto ciò che non ha nulla a che fare con la realtà, investire i risparmi di una vita non è un gioco e noi non amiamo giocare, preferiamo certezze.
Nel frattempo i rendimenti dei bond ci dicono che gli ultimi dati non sono poi così belli come hanno suggerito per mesi, mercato immobiliare, occupazione e consumi non suggeriscono i nuovi ruggenti anni venti, tutto qui quello che riesce a produrre la più impressionante e imponente dose di stimoli fiscali e monetari della storia?
L’estate da sempre è la peggiore nemica delle materie prime, il resto lo vedremo insieme.
Intanto il 9 di maggio esce l’ultimo manoscritto il dottor Copper fa visita a Machiavelli…
Per il resto la sfida è epica, se vinciamo anche questa come tutte le altre di questi anni, la previsione della crisi subprime, la scommessa sul nostro Paese mentre tutti lo liquidavano, la crisi europea del 2014 con la scommessa sul dollaro e sui tbond che ancora prosegue, sarà l’ultimo spettacolare colpo, frutto di analisi e ricerca empirica, la deflazione da debiti, un trend secolare…
MacroVoices dopo il mitico Lacy Hunt ha intervistato anche David Rosenberg, eonomista e capo stratega di Rosenberg Research, sulla transitorietà dell’inflazione da asset attuale, un’intervista strepitosa di cui parleremo nel prossimo manoscritto insieme al nostro Machiavelli…
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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