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INFLAZIONE IBERNAZIONE
Niente di più noioso e assolutamente inutile di questo mercato telecomandato, un mercato che a differenza di molte previsioni sciagurate sta probabilmente confermando che la psicosi dell’inflazione sta per giungere al termine, per la quarta volta negli ultimi 12 anni.
inutile dire che la stagione delle trimestrali lascia il tempo che trova, le solite banche tranne Wells Fargo che continuano a macinare utili e distribuire bonus e un’ Europa alla deriva con i suoi indici sui massimi storici.
US Import and Export Prices were up 6.9% and 9.1% over the last year, the highest rate of increase since 2011.
Charting via @ycharts pic.twitter.com/c4syByifur
— Charlie Bilello (@charliebilello) April 14, 2021
Neppure gli ultimi dati sui prezzi alle importazioni ed esportazioni USA saliti in maniera sensibile hanno fatto cambiare idea ai bond vigilantes.
Infatti globalmente resta sostanzialmente ridicola l’aspirazione ad una maggiore inflazione in mezzo ad una feroce e persistente deflazione da debiti, uno spasmo a breve respiro.
Con i prezzi all’importazione in aumento dell’1,2% su base mensile (+ 0,9% atteso) e i prezzi all’esportazione in aumento del 2,1% su base mensile (+ 1,0% atteso) non si è mossa una foglia.
Tutto scontato, il mercato si sta sempre più convincendo che la Fed non alzerà i tassi per alcuni a
I dati sull’inflazione di marzo sono arrivati come aquile e ne sono usciti come agnellini.
I rendimenti reali sono scesi ancora facendo scendere i rendimenti nominali, il dollaro è sceso riflettendo l’illusione che se la Fed non alzerà i tassi allora continuerà ad indebolirsi come se il differenziale attuale con l’Europa non fosse più che interessante, vista la spettacolare ultima asta dei trentennali USA.
In settimana tutti i governatori della Fed che hanno parlato hanno dipinto come transitorio questo rialzo dell’inflazione, quindi gli investitori hanno preferito ritirarsi dalla speculazione contro i rendimenti, sarebbe una inutile battaglia.
Ci ha pensato anche il vice governatore della BCE a mettere i puntini sulle i…
“A breve termine tutte le parti interessate, in particolare le autorità fiscali, devono continuare a integrare la nostra posizione monetaria accomodante. Se vogliamo una ripresa tempestiva in Europa, dobbiamo evitare qualsiasi effetto precipizio derivante dal ridimensionamento prematuro di queste politiche”, ha rassicurato De Guindos in occasione della presentazione del report annuale del 2020 di questa mattina.
“Da un lato, una rimozione anticipata o una riduzione delle misure di aiuto rischia di innescare una ondata di insolvenze che avrebbe un pesante impatto sull’economia e sulla qualità degli attivi bancari. Dall’altro erogare aiuti troppo a lungo potrebbe significare tenere in vita imprese non sostenibili a discapito di sostenibilità di banche, della produttività e di conseguenza della crescita economica”, ha spiegato l’executive della Bce.(MilanoFinanza)
Le recenti dichiarazioni del governatore Clarida secondo il quale sino al 2022 la Fed non prenderà in considerazione i dati in arrivo sull’inflazione hanno fermato le speculazioni su tutta la curva dei tassi, principalmente su quella breve.
Il risultato è stato una sorpresa per molti e non vi era alcun fattore speciale per spiegare una reazione anomala del mercato obbligazionario a una sorpresa sull’inflazione che per certi versi è stata peggiore delle attese.
La sostanza è che la nuova linea Maginot di cui vi abbiamo parlato ad inizio anno in OUTLOO 2021 LO STALLO ha funzionato egregiamente. La reazione del mercato obbligazionario ai dati sull’inflazione al consumo di martedi segnalano che il mercato ha già scontato anche il peggiore degli scenari.
Inutile dire che le recenti vicende relative ai vaccini Astrazeneca e Johnson & Johnson, la presunta efficacia di Moderna, un vaccino sperimentale che la prossima ondata metterà a dura prova, la squallida gestione del business da parte dell’Europa, i buchi prodotti dalle numerosi varianti in circolazione, dopo la pausa estiva, faranno cambiare completamente idea a molti.
I tempi di attesa questa volta saranno di gran lunga inferiori alle precedenti illusioni e psicosi sull’inflazione, non resta che attendere lo spettacolo continua.
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